Le donne sono opere d'arte. Esteriormente e interiormente. Io sono una neuroscienziata, e mi concentro sulla loro parte interiore, in particolare sul cervello. Ci sono molte teorie su come il cervello della donna differisca da quello dell'uomo, ma studio il cervello da 20 anni e vi posso assicurare che il cervello di genere non esiste. Rosa e azzurro, Barbie e Lego, queste sono tutte invenzioni che non hanno niente a che fare con il modo in cui è fatto il nostro cervello. Detto questo, il cervello della donna differisce da quello dell'uomo sotto alcuni aspetti, e io sono qui per parlarvi di queste differenze, perché sono davvero importanti per la nostra salute. Per esempio, le donne hanno maggiori probabilità rispetto agli uomini di soffrire di disturbi d'ansia o di depressione, per non parlare, poi, di mal di testa ed emicranie. Inoltre, e questo è il fulcro della mia ricerca, le donne hanno maggiori probabilità di ammalarsi di Alzheimer. Il morbo di Alzheimer è la causa più comune di demenza sul pianeta, e colpisce quasi sei milioni di persone solo negli Stati Uniti. Ma quasi i due terzi di queste persone sono donne. Quindi, per ogni uomo che soffre di Alzheimer ci sono due donne. Come mai? Dipende dall'età? Dalla durata della vita? Da cos'altro potrebbe dipendere? Alcuni anni fa ho lanciato la Women's Brain Initiative alla Weill Cornell Medicine di New York proprio per rispondere a queste domande. E stasera sono qui con alcune risposte. Quello che è emerso è che il nostro cervello invecchia in modo diverso e che la menopausa gioca un ruolo chiave per le donne. La maggior parte della gente pensa al cervello come a una scatola nera isolata dal resto del corpo. In realtà, il nostro cervello interagisce continuamente con il resto di noi. E magari questo vi stupirà, ma le interazioni con il sistema riproduttivo sono determinanti per l'invecchiamento del cervello nella donna. Queste interazioni sono mediate dai nostri ormoni. E sappiamo che gli ormoni sono diversi a seconda del sesso: gli uomini hanno più testosterone, le donne hanno più estrogeni. Ma ciò che importa davvero qui è che la longevità di questi ormoni è variabile. Nell'uomo, il testosterone si esaurisce solo in tarda età tramite un processo lento e sostanzialmente privo di sintomi, ovviamente. (Risate) Nella donna, invece, gli estrogeni cominciano a diminuire nella mezza età, durante la menopausa, un processo che è tutt'altro che privo di sintomi. Associamo la menopausa alle ovaie, ma quando le donne dicono di avere le caldane, i sudori notturni, di soffrire di insonnia, vuoti di memoria, depressione e ansia, questi sintomi non hanno origine nelle ovaie; hanno origine nel cervello. Sono sintomi neurologici, solo che non siamo abituati a considerarli tali. Ma perché succede questo? Perché il nostro cervello è influenzato dalla menopausa? Innanzitutto, il cervello e le ovaie fanno parte del sistema neuroendocrino. Come componente del sistema, il cervello parla alle ovaie e le ovaie rispondono al cervello ogni giorno della nostra vita di donne. Quindi, la salute delle ovaie è legata alla salute del cervello e viceversa. Allo stesso tempo, gli ormoni come gli estrogeni non sono coinvolti solo nella riproduzione ma anche nelle funzioni del cervello. Un estrogeno in particolare, l'estradiolo, ha un ruolo chiave nella produzione di energia nel cervello. A livello cellulare, gli estrogeni inducono i neuroni a bruciare glucosio per produrre energia. Se il livello di estrogeni è elevato, è elevato anche il metabolismo energetico. Tuttavia, quando gli estrogeni calano, i neuroni iniziano a essere rallentati e a invecchiare più velocemente. Diversi studi hanno dimostrato che questo processo può anche portare alla formazione delle placche amiloidi, o placche dell'Alzheimer, che sono un segno distintivo del morbo di Alzheimer. Questi effetti sono maggiori in regioni specifiche del cervello, a partire dall'ipotalamo, che si occupa della regolazione della temperatura corporea. Se gli estrogeni non attivano l'ipotalamo in modo corretto, il cervello non riesce a regolare la temperatura corporea correttamente. Quindi, quelle