1 00:00:06,360 --> 00:00:12,680 Il fu Mattia Pascal Capitolo 1 – Una vita sbagliata  2 00:00:13,440 --> 00:00:17,720 Mi chiamo Mattia Pascal. O almeno… così mi chiamavo.  3 00:00:17,720 --> 00:00:20,960 Ho vissuto per anni in un  piccolo paese della Liguria,  4 00:00:20,960 --> 00:00:25,560 in una casa che non sentivo mia, con una moglie che non ho mai amato davvero  5 00:00:25,560 --> 00:00:31,240 e una suocera che sembrava nata  per rendermi la vita impossibile. 6 00:00:31,240 --> 00:00:35,520 Dopo la morte di mio padre, la nostra fortuna è sparita in fretta.  7 00:00:35,520 --> 00:00:38,720 Due uomini poco onesti hanno  gestito i nostri soldi,  8 00:00:38,720 --> 00:00:41,840 e io ho potuto solo guardarli svanire. 9 00:00:41,840 --> 00:00:46,360 Per vivere ho accettato un lavoro noioso, in una biblioteca comunale.  10 00:00:46,360 --> 00:00:53,240 Nessuno mi rispettava, né in casa né fuori. Mia moglie Romilda è diventata sempre più amara,  11 00:00:53,240 --> 00:00:55,160 mia suocera più crudele. 12 00:00:55,160 --> 00:00:58,960 Ogni giorno tornavo a casa col peso del mondo sulle spalle.  13 00:00:58,960 --> 00:01:02,520 Nessuno mi ascoltava, nessuno mi capiva. 14 00:01:02,520 --> 00:01:07,280 E io, piano piano, ho iniziato a sparire dentro me stesso.  15 00:01:07,280 --> 00:01:12,520 Poi, in un momento come tanti, ho deciso di scappare. 16 00:01:12,520 --> 00:01:15,800 Senza dire niente a nessuno sono salito su un treno,  17 00:01:15,800 --> 00:01:19,280 diretto a caso. Non avevo un piano,  18 00:01:19,280 --> 00:01:23,400 non avevo speranze. Volevo solo cambiare vita.  19 00:01:23,400 --> 00:01:24,640 Per sempre. 20 00:01:25,240 --> 00:01:28,480 Non potevo immaginare che pochi giorni dopo   21 00:01:28,480 --> 00:01:33,640 ci sarei riuscito. Anche troppo bene. 22 00:01:33,640 --> 00:01:41,640 Capitolo 2 – La fuga e la fortuna Sono arrivato a Montecarlo quasi per caso.  23 00:01:41,640 --> 00:01:46,960 Avevo ancora qualche soldo in tasca e una gran voglia di dimenticare tutto. 24 00:01:46,960 --> 00:01:49,280 Ho preso una stanza in un albergo modesto  25 00:01:49,280 --> 00:01:53,480 e sono entrato nel casinò, più per curiosità che per altro.  26 00:01:53,480 --> 00:01:58,360 Non ero mai stato fortunato in vita mia, ma quella sera è cambiato tutto. 27 00:01:58,360 --> 00:02:03,720 Ho puntato pochi franchi… e ho vinto. Ho rigiocato… ho vinto ancora.  28 00:02:03,720 --> 00:02:08,640 Le mani mi tremavano, ma non mi sono fermato. Continuavo a vincere,  29 00:02:08,640 --> 00:02:13,160 come se il destino volesse risarcirmi per tutto ciò che mi aveva tolto. 30 00:02:13,160 --> 00:02:16,600 Alla fine sono uscito con una somma enorme.  31 00:02:16,600 --> 00:02:20,240 Avevo in tasca più denaro di quanto ne avessi mai visto. 32 00:02:20,240 --> 00:02:26,000 Per la prima volta mi sono sentito leggero. Libero. 