Jo G: Ciao a tutti, mi chiamo Jo. Toby G: Ehi, come va? Mi chiamo Toby G. JG: Siamo marito e moglie, abbiamo sei meravigliosi bambini e gestiamo la Street Factory a Plymouth. Siamo una compagnia di hip hop e usiamo i dieci elementi dell'hip hop per cambiare vite e aiutare i ragazzi a eccedere il loro potenziale. I dieci elementi sono: il rap, fare il dj, i graffiti, la danza e la conoscenza. La conoscenza di sé: siate la vostra miglior versione. E i cinque elementi fondamentali, che io e Toby usiamo per vivere, sono il rispetto, la pace, l'amore, l'unità e il divertirsi. Lavoriamo con l'intera comunità, ma ci concentriamo sui giovani. Giovani che da noi necessitano speranza e grandi aspettative. Quello che riscontriamo è che vogliono sentirsi valorizzati e valorizzare, e noi li aiutiamo a raggiungerlo, insieme a resilienza e orgoglio. TG: Già, e credo di fare quello che faccio perché io sono uno di questi ragazzi. Sono un rom, e so che molte volte le persone non riescono ad andare oltre l'etichetta "rom". A causa delle mie esperienze e dell'aver subito certe cose, ho imparato come capire questi ragazzi e connettermi con loro. Questo è il motivo di tutto ciò, e riesco a legare molto bene con loro. JG: Credo che ciò che fai sia nutrire il tuo bambino interiore: dai loro tutto ciò che sai avevi bisogno tu. Un sacco di ragazzi con cui lavoriamo hanno bisogni complessi. Direi quasi nessun obiettivo; sono sconnessi dai loro sogni. Ci dicono: "Non c'è speranza per me. Non conosco nessuno con un lavoro, una casa, un'auto. Perché dici che la mia vita sarà diversa? Sento che vivrò così e poi morirò". Lavoriamo con loro e facciamo loro da guida, perché crediamo che ogni individuo nel mondo abbia talento. Molti ancora non lo sanno! Quando capiscono di essere i protagonisti del loro spettacolo e di poter scrivere la loro storia, cominciano ad amare se stessi ed è lì che diciamo: "Cosa ami fare? Cosa ti appassiona? Quello sarà il tuo scopo nella vita, la tua professione". Tutto il nostro lavoro è ideato per il solo bisogno dei ragazzi. Lavoriamo con la polizia locale, scuole e college. A volte siamo andati alle fermate dell'autobus a prenderli e dirgli: "Venite e lavorate con noi, facciamo qualcosa di positivo insieme". La corrente sottostante al nostro lavoro sono i principi morali, la fiducia: "sii la tua versione migliore". Diamo loro delle scelte positive: chi vuoi essere? Che vita ti piacerebbe condurre? Uno dei progetti preferiti di Toby ha luogo nelle scuole primarie. Si chiama "Il Club delle Signorine e dei Piccoli Gentiluomini". Entriamo e insegniamo loro l'importanza delle buone maniere. Trovate i vostri principi e la vostra fede nella vita e vivete seguendoli. A volte Toby lavora con ragazzi che hanno molte difficoltà, e dice: "Tutto quello che posso dire è: tenete la testa alta. Dovete essere coraggiosi". Il compito è di andare a casa, portare la spesa per i propri genitori, e se siete su un autobus e un anziano necessita un posto, alzatevi e cedete il vostro posto. Andate nella vostra comunità, valorizzatela, restituitele qualcosa. Siate fieri di chi siete. TG: Sì, e alla Street Factory siamo aperti a tutti. Crediamo di essere un tutt'uno con tutti. Alla Street Factory, non importa la provenienza, abbiamo delle grosse aspettative per chiunque venga da noi. Immaginate di venire a una mia lezione: sto allenando un gruppo, e vorreste imparare qualche passo. Vi farei insegnare da uno dei miei ragazzi, perché crediamo che la conoscenza assuma svariate forme e debba essere condivisa. Il nostro lascito è insegnare a insegnare: ciò che vi insegno, insegnatela ad altri. Ogni cosa che vi do, datela ad altri, e questo è davvero importante per noi. Siamo nella comunità per la comunità, e crediamo davvero molto in questi ragazzi. Grande fiducia, e loro lo sentono. JG: Dieci anni