Ok. Sono tornata
dal colloquio con i genitori.
Scendi immediatamente.
TUA MADRE DOPO
IL COLLOQUIO CON I GENITORI
Tre ore sono stata lì.
Nell’atrio si congelava
e non una tazza di tè nei paraggi.
Devono limitare
a tre minuti massimo per materia.
Alcuni genitori hanno parlato
fino a sfinire gli insegnanti.
Che hanno detto su di me, allora?
-L'insegnante di matematica
ha detto che te la cavi. -Buono.
Cavartela, Oisín?
Dovresti essere il più bravo.
-Mà, non sono bravo in matematica.
-Non ti applichi e basta.
Ho parlato con il signor O'Donovan.
Ha detto che fai
giusto il minimo per andare avanti.
-Ho preso una B a Natale.
-B o no, ti ha inquadrato, caro mio.
Non ti applichi. Hai un grosso potenziale.
Hai cervello da vendere.
Ti devi metter sotto.
Pigro. Non ti applichi e non ti applichi.
Il mio Oisín
potrebbe lavorare per la NASA.
-Non voglio che ti sieda più
affianco a Barry. -No.
Vi vedo lì seduti, a farla franca.
Ho parlato con la signora Flynn,
l’insegnante di economia.
Ha detto che lavori sodo
e agli esami dovresti andar bene.
-Onestamente, non credo sapesse
chi tu fossi. -Mamma!
Ok, non credi a tutte le cose buone
e a quelle cattive sì.
La signora Gaughan ha detto
che devi fare di più.
-Ce l’ha con me.
-Non ce l'ha con te.
-Sì. -Non c’è nessuna cospirazione.
-Mi ha buttato fuori
tre volte la scorsa settimana. -Cosa?
-Cos’ha detto il signor Geraghty?
-Non credo sia un bravo insegnante.
-Mà, cos’ha detto su di me?
-Non è adatto al ruolo.
-Cos’ha detto?
-È troppo alla mano.
-Mà! -Voglio dire, cerca di essere amico
di tutti gli studenti.
-Cos’ha detto?
-Beh… ha detto che vai bene.
Il signor Doyle, il vice preside,
lui sì che è un uomo di disciplina.
Mamma, è un pazzo.
-Cos’ha detto l’insegnante d’arte?
-Non ci sono andata.
-Cosa? E perché no?
-La fila era lunga un chilometro.
-Parla tanto.
-Ma è la materia in cui vado meglio.
Ho visto la nuova insegnante di inglese,
la signora O'Neill.
Molti padri non vedevano l'ora di parlare.
Comunque, penso non fosse vestita
in modo adeguato. Per niente.
La consulente scolastica dice,
in base al tuo punteggio negli esami,
che dovresti pensare
a fare un lavoro manuale.
-Tipo falegnameria o tessitura.
-Che?
Per la verità, odorava d'alcool.
Il signor Rooney voleva sapere
se ti unisci al club degli scacchi.
-Ho detto di sì.
-Cosa?
-Se ti unisci al club di discussione.
Ho detto di sì. -No!
-Se ti unisci al coro e ho detto sì.
-Mà!
…iscriverti a Taekwondo e ho detto no.
Ho parlato con l’insegnante
di musica e teatro.
Cosa? Mà!
-Le ho detto…
-Ah no no!
…che dovresti essere tu
a fare Oliver nella recita.
Hai una bellissima voce.
Quel Shaffrey non è capace
di fare una nota giusta
e non sa proprio ballare.
Doomdah
-Oisín!
-Che c'è?
Aiutami in cucina.
Ho un sacco da fare.
-Ah, devo per forza?
-Sì. Devi per forza.
CUCINARE CON I TUOI GENITORI
Usa quantità precise, Oisín.
Segui la ricetta alla lettera.
Ok, quanto ne aggiungo?
-Una manciata può bastare.
-Che?
Un cucchiaino da tè ricolmo.
Una noce. Una cucchiaiata.
Un pizzico. Una cassa.
Un goccio.
Non sono unità di misura!
-Cosa cucini?
-Del pesce.
-Odio il pesce.
-Lo mangi lo stesso.
Infilare la pizza in forno
non è cucinare.
Fare noodle istantanei
non è cucinare.
Mangiare Dairylee Dunkers
non è cucinare.
Mangiare i cornflakes dalla scatola
non è cucinare.
Ora… Pulisci man mano che fai.
Mamma ho fame.
Se hai fame
mangia qualcosa di piccolo.
Non c'è alcun nutrimento lì.
Non ti dà sostentamento.
Se hai fame
mangia una mela.
Non mangiare direttamente
dalla borsa della spesa.
Gesù Santo, almeno lascialo
un minuto nella credenza.
