Stasera io vi vorrei parlare di un esperimento che ho fatto qualche anno fa e che ha cambiato la mia vita, da tantissimi punti di vista, in meglio. Però, prima di addentrarci un attimino nei dettagli, vi volevo portare in un viaggio, e la fotografia ci aiuta, in Africa, per cercare di capire un pochino il contesto di tutto l'esperimento fatto. Immaginatevi, appunto, questi quattro cacciatori che si muovono all'interno di un tipico scenario della savana. Sono in caccia. Stanno seguendo un branco di kudu, che sono dei grossissimi erbivori, E uno in particolare, molto più grosso, che si è staccato dal gruppo. Lo stanno mettendo sotto pressione. L'essere umano si è evoluto per la corsa di persistenza, cioè una corsa non troppo veloce, ma che può andare avanti per tantissimo tempo. Lo stanno mettendo sotto pressione, e il kudu, a differenza dell'essere umano, non è in grado di bilanciare la temperatura corporea perché ha il pelo e perché, essendo un grosso erbivoro, l'intestino non gli permette di effettuare una respirazione corretta quando corre. Il destino del kudu purtroppo è segnato, perché a un certo punto si dovrà fermare, altrimenti il cuore scoppierebbe per l'innalzamento della temperatura. Quindi il cacciatore, anche con una semplice asta di legno appuntita può porre fine alla vita di questo grosso erbivoro. Però questa, anche se è una scena crudele, non si verifica molto spesso. È una situazione difficile, per i cacciatori, da portare a termine. Oggi i nostri quattro ragazzi porteranno a casa circa 38.000 calorie, da suddividere con il resto del villaggio, donne, bambini e cacciatori meno fortunati di loro, per il giorno. Ho passato dieci anni in Africa, precisamente a Città Del Capo, dove lavoravo in un centro di genetica di popolazione; e ci siamo appassionati, insieme ad altri ricercatori, allo stile di vita di questi cacciatori / raccoglitori che ancora oggi sono presenti in diverse parti dell'Africa; quindi anche in Sudafrica, nello stato del Lesotho; oppure in Botswana, Namibia, Tanzania. E quindi, spesso prendevamo, e andavamo a passare del tempo con loro per cercare di capire qual era il loro stile di vita, le loro abitudini alimentari, le loro abitudini di movimento di tutto il giorno. Sono state esperienze incredibili: Mi ricordo che eravamo soliti seguirli nella caccia, nella raccolta durante una giornata, magari a 38 gradi, con le nostre scarpe super tecnologiche, con gli zaini e i Camel Bag pieni di acqua, di sali minerali e magari integratori di ultima generazione; però era praticamente impossibile star loro dietro, ci dovevamo sedere all'ombra di un'acacia, delle volte, e guardandoli scomparire all'orizzonte mi chiedevo se non fossero, veramente, degli esseri superiori, quindi veramente, incredibilmente forti da tutti i punti di vista, anche perché lo stress dello stile di vita che hanno ogni giorno è veramente elevato. Sono poi tornato in Italia, e ho deciso appunto di iniziare questo esperimento, perché c'era qualcosa che non mi tornava. Da questa diapositiva vedete che alcune agenzie, come la Fao, o l'ENSA oppure la FDA americana, suggeriscono quelle che sono le calorie corrette per mantenere l'omeostasi corporea e un buono stato di salute. Se andiamo a vedere, ognuno troverà la sua fascia, diciamo, di età e sesso, intorno alle 2600-2800 calorie. Per quanto mi riguardava, c'era qualcosa che non tornava. Io, vivendo con loro un pochino di tempo, quelle calorie giornalmente non c'erano. Sì, se la caccia andava a buon fine sicuramente ce n'erano anche più di queste; ma non era sempre così. Per cui ho deciso di iniziare un esperimento che è durato mesi. Ho ridotto enormemente il quantitativo delle calorie che veniva suggerito. Ho fatto un piano alimentare il più possibile attinente a quello che avevo visto e l'ho portato avanti per un po' di tempo. Ho monitorato sia, dal punto di vista ematologico tutti i parametri che venivano fuori, facendomi dei prelievi ogni tre - quattro settimane, in un laboratorio, e cercando di vedere come si muoveva[no] e variava[no] la glicemia, l'azotemia, il colesterolo, la creatinina e tutti i fattori che vengono influenzati dall'alimentazione, sia in un modo che in un altro. Oltre a questo cercavo di monitorare anche come cambiava il mio corpo a livello di massa magra, massa