Frequento uomini più giovani di me,
prevalentemente ragazzi
tra i 20 e i 30 anni.
E quando li frequento,
faccio sesso con loro.
E quando faccio sesso con loro
mi imbatto, in modo diretto e personale,
nelle vere ramificazioni dell'insidiosa ubiquità
della pornografia nella nostra cultura.
Quindi, in un'epoca in cui,
oggi più che mai,
la pornografia è libera
e largamente reperibile su internet,
e in cui i bambini
riescono conseguentemente ad accedervi
ad una sempre più giovane età,
c'è un'intera generazione che sta crescendo
credendo che quello che
si vede nella pornografia
è il modo in cui si fa sesso.
E questo è particolarmente esacerbato
perchè viviamo in una cultura puritana,
fatta di due pesi e due misure,
dove la gente crede
che una campagna a favore dell'astinenza
possa davvero funzionare tra i giovani,
dove i genitori sono troppo imbarazzati
all'idea di parlare di sesso ai propri figli,
e dove i sistemi educativi
hanno il terrore di essere politicamente scorretti
affrontando questo genere di discorsi.
Non sorprende, quindi,
che la pornografia sia diventata, de facto,
fonte di educazione sessuale.
Da signora matura, navigata
e sicura di sè quale sono
quando mi imbatto in ciò
non ho problemi a capire che
sia necessaria una certa dose
di ri-educazione, riabilitazione e ri-orientamento.
(Applausi)
Chiunque si senta offeso
da un linguaggio sessualmente esplicito
è pregato di tapparsi le orecchie ora
ed io alzerò la mano
quando potrà stapparle.
Allora, io non ho problemi
a rispondere,
come ho regolarmente dovuto fare,
"Sai che c'è, grazie tante, ma preferirei
che tu non mi venissi in faccia".
E io mi preoccupo
per il ragazzo che ci crede,
poichè gliel'ha insegnato la pornografia,
ma mi preoccupo
particolarmente per la ragazza
il cui ragazzo vuole venirle in faccia,
che non vorrebbe che
il suo ragazzo le venisse in faccia,
ma a cui la pornografia ha insegnato
che a tutti gli uomini piace
venire in faccia alle donne,
e a tutte le donne piace farsi venire in faccia,
e quindi non può far altro
che lasciare che lui le venga in faccia,
e deve fare finta che le piaccia.
(Risate)
Ed oggi sono qui a lanciare...
a svelare MakeLoveNotPorn.com
(Fate l'amore, non il porno)
(Applausi)
Questo sito parla dei miti
derivanti dalla pornografia
e li bilancia con la realtà.
Tengo a precisare, comunque,
che io non sto assolutamente giudicando.
Non è una questione di bene o male.
Il sesso è l'aspetto dell'esperienza umana
che abbraccia il più vasto spettro di possibilità.
E non sono contro il porno.
Io sono una fan del porno,
lo guardo regolarmente
nonostante il criterio fondamentale per la scelta
sia quello di trovare qualcosa
che non assomigli troppo
ad un intervento a cuore aperto.
(Risate)
Ma poichè l'industria del porno
è guidata da uomini, finanziata da uomini,
gestita da uomini,
diretta da uomini e indirizzata a uomini
il porno tende a presentare
una singola visione del mondo.
Il porno dice: "E' così che si fa".
E quello che vorrei dire io è:
"Non necessariamente".
Quindi, per favore,
visitate MakeLoveNotPorn.
Voglio chiedere al pubblico
di TED di fare due cose.
Siate consapevoli che questo problema esiste,
perchè nemmeno io ci sarei arrivata
se non mi ci fossi imbattuta io stessa.
E per favore, visitate il sito.
Fatevi un'opinione.
(Risate)
Commentate. E fatelo girare.
Mandate il link a chiunque
pensate potrebbe essere interessato
e usatelo per iniziare un dialogo.
Usatelo per strutturare un dialogo
sano ed aperto sul sesso,
così da facilitare
una relazione sessuale più aperta,
più sana, migliore. Grazie a tutti.
(Applausi)