vampate che vengono alle donne sono causate dall'ipotalamo. Poi c'è il tronco encefalico, che regola il ciclo sonno-veglia. Se gli estrogeni non attivano il tronco encefalico correttamente, abbiamo problemi di sonno. Oppure c'è l'amigdala, la centralina delle emozioni del cervello, vicino all'ippocampo, il centro cerebrale della memoria. Quando il livello di estrogeni cala in queste regioni, cominciamo ad avere sbalzi di umore e a dimenticare le cose. Quindi, questa è l'anatomia del cervello in menopausa, per così dire. Ma ecco come può apparire nella realtà il cervello di una donna. Questo tipo di scansione del cervello si chiama "tomografia a emissione di positroni" o "PET". Rileva i livelli del metabolismo energetico nel cervello. Questo è come vorreste che apparisse il vostro cervello intorno ai 40 anni: bellissimo e brillante. Questo è il cervello di una donna che aveva 43 anni all'epoca della scansione, prima della menopausa. E questo è lo stesso cervello appena otto anni più tardi, dopo la menopausa. Se affianchiamo le immagini, penso si veda facilmente come il giallo brillante sia diventato arancio, quasi viola. Questo indica un calo del 30% nel metabolismo energetico del cervello. In generale, sembra che questo non accada agli uomini della stessa età. Dai nostri studi condotti su centinaia di persone, emerge che nel cervello degli uomini di mezz'età i livelli del metabolismo energetico sono elevati. Nelle donne, il metabolismo energetico di solito è buono prima della menopausa, ma diminuisce gradualmente durante il periodo di transizione. E questo succede indipendentemente dall'età. Non importa che la donna abbia 40, 50 o 60 anni; quel che più importa è che è in menopausa. Ovviamente dobbiamo fare altre ricerche per confermarlo, ma sembrerebbe che il cervello della donna durante la mezza età sia più sensibile all'invecchiamento ormonale che al semplice invecchiamento cronologico. E questa è un'informazione importante, perché moltissime donne avvertono questi cambiamenti. Molte nostre pazienti mi hanno detto che si sentivano come se la mente stesse giocando loro brutti scherzi, per usare un eufemismo. Perciò oggi lo confermo, perché è vero. E, giusto per chiarire, se vi capita, non siete pazze. (Risate) (Applausi) Grazie. È importante. Molte donne sono preoccupate perché pensano di star impazzendo. La verità è che il vostro cervello presto forse attraverserà, o sta attraversando, una fase di transizione, e ha bisogno di tempo e di aiuto per adattarsi. Inoltre, se qualcuno è preoccupato che una donna di mezza età possa essere meno prestante, mi limiterò ad aggiungere che abbiamo osservato le prestazioni cognitive. Non sia mai! (Risate) Quindi, lasciate perdere. Abbiamo osservato le prestazioni cognitive e non abbiamo trovato assolutamente alcuna differenza tra uomini e donne prima e dopo la menopausa. E questo è stato confermato anche da altre ricerche. Quindi, in pratica, possiamo anche essere stanche, ma siamo acute esattamente come prima. (Risate) (Applausi) Giusto per mettere le cose in chiaro. Detto questo, c'è un'altra cosa più seria che merita la nostra attenzione. Se vi ricordate, ho detto che un calo degli estrogeni potrebbe promuovere la formazione di placche amiloidi, o placche dell'Alzheimer. C'è un'altra tecnica di scansione cerebrale che individua esattamente queste placche e che abbiamo usato per dimostrare che è raro che gli uomini di mezz'età ce l'abbiano, cosa fantastica. Nelle donne, invece, si osserva un piccolo aumento durante la transizione alla menopausa. E voglio essere davvero molto chiara qui: non in tutte le donne si formano queste placche, e non tutte le donne con queste placche sviluppano una forma di demenza. Le placche rappresentano un fattore di rischio, ma non sono in alcun caso una diagnosi, specialmente a questo stadio. Tuttavia, è utile associare l'Alzheimer alla menopausa. Tendiamo ad associare la menopausa alla mezza età e l'Alzheimer alla vecchiaia. Ma in realtà, molti studi, incluso il mio, hanno dimostrato che l'Alzheimer inizia con dei cambiamenti negativi nel cervello anni, se non decenni, prima che si osservino i