[Minerva Cuevas: Aprire i confini]
Il termine "attivista politico"
è problematico.
Penso che la sfida
sia smettere di riferirsi
all'attivismo,
perché ognuno di noi ha questo bisogno
di reagire nella vita
e quindi di generare atti politici.
--[GIORNALISTA]
Al confine fra Stati Uniti e Messico,
--un muro divide due mondi.
--Povertà al Sud.
--Ricchezza al Nord.
[CUEVAS] In generale, penso
che il mio lavoro siano le mie ricerche.
Ho pianificato un progetto
per il confine fra Messico e Stati Uniti.
La mia idea era:
se c'è un confine
dovrebbe esserci un ponte.
Non ero mai stata nell'area del Rio Bravo.
Ho appreso che il confine storico
è la parte più profonda del fiume.
Alla fine ho scoperto che quell'area
era una sorta di ponte naturale.
Così ho deciso di usare
le rocce in quell'area
per tracciare un ponte
fra gli Stati Uniti e il Messico.
Stavo evidenziando le rocce
con del calcare,
per lasciare un segno del passaggio.
Si può osservare questa linea tratteggiata
attraverso il Rio Bravo.
Insieme all'installazione, c'erano
elementi relativi all'atto di camminare--
come bastoni da passeggio
e libri riguardanti
il deserto di Chihuahuan.
L'atto di camminare dal Sud al Nord era
l'atto più politico che si potesse fare.
[GIORNALISTA]
Il presidente Trump ha proposto
la costruzione di un muro
sul confine fra Stati Uniti e Messico,
i costi dell'opera si aggirano
sui 22 miliardi di dollari.
Come riportato
dall'agenzia Reuters,
il completamento dell'opera
richiederebbe circa 3 anni e mezzo.
[CUEVAS] Vieni a conoscenza dei confini
grazie ai media.
È connesso ai limiti o al controllo.
La violenza è un elemento molto forte
nella percezione
di cosa sia un confine.
Lungo il fiume, ci sono
delle pattuglie di confine;
ma non c'era nessun segno del confine.
L'intera area era priva
di recinti o muri.
Non essere testimoni di nulla, connesso
a quel tipo di violenza mediatica
è la prima liberazione.
Ti accorgi che ad essere intimidatorio
è il deserto stesso.
Successivamente, sono stata invitata
a prendere parte a delle conferenze,
riguardanti: il cambiamento climatico
lo sviluppo urbano
e l'idea dell' "artista come attivista".
C'è questa aspettativa che un singolo atto
possa generare il cambiamento.
Libri e progetti
possono essere importanti,
ma non sono la soluzione.
I problemi e le crisi nel mondo
sono generate da tutti.
Perciò è necessaria una reazione di massa
per produrre un cambiamento della realtà.
[LA FOLLA URLA]
Nessun divieto, nessun muro!
Nessun divieto, nessun muro!
Nessun divieto, nessun muro!
[CUEVAS] Ai giorni nostri il nazionalismo
è connesso alla violenza, al diverso
e alle differenze fra le varie comunità,
Il muro non fermerà l'immigrazione.
Il muro rinforza soltanto
l'immaginario collettivo,
che identifica il muro con la violenza.
Infatti, potrebbe aumentare
il traffico di essere umani.
Sembra che oggi, le reazioni stiano
assumendo caratteri un po' estremi,
quando si pensa al significato
dell'essere uomini e donne,
e a cosa si voglia non soltanto
dalla politica,
ma dalla vita di ogni giorno.
???
[sottotitoli di Michele Fanelli]