[New York, primo piano] [in sottofondo "C.R.E.A.M." dei Wu Tang Clan] Non voglio vedere su cosa lavoro. La testa è l'unica parte del corpo che non vediamo, quindi, voglio lavorare questa zona senza vederla. Tipo così. [Diana Al-Hadid, Artista] Inizio gran parte del mio lavoro senza sapere cosa sto facendo. Mi sono arresa a questo. Vorrei sapere quel che non so, vorrei conoscere i limiti del mio pensiero. Molto del mio lavoro inizia dallo studio del materiale e da quello che posso o non posso realizzare con esso. Voglio far si che un materiale si comporti male. [AL-HADID] partendo da questo e lasciare che si connetta a quello... [ASSISTANT] Okay [AL-HADID] domande interessanti producono risposte interessanti e scoperte incredibili. [AL-HADID] Per cui magari inizia a coprire questi... [ASSISTANT] Si [AL-HADID] Gli artisti fanno continuamente queste scoperte nei loro studi. [AL-HADID] E continueranno qui ... Forse. Non produco opere perchè sono interessata a qualcosa. Non voglio spiegarti qualcosa. Lo faccio per interessarmene. ["Suspended Reality" di Diana Al-Hadid ] [1986; Cleveland, Ohio] Bè, probabilmente ho avuto un'infanzia atipica. Quando ero in prima elementare, quando mi sono trasferita dalla Siria, non parlavo inglese e non sapevo leggere e scrivere. Ero la bambina immigrata un po' strana che disegnava tanto. [RISATE] Dovrei farti vedere quei disegni. [Disegni, 1990-94] Mia nonna, una pittrice, mi disse che se avessi imparato a disegnare mani e persone, allora sarei stata davvero un'artista. Così [RISATINE] ho provato a fare così. Credo che molti bambini disegnino partendo dalla realtà o da una fotografia, ma io volevo che i miei disegni sembrassero più veri delle fotografie. [RISATE} [MARIANNE BOESKY] Incredibile! Guarda quello! Ok, chi avrebbe pensato che sapevi fare un disegno così. [AL-HADID] [RISATE] Ho iniziato così. [BOESKY] E' incredibile. [TUTTE E DUE RIDONO] [Marianne Boesky -- Gallerista] [AL-HADID] Così, passando ad oggi, credo che tutto ciò, l'ansia delle scuole medie, ogni segno, ogni piccola matita-- stessero costruendo strati e sviluppando qualcosa di più grande. Ho un certo interesse per la fisica e la matematica. La scultura è intrinsecamente matematica. Vive nel suo mondo. Purtroppo, deve obbedire alla forza di gravità. Non so, sono forse invidiosa dei dipinti. Guardavo dei dipinti nord rinascimentali e manieristi... [Dipinti, c. 1420–1528] Hanno molta più libertà in termini di scala e volumi, specialmente per quanto riguarda la forza di gravità e l'illusione. Io invece mi confronto con uno spazio e una forza di gravità reali, mentre loro possono fare cose che io nemmeno mi sogno. [Rumore di metallo che viene segato] [Marianne Boesky Gallery -- Chelsea] Per me alzare una scultura dal suolo è il primo modo di ribellarmi. E' solo il primo evento. Faccio molti sforzi [RISATINE] per alzare le cose dal suolo, Non so se le persone realizzano che ... voglio dire, avere le cose sempre così...è orribile! Volgiono cadere, ma miracolosamente non cadono, ma solo perchè lavoro davvero sodo per non farli cadere. Questo è ciò che faccio ogni giorno, e non voglio annoiarvi con tutti i dettagli meccanici. ["At the Vanishing Point" -- 2012] ["Divided Line" -- 2012] Realizzando questi grandi lavori, mi preoccupo soprattutto di come porre la vostra attenzione su peso, volume, spazio, interni ed esterni. ["Antonym" -- 2012] Voglio realizzare qualcosa di improbabile. ["Suspended After Image" -- 2012] Ho già abbastanza realtà nella mia vita, non che viva in un mondo fantastico, ma voglio spostare un po' il peso dall'altra parte.