Ok. Sono tornata dal colloquio con i genitori. Scendi immediatamente. TUA MADRE DOPO IL COLLOQUIO CON I GENITORI Tre ore sono stata lì. Nell’atrio si congelava e non una tazza di tè nei paraggi. Devono limitare a tre minuti massimo per materia. Alcuni genitori hanno parlato fino a sfinire gli insegnanti. Che hanno detto su di me, allora? -L'insegnante di matematica ha detto che te la cavi. -Buono. Cavartela, Oisín? Dovresti essere il più bravo. -Mà, non sono bravo in matematica. -Non ti applichi e basta. Ho parlato con il signor O'Donovan. Ha detto che fai giusto il minimo per andare avanti. -Ho preso una B a Natale. -B o no, ti ha inquadrato, caro mio. Non ti applichi. Hai un grosso potenziale. Hai cervello da vendere. Ti devi metter sotto. Pigro. Non ti applichi e non ti applichi. Il mio Oisín potrebbe lavorare per la NASA. -Non voglio che ti sieda più affianco a Barry. -No. Vi vedo lì seduti, a farla franca. Ho parlato con la signora Flynn, l’insegnante di economia. Ha detto che lavori sodo e agli esami dovresti andar bene. -Onestamente, non credo sapesse chi tu fossi. -Mamma! Ok, non credi a tutte le cose buone e a quelle cattive sì. La signora Gaughan ha detto che devi fare di più. -Ce l’ha con me. -Non ce l'ha con te. -Sì. -Non c’è nessuna cospirazione. -Mi ha buttato fuori tre volte la scorsa settimana. -Cosa? -Cos’ha detto il signor Geraghty? -Non credo sia un bravo insegnante. -Mà, cos’ha detto su di me? -Non è adatto al ruolo. -Cos’ha detto? -È troppo alla mano. -Mà! -Voglio dire, cerca di essere amico di tutti gli studenti. -Cos’ha detto? -Beh… ha detto che vai bene. Il signor Doyle, il vice preside, lui sì che è un uomo di disciplina. Mamma, è un pazzo. -Cos’ha detto l’insegnante d’arte? -Non ci sono andata. -Cosa? E perché no? -La fila era lunga un chilometro. -Parla tanto. -Ma è la materia in cui vado meglio. Ho visto la nuova insegnante di inglese, la signora O'Neill. Molti padri non vedevano l'ora di parlare. Comunque, penso non fosse vestita in modo adeguato. Per niente. La consulente scolastica dice, in base al tuo punteggio negli esami, che dovresti pensare a fare un lavoro manuale. -Tipo falegnameria o tessitura. -Che? Per la verità, odorava d'alcool. Il signor Rooney voleva sapere se ti unisci al club degli scacchi. -Ho detto di sì. -Cosa? -Se ti unisci al club di discussione. Ho detto di sì. -No! -Se ti unisci al coro e ho detto sì. -Mà! …iscriverti a Taekwondo e ho detto no. Ho parlato con l’insegnante di musica e teatro. Cosa? Mà! -Le ho detto… -Ah no no! …che dovresti essere tu a fare Oliver nella recita. Hai una bellissima voce. Quel Shaffrey non è capace di fare una nota giusta e non sa proprio ballare. Doomdah -Oisín! -Che c'è? Aiutami in cucina. Ho un sacco da fare. -Ah, devo per forza? -Sì. Devi per forza. CUCINARE CON I TUOI GENITORI Usa quantità precise, Oisín. Segui la ricetta alla lettera. Ok, quanto ne aggiungo? -Una manciata può bastare. -Che? Un cucchiaino da tè ricolmo. Una noce. Una cucchiaiata. Un pizzico. Una cassa. Un goccio. Non sono unità di misura! -Cosa cucini? -Del pesce. -Odio il pesce. -Lo mangi lo stesso. Infilare la pizza in forno non è cucinare. Fare noodle istantanei non è cucinare. Mangiare Dairylee Dunkers non è cucinare. Mangiare i cornflakes dalla scatola non è cucinare. Ora… Pulisci man mano che fai. Mamma ho fame. Se hai fame mangia qualcosa di piccolo. Non c'è alcun nutrimento lì. Non ti dà sostentamento. Se hai fame mangia una mela. Non mangiare direttamente dalla borsa della spesa. Gesù Santo, almeno lascialo un minuto nella credenza. Non mangiare il prosciutto direttamente dalla confezione. Non mangiare direttamente dal frigo. Mettilo su un piatto. -Quei Penguins sono per Natale. -Siamo a luglio. Rimettili in freezer. Pulisci man mano che fai. Il pollo può essere letale. Devi cucinarlo fino a quando non diventa nero. Tutti i coltelli sono affilati. Stai attento a questo lato del coltello. Pulisci man mano che fai. Se guardi l'acqua non bollirà mai. -Sta bollendo. -Ma dai? Non graffiare le mie pentole antiaderenti! -Ti va di mescolare Oisín? -Non ho 5 anni, mamma. -Ti va di leccare il cucchiaio? -Sì. -Ti lascio a farlo da solo, ok? -Ok. Bravo ragazzo. No, lo stai facendo troppo lentamente Oisin. No, no. Mamma fattelo tu allora. Tuo padre cucina la cena domani sera. -Dove stai andando con il microonde? -Nel bagagliaio dell'auto. È l'unico modo per fargli fare un pasto decente. Doomdah. Allora, Oisin: vuoi provare un po’ di vino? -Oh, sì. -Solo un sorso. -Ok. -Ecco, a te. -Così è troppo. -Ma non l’ho neanche provato. ANDARE A CENA CON I TUOI GENITORI L’anatra è molto grassa. Il pollo può essere insapore. I falafel possono essere molto secchi. La lasagna la posso fare io. Potrei vedere cosa hanno preso gli altri tavoli. Mamma non farlo. Sto solo vedendo cosa avete ordinato qui. È una carbonara, sì? Ok. Sembra squisita. Un po’ pesante per me. Non potrei prenderla. Questa una saliera bellissima. Un bel portacandele. Vetro. Scommetto che sono d’argento. Già… però sono difficili da pulire. Scommetto che non vanno in lavastoviglie. Dell’acqua, per favore. -Ok. Naturale o frizzante? -Di rubinetto... già. Ha lo stesso sapore. -Pasta alla bolognese, per favore. -No. C’è troppa cipolla. -C’è molta cipolla, vero? -Ce n’è un po’ nel sugo. -Ok, no, ti fa male. -Mamma, sto bene. Coma va a scuola? -Tutto bene, il signor O’Neill era… -Tesoro, stai dritto con la schiena. -Ok. Il signor O'Neill diceva ieri… -E le spalle, vanno indietro. -Il signor O'Neill diceva che la classe… -I gomiti, non sul tavolo. -Allora, che diceva il signor O'Neill? -Niente. Dio, hai proprio la luna storta. Mi sembra sappia di tappo. -Ah, sì, lo è. -Mamma, era un tappo a vite. -Il tuo è caldo? -Sì. Il mio è freddissimo. -Dovrò farlo riscaldare. -Ma si vede il vapore! Chiedo di riscarlarmelo. Sì. -Ok, scusi, può riscaldare questi due, grazie. -No, mà! Questo è delizioso, ma ha bisogno di un po’ di sale. Oisín, tesoro, mangia piano. Goditi il piatto. Non è una gara. I modi, Oisín. Mastica bene. Non divorare. Ti sai ingozzando. Mastica. Serve un altro po’ di sale. Beh, è stata una vera delusione, considerando quanto è costato. -Sì, penso che dirò qualcosa. -Oh no, mamma! -Ora glielo dico. -Ecco il conto. -Andava tutto bene? -Sì. Benone. -Buono. Grazie. -Si figuri. Ok. Ho un voucher qui… Allora... -Mamma… ma questo è scaduto nel 2017. -Io ci provo. -Mamma non farlo. -Ci provo. Troppo salato, c’era troppo sale nel cibo. Doomdah Voglio