Quello che state per vedere è un documento eccezionale
e come lo vedrete anche totalmente inedito
è la versione integrale filmata dell'ultima
vera intervista di Paolo Borsellino procuratore aggiunto a Palermo
l'intervista l'hanno realizzata due giornalisti francesi Fabrizio Calvi e Jean Pierre Moscardo
nella sua casa di Palermo, andandolo a trovare
nel pomeriggio del 21 maggio 1992
due giorni prima della strage di Capaci e 50 giorni prima
della strage di via D'Amelio. I due giornalisti lavoravano per Canal+
in Francia, la Pay Tv transalpina
Calvi stava scrivendo il suo libro "l'Europa dei padrini"
e Canal+ ha commissionato a lui e Moscardo un film sulla mafia in Europa
allora i due incominciano a intervistare testimoni e agenti
i servizi segreti, mafiosi pentiti e non, avvocati
e riescono perfino a ottenere l'autorizzazione a seguire l'eurodeputato
anreottiano Salvo Lima durante i suoi spostamenti tra la Sicilia
e il resto d'Europa e il Parlamento europeo
Cominciano a girare. Nel marzo del '92, però, Lima viene assassinato
da cosa nostra nel centro...per la strada
vicino Mondello a Palermo dopo che la Cassazione ha deciso
di rendere definitive le condanne del maxi processo scatenando così la reazione
della mafia contro i politici, che le avevano promesso la solita assoluzione
in Cassazione per insufficienza di prove, intanto, però, i due giornalisti
si sono imbattuti nella figura di Vittorio Mangano, un mafioso palermitano
della famiglia di Portanuova, che aveva prestato servizio come fattore
come amministratore della villa, non solo come
stalliere, come poi si dirà, di Arcore tra il '74 e il
76, per due anni. Era stato assunto Mangano da Marcello Dell'Utri
nella casa di Berlusconi, quando Dell'Utri all'epoca faceva il segretario
tuttofare di Silvio, così i due giornalisti
abbandonano il reportage che doveva ruotare attorno alla figura di Salvo Lima
e si concentrano sui rapporti fra il cavaliere, Dell'Utri e
Cosa Nostra. Siamo nel '92. Canal+
da un via libera soltanto verbale ai due giornalisti di proseguire
su quest'altro filone, tanto c'era già il contratto per il film precedente, che poi era stato
abbandonato e dice di andare avanti. Perchè Canal+ è così interessato
a Berlusconi? Perchè Berlusconi sta imperversando in Francia
con La Cenc, una televisione privata che è stata aperta con
l'aiuto dei socialisti di Mitterand: Craxi, Mitterand, Berlusconi
prima Berlusconi è in società con l'editore francese
Hersam, poi diventa il proprietario unico di La Cenq
e poi si dà anche in Francia alla pay tv, e quindi mette
in piedi un progetto per una TV criptata che, naturalmente avrebbe dato molto fastidio
a Canal+. Quindi, di qui nasce l'interesse di Canal+
a scoperchiare gli altarini di questo signore venuto in Francia
dopodichè, però, all'improvviso, Mitterand perde le elezioni, le vince Chirac
leader del centro-destra francese. Chirac mette i bastoni tra le ruote
alla televisione considerata vicina ai socialisti e, mentre i due giornalisti stanno
continuando a girae il loro reportage La Cenq fallisce e chiude
e Berlusconi se ne torna in Italia con la coda tra le gambe. Canal+ a questo punto
non è più molto interessato alla figura di Berlusconi, che è uscito di scena
almeno in Francia e quindi il reportage di Calvi
e Moscardo poi non andrà più in onda
Intanto, però, loro hanno in mano un materiale molto importante
con interviste molto esplosive. E' il caso di dirlo. Per esempio quella a Paolo Borsellino
Nel frattempo ci sono state le stragi, quindi loro hanno in mano
una specie di testamento di Bosellino
registrato proprio alla vigilia della morte di Falcone
e meno di due mesi prima della morte di Borsellino stesso. Sono circa
tre quarti d'ora di chiacchierata in casa di Borsellino
che diventa ancora più interessante nel momento in cui Berlusconi
annuncia la sua discesa in campo, e cioè la sua entrata in politica
all'inizio del '94. E allora loro che cosa fanno? Intanto
non potendo trasemtterla, perchè il film non c'è più
contattano Leo Sisti, inviato dell'Espresso, e gli danno
la trascrizione della sbobinatura integrale dell'intervista che l'Espresso
pubblica nella primavera del '94, appena
Berlusconi entra in politica e diventa Presidente del Consiglio
e poi all'Espresso, a dimostrazione della genuinità dell'intervista, danno
una piccola clip, un piccolo estratto dell'intervista
che è stato montato frettolosamente da qualche tecnico, senza nemmeno
la loro supervisione, ma è un brogliaccio, diciamo così ufficioso, sbrigativo
per uso privato, non certo destinato alla pubblicazione. Quando la vedova Borsellino
Agnese sa che c'è questo filmato chiede ai due giornalisti francesi
di mandarglielo, e così loro glielo mandano
ma sempre, diciamo, per un uso privato e riservato. Secondo Calvi
Calvì, a seconda di come lo vogliamo chiamare, visto che è un
giornalista francese, è la famiglia Borsellino che con il suo
permesso passa questo emh...