33 00:02:26,000 --> 00:02:27,680 Mi sono seduto su una panchina,  34 00:02:27,680 --> 00:02:30,880 guardando il mare. Ho pensato:  35 00:02:30,880 --> 00:02:35,520 "e se non tornassi più indietro? E se ricominciassi da zero?  36 00:02:35,520 --> 00:02:39,680 Con una nuova identità, una nuova vita?" 37 00:02:39,680 --> 00:02:44,200 Mentre facevo questi pensieri, ho comprato un giornale.  38 00:02:44,200 --> 00:02:47,920 Lì, su una delle pagine, ho letto una notizia:  39 00:02:47,920 --> 00:02:53,800 un cadavere era stato trovato nel mio paese. E tutti pensavano che fossi io. 40 00:02:53,800 --> 00:02:57,520 In quel momento ho capito: il destino mi stava offrendo   41 00:02:57,520 --> 00:03:00,160 un’occasione. Una sola. 42 00:03:00,880 --> 00:03:07,040 Capitolo 3 – Il morto sbagliato Ho letto quell’articolo tre volte.  43 00:03:07,040 --> 00:03:09,560 Diceva che un uomo si era gettato nel canale,  44 00:03:09,560 --> 00:03:14,520 vicino casa mia, e che il cadavere era irriconoscibile. 45 00:03:14,520 --> 00:03:19,960 Aveva vestiti e oggetti che sembravano miei. La gente, la polizia,  46 00:03:19,960 --> 00:03:24,400 perfino mia moglie… tutti erano sicuri: quel morto ero io. 47 00:03:24,400 --> 00:03:27,400 All’inizio ho avuto un brivido. Poi, lentamente,  48 00:03:27,400 --> 00:03:30,560 un’idea ha cominciato a crescere dentro di me. 49 00:03:30,560 --> 00:03:35,120 Nessuno mi cercava. Nessuno sapeva che ero vivo.  50 00:03:35,120 --> 00:03:39,080 Se fossi rimasto zitto, potevo scomparire davvero. 51 00:03:39,080 --> 00:03:43,880 Ho passato la notte a camminare. Pensavo a mia moglie, alla suocera,  52 00:03:43,880 --> 00:03:47,840 alla mia vita grigia. Lì, tra le luci di Montecarlo,  53 00:03:47,840 --> 00:03:50,720 tutto sembrava così lontano. 54 00:03:50,720 --> 00:03:52,880 E così ho deciso:  55 00:03:52,880 --> 00:03:56,880 non sarei più tornato. Mattia Pascal era morto. 56 00:03:56,880 --> 00:03:59,840 Con i soldi della vincita  ho cominciato a viaggiare:  57 00:03:59,840 --> 00:04:03,160 prima Nizza, poi Marsiglia, infine l’Italia. 58 00:04:03,160 --> 00:04:05,880 Ho tagliato i baffi, cambiato pettinatura,  59 00:04:05,880 --> 00:04:09,840 comprato vestiti nuovi. Ho bruciato il mio vecchio portafoglio. 60 00:04:09,840 --> 00:04:13,800 Ho scelto un nome nuovo: Adriano Meis.  61 00:04:14,400 --> 00:04:16,520 Mi sentivo rinato. 62 00:04:16,520 --> 00:04:20,200 Leggero come non mai. Ma sotto quella libertà  63 00:04:20,200 --> 00:04:23,240 c’era anche una strana inquietudine. 64 00:04:23,240 --> 00:04:27,240 Non avevo più un passato. E senza un passato…  65 00:04:27,240 --> 00:04:35,040 costruire un futuro poteva non essere così facile. Ma questo l’avrei capito solo più tardi. 66 00:04:35,040 --> 00:04:38,520 Capitolo 4 – Adriano Meis 67 00:04:38,520 --> 00:04:41,440 Con il nome di Adriano Meis ho attraversato l’Italia   68 00:04:41,440 --> 00:04:44,320 come un fantasma. Col portafoglio pieno,  69 00:04:44,320 --> 00:04:47,480 nessuno mi conosceva, nessuno mi faceva domande. 70 00:04:47,480 --> 00:04:50,800 Era una sensazione strana, quasi dolce.  