C'è un posto per te nel circolo ♫il circolo può espandersi ♫vieni ed unisciti al circolo ♫tutti insieme mano nella mano. ♫C'è amore per te nel circolo ♫un amore che tu puoi capire, ♫vieni ed unisciti al circolo, ♫tutti insieme mano nella mano. ♫C'è pace nel circolo, ♫il silenzio è nostro amico, ♫vieni ed unisciti al circolo, ♫tutti insieme mano nella mano. ♫C'è accoglienza nel circolo, ♫ed insieme possiamo restare, ♫vieni ed unisciti al circolo, ♫tutti insieme mano nella mano. ♫C'è guarigione nel circolo, ♫guarigione sulla terra, ♫vieni ed unisciti al circolo, ♫tutti insieme mano nella mano. ♫C'è un posto per te nel circolo, ♫il circolo può espandersi, ♫vieni ed unisciti al circolo, ♫tutti insieme mano nella mano. ♫C'è vero amore proprio qui, ♫c'è vero amore proprio qui, ♫e siamo così felici di averlo trovato, ♫c'è vero amore proprio qui. ♫C'è vera pace proprio qui, ♫c'è vera pace proprio qui, ♫e siamo così felici di averla trovata, ♫c'è vera pace proprio qui. ♫C'è vera gioia proprio qui, ♫e siamo così felici di averla trovata, ♫e siamo così felici di averla trovata, ♫c'è vera gioia proprio qui. ♫C'è vero amore proprio qui, ♫c'è vera pace proprio qui, ♫e siamo così felici di averli trovati, ♫c'è vera gioia proprio qui. ♫ Cari amici, vi diamo un caloroso benvenuto qui nel Borgo Inferiore online, Siamo molto felici di aver trascorso con voi gli ultimi giorni dell'anno come una famiglia spirituale Stasera il nostro primo insegnamento sarà offerto dalla Sorella Hien Nghiem, Sorella Hien Nghiem è anche conosciuta come "Sorella Vera Dedizione", Lei coltiva un'aspirazione molto profonda di diffondere il Buddismo nel mondo, e dedica molto del suo tempo e delle sue energie alla condivisione della pratica con i giovani, e a compiere azioni che possano aiutare la Madre Terra. Sorella Hien Nghiem ha molti hobbies, e uno dei suoi passatempi preferiti è godersi una tazza di caffè con un gatto sulle ginocchia. Quindi, con il prossimo suono della campanella possiamo alzarci, o restare seduti, e inchinarci in segno di ringraziamento verso Sorella Hien Nghiem, per offrirci questo insegnamento stasera. Grazie. Cara Comunità, prima di goderci tre suoni di campana volevo solo dire "Ciao a tutti", saluti a chi ci segue online, siamo veramente felici di avervi qui con noi, e vi ringraziamo per averci invitato nelle vostre case. Sento che, attraverso lo schermo, è come se entrassimo in casa vostra. Quindi, grazie per averci invitato nelle vostre case, allo stesso modo noi siamo felici di invitarvi nella nostra casa e nei nostri cuori, La chat ora è aperta, quindi quelli di voi che lo desiderano possono salutarsi nella chat, e magari potreste dirci da dove ci state seguendo, e se volete fare un saluto potete anche farlo nella vostra lingua, se volete, è sempre bello sentire tutti i diversi Paesi e le lingue che partecipano con noi oggi. Nel corso dei prossimi giorni saremo più di 500 a seguire questo ritiro, anche se, a causa dei problemi di fuso orario, forse solo poche centinaia alla volta su Zoom, ma, anche se state guardando una registrazione, noi vi vediamo, vi sentiamo, e siamo molto felici che possiate unirvi a noi. Sto strizzando gli occhi per vedere un po' la chat ma... non riesco a vederla bene da qui, ma siamo in grado di vedervi su uno schermo di fronte a noi, quindi la vostra immagine è seduta in questa sala di meditazione con noi, Questo è molto bello, e il sangha vi sorride, vi sorride sullo schermo. Oggi è un'occasione molto felice, perché abbiamo potuto ricevere i nostri primi ospiti di persona, nella Borgo Alto e nel Borgo Nuovo, quindi oggi è una vera giornata di celebrazione, affinché tutti noi ci sentiamo davvero connessi con voi e con la nostra amata Comunità Internazionale. E siamo così felici di poter continuare ad offrire la pratica online a tutti voi. Il tema del nostro ritiro è "Il dono di una mente tranquilla". alcuni di voi potrebbero aver ricevuto regali meravigliosi durante queste