Perché improvvisamente ci sono transessuali dappertutto? (Risate) In qualità di attivista transessuale, me lo chiedono spesso. Tenete presente che meno dell'uno percento degli adulti americani si dichiara apertamente come trans. Per una recente ricerca del GLAAD, circa il 16 percento degli americani non trans conferma di conoscere almeno una persona trans. Quindi, per il restante 84 per cento, questo sarebbe un argomento nuovo. Ma i transessuali non sono una novità. La varianza di genere è più vecchia di quanto pensiate. E i transessuali sono parte di questa eredità. Dall'Africa centrale al Sud America, alle isole del Pacifico ed oltre, ci sono state popolazioni che riconoscono il multi-genere, e da molto tempo. Gli hijra indiani e pachistani, per esempio, sono citati oltre 2.000 anni fa all'interno del Kama Sutra. I nativi americani avevano i loro propri termini, ma molti condividono il termine generico "due spiriti". Vedevano le persone con varianza di genere come sciamani e guaritori per le loro comunità, e rimase così sino all'arrivo dei coloni quando gli si insegnò a pensare in modo diverso. Oggi, studiando la storia dei trans, consideriamo sia le persone che le pratiche trans. Per esempio, le donne che si travestivano da uomini per poter combattere nella guerra civile americana. Dopo la guerra, molte sono tornate a vivere la loro vita da donne, ma alcune, come Albert Caschier, continuarono a vivere da uomini. Alla fine Albert fu confinato in un manicomio e costretto a vestirsi da donna per il resto della sua vita. (Sospiro) Nel 1895 circa, un gruppo che si autodefiniva androgino, formò il Circolo degli Ermafroditi. La loro missione era di unirsi contro le amare persecuzioni del mondo. e facendolo, diventarono uno dei primi gruppi di supporto. Negli anni '40 e '50 i ricercatori cominciarono a studiare la medicina trans, ma furono aiutati dai loro pazienti trans, come Louise Lawrence, una donna trans che ha avuto intensi contatti con persone arrestate per abbigliamento non sessualmente appropriato. Ha presentato a ricercatori quali Alfred Kinsey una rete estesa di trans. Sarebbero seguiti altri pionieri, come Virginia Prince, Reed Erickson e la famosa Christine Jorgensen, che divenne famosa per la sua transizione pubblica nel 1952. Ma, mentre la comunità di trans bianche si creava la propria rete di supporto, molti gruppi di trans neri dovevano trovare la propria strada. Alcuni, come Miss Major Griffin-Gracy, andavano ai balli vestiti da donna. Altri erano le cosiddette "regine delle strade", erano prese di mira dalla polizia per la loro espressione di genere e si ritrovarono in prima linea negli eventi determinanti dei movimenti dei diritti LGBT. Questo ci porta alle rivolte di Cooper Do-nuts del 1959, Compton's Cafeteria del 1966 e del famoso Stonewall Inn del 1969. Nel 1970, Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson, due veterane di Stonewall, fondarono la STAR: Street Transvestite Action Revolutionaries. I trans continuarono a lottare secondo il diritto per un trattamento equo anche se subivano alti livelli di discriminazione, disoccupazione, arresti, e l'incombente epidemia di AIDS. Fin da quando siamo in giro, chi è al potere ha sempre cercato di privare dei diritti la gente trans perché osa vivere vite che sono nostre. Il fotogramma di questo film, girato Berlino nel 1933, alle volte viene usato nei libri di storia per illustrare come i Nazisti bruciavano lavori considerati non germanici. Ma quello che viene raramente ricordato è che in questo enorme mucchio c'erano lavori dell'Istituto delle Ricerche sul Sesso. Vedete, vi ho appena parlato del movimento trans in America, ma Magnus Hirschfeld e i suoi colleghi in Germania ci hanno battuti di alcune decine di anni. Magnus Hirschfeld era uno dei primi sostenitori per la difesa dei diritti LGBT Ha scritto il primo libro sui transessuali. Li ha aiutati ad ottenere aiuti medici e identità. Lavorava con la polizia di Berlino per eliminare la discriminazione verso i LGBT, e li assumeva nel proprio Istituto. Per cui, quando i nazisti hanno bruciato la sua biblioteca, ci sono state implicazione devastanti per la ricerca sui trans nel mondo. Questo è stato un gesto deliberato per cancellare i trans. e non era né il primo né l'ultimo. Per cui quando mi chiedono perché all'improvviso i trans sono ovunque, voglio solo dire che ci siamo sempre stati. Queste storie devono essere raccontate, assieme alle altre che sono già state sepolte dal tempo. Non solo le nostre vite non sono state celebrate, ma i nostri sforzi dimenticati e, si, per alcuni questo rende nuova la questione dei trans. Oggi incontro molte persone che credono che il movimento sia solo una fase passeggera, ma sento anche gente di buone intenzioni che ci dicono di pazientare, perché il nostro movimento è "ancora nuovo". Immaginate come cambierebbe la conversazione se sapessero da quanto i trans stanno chiedendo pari diritti. Stiamo reagendo in modo esagerato? Dovremmo continuare ad aspettare? O dovremmo, ad esempio, far qualcosa per le donne nere trans che vengono uccise e i cui assassini non vengono mai condannati? Il nostro contesto vi sembra disastroso? (Sospiro) Infine, voglio che la gente trans si renda conto di non essere sola. Sono cresciuto credendo che la mia identità fosse una anomalia, che sarebbe morta con me. La gente mi ha inculcato questa idea del diverso, e l'ho accettata perché non conoscevo nessun altro come me. Se avessi conosciuto prima i miei antenati, non ci sarebbe voluto molto per trovare un motivo di orgoglio nella mia identità e nella mia comunità. Perché appartengo a una comunità di persone incredibili e vitali che si sostengono a vicenda quando gli altri non lo fanno, che si prendono cura l'un l'altro anche quando lottiamo, che in qualche modo, a dispetto di tutto, trovano sempre un motivo per festeggiarsi per amarsi, per guadrarsi negli occhi e dire: "Non sei solo. Tu hai noi. E noi non andiamo da nessuna parte." Grazie (Applausi)