Nata come piattaforma per amatori
sta puntando a divenire
una industria multimilionaria.
Ispezioni, monitoraggio ambientale,
fotografia, film e giornalismo:
sono solo alcune possibili applicazioni
per i droni,
le cui funzionalità sono
in fase di sviluppo
in tutti i centri di ricerca del mondo.
Ad esempio, prima che le consegne aeree
entrassero nella nostra
coscienza sociale,
una flotta autonoma di macchine voltanti
ha costruito una torre alta sei metri
composta di 1.500 mattoni
di fronte ad una platea di persone
al FRAC Centre in Francia,
e qualche anno fa
sono passati alle corde.
Una volta legati gli aeromobili,
possono raggiungere alte velocità
e accelerazione in spazi molto piccoli.
Possono costruire in modo autonomo
strutture tessili.
Sanno inoltre come trasportare carichi,
come reagire alla confusione
e, in generale, come interagire
con il mondo esterno.
Oggi voglio mostrarvi alcuni
nuovi progetti sui cui stiamo lavorando.
Il loro scopo è di spostare i limiti
nel campo del volo autonomo.
Perché un sistema funzioni
autonomamente,
deve conoscere grosso modo la posizione
dei suoi oggetti mobili nello spazio.
Nel nostro laboratorio all'ETH di Zurigo
usiamo spesso telecamere esterne
per localizzare oggetti,
che ci aiutano a focalizzare gli sforzi
sul rapido sviluppo
di attività altamente dinamiche.
Per le demo che vedremo oggi, tuttavia,
useremo un nuovo sistema di localizzazione
sviluppata dai Verity Studios,
un ramo del nostro laboratorio.
Non ci sono telecamere esterne.
Ogni aeromobile usa dei sensori
per determinare la propria posizione
e una computazione di bordo
per indicare quale azione compiere.
Gli unici comandi esterni
sono ad alto livello
come "decolla" e "atterra".
Questo è un cosiddetto posacoda.
Un velivolo che prova
a prendere due piccioni con una fava.
Come altri velivoli con ali fisse,
è efficiente nei voli orizzontali,
molto più degli elicotteri
e delle sue varianti.
A differenza di molti
velivoli con ali fisse,
è in grado di stazionare in aria,
cosa che porta vantaggi
nel decollo, nell'atterraggio
e nella versatilità in generale.
Purtroppo ogni cosa ha il suo prezzo.
Un limite dei posacoda
è che sono suscettibili
a turbolenze come le folate di vento.
Stiamo sviluppando algoritmi
e nuove architetture di controllo
rivolte a questi limiti.
L'idea è che l'aeromobile recuperi
qualunque stato nel quale si trovi
e attraverso la pratica,
migliorare le sue prestazioni nel tempo.
(Applausi)
Ok.
Nel fare ricerca,
spesso ci interroghiamo su
fondamentali problemi astratti
che puntano al nòcciolo della questione.
Ad esempio, uno di questi potrebbe essere,
qual è il numero minimo
di elementi mobili
necessari al volo controllato?
Ci sono ragioni pratiche
per voler sapere
la risposta a questa domanda.
Gli elicotteri, per esempio,
sono amorevolmente noti come
macchine con migliaia di parti mobili
tutte cospirando per causarti danni fisici.
Venne fuori che decenni fa,
i piloti esperti erano capaci di guidare
velivoli con controllo remoto
che avevano solo due elementi mobili:
un'elica e il timone della coda.
Di recente abbiamo scoperto
che può essere fatto con solo.
Questo è un monorotore,
l'aeromobile remoto dalla meccanica
più semplice del mondo,
è stato ideato pochi mesi fa.
È dotato di una sola parte mobile, l'elica
Non ha alette, né cerniere, né alettoni,
né altri attuatori
o altre superfici di controllo,
giusto una semplice elica.
Sebbene sia meccanicamente semplice,
lavorano un sacco di cose
nel suo piccolo cervello elettronico
che lo fanno volare in modo stabile
e di muoversi come vuole nello spazio.
Ad ogni modo, non ha ancora
i sofisticati algoritmi
del posacoda,
il che significa che
per farlo volare,
lo devo lanciare nel modo giusto.
E poiché la probabilità che io
lo lanci in modo perfetto è molto bassa,
dato che mi tutti mi guardate,
ciò che farò invece
è mostrarvi un video
che abbiamo girato ieri sera.
(Risate)
(Applausi)
Se il monorotore
è un invito alla frugalità,
questo velivolo, l'omnicottero,
con le sue otto eliche,
è un invito all'eccesso.
Che ne facciamo di tutto questo surplus?
Una cosa da notare
è che è estremamente simmetrico.
Ne risulta che può orientarsi
in modo ambivalente.
Questo gli dà una straordinaria abilità.
Può muoversi ovunque voglia
indipendentemente da dove stia andando
o di come stia ruotando.
Ha le sue complessità,
dovendo far fronte ai flussi
che interagiscono
dalle sue otto eliche.
Alcuni possono essere modulati,
mentre il resto può essere appreso in volo
Diamo un'occhiata.
(Applausi)
Se gli aeromobili entreranno
nella nostra vita quotidiana,
dovranno divenire
estremamente sicuri ed affidabili.
Questa macchina qui è formata in realtà
da due macchine diverse.
Questo gira in senso orario.
Quest'altro lo fa
in senso anti orario.
Quando si uniscono,
si comportano come
un quadricottero ad alte prestazioni.
Se qualcosa va storto --
un motore si rompe, un'elica si ferma,
l'elettronica o le batterie vengono meno--
la macchina continua a volare,
anche se in modo meno elegante.
Ora ve lo dimostrerò
andando a disattivare una delle sue parti.
(Applausi)
Quest'ultima dimostrazione
è una ricerca sugli sciami sintetici.
Un gran numero di entità
autonome e coordinate,
offrono una nuova gamma
di espressioni estetiche.
Abbiamo preso dei micro quadricotteri
disponibili in commercio,
ciascuno pesava meno
di una fetta di pane,
e li abbiamo dotati
dei nostri sistemi di localizzazione
algoritmi personalizzati.
Poiché ogni unità
sa dove si trova nello spazio
e si autoregola,
non c'è davvero limite al loro numero.
(Applausi)
(Applausi)
(Applausi)
Spero che queste dimostrazioni
vi spingeranno ad inventare
nuovi rivoluzionari ruoli
per le macchine volanti.
Quell'Ultra-safe laggiù, per esempio,
nutre il sogno di divenire
un paralume volante a Broadway.
(Risate)
La realtà è che è
difficile prevedere
l'impatto di questa nascente tecnologia.
E per gente come noi, il vero premio
è il percorso e l'atto di creazione.
È un continuo ricordarci
quanto sia meraviglioso e magico
l'universo nel quale viviamo,
che permette a creature creative e argute
di scolpirlo in modi tanto spettacolari.
Che questa tecnologia
abbia un enorme potenziale
commerciale ed economico
è solo la punta dell'iceberg.
Grazie.
(Applausi)