(risata)
E i centauri appartenevano sicuramente a questa categoria.
Smarthistory. Storia dell'Arte. Conversazione
Smarthistory. Storia dell'Arte. Conversazione
Il Partenone è un tempio dorico
si tratta del suo stile architettonico.
E una delle cose che definisce un tempio dorico
è il fatto che esso possiede dei triglifi.
E tra i triglifi vi sono delle metope.
Mi piacciono queste parole, triglifi e metope.
Dunque, i triglifi sono semplicemente una sorta di segno del tre
e vi sono tre piccole linee. - una sorta di creste.
Mhm, esattamente. E tra di loro,
questi riquadri con sculture a rilievo piuttosto marcato.
Sono approssimativamente 5 piedi quadrati.
Sarebbero stati in un'area esattamente soprastante rispetto a quella dove si trovano i capitelli.
Esatto, e al di sotto del timpano.
E le metope che stiamo ammirando
descrivono una battaglia tra i Lapiti e i Centauri.
E penso che dovremmo spiegare
chi siano e per quale motivo stiano combattendo.
Questa è una storia che sarebbe stata una sorta di storia mitica
anche per i Greci del quinto secolo (sì), che la hanno raffigurata.
E la storia narra di un matrimonio, un matrimonio lapita.
Ora, i Lapiti erano una tribù di antichi Greci
e vivevano vicino alla foresta.
Ebbene, nella foresta, vi erano queste creature
che erano una specie di semi umani -
i Centauri - per metà uomini e per metà cavalli.
E i Greci li avrebbero considerati come creature mostruose.
Ora, per i Greci, vi era una completa gerarchia di tipologie di esseri.
Gli dei in cima, poi vi erano gli eroi.
E gli eroi erano il frutto di un'unione tra una divinità e un essere umano.
E poi, ovviamente, vi erano gli esseri umani stessi.
E poi, al di sotto, vi erano queste creature sub-umane o mostri.
Ora, non erano propriamente umani, ma parte del mondo animale.
E non completamente affidabili.
Non di meno, i Lapiti si sentivano estremamente generosi
e volevano realmente celebrare questo matrimonio.
Così, invitarono il Centauri alle nozze.
FU un grande errore. Fu davvero un grande errore.
Essi bevvero un pochino troppo, non è vero?
Lo fecero e poi (i centauri) se ne approfittarono.
Infatti, ciò che fecero fu che, all'improvviso,
iniziarono a rapire le donne dei Lapiti.
Così, ciò che viene raffigurato sono le donne Lapite che vengono rapite
e i maschi Lapiti che combattono con i Centauri,
che sono davvero piuttosto spaventosi -
non solo hanno 6 arti,
ma devi sapere che hanno tutta la forza bruta di un animale selvaggio.
Quello che stiamo osservando è un Lapita che lotta contro un Centaruo.
Sembra che lo stia afferrando per il collo e trascinando.
Puoi proprio vedere le sua dita che si avvolgono intorno a quel collo,
anche se il collo e la testa stessa non esistono più.
Lo sta trascinando in dietro.
Guarda - è quasi come un arco, uno slancio...
Puoi percepire la tensione di quel corpo mentre viene tirato indietro,
e la forza del Centauro -
che sta veramente tentando di divincolarsi e di liberarsi.
Sembra, effettivamente, che il Centauro si stia aggrappando a qualcosa con la sua mano destra,
e che stia lottando contro il fatto di essere strattonato dal Lapita.
Guarda al tipo di composizione - è così complessa.
Hai un paio di archi contrapposti:
l'arco del corpo del Lapita,
e poi anche l'arco del Centauro.
Sì, così, in un certo senso, è quasi una sorta di composizione circolare.
E guarda a come è profondo il rilievo!
E' straordinario.
In effetti è quasi staccato.
E' davvero notevole per il me il fatto che non si sia spezzata una parte maggiore di quella che si è effettivamente rotta,
perché è un rilievo così alto da essere quasi staccato.
E il marmo è una pietra veramente delicata.
Apprezzo anche il fatto che quegli ampi piani del corpo
siano disposti a contrasto con la più complessa tipologia di sfondo del panneggio.
Intendo dire che è, in un certo modo, incredibilmente naturalistico.
Così naturalistico che crediamo quasi...
- non si nota l'artificio.
Bene, non solo l'artificio del tessuto perfettamente drappeggiato sullo sfondo,
ma, in qualche modo, l'artificio del fatto
che noi quasi siamo portati a credere che un Centauro possa esistere.
In altre parole, è quasi una unione credibile di un corpo umano con quello di un cavallo.
E' vero. Ciò che realmente mi stupisce il modo
in cui il nostro occhio è portato sulla struttura anatomica del corpo del Lapita.
Nel petto, nella cassa toracica,
e nei muscoli addominali, i muscoli pettorali.
E quelle stesse strutture nel corpo del Centauro,
puoi vedere la sua cassa toracica e le vene.
Ora, vi è una sorta di rispecchiamento di queste figure.
C'è una sorta di rispecchiamento. Penso che sia proprio esatto.
Ma c'è anche una sorta di sottile distinzione,
che consiste nel fatto che la tensione che l'artista ha costruito
per via dell'inarcarsi del corpo del Centauro
non si vede nello sforzo del Lapita.
In altre parole, guarda al Lapita,
anche se sta esercitando una forza tremenda per spingere indietro questo cavallo,
il Centauro - ha pieno controllo.
E' in pieno controllo, in totale equilibrio.
E infatti il corpo è quasi rilassato,
perfettamente nobile e perfettamente bilanciato,
persino durante questa battaglia.
Osserva la differenza nel modo
in cui sono rappresentate le teste del Centauro e del Lapita, i loro visi.
Per prima cosa, hai il senso dell'età.
Hai la splendida e nobile faccia del Greco, del Lapita.
E anche se il suo collo è spezzato,
persino se è nell'atto di essere strozzato,
vi è un senso di riposo e di nobiltà,
non vi è alcuna angoscia in quel volto.
In contrasto, abbiamo questa figura più vecchia, dal viso grinzoso, con la barba, i capelli lunghi,
con una sorta di cipiglio, una sorta di occhio spalancato,
e una specie di naso rotto,
tutti elementi che appaiono rozzi e
assolutamente non il tipo di aspetto nobile che i Greci danno a se stessi.
E' quasi come se l'uomo avesse una forza sovrumana,
e non avesse bisogno di attingere alla fisicità bruta
a cui si deve affidare il Centauro.
Ebene, penso che i Greci facessero una vera distinzione.
Loro erano nobili e si distinguevano
da i brutali barbari che stavano oltre i loro confini.
Infatti, molto dei nostri storici considerano questo
e dicono che i Lapiti sono, di fatto, i Greci. Ovviamente.
Ma i Centauri rappresentano coloro che non sono Greci.
E i Greci stessi stavano guardando, per esempio, verso
i Persiani, i loro grandi nemici,
con una reale paura come barbari,
una sorta quasi di animali, quasi come centauri.
Rappresentavano una sorta di caos.
E, infatti, quest'arte rappresenta davvero, attraverso il suo equilibrio,
attraverso le sue perfezioni, attraverso questa sorta di idealizzazione,
quel senso di controllo che era così importante per i Greci.
Non ci stupisce che per così tante centinaia di anni dopo questo, per migliaia di anni
noi abbiamo guardato indietro a questo momento come a questa
sorta di momento straordinario, e prezioso e raro.
Non solo perché fu un periodo di democrazia limitata,
ma della prima democrazia,
ma fu il momento in cui la mente e il corpo
erano entrambi apprezzati e considerati come straordinari e belli.