tutte le sveglie impostate per le 6:00. Alle 6:00? Oisín, devi essere in aeroporto almeno 2 ore prima del volo. Almeno 3 ore prima del volo. 5 ore. -16 ore prima del volo. -Mamma! Non voglio lasciare nulla al caso. Voglio essere lì e stare tranquilla. Ci andiamo in taxi? -In taxi? -Sì. Oisín, non siamo milionari. -Non dire in giro che siamo in vacanza. -Perché no? Potrebbero venire i ladri. Scollega la TV. Disconnetti Internet. Scongela il freezer. Taglia l'erba. Innaffia le piante. Porta dentro i mobili da giardino. Accendi la radio. Tira le tende. -Lascia una luce accesa al piano di sopra. -Perché? -Penseranno ci sia qualcuno a casa. -Qualcuno che sta sempre in una stanza? Dobbiamo svuotare il frigo prima di andare. -Ma non buttare nulla. -Ok. Mangia quell'avanzo di pane. Finisci quegli yogurt. Mangia quelle olive. Finisci i cetriolini. Che? Non toccare quelle patatine. Sono per gli ospiti. Scrivi una nota al lattaio. L'ultima volta c'erano 16 litri di latte fuori al sole. -Ok. Era formaggio. -Possiamo andare a vedere lo stadio? -Abbiamo molto da vedere, Oisín. -Ci sono 17 chiese solo in quella strada e tutte hanno degli affreschi. -No! Perché non posso rimanere a casa? Sono grande abbastanza. Non dopo quello che ha fatto tuo fratello due anni fa. I pavimenti erano distrutti. Le begonie non si sono più riprese. Tutti gabinetti erano intasati. Ho trovato degli spaghetti nel portico. Ho trovato le scarpe di tuo padre sparse per tutta la strada. Io non sono Daniel, ok? Hanno trovato foto di famiglia nel giardino dei vicini, ora ricordo. -Abbiamo tutto? -Sì! Bene. Dio, che stress! Vorrei evitarla questa vacanza. -Anche io! -Oisín! Doomdah! Osín, Osín, ci sei? Che? Mamma, perché telefoni dal piano di sopra? Ce l'ho. Ce l'ho. -Hai cosa? -Il corona! Ce l'ho! -Hai il Covid? -Sono uscita dalla doccia e ho tossito. Stai lontano da me! Sarò in quarantena nella mia stanza. -Ok. -Ora dovrai gestire la casa. -Fino a quando non guarisco, tesoro. -Ok. -Puoi farlo? -Sì. -Sei capace di farlo? -Cosa? Sì, mamma. -Ne sei sicuro? -Mamma, penso di esserne in grado. Guarda che non è semplice. Gestire la casa è una cosa difficile. Ok. Penso di esserne in grado. Ok... Ok, bene. Dio, la casa ci crollerà addosso. IN QUARANTENA CON I TUOI GENITORI Devi passare l'aspirapolvere al piano di sotto. Mamma. Oisín, la polvere si accumula, se non la togli. -Ok, va bene, lo faccio. Dov'è? -Cosa? L'aspirapolvere. Dov'è? Gesù, non sa nemmeno dov’è l'aspirapolvere. Dimmi dov'è e basta. -Nel sottoscala. -Solo questo dovevi dire. -Oisín, devi pulire l'interno del water. -Sì, lo so, mamma, lo sto facendo. -Vai fin dentro con la spugna. -Mamma! Stai strofinando bene? Fammi vedere. -Mamma! -Fammi vedere il water. -Basta. -Riesco a vedere dello sporco. Chiudo! -Dove metto il detersivo? -Nella vaschetta, Oisín. Sì, ma... In quale parte? -Stai facendo il prelavaggio? -Non lo so. -L’ammorbidente va a sinistra. -Devo metterlo? -Quello è solo per gli asciugamani. -Ok. A destra è per il prelavaggio. Al centro è per il detersivo. Dove metto il detersivo in polvere? Non usiamo quello ma le capsule, vanno messe nel cestello. Oh, bene, non potevi dirlo prima? Lo metto al centro. Fermo, Oisín, quello è per la lavastoviglie! -Hai spolverato sopra le cornici? -Sì. -Fammi vedere. -Mamma. -Oisín, fammi vedere le cornici. -Ok, va bene. Ecco. È sporco, lo sapevo. Sporco. Assolutamente sporco. -Hai pulito le finestre? -Sì, ma è rimasto il segno. -Cosa hai usato? -Ho usato il prodotto per il vetro... -Oh, no, è per il forno. -Ah, porc... -C’è un problema con i vestiti. -In che senso? -Sono diventati più piccoli. -Oddio, il mio cardigan buono! -Che temperatura hai usato? -80 gradi? 80 gradi? Come hai fatto a impostarla così alta? Ora che hai lucidato i paralumi devi... Sant'Iddio! Posso avere un minuto di pace? Non mi sono seduto per tutto il giorno. Sono esausto. Con te ci vuole la pazienza di un santo. -Hai tossito ancora, da stamattina? -No. -Hai la febbre? -No. -Peso sul petto? Difficoltà a respirare? -No. -Perdita dell'olfatto o del gusto? -No. -Ti senti stanca? Priva di energie? -No. Beh, non hai niente, signorina quindi esci da quel letto e vieni qui subito. Urrrrgh Come sei fastidioso. Doomdah! Okay. Piano, piano. Vai piano, piano! -Vado piano. -Stai correndo! -Non sto correndo! -Sì invece! E non ce n’è bisogno. -Oh, freno a mano, freno a mano! -Mamma! -Mamma! -Pensavo volesse immettersi. Aspettati l'inaspettato. Di nuovo, freno a mano! -Mamma! -Scusa, scusa. Questa era colpa mia. Mamma, no! Non puoi mettermi il braccio in mezzo! Non c'è nessun bisogno di urlare. Qui c'è un guidatore principiante, c'è un principiante! Stai attento! È come te: è un po' nel panico. È molto nel panico. -Stai sotto il limite di velocità. -Mamma, sto andando a 24 km/h. Ah sì? 24. Bene, sì. Ti stai immettendo in una rotonda. Devi stare molto attento. Oisín! Che fai? Oh Dio, ci sono macchine ovunque! Stai attento, controlla a sinistra. A sinistra, a destra! Destra e sinistra. Dio santissimo, siamo ancora vivi. Non hai bisogno della quinta. È per chi fa le corse d'auto. -Ora, fai… piano… -Mamma! C'è un'auto che arriva. Sei troppo vicino a quegli uccelli. La terza. Ti serve solo quella. Prima, seconda e terza. Semplice. Proviamo un'inversione a tre tempi, ok? Ora, devi far fermare l'auto. -Sei troppo vicino! -Smettila di toccare il volante, mamma! Stai tirando via il paraurti posteriore, Oisín! Questa è una zona pericolosa. Blocca tutte le porte. Stai attento ai narcisi! Stai andando in mezzo a quei narcisi là. Gesù. Bellissimi. Bellissima aiuola. -Quello non è il tuo amico di scuola? -No, non penso. -Sì, è lui. Ferma la macchina. -Cosa? No, non mi fermo. -Sta imparando a guidare! -Mà! Non badargli, tu fai quel che devi fare. Stai tranquillo. Lascia la frizione. Basta che tu stia calmo. Sii sempre calmo quando guidi, ok? -Che caz… questo stronzo di merda. Ora gliene dico quattro. -Mamma! Doomdah Oisín, alzati! Non puoi arrivare in ritardo il primo giorno. Su su. Corri. Muoviti, signorino. Sbrigati. Non tergiversare. Avresti dovuto avere tutto pronto già da ieri sera, Oisín. Non sei d'aiuto! -Sistema quel bottone. E la cravatta. -Mamma! -È troppo grande. -Ti andrà bene l'anno prossimo. -Non puoi indossare quelle. -Sono scarpe normali! Beh, a me sembrano da ginnastica. Gesù, quanto pesa questa borsa. Il costo di tutti quei libri. Il costo di quell'uniforme. Il costo di quella gita di classe. Contributo volontario un corno. -Che