GRACE KELLY LA PRINCIPESSA AMERICANA Nata in una ricca famiglia di Philadelphia sebbene fosse una bimba timida sognava di vivere sotto i riflettori "Non fare l'eroe! Non ce n'è bisogno, non per me!" "Non faccio l'eroe..." - All'età di 23 anni, la bellezza e il suo talento la portarono a Hollywood. Recitò in 11 film in 3 anni e mezzo e divenne la star più ambita dei suoi tempi Lavorò con i registi più importanti di Hollywood dando la replica ai più grandi attori "Niente è più misterioso e silenzioso come un teatro buio Poi, a 26 anni, girò le spalle alla macchina delle illusioni ma l'illusione divenne realtà, in una fiaba condivisa da tutto il mondo. Si chiamava Grace Kelly. Divenne: Sua Altezza Serenissima Principessa Grace di Monaco. Narrato da RICHARD KILEY Non penso che Grace pensasse di lasciare il cinema quando divenne la Principessa Grace di Monaco. Credo che la realtà di questa probabilità le si rivelò nel mezzo del Mediterraneo, in luna di miele. Affrontava tutto con gran disinvoltura, niente sembrava troppo per lei. Di tutti i nomi, Grace, era quello che meglio le si addiceva, e persino la sua morte, tragica e prematura contribuì a farla entrare nella leggenda (Banda musicale suona) Monaco, principato di appena 2,02 KM2 sulla Costa Azzurra francese Per secoli, i Monegaschi hanno conservato il loro carattere distintivo e il loro orgoglio. Ma, per il resto del mondo, era conosciuto come "un parco giochi per ricchi" che venivano a godere della sua bellezza e del gioco d'azzardo. Monaco divenne la dimora di una giovane attrice americana che arrivò nel 1956 per diventarne la sua Principessa. Portò con sè fama, affascinante bellezza e intelligenza. E portò guerra un senso di scopo. Questa storia di una Principessa era saldamente ancorata nella realtà Una realtà che aveva le sue origini a Philadelphia. La competizione era di casa dai Kelly. Qui lungo Kelly Drive, intitolato al padre di Grace, John B. Kelly, continuano ancora a gareggiare nello sport in cui Jack Kelly vinse una medaglia olimpica. Una statua, voluta dai cittadini di Philadelphia commemora questa vittoria. Il padre di Jack Kelly era un muratore venuto dall'Irlanda in cerca di fortuna. Fin da giovane Jack si unì all'attività di famiglia: costruzione e produzione di mattoni. Si mise in proprio e costruì la sua propria fortuna. Ma rimase sempre fedele e orgoglioso delle umili origini della sua famiglia. Jack Kelly credeva che il mondo fosse ciò che tu lo facevi diventare. Margaret Majer, sua moglie, fu una modella, campionessa di nuoto e atleta. Margaret e Jack erano determinati a crescere i figli allo stesso modo. (Musica) Sei sei bravo abbastanza, sei certo di raggiungere la vetta. Lo hanno inculcato ai loro figli fin dalla tenera età. (Musica) Siamo sempre stati una famiglia molto unita. Quattro per uno: Peggy, mia sorella, la maggiore mio fratello Jack, Grace ed io. È stata la più piccola per 3 anni e mezzo e ha amato ogni minuto di questo Grace, da piccola, era molto timida e una figlia di mamma. Spesso, quando la fotografavamo sua madre doveva tenerla inclinandosi all'indietro per allontanarsi dalla camera senza fare piangere Grace, era molto dolce e delicata, amava essere tenuta in braccio coccolata e baciata, e amata. Io, invece,e mio fratello e mia sorella maggiore eravamo più del genere "statemi lontani" volevamo fare le nostre cose. Da giovani, avevamo sempre un posto al mare. Penso che siano stati i migliori momenti vissuti insieme. semplicemente sono stati momenti meravigliosi e Grace per tutta la vita , amò stare vicino all'oceano Grace e tutti noi, eravamo una famiglia competitiva. Penso che lo abbiamo preso, so che lo abbiamo preso da nostra madre e da nostro padre Ci hanno instillato un profondo senso della competizione e l'amore per lo sport, la voglia di vincere, ma ci hanno anche insegnato a perdere con grazia. Ma i Kelly non erano intenzionati a perdere e nessuno era un miglior coach di Jack Kelly Era divertente, famigliare, e ci ha lasciato una determinazione speciale. In Grace, questa determinazione non si manifestò tanto nello sport. Ma subito prese un altro