Beyoncé, perché hai deciso di partecipare alla "Giornata mondiale dell'umanità"? Sicuramente volevo rendere partecipe il pubblico di questa giornata di riconoscimento. Ho scoperto che 22 persone hanno sacrificato la propria vita per aiutarne altre. - Nell'esplosione di Bagdad. - Esatto, a Bagdad. Quindi ho pensato che sarebbe stato straordinario trasformare tutto ciò in qualcosa di positivo e sensibilizzare il mondo intero a fare qualcosa di eccezionale per il prossimo. E la canzone che hai composto per questo evento, "I was here", qual è il suo messaggio? In "I was here" dico: "Voglio lasciare le mie impronte nelle sabbie del tempo". Parlo dei nostri sogni e del lasciare un segno nel mondo. Secondo me, tutti noi vogliamo credere che la nostra vita abbia avuto un senso, che abbiamo fatto qualcosa per il prossimo, diffondendo ottimismo, sia nel piccolo che nel grande. Quindi la canzone era perfetta per la "Giornata dell'umanità". Dunque è questo quello che vuoi fare, diffondere ottimismo? Assolutamente. Secondo me, tutti noi abbiamo uno scopo e dei punti di forza e non so se sia da egoisti o meno ma è davvero straordinario fare qualcosa per il prossimo. Penso che per le Nazioni Unite fosse importante rendere partecipe il mondo intero e credo che questo sia ciò che rappresento. Valerie, tu stai cercando di coinvolgere un miliardo di persone per la "Giornata mondiale dell'umanità". Che cosa speri di ottenere? Qual è l'idea che sta dietro a tutto questo? Ci sono milioni di persone in tutto il mondo che hanno bisogno d'aiuto e parte del mio lavoro consiste nel diffondere questo messaggio. Potrei anche fare promozione per il resto della mia vita ma non riuscirei mai a coinvolgere lo stesso numero di persone di Beyoncé. Quindi questa collaborazione... Non sminuirti. Beh, grazie. Tu lavori sodo, viaggi in continuazione. Grazie. È vero, ma questo davvero serve per far sapere alla gente là fuori che questo è un giorno sia di commemorazione, perché ci sono persone che sacrificano la propria vita per aiutare il prossimo, sia di celebrazione di quello che queste persone fanno. Gran parte del loro lavoro passa ogni giorno inosservato. E si parla sia di piccole che di grandi cose. Ti preoccupa il fatto che la gente guardi i telegiornali e veda i massacri in Siria, la crisi umanitaria che la affligge? Vedono quello che sta accadendo in Congo, con milioni di persone morte negli ultimi anni, e il più delle volte la gente si sente disperata e impotente. Quello che voglio dire, Valerie, è come affrontate tutto ciò? Beh, questo è proprio il messaggio che stiamo cercando di trasmettere ovvero che un piccolo contributo può fare un'enorme differenza. Ma non dimentichiamoci che ci sono persone qui negli Stati Uniti e nel resto del mondo che fanno tutto questo quotidianamente, aiutando i senzatetto, ad esempio. La gente, anche attraverso piccoli gesti, e questo è uno dei messaggi che la "Giornata mondiale dell'umanità" vuole far passare, può fare la differenza. Dunque voi sperate che il 19 agosto persone in tutto il mondo facciano il possibile, si offrano volontarie nelle loro comunità, donino tempo, denaro o qualunque altra cosa. Esatto. Che cosa speri di fare in questa giornata? Ho pensato a varie cose ma ce n'è una su cui inizierò a lavorare fin da subito. Vorrei fare qualcosa ogni giorno e dare l'esempio attraverso gesti caritatevoli che la gente penso potrà seguire, qualcosa che pure loro possono fare, gesti piccoli come dare da mangiare ai senzatetto, offrire la propria giacca a qualcuno che ne ha bisogno o aiutare gli anziani ad attraversare la strada. È davvero stimolante perché, subito dopo l'uragano Katrina, la tua fondazione ha cercato di aiutare la gente di New Orleans. La "Survivors Foundation", la fondazione dei sopravvissuti. Esatto, e hai organizzato delle raccolte di cibo durante i tuoi concerti. È vero. E quello che è incredibile, lo si è visto a New Orleans, dopo l'uragano Katrina, ed anche ad Haiti, è la forza delle persone che si fanno avanti. Molti gruppi parrocchiali, ONG o semplici cittadini sono andati a New Orleans e sulla costa del Golfo per dare una mano, costruire una casa o fare qualunque cosa fosse in loro potere. - Questo è davvero stimolante. - Hai ragione. E abbiamo costruito delle abitazioni provvisorie per i sopravvissuti all'uragano Katrina il che è stato importante perché quelle persone avevano bisogno di rimettersi in piedi e non si tratta di un giorno solo perché la gente ha bisogno d'aiuto tutti i giorni e penso che una cosa straordinaria del video sia che la gente lo vedrà e ricorderà loro che ogni piccola cosa è d'aiuto nella vita di tutti i giorni. Sapete, quando stavo per finire il college pensai di diventare un operatore umanitario ma mi resi conto che non avrei avuto la forza di vivere in una tenda per anni, affrontando quelle situazioni in cui... voglio dire, sapete come queste persone lavorano in giro per il mondo. Quello che fanno è straordinario. Lo è davvero e nutro grande rispetto per loro. E sai, non tutti hanno il tempo o alcuni a volte si sentono sopraffatti da tutto ciò. Quindi puoi provare solo rispetto nei confronti di coloro che rischiano la propria vita. Però credo anche che, se tutti noi facciamo qualcosa di efficace nel nostro piccolo, avrà un impatto enorme.