cosa stai cercando? -Una penna. Non ha neanche una penna. -Chi hai di Storia quest'anno? -Il Signor Flanagan. Oh Gesù Santissimo. -Questi chi li ha presi? -Papà. Sono solo zucchero e... -Ti preparo del porridge. -No, per favore. Ecco, tieni. Mamma, posso avere dei soldi per il pranzo? -Ti faccio dei panini. -Che…? Non c'è niente che non vada nei panini alla marmellata Nei panini con lattuga e formaggio. Panini con cetriolini e salsa Branston. -Oisín. -Che c’è? -Non sederti accanto a Barry quest'anno. -Cosa? Perché? -Sai perché. -Mamma! Siediti accanto a James White. Non ha preso tutto 10? -Sì, ma è un coglione. -Un cosa? -È noioso. -Non è quello che hai detto. Quel cappotto non è abbastanza caldo. Metti questo. -Mamma, io quello non lo metto . -Oisín. No! -Ti accompagno. -No, vado in bici. -Ti vergogni di tua madre? -Sì, ovvio. Caschetto. -Bene, fatti vedere. -Mà, devo andare. OK, buona fortuna tesoro. Rimettiti quel cappotto! E il caschetto. Doomdah -Ok… cos’hai che sei di cattivo umore? -Niente. Te ne vai in giro con quel muso lungo come sia successo chissà cosa. Sto bene. Ok, adesso basta. Ora mi dici cosa c’è che non va. Non c’è niente che non va, ok? Oisín Robert Flanagan. Una madre sa sempre quando c’è qualcosa che non va. Sono stato mollato. -Cosa? -Sono stato mollato! I GENITORI QUANDO VIENI MOLLATO -Mollato? Che vuoi dire, mollato? -La mia ragazza mi ha mollato. Una ragazza? -Non mi hai mai detto di averne una. -Ora non ce l’ho più, no? Beh, forse è meglio così, tesoro, visto che ci sono gli esami quest’anno. Peggio per lei. Ragazze così ce ne sono a bizzeffe. Lo Shannon è pieno di trote. Sei un buon partito, Oisin. Sarebbero fortunate a stare con te. Ho sempre pensato che somigli ad un giovane Principe William. Mamma stai peggiorando le cose, lasciami stare. Mi ero innamorato di lei. Forse non eri innamorato di lei, tesoro. -Lo ero. -Ok. L’unico modo per scacciare la tristezza è distrarsi, quindi… -Tenersi occupato tanto tanto tanto… -Mamma, non voglio fare nulla. Mamma… Dovresti venire al vivaio con me e ti farò scegliere una pianta per te. Wow, sembra fantastico. A me tira sempre su di morale. Non capisci, era perfetta. Beh, io conoscevo una ragazza al college Bríde Moynihan… Bellissima ragazza. I ragazzi cascavano ai suoi piedi, ma... Da quel che so: due divorzi, un figlio che non le parla più, e per di più, ora è orrenda. E se non incontrerò mai più una così? Ascoltami bene, Oisín: fra qualche anno, butteranno già la porta a pugni, faranno la fila fuori, dovrò cacciarle con un bastone. Puoi scegliere fra tante. -Ci sono un sacco di ragazza là fuori. -E chi? La figlia della signora O'Toole ha sempre avuto un debole per te. Siamo cugini. Di terzo grado. Siamo una nazione piccola su un’isola. Ok, Oisín… Non esiste un momento perfetto per parlarne… Ma se cominci ad avere delle ragazze… Dobbiamo parlare sull’essere… -… Prudenti. -Cosa? Devi... essere… prudente. -Oh no, mamma, no. Non… -Dobbiamo parlarne! Non dobbiamo proprio, NO! Siediti giovanotto, torna subito a sederti! Doomdah! -Mamma. -Cosa c’è tesoro? -Barry può venire da noi? -Basta che si tolga le scarpe. -L’ultima volta ha trascinato cacca di cane per casa. -Ok. E sistema qua dentro, è in uno stato pietoso. Sembra sia stata bombardata. È una discarica qui. Sembra un porcile. Una stalla. Un pollaio. Sono venuti i ladri? Scommetto che la casa di Barry è pulita. Qui viviamo nella nostra sporcizia. -Come sta tua madre? -Bene. -Bene. E tuo padre? -Bene. Pensa di potare la siepe questa settimana? Non so. È solo perché ho fatto il mio lato, quindi... -Mamma! -Ok, vado. Vado. Dio, l’odore di piedi che c’è qua dentro. Caro, rimettiti le scarpe. QUATTRO ORE DOPO Oisín, si sta facendo tardi. Quindi... I genitori di Barry si chiederanno dove sia. Oisín, si è fatto davvero tardi. Barry, sei ancora qua. Cominceremo a farti pagare l'affitto. -Ok, Barry, tra poco ceniamo, quindi... -Ok, mi fermo qui. -Ti andrebbe di unirti a noi per cena, Barry? -Va bene. -Ti va il pollo Barry? -No. -Ti vanno i piselli? -No. -Ti vanno le patate? -No. -Ti va il cavolo? -No. -Ti vanno i bastoncini di pesce? -No. -Ti vanno i carboidrati? -No. -Cos’è che vuoi, Barry? -Nugget di pollo. Ok. Controllo nel freezer. Può vedere se ci sono anche dei Magnum? DOPO TANTO… Vado a letto adesso. -Ok. -Ok. -Buonanotte Oisín. -‘Notte. -Buonanotte Barry! -Buonanotte. Barry esci da casa mia, Cristo Santo! Doomdah -Oisín sono le 8:05. -Mamma penso di essermi ammalato. -Devi andare a scuola. -No mamma. Per favore. D'accordo. Vediamo un po'. -Gesù Oisín! Ti sei ammalato. -Lo so. -Non ci vai a scuola, sei pazzo? -Va bene. Vado a prendere il Vicks. Spalmalo sul petto. Sulla schiena. Sulle guance. Sulle orecchie e sulla pianta dei piedi. -Il vapore ti fa bene. -Mi sta bruciando la faccia. Solo altri 25 minuti, tesoro. -Cosa stai facendo alla 7-Up? -È inutile se non è sgasata. Oddio. -Ancora un altro cucchiaio. -No, ti prego, è disgustoso. L' olio di fegato di merluzzo cura tutto. L' aceto di mele cura tutto. I gargarismi con l'acqua salata curano tutto. Cannella. Curcuma. Aglio. Zenzero. -La cipolla è cura tutto. -Smettila se no vomito. -Hai lo stomaco disturbato? -Tu mi disturbi. -Oisín, sei bene al caldo? -Sì. -Ti prendo un'altra borsa dell'acqua calda. -Ne ho già tre. -Sai cosa stai perdendo a scuola? -No. -Ok, non vogliamo che rimani indietro. -Mamma! -Vuoi provare del brodo di pollo? -No grazie. -Ho preparato pasta alla bolognese, la tua preferita. -No mamma. Devi mangiare qualcosa, tesoro. Posso avere un Mars Ice-Cream? Va bene. Un Mars Ice-Cream. Se stai troppo male per andare a scuola stai troppo male anche per i videogiochi. Per guardare la tv. Per stare a telefono. Per ascoltare musica. Non sei mai troppo malato per leggere un libro. -Oisín, non devi preoccuparti per la scuola. -Grazie. Ho detto a tuo cugino di andare a ritirarti i compiti. Sei a posto adesso. Mamma. -Mamma! -Dimmi, va tutto bene? C'è ancora del Mars Ice-Creams? Sì. Te lo prendo. Riesci ad arrivare in tempo al bagno? Ti lascio una vaschetta qua, ok? Stai per vomitare? Stai per vomitare adesso? Perché se stai per vomitare c'è una bacinella qua sotto. Ok... Ok, te lo lascio qua adesso è sulla tua destra. Vaf*****lo Doomdah Ti prego, è disgustoso. -L' olio di fegato di merluzzo cura tutto. -Ah, mà! Sa proprio di pesce. Odio il pesce. Oisín, è una bellissima giornata. Cosa stai facendo rintanato qui? Sto bene. Stai sprecando la giornata. Il giorno è andato. Sei come un vampiro, qui dentro. Gesù! Ma hai paura che qualcuno ti veda? Sei sotto protezione testimoni? -Spegni il videogioco e vai fuori. -Sì, sono nel bel mezzo di una partita. Ma... Puoi giocare a calcio all'aria aperta. Non è calcio, è MMA. Museo di Arte Moderna? Salva lì. Ho bisogno di aiuto per tagliare le siepi in giardino. Cinque minuti, OK? -Oisín, hai detto 5 minuti un'ora fa. -Mà, sto per sbatterlo a terra. Ti sbatto io a terra! Dio Santissimo, sono esausta. Sono stata 5 ore. 6 ore. 8. 