Ehi Forrest...
avevi paura in Vietnam?
Sì.
Beh, io...
non so.
A volte
smetteva di piovere quel tanto da
lasciar uscire le stelle...
e allora era bello.
Era come prima che il sole
andasse a dormire nella baia
C'erano sempre
milioni di luccichii sull'acqua...
come su quel lago in montagna.
Era così limpido,
era come se...
ci fossero due cieli,
uno sopra l'altro.
E poi nel deserto,
quando il sole sorgeva...
non saprei dire dove
finiva il Paradiso
e iniziava la Terra.
Era bellissimo.
Avrei voluto
essere lì con te.
Ma tu c'eri.
Ti voglio bene.
(Forrest) Sei morta un sabato mattina.
E ti ho fatto mettere qui,
sotto il nostro albero.
E la casa di tuo padre
l'ho fatta buttare giù.
Mamma...
diceva sempre
che morire fa parte della vita.
Vorrei non fosse così.
Il piccolo Forrest...
se la cava benissimo.
(bambino) "Ma..."
Tra poco ricomincia la scuola,
gli preparo colazione,
pranzo e cena, tutti i giorni.
Mi assicuro che...
si pettini
e si lavi i denti tutti i giorni.
Gli insegno a
giocare a Ping-Pong.
Ok.
(Forrest) È proprio bravo.
Forrest, tocca a te.
Peschiamo tanto.
Ogni sera leggiamo un libro.
È così intelligente, Jenny.
Ne saresti orgogliosa.
Io lo sono.
Ti ha scritto una... lettera.
E mi ha detto di non leggerla.
Non lo farò,
perciò la lascio qui per te.
Jenny...
Non so se
mamma avesse ragione
o se...
l'avesse il tenente Dan.
Non so...
se ognuno di noi ha un...
destino...
o se siamo
casualmente portati in giro
da una brezza...
ma... credo...
forse le due cose.
Forse capitano
allo stesso momento.
Ma mi manchi, Jenny.
Se hai bisogno di qualcosa...
Non sarò molto lontato.