[Musica] The Guardian. Benvenuti in "Science Weekly". Ci stiamo occupando della pandemia di Covid-19 e di alcune domande scientifiche che sono sorte con la sua diffusione. Nell'episodio di oggi parleremo delle teorie complottiste: molte persone ricevono informazioni sul coronavirus attraverso i Social Media, ma non tutto ciò che troviamo online proviene da fonti attendibili. Diamo fuoco alle antenne del 5G . V****o al 5G! Sì! Abbassa le difese immunitarie e indebolisce le persone! La pandemia di coronavirus sta aprendo nuovi strani orizzonti ai complottisti online. Il genoma del virus è stato creato in laboratorio dagli scienziati per usarlo come un'arma o limitare l'aumento della popolazione. Ciao, sapete cosa state facendo? State installando il 5G. -Sì. -Lo sapete che uccide? Assorbono tutto l'ossigeno. Questa è un'assurdità! Un'assurdità molto pericolosa. Il 5G era bersagliato dai complottisti molto prima dell'arrivo del coronavirus, adesso questo mito è stato solo leggermente ritoccato. Non si tratta solo di un'opinione o di un interessante complotto, sono solo balle! Ma allora cos'è che rende le teorie complottiste così attraenti durante un'emergenza? E cosa possiamo fare per combatterle? Sono Ian Sample editore scientifico per "The Guardian", e questa è "Science Weekly". Sono il Dottor Daniel Jolley. Sono un relatore in psicologia per la Northumbria University di Newcastle, Regno Unito, e sono esperto in psicologia delle teorie complottiste. Ciao Dan, come stai? Sto bene, grazie per avermi invitato. Dan, partiamo dalle nozioni di base. Qual'è la differenza tra teorie complottiste e disinformazione? La differenza è che i complottisti credono che ci siano potenti lobby che cospirano in gran segreto per ottenere qualche forma di profitto. Ma certe cose sono semplicemente false, non c'è alcun movente nascosto È una differenza sostanziale: significa puntare il dito contro un gruppo di persone ed incolparli per ogni malefatta, ad esempio incolparli per il virus. Cosa rende le teorie complottiste così attraenti per molte persone? In generale le teorie complottiste si diffondono in momenti di crisi quando c'è il bisogno di certezze di credere che tutto sia sotto controllo e durante queste improvvise crisi ci sentiamo minacciati siamo insicuri su cosa fare, esattamente ciò che si sta verificando adesso con il Covid-19. Ho sempre pensato che credere alle teorie complottiste aumentasse l'ansia delle persone, ma dalle tue parole sembra che sia il contrario. Questa è una cosa molto interessante. Le persone che hanno questo bisogno di avere tutto sotto controllo subiscono l'influenza di queste teorie per poco tempo in realtà. Sembrano molto attraenti ma non li soddisfano del tutto. Sembra che chi è più esposto alle teorie complottiste abbia più difficoltà a fidarsi di chi gli sta intorno. In realtà questo aumenta il loro stato di ansietà. Spesso perché se non aderisci ad una teoria complottista, cominci a farti domande su altri temi, quindi continua ad aumentare la diffidenza, e provi quella sensazione di incertezza su come vivere nella società. Quindi la diffusione di queste teorie durante le crisi ci fa sentire temporanemente sicuri, ma ciò non durerà nel tempo. Immagino che di questi tempi tu sia molto impegnato nel tuo ruolo di esperto di teorie complottiste. In questi mesi ce ne sono moltissime in giro, dai ripetitori del 5G ai virus creati nei laboratori cinesi. Vorrei capire... ...perché la pandemia ha causato l'incremento della loro diffusione? Non è solo il Covid-19 a facilitare la diffusione di teorie complottiste. Se pensiamo al virus Zika del 2015, alcune teorie sostenevano che fosse un'arma creata dall'uomo. Zika è un virus trasmesso dalle zanzare che ha spinto i governi a sconsigliare di viaggiare in Sud America e Caraibi. La Zika è davvero causata da zanzare geneticamente modificate? Verifichiamo questa teoria complottista facendo un giro su Facebook. Sembra confermato che queste teorie emergano nei momenti di incertezza. E quando le persone sono insicure queste teorie prosperano facilmente. Succede la stessa cosa con il Covid-19. Il governo Trump continua a sostenere la sua teoria: il contagio del Coronavirus sarebbe partito da un laboratorio cinese piuttosto che da un animale selvatico nel mercato di animali vivi di Wuhan, come sostiene invece la teoria medica più accreditata. Il mondo è di sicuro molto caotico, cerchiamo un gruppo di persone tangibile da incolpare per quello che succede. Allora sembra proprio che sia una cosa naturale la diffusione di teorie complottiste quando si verificano eventi storici. Pensi che queste teorie siano aumentate o ne siamo solo più consapevoli dato che impazzano sui Social Media? Non ci sono dati attendibili che possono dimostrare l'incremento di teorie complottiste grazie all'utilizzo di internet. Magari abbiamo solo l'impressione che siano più diffuse. Credo che sia importante comprendere la pericolosità dei Social Media. Come ad esempio il complotto del 5G che sarebbe nato sui Social Media, gli algoritmi di Facebook hanno captato alcune conversazioni riguardo il 5G e le hanno rese dei post di tendenza. Tra i commenti di questi video le persone parlavano dei ripetitori, sostenendo che per fermare il COVID dovevano essere abbattuti, e così via. Le interazioni sui social potrebbero velocizzare l'insorgere di teorie complottiste. Si tratta di un problema interessante per quanto riguarda Facebook e i social media in generale, e il modo in cui trattano di teorie complottiste, che per alcuni corrispondono a verità. Tutto dipende da cosa definiamo teoria complottasti. D'altro canto bandire tali teorie dalle piattaforme non fa che rafforzare i sospetti di alcune persone sul fatto che si stia nascondendo qualcosa. Si ottiene quindi l'effetto contrario, tentando di metterle a tacere. Bisogna bilanciare la libertà di espressione sulle piattaforme e la possibilità di farsi delle domande, cosa che reputo importante, ma anche evitare che informazioni false diventino di tendenza. Quindi ora Facebook (e non solo) sta eliminando i contenuti che incitano alla violenza e che potrebbero effettivamente ostacolare la lotta al Covid-19. È un primo passo importante che però non sarà sufficiente.