12. 18. 72 ore in quel giardino. Facile per chi sta comodamente seduto a giocare al computer -Nessuno ti impedisce di giocare. -Non mi piacciono i giochi. Perché sei allergica al divertimento. -Come lo tengo questo? -Devi… -Quale sono io? -Conor McGregor. -Quello è Conor McGregor? -Sì. -Dio, ha un sacco di tatuaggi. -Premi “start”. -Avrà problemi a trovar lavoro. -Premi “start” e basta. -Come sparo? -Non ci sono armi. -Prima correvi con una pistola. -Era un altro gioco. -Che ho fatto? -Niente. Quello sono io. -Sono quello a destra? -No, sono io. Come esco da questa dannata gabbia? -Sono io quello lì? -Quello è l'arbitro. Dove sono? Non riesco a vedere nulla. Ti ho preso. Ti ho preso ancora. Gesù, ti ho dato un calcio? Sta bene? Ho dato un pugno in faccia con tutta la forza. -Mà! -Sono stata messa a tappeto. -Quello era il mio personaggio. -Dio, ho vinto? -Già! Gesù, quella cintura è enorme. Come si può pensare di tener su dei pantaloni con quella cosa? Doomdah -Come ti va intorno alla vita? -Mamma, finiscila! -È un po' largo qui. -Ci stanno guardando. -Non ti guarda nessuno. -Mà! Ahah! -Questo non è niente male. -Questo non è per niente caldo. Il vento ci passerà attraverso. È come una busta di plastica. Congelerai. Ti prenderai un malanno. Ti prenderai una polmonite. È molto sottile. Non sembrerai “fico”, sembrerai... infreddolito. Hmph... Piaciuta la battuta? Sembro ridicolo. Mi prenderanno in giro. Chiunque lo faccia per un giaccone non è tuo amico. -Sembro una caccola gigante. -Ma non è vero. Risalta i tuoi occhi. -Che ne dici di questo, mamma? -È in saldo? -No. -Allora rimettilo dov'era. -Questo è molto caldo. -Ha un cappuccio? -No. -Rimettilo dov'era. -Questo è caldo e ha un cappuccio. -Si lava in lavatrice? No. -Oisín, come sta andando lì dentro? -Tutto ok. -Ti sta bene? -Mmmma, và via. -Esci e fammi vedere. -Non esco, ok? -Esci ora e fatti vedere da tua madre. -No mamma. -Bene, allora vengo io lì. -Non entrare. -Lo faccio eccome… -Oh, scusi, ma è occupato. -Scusi. Pensavo fosse mio figlio. -Che succede? Quanto ti dico di venire fuori tu ubbidisci! Una giacca di pelle? Oisín non sei James Dean. Clarke Gable. Steve McQueen. Marlon Brando. Humphrey Bogart. John Wayne. Lionel Richie. Mamma questa ce l'ha Barry, è figa. Barry ha una giacca figa perché suo padre vive in Portogallo. Non. Ripeterlo. È poliestere. Rimettilo dov'era. -Lana 100%. -Pizzica. Più pizzica più è di qualità. Mamma sembro una tenda. Oh, c'è uno strappo. Ottimo. Potremmo avere uno sconto Ok, fatti dare un'occhiata. Ma guardati, stai benissimo. No. Ho appena speso 135 euro per te Oisín. Potresti almeno sorridere. Ahah, caccola gigante. Oh, non è il tuo amico Barry quello? É proprio lui. Doomdah -Oisín, vieni qui un momento, tesoro. -Sì? Ho grandi notizie. Andiamo in vacanza. -In Spagna? Possiamo andare? -Non in Spagna, Oisín. C'è una pandemia. -Facciamo una staycation. -Una che? STAYCATION CON I TUOI GENITORI In Irlanda? Sì, in Irlanda, Oisín. Maureen ci affitta la sua casa per le vacanze a Dunbooey. Oh no, non Dunbooey. Non c'è Internet lassù. Quindi portati tanti libri. Oh no, mamma, per favore, sarà noioso. -Non sarà noioso. -Non c'è niente da fare. C'è tanto da fare se sei uno che ha un po' di immaginazione. -Tipo cosa? -Tipo fare passeggiate. Il paesaggio è stupendo. Chiese antiche. Passeggiate. -Hai già detto passeggiate. -Ah sì? L'acqua non è neanche potabile a Dunbooey, no? Ah, non essere ridicolo. L'acqua è buona. Devi solo farla scorrere per 15-20 minuti. La casa è freddissima. Il riscaldamento non funziona. C'è tantissima torba per fare fuoco. Tantissima. E mi hanno detto che la fossa biologica sarà a posto. -Oh no, mamma. -C’è una chiave sotto lo zerbino. Perché non succede spesso che si siano furti, lì. Non succede niente in generale a Dunbooey, mai. Portati il costume. -Perché? -Perché c'è la spiaggia. Non c'è spiaggia, ci sono solo rocce taglienti che diventano un po' più piccole verso riva che ti strappano via il piede e l'acqua è gelata. Non farò il bagno. Senti, le cose sono due: o rimani qui a poltrire a casa. -Oppure vieni con me. -Rimango qui. Ho passato tantissime belle estati a Dunbooey, da bambina. E l'ho adorato. Pensavi anche che i mandarini fossero una delizia. I tempi cambiano mamma, sai? Questa potrebbe essere l'ultima vacanza in famiglia che facciamo. Ok, ma mi porto la playstation. È una zona Gaeltacht, dovrai parlare gaelico nei negozi. Sì mamma, lo so. -Dia dhuit. (Salve) -No mamma, no. -Dia dhuit. Conas atá tú? (Salve come va?) -Smettila, per favore, basta. -Conas atá tú? -No mamma. Ba mhaith liom baine. "Vorrei del latte". Ba mhaith liom baine. -Ba mhaith liom Guinness agus Marlbro lights. -Smettila! -Quanto dura il viaggio? -8 ore. In Irlanda non fai mai 8 ore di viaggio! Non ho intenzione di metter piede su quell'autostrada. -Facciamo la strada che conosco. -Stai solo cercando di evitare i pedaggi. A me piacerebbe prendere una boccata di aria di campagna. -Puzza di merda di vacca. -Non odora di sterco di vacca. È quel porcile in fondo alla strada a Glenamuc. E lo senti solo quando il vento soffia verso ovest. Ora fa' le valigie e smettila di lamentarti. -Ehi. -Ehi, Barry. -Barry… -Ehi. -Signora Flanagan, fa i bagagli? -Sì. Facciamo le valigie, domani partiamo per le vacanze. -Dove andate? -Stiamo andando a... -Dun-noia -Dun-noia? -Dunbooey. -Dunbooey. -Ah, sì. Bello. Posso venire? -Sì, mamma, può venire? -No, è una vacanza di famiglia, Barry. -Oh a che ora partiamo? È una vacanza di famiglia, Barry. Mamma, ti prego, lascia che Barry venga. Sono sicura che la madre di Barry abbia in programma qualcos'altro per loro. No. -Visto? -Beh, prima dobbiamo chiederle e dobbiamo anche... -Le andrà bene. -Fallo venire, per favore, mamma. -Va bene, ma... La casa deve essere pulita da cima a fondo negli gli ultimi 2 giorni di vacanza. -Sì, nessun problema. -La lasceremo come l'abbiamo trovata. -Esatto. -Una discarica. -Oisín! Doomdah! Mamma, puoi aiutarmi