Non mangiare il prosciutto
direttamente dalla confezione.
Non mangiare direttamente dal frigo.
Mettilo su un piatto.
-Quei Penguins sono per Natale.
-Siamo a luglio.
Rimettili in freezer.
Pulisci man mano che fai.
Il pollo può essere letale.
Devi cucinarlo fino a quando
non diventa nero.
Tutti i coltelli sono affilati.
Stai attento a questo lato del coltello.
Pulisci man mano che fai.
Se guardi l'acqua non bollirà mai.
-Sta bollendo.
-Ma dai?
Non graffiare le mie pentole antiaderenti!
-Ti va di mescolare Oisín?
-Non ho 5 anni, mamma.
-Ti va di leccare il cucchiaio?
-Sì.
-Ti lascio a farlo da solo, ok?
-Ok.
Bravo ragazzo.
No, lo stai facendo
troppo lentamente Oisin. No, no.
Mamma fattelo tu allora.
Tuo padre cucina la cena domani sera.
-Dove stai andando con il microonde?
-Nel bagagliaio dell'auto.
È l'unico modo
per fargli fare un pasto decente.
Doomdah.
Allora, Oisin:
vuoi provare un po’ di vino?
-Oh, sì.
-Solo un sorso.
-Ok.
-Ecco, a te.
-Così è troppo.
-Ma non l’ho neanche provato.
ANDARE A CENA CON I TUOI GENITORI
L’anatra è molto grassa.
Il pollo può essere insapore.
I falafel
possono essere molto secchi.
La lasagna la posso fare io.
Potrei vedere cosa
hanno preso gli altri tavoli.
Mamma non farlo.
Sto solo vedendo
cosa avete ordinato qui.
È una carbonara, sì?
Ok.
Sembra squisita.
Un po’ pesante per me.
Non potrei prenderla.
Questa una saliera bellissima.
Un bel portacandele. Vetro.
Scommetto che sono d’argento.
Già… però sono
difficili da pulire.
Scommetto che non vanno
in lavastoviglie.
Dell’acqua, per favore.
-Ok. Naturale o frizzante?
-Di rubinetto... già.
Ha lo stesso sapore.
-Pasta alla bolognese, per favore.
-No. C’è troppa cipolla.
-C’è molta cipolla, vero?
-Ce n’è un po’ nel sugo.
-Ok, no, ti fa male.
-Mamma, sto bene.
Coma va a scuola?
-Tutto bene, il signor O’Neill era…
-Tesoro, stai dritto con la schiena.
-Ok. Il signor O'Neill diceva ieri…
-E le spalle, vanno indietro.
-Il signor O'Neill diceva che la classe…
-I gomiti, non sul tavolo.
-Allora, che diceva il signor O'Neill?
-Niente.
Dio, hai proprio la luna storta.
Mi sembra sappia di tappo.
-Ah, sì, lo è.
-Mamma, era un tappo a vite.
-Il tuo è caldo?
-Sì.
Il mio è freddissimo.
-Dovrò farlo riscaldare.
-Ma si vede il vapore!
Chiedo di riscarlarmelo. Sì.
-Ok, scusi, può riscaldare
questi due, grazie. -No, mà!
Questo è delizioso,
ma ha bisogno di un po’ di sale.
Oisín, tesoro, mangia piano.
Goditi il piatto. Non è una gara.
I modi, Oisín. Mastica bene.
Non divorare. Ti sai ingozzando.
Mastica.
Serve un altro po’ di sale.
Beh, è stata una vera delusione,
considerando quanto è costato.
-Sì, penso che dirò qualcosa.
-Oh no, mamma!
-Ora glielo dico.
-Ecco il conto.
-Andava tutto bene?
-Sì. Benone.
-Buono. Grazie.
-Si figuri.
Ok. Ho un voucher qui…
Allora...
-Mamma… ma questo è scaduto nel 2017.
-Io ci provo.
-Mamma non farlo.
-Ci provo.
Troppo salato,
c’era troppo sale nel cibo.
Doomdah
Voglio tutte le sveglie
impostate per le 6:00.
Alle 6:00?
Oisín, devi essere in aeroporto
almeno 2 ore prima del volo.
Almeno 3 ore prima del volo.
5 ore.
-16 ore prima del volo.
-Mamma!
Non voglio lasciare nulla al caso.
Voglio essere lì e stare tranquilla.
Ci andiamo in taxi?
-In taxi?
-Sì.
Oisín, non siamo milionari.
-Non dire in giro che siamo in vacanza.
-Perché no?
Potrebbero venire i ladri.
Scollega la TV. Disconnetti Internet.
Scongela il freezer.
Taglia l'erba.
Innaffia le piante.
Porta dentro i mobili da giardino.
Accendi la radio. Tira le tende.
