[Ursula von Rydingsvard: "Ona"] [ronzio di macchinari] [Fonderia artistica Polich Tallix, Rock Tavern, NY] Sto cercando di ottenere un aspetto che abbia un'ampia gamma-- una variazione-- tra i diversi colori. [VON RYDINGSVARD] E quindi l'ho fatto ampiamente [PHILIP CASTORE] Lo vedo. Mi piace. [VON RYDINGSVARD] L'ho fatto Ma ho davvero esagerato. [CASTORE] Va bene. [VON RYDINGSVARD] Ma tu, con le tue linee permeabili potresti averlo fatto nel modo migliore, capisci cosa intendo? [Philip Castore, artista di patina] [CASTORE] Bene, vedremo! [VON RYDINGSVARD] Vedremo a cosa assomiglia. Sto solo cercando di immaginare che cosa funzionerà! Vicino ad un grande grande grande edificio di acciaio Corten. La scultura "Ona" del Barclays Center è davvero il pezzo più grande che ho fatto in bronzo. Non ho mai fatto niente di quella dimensione. e 'ona' in polacco si riferisce a 'lei', E ho pensato che c'è qualcosa di quella scultura che da qualche indizio di un sentimento femminile. E' un nome semplice ed ha un riferimento che ha un senso nella mia testa in termini di cosa sembra quella scultura. Sono rimasta sorpresa di usare i colori. Di solito non sopporto i colori perchè, in parte, non so come usarli. Inoltre, li sento abrasivi ai miei occhi. E quindi sono rimasta sorpresa di fare questo con una patina. Davvero non sapevo dove stavo andando, e continuavo a pensare durante l'intero processo di aggiungere la patina, "Ursula, saresti dovuta restare attaccata al tuo nero!" Ma ero convinta che per il Barclays Center, che è così pregno di quell'aspetto metallico-- l'acciaio Corten arrugginito. Ero così convinta da volere qualcosa di più luminoso e splendente. [CASTORE] Il calore apre i pori del bronzo che prontamente assorbe la sostanza. Si può avere un'applicazione umida oppure a secco. Questo ti dà diversi aspetti. [VON RYDINGSVARD] Sono stata capace di fare compiere acrobazie al legno, in qualche modo lo piego per entrare dentro spazi dove non aveva mai pensato di potere o volere entrare. Non posso fare questo col metallo. C'e una certa frustrazione perché sento di non avere il pieno controllo. La cosa bella che il legno può fare è di darmi così tanti dettagli. Mi dà una base psicologica e dettagli di quella base con cui lavorare. Sicuramente non sto cercando di replicare il legno. E voglio che si senta che è di metallo, perché ovviamente sarà percepito così. E voglio che appaia come metallo. Comunque il bronzo, nel tempo, in qualche modo trova la sua patina, e quindi acquisisce il proprio aspetto. Spesso queste sculture sono grandi. Spesso sono su impalcature. Sono su impalcature, di fatto, per un terzo della mia vita. C'è sempre questa urgenza per il fatto di avere ancora non molti anni. E quando dicono, "Quando diventi vecchio, la vita diventa più facile,"-- non è vero. Vedi, la mia più grande speranza è di trovare più coraggio, di avere più fiducia in me stessa, di avere più fede per riuscire a fare cose che forse non riuscivo a fare prima. E mi sento incredibilmente fortunata di avere quel talento- quel tipo di intelligenza-- che lavorano con me. Ho lavorato a Brooklyn per trentaquattro anni. Mi rende davvero felice che ci sia un pezzo di me a Brooklyn. Era molto chiaro che questa non era una situazione da museo. Volevo sentirla come se si potesse approcciare il lavoro ... che si potesse approcciare psicologicamente. Uno può anche approcciarlo fisicamente. Ma si mischierebbero entrambi. In qualche modo, penso che uno possa quasi vedere altrettanto bene con le proprie mani, quando lo si sente. Mi dà piacere avere la possibilità di permettere alla gente di essere esposta all'arte, se lo vuole. Non è una cosa che vorrei forzare su di loro. Ma mi fa sentire bene.