con Francese? Ho l’orale domani. Domani? Va bene, aspetta che prendo gli occhiali. -Basta che legga le domande? -Sì, leggile e basta. -Comment tu t’appelles? -Ja m’appelle Oisín. Oisín cosa? -Je m’appelle Oisín Flanagan. -Bene. -Où habites-tu? -J’habite a Kildare. -Cosa? Abitiamo a Dublino. -Viviamo a Kildare, mamma. Siamo sul confine. Di’ Dublino. Quels sont vos passe-temps? Je joue au football et je joue du violon. Il violino? Certo, come no. Dio santo, non ti eserciti da mesi. -Sei sempre seduto davanti al computer. -Mamma, chi se ne frega. Io, con i soldi che ho speso per quelle lezioni. -J’ai un frère et une sœur. -Che sorella? Tu non ne hai. È per il lessico, mamma. Non sta bene dire bugie, Oisín. Potrebbero beccarti. Je mange Doritos et je bois Coca-Cola Non dire così. Penseranno che io non cucini. Di’ fagiolini e broccoli. Cercali nel dizionario. No... non c’è tempo. Non importa quello dici! Non dirai Coca-Cola e Doritos. Ma mère est professeur et... mon père... est... ingénieur. Non è un ingegnere. È consulente diagnostico per sistemi di ventilazione. Non so quelle parole, ok? E l’esame è domani. Perché devi lasciare sempre tutto all’ultimo minuto? I soldi che ho speso per mandarti in Francia. Non hai fatto niente. Non hai fatto un cavolo. Zero proprio. Un picchio. Meno di niente. -Mon grand-père a 80 ans. -Tuo nonno è morto, Oisín. Lo so, ma devo dimostrare di sapere i numeri. Gesù Cristo... Domanda 8… Saltala, non l'ho ancora imparata. -Che vuoi dire? L'esame è domani. -Sì, la imparo dopo. Beccano gli imbroglioni. Se potessi farei l'esame al posto tuo. È il tuo futuro. Sembra che tu non sappia nemmeno che stai dicendo. Hai imparato una lista di frasi e gliele stai rigurgitando indietro. Non sto cercando di imparare il francese. Cerco solo passare l'esame! Doomdah Oh Dio, l'ho rotto. -Oisín, che cosa ho fatto adesso? -Niente, va bene. Non ne posso più di questo dannato aggeggio. Siediti e mostrarmi come si usa. -Devo fare i compiti. -Non ci vorrà molto. Cos'hai fatto adesso? -Non ho fatto nulla. -Beh, hai fatto qualcosa. Lì, lì. -Ho solo mosso il mouse sullo schermo. -Eccolo di nuovo. È il mouse! Fai doppio click. Doppio click, ok, doppio click. -Devi farlo più veloce. -Più veloce? Sì, OK. No, fa' fare a me, ecco, così. Voglio che tu mi dica come fare. Non che lo faccia tu per me. -Devi solo scrivere il tuo indirizzo e-mail. -Sì, Ok. A N Non la trovo più, ah eccola, N. Guarda, ho ricevuto una email dal principe Aragaba dalla Nigeria. -Mamma, non credo sia un vero principe. -Ah, sei invidioso. No, mamma. Sta solo cercando di fregarti. È un principe, bloccato in aeroporto e ha bisogno d'aiuto. -Dove sono i dettagli della mia carta? -No, mà! Ferma! Continua ad offrirmi cookies. La Banca d’Europa ha mandato una email per riconfermane i dati della mia carta. -Devo solo inserirli qui. -No, ferma. È da un'ora che cerco di far funzionare questa maledetta stampante e si rifiuta di far qualsiasi… Oh, ci siamo. -Cos'è questo? -Solo Termini e Condizioni. L'applicazione potrebbe chiedere il vostro permesso per accedere... Non devi leggerli tutti, è solo gmail. Dice di leggere i termini e le condizioni prima. Sì, ma nessuno... È lungo 14 pagine, non devi... Nessuno... Mà! Oh, sono uscita... Cos'è questo? Cronologia… Potrebbe essere interessante, magari qualcosa sul Rinascimento. No mà, non puoi, non aprirla, non puoi aprire quella cartella. Potrebbe... potrebbe rompere il computer. -Pensavo avessi detto che non si poteva rompere. -Quello... Quello può farlo. Oh Gesù Cristo, Oisín, ma che... che cos'è quello? Doomdah Oisín tesoro, c'è il telegiornale... Che guardi? -Niente. Facevo zapping. -Hai cambiato canale. -No. -Torna indietro. -Mamma stavo... -Torna indietro! -Mà! -Oh Gesù. Dio santiss... GUARDARE LA TV QUANDO I TUOI GENITORI ENTRANO NELLA STANZA -Spegnilo immediatamente. -Hai tu il telecomando. -Pornografia. -No. È una serie tv. -Beh, non credo proprio. -Ah, mà. È quella serie... quel “Persone nella norma”. "Normal People" Ne ho sentito parlare in radio. Perverso. Non lo è. Tu arrivi sempre durante le parti peggiori. Ho sentito dire che la parte peggiore va avanti per 4 minuti e 42 secondi. -Cosa? -Mary White l'ha cronometrato. -Mamma, ma non parla di quello. -Non mi interessa. Qualsiasi cosa che si basi su quel genere di oscenità non ha nulla da offrire. -Non l'hai neanche visto. Scommetto che la madre di Barry non glielo lascia guardare. -Invece sì. -Ne dubito fortemente. -Sì lo fa. -Tu non lo guardi e questo è quanto. -Va bene. -Perché non ti prendi un bel libro? Sembra che ci sia un bel romanzo di un'autrice irlandese, Sally Rooney. -No grazie! -Dovrebbe essere eccezionale. Oisín! Hai visto la scena di sesso? Oh salve signora Flanagan. Barry. Cosa ti ho detto sull’entrare in casa da solo? -Scusi, la porta era aperta quindi... -Lo sa tua madre che vedi questa serie? -Sì, la guardano tutti. -Visto? Tutti. Beh, non la vedremo qui al 23 di Cranford Crescent. -Bene, OK, vieni Barry. -Dove state andando? -Eh… in camera mia. -Non sono mica nata ieri. Lo vedrai sul tuo cellulare. Sai cos'altro potrei vedere sul mio cellulare, se volessi? -Pornografia vera. -Sei in punizione. Già. È una quarantena, sono tutti in castigo. -E lascia qui il tuo cellulare. -Va bene! Da non crederci. Ci vuole la pazienza di un santo. -Posso restare a cena, signora Flanagan? -Vai a casa Barry. OK. Oh. Sant'Iddio è ancora qui. Gesù Cristo. Non capirò mai perché tutti guardino questa robaccia. Ma lui indossa una collana? Connell per l'amor del cielo non si tratta così una donna. La madre di quel ragazzo è coscienziosa. Ma rimanete insieme e basta. Siete fatti l'uno per l'altra. -Mamma dov'è la cena? -Oh scusami tesoro. Lo stai guardando! No, cercavo Antiques Roadshow. -Sei all'ultimo episodio. -Spero ci sia una seconda stagione. -Cosa? -Sono emotivamente distrutta. -Non ci credo. -Oisín. Ma indossi una collana? È una catenina. Doomdah -Che fai? -Guardo un film. Spostati più in là, da bravo. È il mio posto. -È tutto il giorno che non mi siedo. -Shhh! GUARDARE LA TV CON I TUOI GENITORI -Sto cercando di guardare un film. -È adeguato? -Allora? -Sì, lo è, ha vinto un Oscar. Va bene. Dio mio, è così violento. Dio mio, che nudità scandalosa. -Oisín, spegni. -Mà, è la pubblicità di uno shampoo. Che?