-Lascia una luce accesa al piano di sopra.
-Perché?
-Penseranno ci sia qualcuno a casa.
-Qualcuno che sta sempre in una stanza?
Dobbiamo svuotare il frigo
prima di andare.
-Ma non buttare nulla.
-Ok.
Mangia quell'avanzo di pane.
Finisci quegli yogurt. Mangia quelle olive.
Finisci i cetriolini.
Che?
Non toccare quelle patatine.
Sono per gli ospiti.
Scrivi una nota al lattaio.
L'ultima volta c'erano 16 litri di latte
fuori al sole. -Ok.
Era formaggio.
-Possiamo andare a vedere lo stadio?
-Abbiamo molto da vedere, Oisín.
-Ci sono 17 chiese solo in quella strada
e tutte hanno degli affreschi. -No!
Perché non posso rimanere a casa?
Sono grande abbastanza.
Non dopo quello che ha fatto
tuo fratello due anni fa.
I pavimenti erano distrutti.
Le begonie non si sono più riprese.
Tutti gabinetti erano intasati.
Ho trovato degli spaghetti nel portico.
Ho trovato le scarpe di tuo padre
sparse per tutta la strada.
Io non sono Daniel, ok?
Hanno trovato foto di famiglia
nel giardino dei vicini, ora ricordo.
-Abbiamo tutto?
-Sì!
Bene.
Dio, che stress!
Vorrei evitarla questa vacanza.
-Anche io!
-Oisín!
Doomdah!
Osín, Osín, ci sei?
Che? Mamma, perché telefoni
dal piano di sopra?
Ce l'ho. Ce l'ho.
-Hai cosa?
-Il corona! Ce l'ho!
-Hai il Covid?
-Sono uscita dalla doccia e ho tossito.
Stai lontano da me!
Sarò in quarantena nella mia stanza.
-Ok.
-Ora dovrai gestire la casa.
-Fino a quando non guarisco, tesoro.
-Ok.
-Puoi farlo?
-Sì.
-Sei capace di farlo?
-Cosa? Sì, mamma.
-Ne sei sicuro?
-Mamma, penso di esserne in grado.
Guarda che non è semplice.
Gestire la casa è una cosa difficile.
Ok. Penso di esserne in grado.
Ok...
Ok, bene.
Dio, la casa ci crollerà addosso.
IN QUARANTENA
CON I TUOI GENITORI
Devi passare
l'aspirapolvere al piano di sotto.
Mamma.
Oisín, la polvere si accumula,
se non la togli.
-Ok, va bene, lo faccio. Dov'è?
-Cosa?
L'aspirapolvere. Dov'è?
Gesù, non sa nemmeno
dov’è l'aspirapolvere.
Dimmi dov'è e basta.
-Nel sottoscala.
-Solo questo dovevi dire.
-Oisín, devi pulire l'interno del water.
-Sì, lo so, mamma, lo sto facendo.
-Vai fin dentro con la spugna.
-Mamma!
Stai strofinando bene?
Fammi vedere.
-Mamma!
-Fammi vedere il water.
-Basta.
-Riesco a vedere dello sporco.
Chiudo!
-Dove metto il detersivo?
-Nella vaschetta, Oisín.
Sì, ma... In quale parte?
-Stai facendo il prelavaggio?
-Non lo so.
-L’ammorbidente va a sinistra.
-Devo metterlo?
-Quello è solo per gli asciugamani.
-Ok.
A destra è per il prelavaggio.
Al centro è per il detersivo.
Dove metto il detersivo in polvere?
Non usiamo quello ma le capsule,
vanno messe nel cestello.
Oh, bene, non potevi dirlo prima?
Lo metto al centro.
Fermo, Oisín,
quello è per la lavastoviglie!
-Hai spolverato sopra le cornici?
-Sì.
-Fammi vedere.
-Mamma.
-Oisín, fammi vedere le cornici.
-Ok, va bene.
Ecco. È sporco, lo sapevo. Sporco.
Assolutamente sporco.
-Hai pulito le finestre?
-Sì, ma è rimasto il segno.
-Cosa hai usato?
-Ho usato il prodotto per il vetro...
-Oh, no, è per il forno.
-Ah, porc...
-C’è un problema con i vestiti.
-In che senso?
-Sono diventati più piccoli.
-Oddio, il mio cardigan buono!
-Che temperatura hai usato?
-80 gradi?
80 gradi?
Come hai fatto a impostarla così alta?
Ora che hai lucidato i paralumi devi...
Sant'Iddio!
Posso avere un minuto di pace?
Non mi sono seduto
per tutto il giorno.
Sono esausto.
Con te ci vuole la pazienza di un santo.
-Hai tossito ancora, da stamattina?
-No.
