Hiroshi Sugimoto: diventare un artista Quando studiavo a Tokyo, seguivo corsi di filosofia tedesca e di economia marxista ma anche Hegel, Kant... Cercavo di acquisire conoscenze di filosofia occidentale Il socialismo e il comunismo sono visti oggi come una specie di teoria o pensiero fallito, ma, a quel tempo, erano uno di quei sogni che teorizzavano la possibilità di una convivenza pacifica tra le persone. Poi, quando mi trasferii in California, tutti parlavano di Zen e Buddismo, quindi passai tre anni in California a studiare da solo filosofia orientale, cercando di colmare le mie lacune, in realtà. [Risate] Quindi per me è avvenuto tutto al contrario. Il 1974... Bé, c'era il movimento dei figli dei fiori... E io ne ero completamente assorbito. [RISATE] Non mi interessavo molto all'arte vera e propria. Solo dopo essermi trasferito a New York, nel 1974, iniziai a comprendere come l'arte possa essere importante e interessante. Lo vedi? Sì può vedere... Mi interesso molto al movimento del Modernismo del XIX, inizio del XX secolo. È una sorta di idealismo. E poi Realismo e Dada. Cercano di espandere la capacità umana di vedere le cose in modo diverso. Quindi, in un certo senso, sono tutti avventurieri molto ambiziosi.