Potreste non capirlo, osservandomi soltanto, ma lo potrete capire annusandomi. Una delle cose che amo fare è portare fuori la spazzatura. È la maniera più pigra per snellire i vostri beni perché una cosa che non farete mai abbastanza in un appartamento di New York piccolo come il mio, è sbarazzarvi delle cose. La roba che la nostra cultura di consumatori moderni, alimentata dalle emissioni di CO2, ci spinge a comprare senza sosta, e spesso senza alcuna ragione. Neanche sbarazzarsi delle persone fa male. Coinquilini, familiari, l'anziana signora che vive nel vostro salotto da settimane. Che poi, alla fine, chi è? Nessun accesso agli abusivi! Non mi interessa se siete un fantasma. Inoltre, non per vantarmi, ma seguo il micro-riordino già da prima del successo di Marie Kondo. Infatti, ho eliminato il passaggio del raccogliere gli oggetti per capire se mi rendevano felice, perché già sapevo cosa mi rendeva felice: portare fuori la spazzatura. Che tipo di spazzatura? Beh, eccovi un indizio. Inizia con C e finisce con apelli. Esatto, una montagna di capelli. Non provate a immaginare quanti, vi farà star male. E se non starete male, non l'avrete immaginato abbastanza. Li perdo come un cane da pastore che fa l'influencer su Instagram e ha deciso che il pelo è ciò che rallenta la sua carriera. Tutti noi cerchiamo di ridurre l'impronta e il consumo di CO2. Quindi, portare fuori la spazzatura, include anche ill riciclaggio e il compostaggio. Cerco di fare entrambi. Infatti, una volta ho portato fuori un contenitore del ristorante e ho attraversato mezza città solo per metterlo nel bidone giusto. A quando la mia "biopic" motivazionale? Ma poi ho capito che riciclare di frequente non funziona. Anche se si separano vetro, lattine e cartone, molti oggetti non rientrano in queste categorie in modo chiaro. Le buste di carta con il pluriball non si riciclano. I cartoni della pizza con macchie di unto non si riciclano. Quel ricordo di quando ero in seconda media e... Ma chi sto prendendo in giro? Tutti quelli della seconda media non si possono riciclare! C'è anche un termine specifico: riciclaggio aspirazionale. All'inizio, pensavo che la lezione di spinning della settimana passata, contasse anche per questa settimana. La Cina importava molto materiale riciclabile dagli USA, poi, nel 2018, ha smesso di accettare immondizia straniera come parte di un divieto sull'inquinamento. Che è successo al detto: "I rifiuti di una nazione sono il tesoro di un'altra?" Ora, il riciclaggio degli USA va dritto alle discariche. L'EPA sostiene che solo il 10% della plastica viene riciclata. Non che riguardi me, ma la mia ansia si ingigantisce, prende le dimensioni dell'Isola di Plastica del Pacifico in mezzo all'oceano, dove finiremo tutti per la nostra prossima luna di miele. Perciò, se siete americani, perseguitate i rappresentanti politici perché si attivino sul problema del riciclaggio e cerchino di creare meno rifiuti riutilizzando i materiali. Ecco le cose che io riutilizzo nella mia vita: borse di plastica, lattine di salsa e litigate con il mio ragazzo. La prossima volta che dovrò portare fuori la spazzatura, potrò tranquillamente chiedere: "Ehi, posso riutilizzare questa palla di pelo? E sapete una cosa? Probabilmente, sì. Infatti, la darò al fantasma di quell'anziana signora come regalo d'addio. Grazie.