Sono un illustratore medico, ed ho un background culturale insolito. Fin da piccolo, mi é piaciuto osservare come verità e bellezza si esprimono nell'arte e nelle scienze. E per quanto siano entrambe cose di per sé meravigliose, benché entrambe abbiano caratteristiche di grande valore, poterle studiare entrambe matematicamente, scientificamente... ...è come se fossero i due gemelli siamesi ideali con cui uno scienziato vorrebbe uscire. (Risate) Sono espressioni di verità da riverire, da adorare. Sono ideali potenti, irriducibili, unici, utili, a volte, spesso anzi, molto dopo gli eventi. Mostrate alcune immagini adesso, perché non voglio guardarmi nello schermo. Bellezza e verità sono cose spesso "invisibili" a chi non si occupa di scienza, che permette di accedere alla sua bellezza solo se capisci il linguaggio, la sintassi della persona che studia il soggetto in cui verità e bellezza si esprimono. Se osservate la matematica, E=mc², o la costante cosmologica, dove c'é un'ideale antropico, dove vedete che la vita dovette evolvere a partire dai numeri che descrivono l'Universo, queste sono cose molto difficili da comprendere. E fin dalla mia formazione come illustratore medico, E fin dalla mia formazione come illustratore medico, fin da quando mio padre, scultore e mio mentore visivo, mi insegnò l'animazione, ho cercato di trovare un modo per aiutare le persone a comprendere la verità e la bellezza nelle scienze biologiche, usando l'animazione, le immagini, le storie. Così le cose che non sono necessariamente evidenti alle persone possono essere illustrate, insegnate e comprese. Spesso oggi gli studenti sono immersi in un ambiente dove imparano cose che sì, incorporano verità e bellezza, ma sono insegnate "a compartimenti stagni" e "abbassate" fino al punto in cui verità e bellezza non sono sempre così evidenti. Un pò come la vecchia ricetta per la zuppa di pollo, da bollire finché ogni sapore... scompare. Non vogliamo fare questo ai nostri studenti. E abbiamo l'opportunità di "aprire" l'istruzione. Ho parlato con Robert Lue, del Dipartimento di Biologia Cellulare e Molecolare di Harvard, un paio di anni fa. Mi chiese se io ed il mio team saremmo stati interessati (e disponibili) a cambiare il modo di impartire la formazione scientifica e medica ad Harvard. E così ci impegnammo in un progetto che avrebbe esplorato la cellula, che avrebbe esplorato la verità e la bellezza della biologia cellulare e molecolare, fornendo agli studenti una visione più ampia, omnicomprensiva dei fatti. Avrebbero così potuto farsi un'idea mentale della cellula come di una città immensamente complicata, grande, fervida, popolata da micro-macchine che davvero sono al cuore della vita. Queste micromacchine, l'invidia dei nanotecnologi di tutto il mondo, sono dispositivi autonomi, potenti, precisi, accurati, fatti con stringhe di amminoacidi. Danno energia al moto delle cellule, alla loro replicazione, ai nostri cuori, alle nostre menti. E pertanto volevamo capire come trasformare questa storia in un'animazione che rappresentasse il "pezzo forte" di BioVisions, un sito web creato da Harvard per gli studenti di biologia cellulare e molecolare che, in aggiunta a tutta l'informazione testuale, a tutta la didattica-- mettesse tutto insieme visivamente, perché gli studenti interiorizzassero la vera immagine di una cellula in tutta la sua verità e bellezza, e fossero in grado di studiare con questa visione in testa, in modo che la loro immaginazione e le loro passioni ricevessero una scintilla, facessero progressi ed usassero queste "visioni" per fare nuove scoperte e capissero come davvero funziona la vita. E così ci siamo proposti di osservare il modo in cui queste molecole sono messe insieme. Abbiamo lavorato con un tema, ossia, abbiamo i macrofagi che scorrono dentro un capillare, e stanno toccando la superficie della parete capillare, raccogliendo informazioni dalle cellule sulla parete capillare, e ricevono l'informazione che da qualche parte là fuori c'é un'infiammazione, che non possono vedere né sentire. Ma ottengono l'informazione che li fa fermare, comprendere che hanno bisogno di creare tutte le varie parti che fanno loro cambiare forma, e poi provano ad uscire da questo capillare e trovare cosa sta succedendo. Questi motori molecolari-- dovevamo lavorare con gli scienziati di Harvard e con database di modelli molecolari atomicamente precisi e capire come si muovessero, e cosa facessero. E dovevamo capire come illustrarlo in modo da permettere sì di spiegare cosa stava succedendo, senza però visualizzare tutta la cellula, rendendo la comprensione impossibile. Perciò vi mostrerò tre minuti di questo film, che illustrano bene questo primo aspetto. E' un progetto che andrà avanti ancora per altri quattro o cinque anni. E voglio che lo osserviate notando i percorsi che la cellula produce -- queste si chiamano kinesine, sopportano carichi che sfiderebbero una formica, per dimensioni relative. Fate partire il filmato, per favore. Queste macchine che danno energia all'interno delle cellule sono la base della vita, e sono sorprendenti. Perché ciascuna di queste macchine interagisce con ciascun'altra. Si passano le informazioni tra di loro, e fanno succedere diverse cose dentro la cellula. E la cellula produrrà al momento giusto le parti che le servono, grazie all'informazione portata dal nucleo dalle molecole che leggono i geni. Nessuna forma di vita, dalla più piccola a tutti noi, qui, sarebbe possibile senza queste piccole micro-macchine. L'assenza di queste macchine avrebbe davvero, Chris, reso questo pubblico assai meno affollato. (Risate) (Musica). Questa ragazzina é la "commessa FedEx" della cellula: si chiama Kinesina, e tira un sacco pieno di proteine nuove dovunque siano necessarie-- che sia una membrana, un organello-- per costruire o riparare qualcosa. E ciascuno di noi ha circa 100'000 di queste cose che corrono in giro, proprio ora, in ciascuna delle vostre 100 trilioni di cellule. Perciò non importa quanto pigri vi sentiate; in realtà, non state mai senza far nulla. (Risate). Quindi voglio, quando andate a casa, che pensiate a questa cosa, e pensiate a quanto sono potenti le nostre cellule, e pensiate ad alcune delle cose che stiamo imparando sulla meccanica cellulare. Una volta che capiremo tutto quello che succede -- e credetemi, sappiamo quasi l'un percento di quello che succede-- ma una volta che lo capiremo, saremo in grado di esercitare molto controllo sulla nostra salute, sulle future generazioni, su quanto a lungo vivremo. E, si spera, saremo in grado di usare tutto questo per scoprire ancora più verità, e ancora più bellezza. (Musica) Ma é davvero sorprendente che queste cellule, queste micro-macchine, siano così consapevoli di quello che la cellula ha bisogno da eseguire i suoi ordini. Lavorano insieme, fanno produrre alla cellula quello che le serve. E questa cooperazione aiuta i nostri corpi (entità enormi che mai loro vedranno) a funzionare correttamente. Godetevi il resto dello spettacolo. Grazie. (Applausi)