fa si è svolto uno dei nostri progetti preferiti, per la polizia locale. Incontrammo questo ragazzo incredibile, Eli, di 14 anni, c'erano molti problemi nel complesso dove viveva. Arrivò dicendo: "Voglio imparare qualche passo per le ragazze, ecco perché sono qui", mai lo dimenticherò. Ma è con noi ancora oggi, dieci anni dopo. È un educatore, un ballerino, e va da questi ragazzini dicendogli: "In piedi. Io sono come voi. Sono stato al vostro posto. Ho la vostra stessa famiglia; ce la potete fare". La genuinità, come dice Toby: "Il reale riconosce il reale". TG: C'è un altro ragazzo che arrivò alla Street Factory solo per supportare un amico, e, quattro anni dopo, è ancora con noi. Perry arrivava da un'area piena di droga, alcol e guai, non sapeva dove andare e cosa fare della sua vita. Oggi Perry rappresenta una compagnia di teatro fisico con base a Londra, la "Frantic Assembly"; ed è appena tornato da un tour in Malesia e Singapore, e dimostra che con il sostegno e la fiducia in questi ragazzi, e dando loro speranza, tutto è possibile. Poi c'è Tash. Tash è arrivata alla Street Factory e sta diventando una nostra educatrice. Farà quello che faccio io adesso. Tash arrivò con molti bisogni differenti, uno di questi era la fiducia, perché era stata delusa molte volte. Alla Street Factory crediamo in loro, li sosteniamo e li guidiamo. Il suo futuro è radioso con noi. JG: Dopo aver lavorato con noi, non importa quale settore scegliate, penserete sempre fuori dagli schemi. Hanno ricevuto speranza, e ora escono a dare speranza, e oggi abbiamo l'onore di avere qui alcuni ragazzi fantastici. Abbiamo ideato insieme un pezzo originale di teatro hip hop, con musica originale sul tema della speranza, ma tutte le frasi usate sono dei ragazzi con cui abbiamo lavorato negli ultimi 10 anni. Spero apprezzerete. Pace. TG: Amore. JG: Amore. TG&JG: Uno. (Applausi) (Musica) JG: Guardatemi. Non giudicatemi dalla mia famiglia, dal mio aspetto, dal colore della pelle, dalle 28 famiglie adottive, dai jeans sformati. Guardatemi. Se mi guardaste senza giudicarmi, sentireste il mio dolore. Capireste il mio percorso, Creereste un legame. No, intendo un vero legame: tra anime. Uno, perché questa è la mia storia. Iniziano le urla, fatevi sentire. Vi amo molto entrambi, vorrei che voi vedeste la verità. La verità del mio dolore, cicatrici eterne che mi porto dietro. Poi voi dite che mi amate, ma vedete il mio cuore spezzarsi. Ora sono un'altra statistica, un bambino impazzito. Vorrei che entrambi vedeste questo quando mi mettete a letto. "Mettiti nei loro panni", dicono. So che per lavorare con un bimbo come me avete letto davvero la mia storia. Non sono stupido, lo sento. Quello di cui ho bisogno, dicono sia disciplina. Non obiettate il mio comportamento, perché sono uno spreco di spazio. Non c'è speranza per me. Già, limiti. È quello di cui ho bisogno, già, limiti, limiti, limiti. Mettetemi alla prova. Ecco perché c'è un tunnel, ma non c'è luce dall'altra parte per me. Ma se una sola volta mi chiedeste di cosa ho bisogno, vi direi gentilezza, umiltà, complimenti. Responsabilizzate un giovane irresponsabile. Pretendete di più. Credete in me. Amore. Amatemi, amatemi, amatemi. Datemi una tabula rasa. Perché sono nato con un foglio, ma non ho la penna. Sono qui e sto affogando. Sto affogando in un mare di etichette. Ma se voi poteste sbloccare il mio potenziale, voi avete la chiave, riconnettetemi con i miei sogni. Condividete ciò che sapete con me. Siate generosi. Potete davvero riscoprire il mio talento. Ascoltatemi. Valorizzatemi. Rendetemi forte. Datemi la forza per continuare a colorare fuori dagli spazi, a mantenere i miei elefanti pieni di pois e arcobaleni, non lasciateli diventare grigi. Siate il mio cambiamento. Siate la mia luce. Siate la mia speranza. Uno. (Applausi) (Acclamazioni) Grazie