… Oh! Oh Dio, ha proprio una bella pelle. Perché abbiamo così tanti telecomandi? Questo è per la TV. Questo è per il lettore DVD. Questo è per il satellite e questo è il telefono. Non fare il saputello. Gli ho cambiato il vaso, ora stanno crescendo benissimo. Sono venuti a pulire la moquette la settimana scorsa. -Hanno fatto un lavoro strepitoso. -Mà! Assolutamente eccellente. Ora togliamo queste… -È questo quello giusto? -Sì. Il volume è troppo alto. Lo abbasso. Mamma, quello è il canale. Hai cambiato canale! -L’altro! Torna indietro! -Indietro... ok! Vai su! VAI SU! -Ah, è l’Antique Roadshow? -NO! -Vai ancora su! -Gesù, bello quel vaso. -Vai di là a farci una tazza di té, da bravo. -Mamma… È troppo forte. Ma ci hai messo dentro il latte? Hai scaldato la teiera? È troppo dolce. Mettilo in una tazza decente. Quello chi è? -È Antonio Banderas. -Ah... Pensavo avessi detto che era un buon film. Oscar un cavolo. Oh Gesù, sono quasi le nove. Cambia e metti al telegiornale. -Cos... no mamma. Per piacere! -Metti sul telegiornale, Oisín. Mio il salotto, mie le regole. Mia la casa, mie le regole. Mia la TV, mie le regole. Tutti quesi spari e omicidi... Gesù... Non sarebbe meglio una canzone? -Oh Dio, la pioggia! Piove. Dammi una mano con la biancheria. - Mà... Oisín, vieni qua fuori! Oisín ti vuoi muovere, Dio santo? Doomdah Ok Oisín. Natale è alle porte e voglio tutti a lavoro. Va bene! QUANDO I GENITORI CUCINANO IL PRANZO DI NATALE L’anno scorso ho avuto troppo da fare. Quindi quest’anno la faccio semplice, ok? Farò solo il tacchino e l’arrosto. Patate arrosto. Carote. Cavolfiore al formaggio. Pastinache. Manzo alla Wellington. Purè di patate. Crocchette. Patate al forno. Al gratin. Al formaggio. Patatine. -Zia Rose è diventata vegana. -Quella donna deve fare la difficile. E i cugini O'Connor mangiano solo spaghetti e pizza. Mangeranno quello che avranno nel piatto. -Non ci entra! -Cosa? Non entra nel forno. Il tacchino. È una cosa mostruosa, grande come uno struzzo. Perché l'hai preso così grande se l’anno scorso ne è avanzato tanto? Non voglio farmi trovare impreparata. Abbiamo mangiato gli avanzi fino a giugno. Tacchino al curry. Brodo di tacchino. Polpette di tacchino. Il rotolo di tacchino! Ne abbiamo ancora un po’, bravo. Ho bisogno di spazio in frigo. Finisci tu quelle uova? Bevi il resto del latte. Fai fuori i cetriolini. Finisci anche la maionese. Questa cena mi farà crepare. Ma perché ti sforzi così se poi ti stressa? Beh, preferisci forse fettine di pane e Nutella? -In effetti, sì. -In effetti un corno! Pare si possa cucinare l’arrosto nella Coca-Cola. Dio che cosa disgustosa. No, per il mio uso il sidro. -Devo finire il dolce di Natale. -Mamma, ma nessuno lo mangia mai. Non è questo il punto! Dev’essere fatto e basta. Vai ad allungare il tavolo di mogano. Oh, wow, mangeremo davvero in sala da pranzo? Lo so, è un tavolo bellissimo e voglio mostrarlo a tutti. Coprilo con questa tovaglia di plastica. -Cosa? -Non voglio che venga distrutto. -Prendo le posate buone? -Sì. Ma… -…non metterle nella lavastoviglie. -Almeno qualcosa ti è rimasta in testa. Oisín, abbiamo bisogno di 18 pacchi di uvetta. -Ma quanti puddings stai facendo? -8 o 9. -Perché così tanti? -Mi piace averne in più per le emergenze. Rompere in vetro per il pudding. Brandy! Oisín mi prenderesti il brandy? Oisín, il brandy. Bravo, grazie tesoro. Gesù, non ce n’è molto. Ne abbiamo usato così tanto l’anno scorso? Mamma, Barry può cenare con noi a Natale? -Oisín, a Natale si sta in famiglia. -Dai mamma, per favore. Sono sicura che Barry voglia passare Natale con la sua famiglia. No. Ti piacerebbe fare una passeggiata con noi, il giorno di Natale, Barry? Voi potete andare a passeggiare, io sorveglierò la casa. Dio onnipotente, questa cena mi ucciderà. So che è un sacco di lavoro, mamma, ma ora è finita, puoi sederti e goderti il Natale. Non mi godo il Natale dal 1972, Oisín. Ora prendi il brandy. -Mamma, non ci servono altri puddings. Non è per i puddings! Doomdah Oisín, andiamo a trovare Breda Moynihan. -Non posso stare a casa? -Non da solo. Ma perché devo venire? È amica tua, non mia. Devi comportarti come si deve. -Parlate solo di gente che è morta. -Non è vero! Ho sentito che Mena Walsh è morta. -Oh, non dirmi. -Proprio così. -Sai chi altro è morto? -Chi? -Phelim Corcoran. -Non può essere. Beh, non stava bene. -Sheila Mckenna. -Lei non è morta. No, ma l'ho vista questa settimana e sembra star male. Oh, solo una questione di tempo. -Già. -Già. -Ma no, davvero?! -Sì! -Hai sentito? -No!? Ah, ma non dirmi. -Ma va. -Proprio così. -Ti va una tazza di tè, Oisín? -Eh... no, grazie. -Ha tipo una bevanda gassata? -Sì. -Penso di avere dell'acqua tonica in frigo. -Ma che... Oisín, devi avere molto successo con le ragazze. -Mi sa che hai da scegliere. -Beh... Non può avere una ragazza fino a dopo gli esami. Fino a quando non ha 21 anni. 36. 52. Oisín è molto bravo in matematica. È molto portato per la musica. Si interessa molto di teatro. È molto bravo in francese. Ma davvero? Parla un po' di francese per noi, Oisín. -“Comment tu t'appelle”, allora? -Eh... Che? -Oh, andiamo! -Sei forte. Sei uno spasso. Una burlona. -Possiamo andarcene tra poco? -Oh sì. -Anne, rimanete per cena? -Volentieri. Oh fantastico, ho già messo i gamberi a cucinare. -Magnifico. -Odio i gamberi. Te li mangi. Io sono allergica. E li mangerò lo stesso. -Perché? -È buona educazione. -Oh quel pasto era delizioso, Breda. -Dobbiamo riaverti qui presto, Anne. -Assolutamente. Bene, andiamo Oisín. -OK, fate un buon rientro. -Non posso sopportare quella donna. -Ah, non è così male, mamma. Quanti soldi ti ha dato? Doomdah! -Dov’è Barry? -Sta arrivando. Sono le 8:25 Oisín. Avevamo detto alle 8:15. -Ha detto che sarebbe arrivato. -È arrivato in ritardo tutta la settimana. Non avrà passaggi a scuola la prossima settimana. Ok. Non mi interessa. E sua madre non è certo veloce nel ricambiare i favori. Dio santissimo. Cos’è questo odore? -È pulita quella camicia? -Sì. Certo… Ciao. Barry… Gesù Cristo… Hai quasi tirato via la porta dai cardini. QUANDO I GENITORI TI DANNO UN PASSAGGIO -Avete tutti la cintura allacciata? -Sì mamma, non abbiamo 5 anni ok? Ok... Lasciala e poi tirala, Barry. Mamma, posso uscire venerdì sera? Non parlarmi mentre guido che mi distraggo. I McDonaghs stanno facendo dei lavori alla casa. Devono tagliare quell’erba. Quella gonna è decisamente troppo corta. Hanno dipinto quella casa di un colore orribile. Quei giacinti sono ancora in fiore. Che cancello orrendo hanno messo. -Ho dimenticato il pranzo. -Di nuovo? -Sì. -Dio santissimo. Quei panini con l’insalata andranno sprecati. -Posso avere 10 € per