aspetto. Amava sedersi per ore e fingere e creare situazioni dicendo: "Lizzie, fai questo e io sarò questo", e"Io sarò la madre e tu il bebé", certo, molte volte ho resistito perchè non volevo giocare ai suoi giochi. Per Grace, crescere in una famiglia benestante significava praticare sport invernali a Lake Placid. Ma anche frequentare le migliori scuole private. Molto presto si dedicò alle cause in cui credeva. Sfilò per le raccolte fondi. Ma per Grace rappresentava più questo. Per lei erano teatro. Prese l'amore per il teatro da mio zio George. Era un drammaturgo e dirigeva spettacoli teatrali. Era molto gentile, colto e molto spiritoso. Era affascinata dai racconti del palcoscenico e del teatro. Suo zio George Kelly, fu un modello per lei. Era sensibile, gentile e aveva talento e credo che di tutti gli uomini che abbia conosciuto, piutttosto che "l'uomo macho e atletico" avesse come ideale suo zio George. Di suo padre, John B, Jack Kelly ricordo che era un uomo enorme con una grande energia, schietto, tutto allo scoperto e avanti tutta. Un uomo gentile, ma senza una grande sensibilità interiore. Suo padre era assolutamente convinto che Peggy, la maggiore, sarebbe diventata la grande star della famiglia, il successo, e non prestò mai attenzione alla parte centrale della sua famiglia e ai suoi 4 figli e lei era silenziosa, osservava gli altri e adorava suo fratello maggiore Kell, John B. Kelly Jr., campione di atletica, grande pilota , suo padre lo considerava fantastico, ma Grace l'ha solo accettata e penso che non l'abbia mai capita, ma lei lo adorava. Eppure, c'é da chiedersi, quando non si ottiene da un genitore ciò di cui si ha forse bisogno se non sia proprio questo la spinta per tirare fuori e diventare il meglio di te stesso. Prese la decisione di partire a New York e i miei genitori ne furono particolarmente sorpresi perché era una ragazza timida e riservata. Erano un po' preoccupati che andasse a New York e da sola ma la madre disse: "Jack, non è come se andasse a Hollywood o in California". Grace capì che suo padre non credeva in una carriera da attrice. Le permisero di andare, per toglierle il pensiero. ""Lasciala andare, non porterà a nulla". Grace fu ammessa all'Accademia Americana di Arti Drammatiche e fu ospitata nel Carnegie Hall di Manhattan. Era il 1947 e Grace Kelly aveva 18 anni. Si mantenne facendo la modella, Creato il book, poco alla volta iniziò ad ottenere ingaggi. Così non dovette chiedere favori, sostegno nei suoi sforzi potendo giustificare la propria esistenza con il proprio potere di guadagno. Grace apparve anche in spot pubblicitari. Era la ragazza della porta accanto, La ragazza che ogni uomo sperava di poter sposare. Diplomatasi all'American Academy,, trovò ruoli in compagnie teatrali e il suo primo ruolo professionale nella commedia di suo zio George Kelly: "I portatori di torce". Poi, arrivò il suo primo ruolo a Broadway in una commedia di Strindberg. Salimmo tutti da Philadelphia per il debutto e papà non sapeva che recitasse anche Raymond Massey. Grace presentò suo padre a Raymond che gli disse: "Oh! Jack! Come stai?" e poi "È tua figlia? Non lo sapevo!" Quindi fece tutto da sola non volendo nessun aiuto da nessuno della famiglia perché diceva:" Se non posso farlo da me, allora non lo voglio affatto". Sono rimasta molto colpita dal suo aspetto, dalla sua camminata, e specialmente dalla sua voce incantevole. Aveva una bellissima voce. Eccetto che il parlato non era ancora, come attrice, in sintonia con la postura e l'imponente figura che proiettava. Studiò, si applicò molto ai personaggi su cui stava lavorando. Incontrai Grace Kelly all'inizio della sua carriera nel 1950 quando diressi "Danger" per la CBS Television. Venne sua madre, e penso suo fratello per vedere le prove, e alla fine delle prove, sentii sua madre dire: "Tesoro, quando parli sei un po' affettata, potresti gentilmente essere più naturale?" e lei rispose: "Madre, ci sto lavorando". "La tua città è piena di suoni, ascolta..." "Non sento nulla." "C'è un'auto che passa, e un cavallo e una barca nel porto..." Interpretò per me il ruolo principale "The