-Hai la febbre?
-No.
-Peso sul petto? Difficoltà a respirare?
-No.
-Perdita dell'olfatto o del gusto?
-No.
-Ti senti stanca? Priva di energie?
-No.
Beh, non hai niente, signorina
quindi esci da quel letto
e vieni qui subito.
Urrrrgh
Come sei fastidioso.
Doomdah!
Okay. Piano, piano.
Vai piano, piano!
-Vado piano.
-Stai correndo!
-Non sto correndo!
-Sì invece! E non ce n’è bisogno.
-Oh, freno a mano, freno a mano!
-Mamma!
-Mamma!
-Pensavo volesse immettersi.
Aspettati l'inaspettato.
Di nuovo, freno a mano!
-Mamma!
-Scusa, scusa. Questa era colpa mia.
Mamma, no! Non puoi mettermi
il braccio in mezzo!
Non c'è nessun bisogno di urlare.
Qui c'è un guidatore principiante,
c'è un principiante! Stai attento!
È come te: è un po' nel panico.
È molto nel panico.
-Stai sotto il limite di velocità.
-Mamma, sto andando a 24 km/h.
Ah sì?
24. Bene, sì.
Ti stai immettendo in una rotonda.
Devi stare molto attento. Oisín! Che fai?
Oh Dio, ci sono macchine ovunque!
Stai attento, controlla a sinistra.
A sinistra, a destra! Destra e sinistra.
Dio santissimo, siamo ancora vivi.
Non hai bisogno della quinta.
È per chi fa le corse d'auto.
-Ora, fai… piano…
-Mamma!
C'è un'auto che arriva.
Sei troppo vicino a quegli uccelli.
La terza. Ti serve solo quella.
Prima, seconda e terza.
Semplice.
Proviamo un'inversione
a tre tempi, ok?
Ora, devi far fermare l'auto.
-Sei troppo vicino!
-Smettila di toccare il volante, mamma!
Stai tirando via
il paraurti posteriore, Oisín!
Questa è una zona pericolosa.
Blocca tutte le porte.
Stai attento ai narcisi!
Stai andando in mezzo a quei narcisi là.
Gesù. Bellissimi.
Bellissima aiuola.
-Quello non è il tuo amico di scuola?
-No, non penso.
-Sì, è lui. Ferma la macchina.
-Cosa? No, non mi fermo.
-Sta imparando a guidare!
-Mà!
Non badargli, tu fai quel che devi fare.
Stai tranquillo. Lascia la frizione.
Basta che tu stia calmo.
Sii sempre calmo quando guidi, ok?
-Che caz… questo stronzo di merda.
Ora gliene dico quattro. -Mamma!
Doomdah
Oisín, alzati!
Non puoi arrivare in ritardo
il primo giorno.
Su su. Corri.
Muoviti, signorino.
Sbrigati. Non tergiversare.
Avresti dovuto avere tutto pronto
già da ieri sera, Oisín.
Non sei d'aiuto!
-Sistema quel bottone. E la cravatta.
-Mamma!
-È troppo grande.
-Ti andrà bene l'anno prossimo.
-Non puoi indossare quelle.
-Sono scarpe normali!
Beh, a me sembrano da ginnastica.
Gesù, quanto pesa questa borsa.
Il costo di tutti quei libri.
Il costo di quell'uniforme.
Il costo di quella gita di classe.
Contributo volontario un corno.
-Che cosa stai cercando?
-Una penna.
Non ha neanche una penna.
-Chi hai di Storia quest'anno?
-Il Signor Flanagan.
Oh Gesù Santissimo.
-Questi chi li ha presi?
-Papà.
Sono solo zucchero e...
-Ti preparo del porridge.
-No, per favore.
Ecco, tieni.
Mamma, posso avere
dei soldi per il pranzo?
-Ti faccio dei panini.
-Che…?
Non c'è niente che non vada
nei panini alla marmellata
Nei panini con lattuga e formaggio.
Panini con cetriolini
e salsa Branston.
-Oisín.
-Che c’è?
-Non sederti accanto a Barry quest'anno.
-Cosa? Perché?
-Sai perché.
-Mamma!
Siediti accanto a James White.
Non ha preso tutto 10?
-Sì, ma è un coglione.
-Un cosa?
-È noioso.
-Non è quello che hai detto.
Quel cappotto non è abbastanza caldo.
Metti questo.
-Mamma, io quello non lo metto .
-Oisín.
No!
-Ti accompagno.
-No, vado in bici.
-Ti vergogni di tua madre?
-Sì, ovvio.
Caschetto.
-Bene, fatti vedere.
-Mà, devo andare.
OK, buona fortuna tesoro.
Rimettiti quel cappotto!
E il caschetto.
Doomdah