la mensa? -Die... ne avrai cinque. Ma non bastano! Sì, se li spendi in cibo decente. Invece che in patate al forno piccanti o Mr Slurpy. -Cosa? Quest’uomo non sa come guidare l'auto. Senza la freccia. Non lo lascio passare. Proprio no. Non ti lascio passare. Non avete proprio niente da dire? Tutti e due là... con le teste incollate ai telefonini. -Ripassiamo il verbo “étre” di nuovo. -No mamma! Je suis. Tu es… L’impertinenza di questo. Questa sta bloccando l’intera corsia. Non posso andare avanti, c’è un’area gialla di intersezione. Perché quell’uomo là dietro mi sta salutando? Le sta mostrando il medio. Beh, provo molta pena per la moglie di quell’uomo. -Cambia stazione radio. -Sto ascoltando il notiziario, Oisín. Hai ascoltato il notiziario a colazione! Sono le stesse notizie. Non cambiano. Metto su il mio CD. ♪ Mamma Mia Here we go again ♪ Metti il notiziario! -Mamma, possiamo scendere qua? -No, vi faccio scendere alla porta. -No mamma, qua va bene. -Vi lascio alla porta. Grazie del passaggio signora Flanagan. Ci vediamo domani alle 8:30. No, rimetti a posto la cintura. Non sbattere la porta. Gesù Cristo. Doomdah. Gli ospiti saranno qui tra 8 ore, ho bisogno che tutti aiutino. Oisín va in salotto e pulisci il casino di tua sorella. Ma è la sua roba! È lei che deve pulire. Non ho tempo per discutere con te, ok? Sono troppo impegnata. Sono esausta. Sto per avere un collasso. Sono di corsa. Va, fallo e basta. Gesù, bisogna avere la pazienza di un santo. Ho appena pulito i bagni, che nessuno ci vada. Ma gli ospiti non saranno qui per altre sei ore! Dove dovrei andare? Se hai bisogno, vai dai vicini, i Cavanaugh! Non vado dai Cavanaugh per fare la cacca! -Hai sprimacciato i cuscini? -Sì! -Hai spolverato dietro la TV? -Sì! -Hai tolto le erbacce dal giardino? -Sì! Hai passato l'aspirapolvere sotto il divano? Nessuno andrà a guardare sotto il divano, mamma! Perché stiamo pulendo così tanto? Perché non voglio che pensino che viviamo come animali! Ma viviamo così! Dio santo, è tutto il giorno che non mi siedo. -Hai pulito camera tua? -Nessuno entrerà lì, mamma! Allora chiudi la porta. Se entrassero là dentro si prenderebbero la leptospirosi. Non mangiare quelli, sono per gli ospiti. Oisín, vai di là a riempire il sapone. Bravo ragazzo. Non quei bicchieri, quelli buoni. Non quelle posate, quelle buone. Non quei piatti, sono troppo belli. Oh, ho dimenticato la dannata panna. -Oisín, vieni qui! -Sì? -Che c'è? -Cosa? Che? -Cosa vuoi? -Mi hai chiamato. Sono occupata adesso. Gesù, devi stressarmi proprio ora? Hai chiamato tu! Oh Dio santo, sono loro! Gesù come sono in anticipo! -Ok, vai e intrattienili. -Ma mamma, non li conosco! Devo prepararmi. Sarò da te fra un'ora, non preoccupart- Un'ora? Ma che gli dico? -Oisín, tira il pollo fuori dal forno. -Sì. È stato dentro troppo tempo. Tiralo fuori, Dio santo! -Dove lo metto? -Da qualsiasi parte. -Non c'è spazio. -Spostati. Mamma, le tue mani! Vedi se vogliono altro vino. Mary vuole sapere se abbiamo dell'acqua tonica. Non sopporto quella donna. Ciao ciao, buon rientro! Mai più. Doomdah -Ok, fine dei giochi, ora smetti di giocare. -Mamma, no. -Oisín sei in vacanza già da una settimana -Mamma, basta. E non si sei alzato dalla sedia. Ora ti alzi ed esci. Voglio vederti far qualcosa. QUANDO I GENITORI TI ROVINANO L'ESTATE Non voglio ripetere la scorsa estate. Eri in giro con una faccia avvilita senza far nulla. -Ho delle brochures. -Cosa? -Il tennis club farà un campo estivo a luglio. -No! C’è “Dizione e Recitazione” al centro ricreativo. “Orientarsi nella foresta di pini”. Campo scientifico. Attività artistiche. Ceramica. Tree shaping. Astronomia. Snorkeling in palude. Disegno di nudo. Com’è finito qui? Restano ancora due settimane da riempire. Mamma, Barry ha detto che c’è in centro... un mix di arti marziali. -Assolutamente no. Ma ancora non sai cos’è. Che ne dici di un corso di francese? Ne avresti davvero bisogno. Dovrei essere in vacanza, quello è come essere a scuola. -Potresti fare volontariato qui vicino. -No, mamma. -Se ne ricava una certa soddisfazione. -Allora perché non lo fai tu? -Che ne dici se ti insegno a giocare a scacchi? -No, grazie. Come cucire-disporre i fiori- fare il punto a croce- usare la lavatrice- imparare a guidare? Quello mai più! -Potremmo seguire dei corsi online insieme. -No. Sono in vacanza, non voglio imparare nulla. Il diavolo si serve degli oziosi. Smettila di parlare di te in terza persona, mamma. -Potresti aiutarmi in giardino. -Cosa ci guadagno a farlo? Il giardinaggio è già una ricompensa. Ogni quattro ore di giardinaggio, puoi giocare cinque minuti al computer. È un accordo pessimo! Dovrai pur impegnare il tuo tempo libero, tesoro. Barry e me stavamo pensando di entrare in una band. Oh, meraviglioso. Tuo padre suonava il fagotto nella Rathfarnham Concert Band. No, mamma una vera band, con chitarre e batteria. Non in questa casa! Tu e Barry potreste andare in bicicletta sul canale e fermarvi per fare un picnic. Non sto mica corteggiando Barry in stile 1800 mamma! Ok, Oisín le ho provate tutte. Quindi impareremo un ballo da TikTok insieme. No no no. Farò il giardinaggio, lo faccio. Doomdah -Ehi Oisín vuoi giocare al computer? -È stato proibito Barry. Ok. Oisín vuoi venire da me a giocare a calcio, -...fuori all’aria aperta? -Sì. Ciao mamma. Dove… dove andate… cosa fate esattamente? Oisín! -Che c'è? -Mi devi aiutare, ho un nuovo iPhone. -Quello è un android. -Eh? È un android, non un iPhone. Non mi interessa cos'è, non riesco a farlo funzionare. Accendilo! Non ho ancora finito di leggere le istruzioni. Non ho ancora compilato la garanzia. Questo cellulare deve durarmi cinque anni 10 anni... 15... 75 anni. Se te la giochi bene, te lo lascio nel testamento. -Voglio solo far chiamate e mandare messaggi. -OK. -Le cose basiche. -Solo WhatsApp allora. Santo cielo, no. Non voglio perder tempo con quelle applicazioni. WhatsApp è per i messaggi. -Ah sì? -Già. Oh ok, bene... allora solo quello, sì. Oh, e l'email... Skype... Facebook... e l'app della Tesco. The Words with Friends… e Zoom. -Solo le cose basiche? -Sì. Qual era la password del tuo vecchio cellulare? Password... sì... Ok, l'ho scritta da qualche parte. Ehm, sì... L'ho persa di nuovo. Ce l'avevo qui. Ok, prova... Password11 -No. -No... Prova… "Pulisci man mano", tutto maiuscolo. -No. -Prova con il mio nome. -No. -Niente... prova con il nome da nubile. -Il nome da nubile. -Ehm, sì... -Ehm... -Oisín! Il mio nome da nubile. -Devo inserire la tua password di Google. -Non so quale sia. -La tua password della banca? -Non la so. -Password di Facebook? -Non la ricordo. -Password Microsoft? -Non... -Non la ricordi. -Non ce l'ho. Oisín, non riesco... mi si è spento. L'ho rotto. -Ecco qui. -Che hai fatto? -L'ho solo acceso. -Come hai fatto? Premi il tasto. Ah, premevo quest'altro. Cos'è questo tasto? -Perchè due cose... -È il volume. -I tasti sono troppo vicini. -Premi qui e metti il pin. È assurdo... è veramente assurdo. Continua a spegnersi. Perchè lo fa? È il... è il Timeout dello schermo, si spegne. E non puoi toglierlo? Mi dà solo un secondo e poi si spegne. -Sarà impostato su 10 secondi. -Ecco, si è spento. Perchè non l'hai usato per 10 secondi. 