Rich Boy" "Ti porterò con me" "Lo farai?..." Sotto la pressione della televisione in diretta, senza riprese, senza possibilità di tornare indietro e correggere. In televisione, quando cadevano i fondali sui tavolini da tè e tutti improvvisavano. Lei si esibì brillantemente e rapidamente divenne uno dei membri principali della cosiddetta "stock company" [compagnia teatrale], Quegli attori che tendevamo a prendere ancora e ancora. "...fondamentalmente direi. "Oh, devo sembrarti molto snob riguardo al West." "Oh! No! Mi interessa, solo che non ci ho mai pensato così." "Bé, la gente dell'ovest è più aperta" "Sono aperto." "È perché avrete bevuto molto. Ha bevuto molto, vero?" "No!" "La stavo ossevando dall'altra parte della stanza, continuava a riempirsi il bicchiere." "Mi stava osservando?" "Come le altre ragazze" "Alcuni uomini sono così, attirano l'attenzione." "Non ti avevo vista fino a qualche minuto fa e non vedevo l'ora di esserle presentato." "Alcuni uomini sono così..." La prima volta che vidi Grace, difficilmente avrei potuto descriverla come la regina mondiale del glamour. Durante le prove, portava gli occhiali, e stavano leggermente giù sul naso, e aveva un terribile raffreddore. Ed era piuttosto riservata, Ricordo che ci siamo stretti la mano, ma non era una stretta energica, sembrava quella di una bambina. E ho pensato: "Ooh, che maestrina carina!" Veniva da Philadelphia, e questa fu la mia prima impressione di Grace. Grace ebbe un piccolo ruolo nel film "Quattordici ore" nel quale non fu notata. Tornò alla televisione e al teatro di repertorio. La sua grande occasione arrivò per un colpo di fortuna. Incontrai Grace nel 1953, stava passando davanti alla fila di ricevimento del mio matrimonio con Jay Kanter, che era il suo agente. Ero incuriosito dal suo aspetto nelle foto che Edie mi aveva inviato dal suo background e ancora di più probabilmente dal fatto che non volesse accettare un contratto a lungo termine con lo studio. Era un giovane agente, ero un giovane produttore, e mi aveva portato Marlon Brando, poi mi aveva inviato una foto di Grace Kelly all'epoca stavamo facendo il casting per "Mezzogiorno di fuoco". Ora, volevo una ragazza anonima. Chiesi di vederla. Arrivò da Denver per un colloquio. Per un colloquio per una parte in un western, indossando guanti bianchi niente di meno. Mi riportò a quando da bambina Mia madre insisteva ogni volta che andavamo in città: "in città indossate guanti e cappello." Non era solo mia madre. Siamo stati educati in un convento, e le suore insistevano che indossassimo guanti bianchi nelle occasioni speciali. Ero entusiasta per le sue doti da vera lady quel tipo di dignità, tanto in contrasto con lo scenario Western, che funziona così bene. Questi sono i guanti bianchi "....Tuo legittimo sposo, per amarlo e rispettarlo, finché morte non vi separi." Il motivo per cui penso che fosse la scelta sbagliata è che Cooper era molto più vecchio di Grace Kelly era troppo vecchio per Kelly, in realtà, per quel ruolo. Lei non pensava di essere andata bene nel film e nemmeno io lo pensavo. C'era una ragazza nel film, Katy Jurado, recitava la parte della ragazza messicana nella città, Katy Jurado era dinamica e dominante, eppure, Kelly non ne è stata fagocitata, neppure con il suo ruolo mal assegnato proprio grazie a questa qualità da lady che emergeva. "...erano dalla parte giusta, ma ciò non li ha aiutati quando è iniziata la sparatoia. Mio fratello aveva 19 anni. L'ho visto morire..." Per Grace Kelly è stata la prima grande occasione e per me, il mio primo film americano girato qui a Holllywood. Avevo due anni più di lei, avevo girato per 7 anni in Messico, ma c'era qualcosa di molto diverso fra Grace e me, non avremmo potuto spiegarlo, non eravamo molto vicine ma potevo vedere una ragazza con grande dignità e molto carattere che voleva essere qualcuno nel cinema e ha lavorato molto duramente in questo film. Sembrava debole e piccolina, invece era una molto forte. Penso che sia la la stella del cinema più forte con cui abbia mai lavorato Sapeva quello che voleva, e lo otteneva. (Musica) Gary Cooper vinse un Academic