[New York da vicino] C'è qualcosa che, se lo ascolti bene, ti guida e ti mostra determinate informazioni. C'è sempre questo atto di scavare. Come se si riportasse la vita in quei frammenti persi. ["Abigail DeVille Ascolta la Storia] [The Contemporary, Peale Museum, Baltimora] I materiali che ho scelto comunicano già, e parlano col passato attraverso un'intuizione interiore. La storia è profonda. E' buia. Influenza tutto, sta succedendo persino in questo istante, E' come una roccia. Puoi cercare di estrarne piccoli pezzi, passando attraverso il materiale, oppure attraverso lo spazio. [Abigail Deville, artista] La storia è la leggenda di colui che vince, giusto? E' spazzatura. E' spazzatura. Come i "denti di legno" di George Washington, che in realtà erano denti di schiavi. Dio! E' nauseante. E' volerne sapere sempre di meno, sai? [I Grandi Neri della Nazione, Museo delle certe, Baltimora] La prima cosa da ricercare nella storia, sono le atrocità. Nessuno vuole ricordarle. Cose che vanno rimosse. Coprire -imbiancare-, è tutto dovuto all'incapacità di superare la schiavitù. E' il dopo sbornia che non passa. C'è del merito, nel tentativo di creare qualcosa che possa parlare di temi più grandi rispetto a te, Le persone sono un casino, la storia è un casino. L'opera deve... (ride) rispecchiare questo aspetto. Pensare alla burocrazia e alle cose che si accumulano. Pensare a tutte le voci che sono andate perdute. Quando le cose sono dolorose, le persone non vogliono parlarne. Ma non possiamo dimenticare la classe di persone invisibili, che sono state presenti in ogni circostanza, in ogni singolo attimo nella formazione di questo paese e dei suoi miti. Una delle incredibili bellezze e forze degli afroamericani è la propensione alla gioia e alla resistenza-- nonostante tutto. C'è gioia nell'occupare lo spazio, in opposizione alla narrativa dominante. "La nuova migrazione", Harlem, New York] [Canti e percussioni] I processionali "The New Migration" sono stati creati più su scala umana. Solitamente sono performance di guerriglia che accadono. Non vengono annunciati. O li incontri, oppure no. [Canto continua] [DEVILLE] --Cosa mi ha ispirato a fare ciò? [DEVILLE] --E' basato sulla migrazione. [UOMO] --Ho inteso il concetto, ma cosa c'entro io? [DEVILLE] --Cosa c'entri tu? --Dove vuoi c'entrare? [UOMO] --Non voglio tu risponda che... [DEVILLE] --...lo devi scoprire tu da solo! [UOMO] --Ma è ciò che mi domando sempre. [DEVILLE] --Oh, va bene! [ride] Dal 1914 al 1970 ci fu la grande migrazione, e sei milioni di afroamericani giunsero a Nord, alla ricerca di opportunità di vita migliori. Ciò che sta succedendo è l'opposto -- persone espulse da luoghi in cui si sono trasferite. Solo perché era il Nord non significava che fossero scomparse le tensioni razziste. Beh, la supremazia bianca è ciò che si mangia a cena, sai? [CANTI E MUSICA] ["La nuova migrazione", Anacostia, Washington, D.C.] Trascinare. Camminare scalzi. Sono i pesi invisibili che le persone portano con sé. La storia pesa sulle tue spalle. Penso sia importante portare le persone dove dove nessuno conosce il contributo dei neri nella storia della società. [CANTI E MUSICA] [CANTI E MUSICA CONTINUANO] Nell'ultimo discorso di Martin Luther King - Sono stato sulla cima della montagna - egli dice, "solo quando è abbastanza buio, riesci a vedere le stelle" Mi sentì immediatamente attratta dall'impavido ottimismo. L'amore è come questa potente forza che potrebbe attuare cambiamenti, più di quanti ne possa fare l'odio, Credo che l'odio esaurisca. E' un pensiero che non voglio perdere vista mai - - e ricordarmelo per sempre - che noi, come persone, giungeremo a quel punto.