Quando ero piccolo, lo facevo spesso. Ritagliavo le facce o le immagini dai libri e le attaccavo a dei bastoncini le appendevo in stanza e le illuminavo, così quando spegnevo le luci, esse si riflettevano sulle mie finestre. Cercavo di smettere di aver paura di questa idea di questa presenza sulla mia finestra. Non penso mi abbia aiutato. Ma era un po' esilarante. A tratti anche divertente. Ed era l'inizio di una fase che forse mi sta aiutando. Il voyeur nei miei lavori non dovrebbe essere una presenza spaventosa o minacciosa come spesso viene raffigurato nei film e nei romanzi. È come qualcuno che si sente fuori dall'equazione. Il voyeur rappresenta me in questa fase. [Dan Herschlein Scruta Dentro] [Dan Herschlein, artista] Guidavo ogni giorno fino a Long Island per lavorare su quelle sculture nello studio dei miei genitori a Long Island. Mi permisero di usare metà stanza e il resto era occupato da tutta la loro roba, messa da parte. Le sculture sono basate su Long Island, e la mia infanzia lì, e i sentimenti che provavo crescendoci, e nello specifico il senso di solitudine. Parte d