Award come Miglior Attore del 1952, ma non ci furono riconoscimenti per Grace, e prontamente tornò a New York per continuare a studiare. Era una Kelly, e doveva fare di meglio. Abbiamo probabilmente letto entrambi questa cosa in cui diceva "Puoi vedere ogni cosa negli occhi di Gary Coooper" nma che i suoi occhi invece erano "piatti e noiosi, e morti" e che non le piacevano non riusciva ad esprimere ciò che sentiva il personaggio. Cominciò a lavorare duramente concentrata sul suo obiettivo. In altre parole, quella sarebbe stata la cura per il suo modo di affrontare i personaggi per farli prendere vita Per fare brillare i suoi occhi di significato. Ha sempre avuto un'immagine di sè come di un'attrice vecchio stile con il fascino tipico di Brodway. Grace anelava ad un ruolo principale in una produzione newyorkese di "Cyrano de Bergerac". Avrei voluto avere Grace come Roxanne, L'avrei voluta, non per le sue grandi qualità di recitazione, ma per la disciplina che aveva. Purtroppo non si è mai resa conto che per ogni ruolo a cui si presentava a Brodway, eccezion fatta per "The Father", lo perdeva. E quando non lo otteneva se ne parlava nelle colonne dei giornali e così via. Era molto, molto giù ma poi si è ripresa, ed ha proseguito "Mogambo" pare che fosse un film a cui teneva particolarmente tanto da essere disposta a firmare un contratto a lungo termine con la MGM pur di recitarvi. "È tutto ciò che sei disposta a fare per lui?!" "Che cossa si aspetta che faccia, sig.ra Nordley, che mi arrampichi nel suo letto e gli tenga la mano?" Il pensiero di dare la replica ad una star come Clark Gable diretta da John Ford, compatriota irlandese. E anche penso, affascinata all'idea di girare in Africa. Durante le riprese di "Mogambo", Clark Gable descrisse un incidente a Rupert Allan, corrispondente della rivista Look. Grace era in disparte e fu ragggiunta da Gable. Si girò verso di lui e vide che stava piangendo. e le disse: "Perché piangi , Grace?" Rispose: "È così bello, sto leggendo "Le nevi del Kilimanjaro" di Hemingway, e ho alzato gli occhi e stavo giusto leggendo di questo leopardo congelato, credo che lo abbiano trovato nelle nevi lassù di questa montagna più alta dell'Africa, e ho alzato gli occhi dal mio libro pensando a che bella immagine aveva dentro Hemingway, e poi ho visto un leone camminare lungo la spiaggia. è così bello." Dava una personalità umana ai suoi animali e spesso dava personalità animali agli umani. Soleva chiamare alcuni suoi amici intimi uccelli e chiamava Rita uccellino, Jay uccellino, questo uccellino, quello uccellino. Voglio dire, persone ed animali diventavano intercambiabili con Grace. Il ruolo di Grace in "Mogambo" vinse la nomina per l'Academy Award come Miglior Attrice Non Protagonista nel 1953 "Cosa dici? Sei ubriaco!" "Sai com'è nei safari" È in ognuno di noi, una donna cade sempre per il Cacciatore Bianco e noi ragazzi ne aproffittiamo al massimo, puoi biasimarci? Oh, quando arrivi con quello sguardo..." Alcuni critici la definirono una star in divenire Pochi si resero conto di quanto avrebbe brillato la futura star, e tanto rapidamente. Hollywood, per quanto ne sapessero Jack e Margaret Kelly, non era per ragazze come lei. Spesso la domenica, andavamo in chiesa, e lo zio George che viveva nel sud della California veniva a prenderci e ci portava a fare un giro e poi a pranzo, e lei amava tanto queste passeggiate con George. Io stavo nei sedili posteriori magari appisolandomi, loro invece parlavano di teatro, libri e poesia. Certa gente in città, i capi degli studios, erano perplessi nei suoi confronti, non capivano perché declinasse gli inviti alle loro cene dove sedere accanto alle giuste persone che le giovani attrici dovrebbero voler frequentare. Non era espansiva e non teneva affatto a farsi tanti e tanti amici. Si alzava alle 5 di mattina, andava sul set, rientrava per mangiare qualcosa al volo. Di solito un hamburger, che era il suo piatto preferito. E poi a letto. Era sempre affascinante, mai fredda, non era mai glaciale con nessuno sul set. Poteva sembrare fredda, sempre al di sopra di tutto, ma interiormente era