71 00:04:50,800 --> 00:04:54,280 Potevo essere chiunque, dire qualsiasi cosa. 72 00:04:54,280 --> 00:04:58,800 A Venezia ho fatto il turista. A Firenze ho passato giorni nei musei.  73 00:04:58,800 --> 00:05:02,600 A Roma ho affittato una stanza tranquilla, vicino al Tevere. 74 00:05:02,600 --> 00:05:07,000 Dicevo che venivo dalla Svizzera, che ero lì per motivi di salute.  75 00:05:07,000 --> 00:05:10,240 Tutti mi credevano, nessuno sospettava. 76 00:05:10,240 --> 00:05:12,440 Ma presto ho capito una cosa:  77 00:05:12,440 --> 00:05:16,200 ero libero, sì… ma anche invisibile. 78 00:05:16,200 --> 00:05:19,480 Senza documenti veri non potevo firmare contratti,  79 00:05:19,480 --> 00:05:21,920 aprire un conto, sposarmi. 80 00:05:21,920 --> 00:05:26,640 Una volta ho tentato di fermare un ladro e la polizia mi ha chiesto i documenti.  81 00:05:26,640 --> 00:05:28,320 Sono dovuto scappare. 82 00:05:28,320 --> 00:05:33,080 E poi è arrivata Adriana, la figlia del padrone di casa.  83 00:05:33,080 --> 00:05:37,560 Dolce, intelligente, con due occhi pieni di malinconia. 84 00:05:38,120 --> 00:05:42,880 Abbiamo iniziato a parlare ogni giorno, poi a passeggiare insieme.  85 00:05:42,880 --> 00:05:47,720 Mi guardava con fiducia. E io… io non ero nessuno. 86 00:05:47,720 --> 00:05:51,720 Non potevo dirle la verità, ma nemmeno continuare a mentire.  87 00:05:51,720 --> 00:05:56,960 Stavo vivendo una vita falsa, e cominciavo a volerla vera. 88 00:05:56,960 --> 00:05:58,520 Per la prima volta,  89 00:05:58,520 --> 00:06:03,160 volevo restare. E questo… era un problema. 90 00:06:03,160 --> 00:06:06,640 Capitolo 5 – L’incontro con la verità 91 00:06:07,680 --> 00:06:11,240 Adriana mi piaceva davvero. Con lei parlavo in modo sincero,  92 00:06:11,240 --> 00:06:12,960 anche se non dicevo tutto. 93 00:06:12,960 --> 00:06:15,320 Ogni giorno aspettavo il momento per vederla,  94 00:06:15,320 --> 00:06:19,560 sentire la sua voce. In casa cominciavano a fidarsi di me.  95 00:06:19,560 --> 00:06:23,640 Anche il padre, un uomo difficile, sembrava apprezzarmi. 96 00:06:23,640 --> 00:06:25,960 A volte sognavo di restare lì per sempre.  97 00:06:25,960 --> 00:06:28,720 Di sposarla. Di costruire una vita normale. 98 00:06:28,720 --> 00:06:34,000 Ma ogni volta che ci pensavo davvero, qualcosa dentro di me si spezzava.  99 00:06:34,000 --> 00:06:37,480 Chi ero io per chiedere la mano di una ragazza onesta? 100 00:06:37,480 --> 00:06:39,880 Non avevo un’identità, non avevo documenti,  101 00:06:39,880 --> 00:06:42,760 non avevo storia. Solo bugie. 102 00:06:42,760 --> 00:06:44,720 Un giorno ho sentito Adriana  103 00:06:44,720 --> 00:06:49,960 parlare con una sua amica. Diceva che forse mi amava. 104 00:06:49,960 --> 00:06:54,880 Mi sono sentito felice e colpevole allo stesso tempo. 105 00:06:54,880 --> 00:06:59,920 Quella notte non ho dormito. Il giorno dopo, davanti allo specchio,  106 00:06:59,920 --> 00:07:02,000 ho guardato il mio volto. 107 00:07:02,000 --> 00:07:05,960 Non vedevo più né Adriano Meis, né Mattia Pascal.  