10 secondi? Non puoi far nulla in 10 secondi! La fotocamera è davvero buona, vero? Belle foto, dovresti stamparle. Cosa sono queste? -Sono notifiche. -Certo... OK... e cosa...? -Cliccaci sopra e si aprono. -OK, ci clicco sopra... -Ok... -Inserisci il tuo pin. Non so proprio cosa sia. Doomdah Allora, Oisin, sai che vado via questo weekend. Sì, è la centesima volta che me lo dici. -Vado via con la mia amica Geraldine. -Sì. -A Bandon. L'hai ringraziata per il maglione? -Sì! Bene. Ricorda cosa ti ho detto, tesoro. -Di non aprire a nessuno. -Esatto. Ok. QUANDO I GENITORI VANNO VIA -Ti lascio 20 euro per la pizza. -Oh fantastico. A queste condizioni... Devi pulire l'ingresso, le scale e il pianerottolo. Devi sistemare l'attico. Il garage. Il capanno. Pulisci il forno. Vernicia le porte. Carteggia i mobili in giardino. -Ok, non li voglio, tieniteli. -Cosa? Ci sono 15 lattine di lager in quel mobile. Le ho contate. -Non dovresti essere già via? -Sto andando, sto andando. -Ok Oisín, mi porto via Internet. -Cosa? Perché? -Su questo non si discute. -Ma mamma, e io cosa farò? -Beh, puoi leggerti un libro. -Un libro? Ma... -Ricorda: il bidone nero va messo fuori lunedì. - Lo so. -E quello verde… -…di venerdì. E assicurati di uscire il bidone marrone con quello verde. L'ultima volta non li hanno svuotati. Devono farlo. -Non voglio che il bidone marrone cominci a puzzare. -Ok! Ok! -Bene, vado. -Sì, bene. Riconosco quando non mi si vuole. -Ricordati di annaffiare le piante. -Sì. -Dagli tanta acqua. -Sì, lo farò. -Ma non dargliene troppa. -Cosa? Ti lascio la mia carta di credito in caso ci fossero emergenze. -Solo per le emergenze. -Ok, qual è il PIN? È ...(indistinto) Cosa? Mamma, non ti sento! Non ho intenzione di urlare il mio PIN così che lo possano sentire tutti. Non serve che lo urli, ci siamo solo noi due. Dillo. Ho lasciato la chiave di scorta nascosta in giardino. -Dove? -Tra l'acacia e l'agapantus. Non so quali piante siano. Una ha le foglie variegate. E l'altra ha soprattutto fiori... Bene, cosa sto dimenticando? Oh questa è Geraldine. Ok. -Bene... -Ci vediamo. Mamma! -Ti voglio bene tesoro. Stammi bene. -Lo farò. -E ricordati quello che ti ho detto. Non aprire la porta a NESSUNO. -OK! Bravo ragazzo. Ok. Bravo ragazzo. A presto. -Ah, e non dimenticarti dei bidoni. -Sì, va bene, ciao. -E niente feste. -Mamma, ciao. -Mamma vai e basta! -Vado, vado. Sono andata. Gesù Cristo. Oisín! Ho dimenticato le mie chiavi. Oisin ci sei? Dai Oisin.. -Ho dimenticato le chiavi. -Non posso aprire la porta a nessuno. Doomdah Oisín Che c’è? Mi serve una mano in giardino. -No mamma! -Lo hai promesso, Oisín. Un piccolo aiuto, queste erano le condizioni per andare in discoteca. Ok! QUANDO I GENITORI TI FANNO FARE GIARDINAGGIO Finiremo in cinque minuti. Finiremo in 20 minuti. 14 ore. Cosa?! Iniziamo con la siepe. Prendi le cesoie. -Non possiamo usare quelle elettriche? -Oddio, no. Ah, già, velocizzerebbe troppo il lavoro. Troppo pericolose. Non passerò le prossime 24 ore in Pronto Soccorso. Già, sarebbe più divertente del giardinaggio. -Ti darò cinque euro l’ora. -Cinque euro? Ne ho spesi 400 per tutto il materiale da giardino. E questo dovrebbe farmi stare meglio? Sapere che spendi di più per il giardino che per me? Spendo già abbastanza per te, signorino. -Possiamo ascoltare un podcast? -No. -Possiamo ascoltare della musica? -No. -Possiamo ascoltare la radio? -No. Puoi ascoltare gli uccellini, Oisín, la musica della natura. Come va? Se sei qui per salvarlo, Barry, puoi aspettare per un altro paio d’ore. Oisín, puoi darmi la mazza, tesoro? -Che hai detto? -La mazza, tesoro. -Scusa? La…? -Ho bisogno di una mazza. -Hai bisogno… di una mazza? -Sì. -Hai bisogno di una “mazza”? -Sì! -Te ne procuro una? -Sì. Puoi prendermene una, grazie? Guarda qua. Ah, mamma! Questo è il gatto di Ann O'Connor! Perché l’hai presa? -Ho intenzione di rigettarla oltre il muro. -Mamma… Sono dei bei fiori. Sono erbacce. -Io penso siano fiori spontanei. -Sono erbacce. Tirale via. Penso che siano belli. Possono sembrare belli. Possono piacere alle api. Ma sono erbacce. Tirale via. Mamma, dentro è tutto sporco. Quel guanto va benissimo, è nuovo di zecca. Che senso ha un guanto se è sporco all’interno? Certo che voi due siete proprio d’aiuto. C’è un’ape. Hanno più paura loro di quantaaaAH -Ah, bastarda, va via. -Dov’è? Ok, quelle là sono delfine, ok? E affianco ci sono le azalee. E qui credo abbiamo delle titillate montane. -Cosa? -Titillate montane. Prendi la mazza. -Possiamo fare pausa e prendere dei gelati? -Oh sì! Non hai fatto niente, Barry. -Dei Magnum. Quelli ad edizione limitata. -Non ne abbiamo. -Sì invece, sotto i piselli congelati. -Gesù Cristo, sa dove sono le cose. Vado a prenderli. Bene, abbiamo finito. -Non è bello? -Sì. Dovresti essere fiero di te, hai fatto un gran bel lavoro. Già, pensavo peggio. Già, e sarà bello per i giardinieri che verranno domani. -Cosa? -Gli abbiamo dato un bel vantaggio. Giardinieri? E perché non hai fatto fare tutto a loro? -Costano 25 € all’ora, Oisín. -Mamma, ci abbiamo messo tutto il giorno! Doomdah Gira. Gira. Gira. Stop. -Questo lato è un po’ irregolare. -Mamma, è tutto uguale. No, preferisco l’altro lato. Gira. Gira. FARE L’ALBERO DI NATALE CON I GENITORI Non so perché tuo padre insista nell’avere questa mostruosità ogni anno. È troppo grande. Pensa di essere in un centro commerciale? La macchina è distrutta. Aghi di pino ovunque! 80 Euro? Quello che vende gli alberi è un ladro. -Mamma, è questa la scatola giusta? -Ha visto tuo padre arrivare… È questa la scatola? -“Non perde aghi“, col cavolo. -Mà? Io dico che dichiara solo la metà dei soldi. Mà! -Penso proprio che tornerò a parlagli. -Mamma! Non c’è bisogno di- È la scatola sbagliata Oisín.