pre-montato di dieci minuti ai magistrati di Caltanissetta che stanno
indagando sulla morte di Borsellino e sui possibili mandanti occulti
di via D'Amelio, tanto più che Borsellino in quell'intervista parlava
di Berlusconi, di Dell'Utri e di Mangano, e la bobina, quindi,
viene allegata agliastti dell'inchiesta. Intanto i familiari di Borsellino
questa è la versione di Calvi, ne danno una copia
di questa cassetta anche a un giornalista di Rai News 24, Sigfrido Ranucci, che sta lavorando nel 2000 per uno speciale
a 8 anni dalla morte di Borsellino sul canale, appunto, satellitare
della Rai, che all'epoca era diretto da Roberto Morione
Morione ha proposto anche ai programmi della Rai in chiaro
quindi ai telegiornali e ai programmi di approfondimento di trasmettere
questo eccezionale documento, ma si sono rifiutati tutti di trasmetterlo
e così, lo manda in onda Rai News 24 in uno speciale con magistrati, avvocati, e tutte le parti
rappresentate il 19 settembre del 2000. Mancano
7-8 mesi alle nuove elezioni politiche che
saranno rivinte da Berlusconi nel 2001 e Berlusconi tornerà poi
7-8 mesi dopo al potere e al governo per il suo secondo governo.
Secondo i giornalisti di Rai News, invece, ma questi sono dettagli
poco importano, furono loro stessi a ricevere la cassetta dalla famiglia
di Borsellino e furono loro stessi a passarla al dottor Pescaroli
Pubblico Ministero a Caltanissetta, che era il titolare dell'inchiesta sui mandanti
a volto coperto delle stragi del '92. Inchiesta che poi verrà
archiviata nel 2002. Secondo Calvi
rai news, però, non era autorizzata a mandare in onda quel brogliaccio
proprio perchè non c'era un imprimatur dei giornalisti. L'avrebbero fatto meglio
il montaggio se avessero saputo che era destinata ad andare in onda
e, in effetti, il montaggio è un po', diciamo,
sbrigativo e anche un po' troppo riassuntivo, ecco
forse forza un tantino la mano di quello che
vuole dire Borsellino. In ogni caso noi abbiamo
l'integrale e per questo abbiamo deciso di
distribuirlo insieme al Fatto Quotidiano e di metterlo a disposizione
dei nostri lettori. L'intervista come
uscì su Rai News, quindi con il montaggio di dieci minuti, visto che
era stata censurata da tutti, decidemmo insieme a Delio Veltri di inserirla
nella sua trascrizione nel libro "L'odore dei soldi", che fu pubblicato
nel febbraio del 2001, quindi tre mesi prima delle elezioni poi vinte
da Berlusconi. "L'odore dei soldi" io fui invitato poi a presentarlo
nel programma Satirycon di Luttazzi il 14 marzo del 2001, quando
mancavano due mesi alle elezioni e raccontai, insomma, anche di questa intervista
a Borsellino, di cui quasi nessuno si ricordava
l'esistenza e suscitando il putiferio, che, forse, qualcuno di voi
ricorda. Il libro "L'odore dei soldi" è stato ripubblicato da poco
dagli Editori Riuniti, dopo qualche anno che non lo si trovava più in commercio
ma qui nel libro "L'odore dei soldi" c'è la trascrizione di quel
montaggio, di quella sintesi ufficiosa
la versione integrale di tutto il girato dei due giornalisti francesi
a casa di Borsellino, invece, è quella che stiamo per vedere insieme. Non abbiamo tagliato nulla, nemmeno i momenti preparatori
nemmeno i momenti in cui la telecamera pur accesa