108 00:07:06,640 --> 00:07:09,880 Solo un uomo che non sapeva chi fosse. 109 00:07:09,880 --> 00:07:12,520 Avevo creato una gabbia elegante,  110 00:07:12,520 --> 00:07:16,920 piena di silenzi e illusioni. Non potevo più andare avanti così. 111 00:07:16,920 --> 00:07:20,600 Allora ho deciso: anche Adriano Meis doveva sparire.  112 00:07:20,600 --> 00:07:25,040 Avrei cancellato ancora una volta la mia identità. 113 00:07:25,040 --> 00:07:30,160 Capitolo 6 – Il ritorno impossibile 114 00:07:30,160 --> 00:07:34,080 Per far sparire Adriano Meis ho scelto un gesto semplice:  115 00:07:34,080 --> 00:07:37,520 ho lasciato i miei vestiti su un ponte e una lettera d’addio. 116 00:07:37,520 --> 00:07:40,640 Tutto sembrava indicare che non sarei più tornato.  117 00:07:40,640 --> 00:07:45,120 Così tutti avrebbero creduto che Adriano era scomparso per sempre. 118 00:07:45,120 --> 00:07:51,600 Poi sono salito su un treno. Destinazione: casa.  119 00:07:51,600 --> 00:07:54,480 Volevo tornare a essere Mattia Pascal. 120 00:07:55,080 --> 00:08:00,040 Pensavo che, una volta lì, tutto si sarebbe sistemato.  121 00:08:00,040 --> 00:08:01,320 Mi sbagliavo. 122 00:08:01,320 --> 00:08:06,080 Quando sono arrivato al paese nessuno mi ha riconosciuto subito.  123 00:08:06,080 --> 00:08:11,760 E quando finalmente ho parlato con mia madre, lei è quasi svenuta. 124 00:08:11,760 --> 00:08:16,680 Non riusciva a credere che ero vivo. Ma la notizia che mi ha colpito di più  125 00:08:16,680 --> 00:08:20,960 è stata un’altra: mia moglie si era risposata. 126 00:08:20,960 --> 00:08:25,200 Avevano fatto un funerale. Avevano pianto per me.  127 00:08:25,200 --> 00:08:28,400 E poi… la vita era andata avanti. 128 00:08:28,400 --> 00:08:31,280 Romilda aveva un nuovo marito,  129 00:08:31,280 --> 00:08:34,880 una nuova casa, una nuova pace. 130 00:08:34,880 --> 00:08:40,120 E io… ero un morto tornato troppo tardi. 131 00:08:40,120 --> 00:08:44,920 Nessuno poteva accettare il mio ritorno. Neanche la legge.  132 00:08:44,920 --> 00:08:48,120 Per il mondo, Mattia Pascal era morto. 133 00:08:48,120 --> 00:08:52,760 Non potevo riprendere la mia vecchia vita. Non potevo tornare indietro.  134 00:08:52,760 --> 00:08:57,880 Avevo perso tutto. Anche il diritto di esistere. 135 00:08:57,880 --> 00:09:02,480 Capitolo 7 – Il fu Mattia Pascal 136 00:09:02,480 --> 00:09:07,800 Ho provato a spiegare la verità, ma la verità ormai non serviva più. 137 00:09:07,800 --> 00:09:10,760 Mia moglie mi guardava come si guarda un fantasma.  138 00:09:10,760 --> 00:09:15,440 Suo marito era un altro, e io ero solo un ricordo che camminava. 139 00:09:15,440 --> 00:09:17,400 Mi sono rivolto a un avvocato,  140 00:09:17,400 --> 00:09:25,480 ma anche lui mi ha confermato quello che temevo: per lo Stato ero legalmente morto. 141 00:09:25,480 --> 00:09:30,080 Non potevo riprendere il mio nome, né riavere i miei diritti.  142 00:09:30,080 --> 00:09:34,440 Non potevo neanche chiedere giustizia, perché avrei dovuto denunciare me stesso  143 00:09:34,440 --> 00:09:36,200 per falsa identità. 