Plum Village, Francia
Il maestro zen Thich Nhat Hanh
risponde alle domande
Cosa si prova da morti?
(OLANDESE)
Cosa si prova da morti?
Che cosa si prova quando si è morti?
(Risate)
La domanda è: "Quando si è morti,
si prova ancora qualcosa?". Giusto?
"Cosa provi quando sei morto?". Giusto?
Questa è una domanda
molto interessante, profonda.
Immagina di fare la stessa domanda
a una nuvola in cielo.
"Cara piccola nuvola,
so che un giorno o l'altro morirai".
"Non sarai più una nuvola".
"Dimmi allora, cosa provi ora
e cosa proverai dopo la tua morte?".
"Quando sarai morta,
proverai ancora qualcosa?"
Chiediamo questo alla nuvola.
E se ascoltiamo attentamente
possiamo udire una risposta.
Pensate che una nuvola
abbia paura di morire?
Siete là sospesi in cielo.
Ma sapete che un giorno dovrete...
scomparire.
Dovrete morire.
Lo stesso vale per un uomo
o per una donna.
Non è una domanda da bambini,
è una domanda da filosofi.
E se la nuvola sapesse meditare
- chissà? -
magari scoprirebbe che
non potrà mai morire.
Non potrà mai morire.
Infatti, "morire" significa
diventare nulla.
Eri qualcosa e diventi nulla.
Questo è che intendiamo per "morire".
Ci sei e improvvisamente non ci sei più.
"Morire" è questo.
Ma per una nuvola è possibile morire?
Per una nuvola è possibile
diventare nulla?
No!
Una nuvola può diventare
pioggia o neve o ghiaccio o nebbia.
Ma non potrà mai essere nulla.
Dunque, anche per gli esseri umani è così.
Ci sembra di morire
ma in realtà non possiamo morire.
Ci saremo sempre,
non in questa forma ma in altre.
Non vi pare?
Ci sono molte nuvole dentro di noi.
Ne beviamo in quantità tutti i giorni.
Ecco qui una nuvola!
Ne sto bevendo una.
Il 70% del mio corpo è nuvola.
E se è vero che la nuvola non muore,
nemmeno io morirò.
Continuerò a esserci sempre!
E allora, quando sei una nuvola,
ti senti come una nuvola.
Ma quando non lo sei più, e sei pioggia,
ti senti come la pioggia.
E così, quando la nuvola sarà pioggia,
proverà ancora qualcosa.
E dopo la dissoluzione di questo corpo
non sentirete di avere questo corpo,
ma vi sentirete con i corpi
che verranno.
Ricordate:
è impossibile che qualcosa muoia.
Questo è l'insegnamento del Buddha.
E oltre al Buddha
lo hanno visto molti scienziati.
Uno scienziato francese ha detto:
"Nulla si crea, nulla si distrugge".
Si chiamava Antoine...
Lavoisier,
Antoine-Laurent Lavoisier.
"Rien ne se crée. Rien ne se perd".
Cioè "nulla si crea, nulla si distrugge".
Per la nuova è così.
La nuvola non nasce.
Per noi "nascere" vuol dire che
all'improvviso dal nulla si crea qualcosa.
Ma una nuvola non viene dal nulla.
Prima di essere una nuvola
è stata qualcos'altro
come l'acqua dell'oceano,
il calore del sole.
Prima di essere una nuvola
è stata qulacos'altro.
Non è venuta dal nulla.
E allora noi sappiamo che per una nuvola
è impossibile nascere.
Per una nuvola è impossibile morire.
E l'essere umano è così.
Non siete usciti dal nulla.
Quando siete nati, c'eravate già.
Prima che vostra madre vi portasse
in grembo, voi esistevate già
metà in vostro padre
e metà in vostra madre.
E la metà in vostro padre si è unita
con la metà in vostra madre
diventando voi in miniatura,
piccoli piccoli.
Quindi, il momento del concepimento
non è l'inizio. Non c'è un inizio.
Non c'è una fine.
E allora...
Siete della stessa natura della nuvola:
niente nascita, niente morte.
Non preoccupatevi.
E la meditazione ci aiuta a capire
la natura della non nascita e non morte
e a eliminare la paura della morte,
la paura del non essere.
Questo è un insegnamento molto profondo
del Buddha.
E quando crescerete,
continuerete a meditare
e toccherete la verità
della non nascita e non morte.
E non avrete più paura.
E gli scienziati hanno scoperto
la stessa verità.
Stamattina c'era
una domanda nella campana:
"Cosa ne pensi del big bang?"
Il big bang è l'inizio del mondo.
Ma in questo insegnamento,
in questa pratica, non c'è un inizio.
Se c'è un big bang, allora
ci sarà un big crunch.
Questo è un tema di meditazione
molto interessante.
Quindi qualcuno ha inventato
la teoria del big bang
perché avvertiva la necessità
di spiegare come è iniziato il mondo.
Ma se queste persone toccassero la verità
del non inizio e della non fine
non avrebbero bisogno
di creare una teoria del genere
per dare una spiegazione.
Infatti, se credete a un big bang
dovrete credere a un big crunch.
E violerete la prima
legge della termodinamica.
Violerete la legge che dice:
nulla nasce, nulla muore.
Dobbiamo continuare a meditare
su questo argomento assai profondo.
Insomma, la mia risposta è:
c'è un sentire quando si è nuvole
ci sarà un sentire
quando si diventerà pioggia.
C'è un sentire quando
abbiamo questo corpo,
ci sarà un sentire quando
assumeremo altri corpi.
Ok?
Che domanda!
(Risate)
Connession, ispirazione, nutrimento