Ehi Forrest... avevi paura in Vietnam? Sì. Beh, io... non so. A volte smetteva di piovere quel tanto da... lasciar uscire le stelle... e allora era bello. Era come prima che il sole andasse a dormire nella baia. C'erano sempre milioni di luccichii sull'acqua... come su quel lago in montagna. Era così limpido, era come se... ci fossero due cieli, uno sopra l'altro. E poi nel deserto, quando il sole sorgeva... non saprei dire dove... finiva il Paradiso e iniziava la Terra. Era bellissimo. Avrei voluto essere lì con te. Ma tu c'eri. Ti voglio bene. (Forrest) Sei morta un sabato mattina. E ti ho fatto mettere qui, sotto il nostro albero. E la casa di tuo padre l'ho fatta buttare giù. (Forrest) Mamma... diceva sempre... che morire fa parte della vita. Vorrei non fosse così. Il piccolo Forrest... se la cava benissimo. (bambino) "Ma..." (Forrest) Tra poco ricomincia la scuola, e io gli preparo colazione, pranzo e cena, tutti i giorni. Mi assicuro che... si pettini e si lavi i denti tutti i giorni. Gli insegno a giocare a Ping-Pong. Ok. (Forrest) È proprio bravo. Forrest, tocca a te. (Forrest) Peschiamo tanto. Ogni sera leggiamo un libro... è così intelligente, Jenny. Ne saresti orgogliosa. Io lo sono. Ti ha scritto una... lettera. E mi ha detto di non leggerla. Non lo farò, perciò la lascio qui per te. Jenny... Non so se mamma avesse ragione o se... l'avesse il tenente Dan. Non so... se ognuno di noi ha un... destino... o se siamo casualmente portati in giro da una brezza... ma... credo... forse le due cose. Forse capitano allo stesso momento. Ma mi manchi, Jenny. Se hai bisogno di qualcosa... non sarò molto lontato.