[Elliott Hundley: Suscitare Emozioni]
Io metto in scena opere del fantastico.
Una caratteristica dell'opera
che apprezzo è la sua sottile assurdità.
[RIDE]
È una consuetudine che tutti vediamo come
normale, che però trovo molto divertente.
Ne apprezzo l'artificiosità.
È da questa artificiosità che viene il
suo desiderio di suscitare emozioni forti.
L'intensità delle emozioni
è veicolata attraverso la musica...
e penso sia questa la priorità.
Credo sia proprio questo il mio scopo.
Provocare una risposta emotiva con
le opere che produco. Sì, senza dubbio.
Le mie giornate le passo raccogliendo
queste cose.
In questo posso essere aiutato, certo.
Mi è più facile lavorare
quando sono da solo,
quando c'è pace.
E poi, voglio dire, lavorando di sera
non ci sono mai problemi d'orario.
Il collage è da sempre
una delle forme d'arte più importanti.
Penso sia così accattivante perché è
fatto di cose che vediamo tutti i giorni.
Ci è familiare,
rispecchia la nostra realtà.
E poi è immediato.
Fare un collage non richiede
chissà quali tecniche trascendentali.
Dato che spesso i miei soggetti
o le opere che cerco di creare
hanno lo scopo di analizzare qualcosa di misterioso, di sconosciuto...
di fortemente emotivo,
credo che la tecnica del collage
mi piaccia proprio perché è diretta.
La sua direttezza è un ottimo complemento
per le mie opere.
Io uso le storie per dare inizio alla
rappresentazione, per cercare elementi...
o trovare una trama interessante...
o una situazione interessante,
forse "situazione" è la parola più adatta.
O anche
uno studio psicologico interessante.
A me interessa l'atto
della messa in scena.
Cioè, tutti quei trucchetti
con cui viene costruita la scena.
Non so quale recita scolastica potrebbe
richiedere un fondale simile...
Si intitola "Sci-Fi Office",
"Ufficio di Fantascienza"
Ho voluto questo fondale solo per il set fotografico.
L'ho affittato.
--[HUNDLEY, FUORI CAMPO] Così va bene...
--Tre, due, uno...
[SCATTO DELL'OTTURATORE E RUMORE DI FLASH]
[SCATTO DELL'OTTURATORE E RUMORE DI FLASH]
--Perfetto.
Amo includere immagini di persone
che fanno parte della mia vita.
I miei amici mi conoscono bene, sanno con
quanto impegno cerco le loro opinioni.
Includere i miei amici e familiari
è importante perché alza la posta in gioco.
Non sono più semplici immagini.
Non è più un tocco di colore.
Non è più un modello qualunque.
Sono persone, con identità proprie.
Penso che una persona che veda
le mie opere non si accorgerebbe subito
di quanto siano importanti, per me,
le persone nelle fotografie e nei dipinti.
Sono convinto, però, questo cambi il mio
atteggiamento nei confronti del soggetto,
e che questo finisca per influire
sull'opera stessa.