144 00:09:36,200 --> 00:09:39,320 Mi sono chiesto: chi sono adesso? 145 00:09:39,320 --> 00:09:44,240 Adriano Meis è morto nel fiume. Mattia Pascal è morto anni fa,  146 00:09:44,240 --> 00:09:45,840 almeno per tutti gli altri.  147 00:09:45,840 --> 00:09:48,400 E io, in mezzo… cosa sono? 148 00:09:48,400 --> 00:09:50,760 Un’ombra. Un’idea.  149 00:09:50,760 --> 00:09:52,840 Una persona che non esiste. 150 00:09:52,840 --> 00:09:55,280 Non avevo più una casa, né un futuro,  151 00:09:55,280 --> 00:09:57,880 né un passato che potessi riprendere. 152 00:09:57,880 --> 00:10:01,360 Solo un corpo che camminava nel mondo senza scopo. 153 00:10:01,360 --> 00:10:05,760 Così ho fatto l’unica cosa possibile: me ne sono andato,  154 00:10:05,760 --> 00:10:08,720 in silenzio, senza più cercare nulla. 155 00:10:08,720 --> 00:10:12,960 Non avevo più niente da perdere. E nel vuoto che mi circondava,  156 00:10:12,960 --> 00:10:15,360 ho cominciato a capire qualcosa. 157 00:10:15,360 --> 00:10:17,120 Forse la vera prigione  158 00:10:17,120 --> 00:10:22,920 non era la mia vecchia vita. Era la libertà assoluta. 159 00:10:22,920 --> 00:10:26,640 Capitolo 8 – Vivo, ma non troppo 160 00:10:26,640 --> 00:10:28,280 Ora vivo in una stanzetta modesta  161 00:10:28,280 --> 00:10:31,200 e passo le giornate tra libri e silenzi. 162 00:10:31,200 --> 00:10:34,520 Sono tornato alla biblioteca dove lavoravo prima,  163 00:10:34,520 --> 00:10:37,360 ma nessuno sa chi sono davvero. 164 00:10:37,360 --> 00:10:41,160 Mi chiamano “quello strano” e va bene così. 165 00:10:41,160 --> 00:10:45,120 Ogni tanto mi capita di incrociare qualcuno del passato.  166 00:10:45,120 --> 00:10:49,200 Mi guardano con un misto di dubbio e indifferenza. 167 00:10:49,200 --> 00:10:54,000 Nessuno ha il coraggio di chiedere. Forse temono la verità. 168 00:10:54,000 --> 00:10:56,600 Non ho più provato a vedere mia moglie.  169 00:10:56,600 --> 00:11:00,080 So che è felice. O almeno tranquilla.  170 00:11:00,080 --> 00:11:05,400 Non voglio disturbarla. Non voglio essere un’ombra che rovina tutto. 171 00:11:05,400 --> 00:11:07,840 Scrivo questo per fissare i miei pensieri,  172 00:11:07,840 --> 00:11:12,320 come se servisse a qualcosa. Ma lo faccio lo stesso. 173 00:11:12,320 --> 00:11:14,840 Ho vissuto due vite e alla fine  174 00:11:14,840 --> 00:11:16,920 non ne ho salvata nemmeno una. 175 00:11:17,440 --> 00:11:21,000 Mi chiamo Mattia Pascal. O meglio,  176 00:11:21,000 --> 00:11:23,880 il fu Mattia Pascal. 177 00:11:23,880 --> 00:11:25,840 Perché anche se respiro,  178 00:11:25,840 --> 00:11:29,880 mangio e cammino… io non esisto più davvero. 179 00:11:29,880 --> 00:11:30,600 Sono un uomo  180 00:11:30,600 --> 00:11:34,200 che ha perso il diritto di essere qualcuno. 181 00:11:34,200 --> 00:11:36,520 E forse, dopotutto,  182 00:11:36,520 --> 00:11:39,360 è proprio questa la mia libertà. 183 00:11:39,360 --> 00:11:41,000 Una libertà vuota.  184 00:11:41,000 --> 00:11:45,160 Silenziosa. Ma mia.