grassa, grasso viscerale, idratazione corporea; e ovviamente anche un diario, ogni giorno, per cercare di capire come, a livello mentale, reagivo giornalmente. L'umore e lo stato energetico. Ho portato avanti questo esperimento. All'inizio non è stato facile, ne sa qualcosa mia moglie, perché l'umore cambia molto, molto spesso, e le energie calano, quindi si ha influenza anche sul lavoro. Però ho voluto guardare oltre l'orizzonte, ho cercato di andare avanti nonostante molte persone mi dicessero: "Che cosa stai facendo? Stai calando di calorie e stai aumentando la tua attività fisica. Non va bene, è sbagliato." Sono andato oltre, ho cercato di continuare, e dopo un pochino qualcosa è cambiato. Me lo ricordo: era di venerdì, perché tenevo un diario. Mi sono svegliato, e mi sono sentito dell'energia addosso che non percepivo da tantissimo tempo. Avevo un senso dell'olfatto, del gusto, completamente alterati, ma in meglio, percepivo la realtà intorno a me a 360 gradi, come se riuscissi a vivere nel qui e ora. Non ero contento, per cui ho cercato di coinvolgere, all'inizio, degli amici che, magari un po' pazzerelli, hanno detto: "Sì, dai, ti veniamo dietro"; E anche a loro ho fornito un piano che aveva sempre il medesimo concetto: quello di ridurre di 1000 calorie l'apporto nutritivo giornaliero. E con loro ho monitorato, con dei questionari specifici, tutta una serie di parametri. Poi dagli amici sono passato a dei conoscenti, e poi siamo aumentati veramente in numero, alcuni anche solo per sfida, volevano provare a fare una cosa del genere per un periodo di tempo. Siamo diventati tantissimi. Ho collezionato tutti questi dati e, sebbene ovviamente con tempistiche diverse, alla fine tutto convogliava nelle stesse sensazioni che avevo avuto io. Quindi di una generale sensazione di benessere e salute. Questi sono dei parametri che per voi, magari, possono non avere senso, però che fanno capire che, al momento che il corpo va sotto stress calorico, accade qualcosa, è come se si risvegliassero all'interno delle nostre cellule dei geni che erano stati nascosti e addormentati per centinaia di migliaia di anni. Allora ho cercato di andare un pochino in modo più approfondito nel tema, e attraverso PubMed, che è un database dove puoi trovare tutte le ricerche fatte dai laboratori intorno al mondo, ho cercato quelli che avevano, in qualche modo, studiato in modo più approfondito e per un tempo molto più lungo il paragone fra lo stile di vita della nostra società e quello delle popolazioni di cacciatori / raccoglitori ancora esistenti intorno al mondo. E c'erano - Questo è uno dei vari grafici che mostra, praticamente, la diversità di calorie fra piante e animali nelle varie popolazioni presenti. Ma il concetto era questo: ho trovato tre differenze. Una è appunto sul regime calorico; un'altra è sul dispendio calorico, quindi il quantitativo di energie che si consumano durante la giornata; terzo, e forse il più importante, che mi ha colpito tantissimo, è proprio la presenza nella nostra società di tutta una serie di malattie degenerative che stanno aumentando statisticamente nella popolazione, anche nelle generazioni più giovani, come nei bambini, per esempio l'obesità. Mentre sono totalmente assenti in queste popolazioni di cacciatori / raccoglitori. Per cui mi sono chiesto: e se fossero proprio queste calorie? Se guardiamo questo grafico, dal 1990 fino al 2015 l'apporto calorico in tutto il mondo è aumentato esponenzialmente. Allora, io sono fra quelli che non ha alzato la mano prima, quando la professoressa di matematica ha chiesto chi era bravo. Per cui, se vogliamo, possiamo fare un esperimento e prendere tutti il cellulare, andare all'applicazione della calcolatrice. Immettiamo dentro 1000 calorie, le moltiplichiamo per 7, i giorni della settimana, e poi andiamo avanti, per quattro, le settimane, e poi andiamo avanti, per 12, e poi - che viene 336.000 - E poi mettiamoci 20 anni. Vengono sei milioni di calorie. Vi voglio lasciare con questo pensiero: e se fossero proprio queste sei milioni di calorie in più a generare queste malattie e a non permetterci un invecchiamento sano, e a non permetterci di essere, di diventare quei cacciatori, con quella grande energia che abbiamo? Vi ringrazio per la vostra attenzione. (Applausi)