sintomi clinici. Perciò, nelle donne, sembra che questo processo abbia inizio nella mezza età, durante la menopausa. E questa è un'informazione importante perché ci indica quando iniziare a cercare questi cambiamenti. Quindi, considerando le tempistiche, la maggior parte delle donne entra in menopausa poco dopo i 50 anni. Ma questo può avvenire anche prima, spesso a causa di interventi chirurgici. Un esempio comune è quello dell'isterectomia e/o dell'ovariectomia, ovvero la rimozione chirurgica dell'utero e/o delle ovaie. Sfortunatamente, ci sono prove del fatto che la rimozione dell'utero e, a maggior ragione, delle ovaie prima della menopausa è correlata a un maggior rischio di demenza nelle donne. E so che queste sono informazioni sconvolgenti e sicuramente deprimenti, ma bisogna parlarne, perché la maggior parte delle donne non è a conoscenza di questa correlazione, e mi sembra un'informazione importante da conoscere. Nessuno sta suggerendo alle donne di rinunciare a queste operazioni, se sono necessarie. Il punto qui è che dobbiamo capire meglio cosa succede al nostro cervello quando entriamo in menopausa, naturale o medica che sia, e come proteggere il nostro cervello durante questa fase. Quindi, come facciamo a proteggere il nostro cervello? Dovremmo prendere degli ormoni? Questa è un'ottima domanda. E, ora come ora, la risposta più semplice possibile è che la terapia ormonale può essere d'aiuto per alleviare alcuni sintomi, tra cui le caldane, ma, al momento, non è consigliata per la prevenzione della demenza. Molti di noi stanno lavorando per testare diverse formulazioni, diversi dosaggi e diverse tempistiche, e, se tutto va bene, tutto questo lavoro porterà a fare raccomandazioni diverse in futuro. Nel frattempo, ci sono altre cose che possiamo fare oggi per sostenere i nostri ormoni e i loro effetti sul cervello che richiedono non l'uso di farmaci ma un'attenta analisi del nostro stile di vita. Questo perché il cibo che mangiamo, quanto esercizio facciamo, quanto dormiamo, quanto siamo stressati, sono tutte cose che influiscono sui nostri ormoni, nel bene e nel male. L'alimentazione, per esempio. Si possono seguire molte diete, ma diversi studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea, in particolare, è benefica per la salute della donna. Le donne che seguono questa dieta hanno un minor rischio di declino cognitivo, depressione, patologie cardiache, infarto e cancro, e sono anche meno soggette a vampate. L'aspetto interessante di questo tipo di dieta è che è molto ricca di alimenti che contengono estrogeni sotto forma di fitoestrogeni o estrogeni vegetali, che agiscono come estrogeni deboli nel nostro corpo. Alcuni fitoestrogeni sono stati correlati a un possibile rischio di cancro, ma non quelli presenti in questa dieta, che sono sicuri, specialmente quelli contenuti nei semi di lino, semi di sesamo, albicocche essiccate, legumi e vari tipi di frutta. E, per darvi una buona notizia, anche il cioccolato fondente contiene fitoestrogeni. Quindi, la dieta è un mezzo per aumentare gli estrogeni, ma è altrettanto importante evitare tutto ciò che li sopprime, specialmente lo stress. Lo stress vi può letteralmente rubare gli estrogeni, e questo perché il cortisolo, il principale ormone dello stress, lavora in equilibrio con gli estrogeni. Se il cortisolo aumenta, gli estrogeni diminuiscono. Se il cortisolo diminuisce, gli estrogeni tornano ad aumentare. Quindi, ridurre lo stress è davvero importante. Non vi migliora solo la giornata, ma anche il cervello. Queste sono solo alcune delle cose che potete fare per il vostro cervello, ma ce ne sono molte altre. La cosa importante è che cambiando il modo di concepire il cervello femminile cambiamo davvero il modo di prendercene cura e il modo di inquadrare la salute delle donne. E più donne richiederanno queste informazioni, prima potremo sfatare i tabù che circondano la menopausa, nonché trovare soluzioni davvero efficaci, non solo per il morbo di Alzheimer, ma per la salute del cervello della donna nel suo insieme. Un cervello in salute è sinonimo di una donna in salute. Grazie. (Applausi) Grazie. Grazie.