spesso in tumulto. Ed era una persona mutevole ma sempre sotto controllo. Alfred Hitchcock diceva di Grace Kelly con il suo solito umorismo che la sua apparente frigidità era come una montagna coperta di neve, ma che la montagna era in realtà un vulcano. Nel 1953, il regista Hitchcock trovò in Grace l'eroina perfetta C'è una scena in "Il delitto perfetto" in cui lei doveva rispondere al telefono infilfandosi l'accappatoio e lei disse che non c'era motivo che infilasse l'accappatoio solo per rispondere al telefono, senza che ci fosse nessuno nelle vicinanze" E lui disse: "Cosa vorresti indossare allora?" Rispose:"Indosserò una camicia da notte" Disse:"Va bene" E funzionò a meraviglia "Pronto... Pareva conoscere i movimenti prima che Hitchcock dicesse qualcosa in proposito E penso che Hitchcock lo apprezzasse Penso che chiunque lo apprezzerebbe In "La finestra sul cortile" Hitchcock disse a Grace, "Ora, devi attraversare ed entrare nella stanza" e Grace senza altre indicazioni, andò semplicemente oltre arrampicandosi sulla scala antincendio sgattaiolò da una delle finestre ed entrò di soppiatto dalla porta poi, si girò verso Hitchcock e chiese: È quello che intendevi?" "Bè, hanno tutti applaudito e se lo meritava perchè era esattamente ciò che Hitchcock voleva. Ciò che Grace apportava, in quanto attrice, era l'immagine attuale delle giovani donne anni '50, in una visione glamour. Era un'epoca molto convenzionale, esclusiva in un certo senso. Sotto sotto, ovviamente, c'era sempre un senso di civetteria e di divertimento da giovani donne Grace era davvero arrivata Appariva sulle copertine delle riviste nazionali Ma il successo significava anche più tempo a Hollywood Era davvero attaccata alla famiglia, non le piaceva stare da sola Ricordo quando venne per la prima volta in California per le riprese che viveva da sola, e improvvisamente chiese a Rita Gam di venire a stare da lei Grace mi accolse, vestiva la stessa gonna di Philadelphia le stesse scarpe comode, gli stessi capelli legati all'indietro eccetto che stava diventando un bene molto prezioso non avevo idea del suo opulente background La consideravo una collega, un'attrice. Poi, d'improvviso e molto direttamente, aperta e cordiale chiese: Vorresti condividere il mio appartamento?" Potrebbe conciliarsi con il tuo programma?" Risposi,"Ebbene, io mi alzo alle 5 di mattina" Disse:"Mi alzo alle cinque anch'io" Le dissi:"Possiamo entrambe coricarci alle 9" Mi disse:"Fantastico! così sia" Penso che molti dimentichino che mentre le accadeva tutto ciò Questa straordinaria eccitazione che si stava generando intorno alla sua carriera ai suoi ruoli con gli attori più celebri al mondo per i registi più stimati, ma che lei aveva solo 20 anni Una sera a Holllywood, siamo state invitate a quella che si è rivelata essere una cena con due scapoli Doveva essere una grande festa con molte persone ma ormai eravamo lì, e le luci si sono soffuse e il vino diventava più pesante, e io cominciavo ad essere molto nervosa e ho dato una gomitata sotto il tavolo a Grace Lei portava i suoi occhiali, penso che fossero la sua protezione la mia era chiaccherare nervosamente, le dissi:"Andiamo, andiamo via Grace" E lei mi sussurrò:"Aspettiamo il dessert, potrebbe essere buono" "I ponti di Toko-Ri" diede a Grace l'opportunità di girare con un attore che ammirava molto: William Holden "Harry, devi parlarmi di quei ponti" Il tipo di concentrazione di cui è capace un buon attore L'avrebbe definitivamente contagiata. "So che non voleremo sopra le montagne" "Ci,passeremo in mezzo" L'avrebbe fatta reagire, e così si percepì una sorta di agitazione interiore simile al rumore della carta da lucido. Reagì immediatamente "Non vuoi dirmelo perchè non vuoi angustiarmi bene, allora non voglio che ti preoccupi affatto, per me intendo " "So cosa l'ammiraglio stava cercando di dirmi, li ho dovuti affrontare anche io questi ponti" Il regista George Seaton fu impressionato dalla performance di Grace e la scelse per il ruolo impegnativo della moglie in "La ragazza di campagna" Prima di rilasciarla, la MGM insistette perché apparisse in "Fuoco Verde"