Feste, ma forse il dono più grande di tutti è il dono della pace, della compassione e della presenza, la nostra presenza e la presenza dei nostri cari. E ci auguriamo che nei prossimi giorni saremo davvero in grado di coltivare questa presenza, questa qualità di pace e tranquillità, di cui abbiamo sete, e di cui anche i nostri cari hanno sete, Quindi potremmo pensare che stiamo facendo questo ritiro come un piacere per noi stessi, ma è anche un piacere per tutti coloro che ci circondano. Perché sappiamo che la nostra pace, la nostra calma e la nostra presenza sono di immediato beneficio di chi ci circonda. E il titolo è divertente, perché dice "Il dono di una mente tranquilla" ma noi sappiamo che una mente tranquilla può esistere solo in un corpo tranquillo, la nostra mente non è qualcosa di separato dal nostro corpo, le due entità coesistono e si co-manifestano. E così vorrei iniziare la nostra chiacchierata questa sera, prendendoci davvero cura del nostro corpo, preparandoci ad accogliere tre suoni della campana. Quindi, ovunque siate seduti a casa,, prendetevi un momento e vedete come potreste migliorare la vostra postura, Prestate attenzione, ad esempio, alla vostra schiena, assicuratevi che sia ben eretta, se siete appoggiati a qualcosa potreste dire "Ok per i prossimi cinque o dieci minuti, voglio usare la mia spina dorsale, voglio sentire il mio tronco e la sua verticalità". E nel fare questo sappiamo che c'è anche spazio e pace, E anche le vostre spalle, provate ad aprirle un po', per alcuni di noi viene naturale davanti allo schermo, di venire attratti dallo schermo, e le nostre spalle si chiudono, quindi possiamo aprirle. E il collo, provate ad allungarlo leggermente dietro e magari a ritrarre un po' il mento così da sentire la vostra testa fluttuare dolcemente sopra la colonna vertebrale. E spero che le vostre ginocchia e la parte inferiore del corpo siano comodi, ovunque siate seduti. E forse potreste anche prendere un momento per muovere le dita, le nostre mani sono sempre molto impegnate, in questa era dei dispositivi, quindi c'è sempre un po' di tensione nelle nostre mani, ed è molto piacevole rilassarle, e poi posizioneremo delicatamente una mano sopra all'altra sulle nostre gambe, e poi lasciamo che le nostre spalle e tutta la parte superiore del corpo, e le nostre mani, siano rilassati. Così, mentre ci godiamo il suono della campana, potete chiudere gli occhi, se lo desiderate, e permettiamoci davvero di godere di questa consapevolezza del nostro corpo. E mentre ascoltiamo il suono della campana possiamo dire "Ascolto, ascolto, questo suono meraviglioso che mi riporta alla mia vera casa. Ascolto, ascolto, questo suono meraviglioso che mi riporta alla mia vera casa". Mentre inspiriamo, possiamo rilassare dolcemente i muscoli del viso, la nostra mandibola, le nostre spalle, lasciamole ammorbidirsi, e mentre espiriamo possiamo sorridere al nostro corpo. Che bello essere vivi! Rilassiamo e ammorbidiamo il nostro corpo, gioiamo di essere vivi. E mentre seguiamo la nostra inspirazione e seguiamo la nostra espirazione, possiamo rimanere affascinati dall'esperienza del nostro corpo che respira, e notiamo che la nostra inspirazione diventa un po’ più profonda, e la nostra espirazione diventa un po' più lenta. Inspiriamo più profondamente espiriamo più lentamente. E mentre continuiamo a seguire il nostro respiro, possiamo sentire questa energia di calma permeare delicatamente il nostro corpo e la nostra mente, e un'energia di benessere. Inspirando, sentendosi sempre più calmi, espirando sentendosi a proprio agio. Adesso possiamo aprire un po' gli occhi, e sorridere a noi stessi e agli altri sullo schermo. Con pochi respiri possiamo generare un'energia di maggiore calma, di maggiore tranquillità, di maggiore pace, E questa è la vera sfida dei prossimi giorni, ovvero creare momenti di pace e di quiete nelle nostre giornate e nel tempo che siamo on-line insieme. E penso che molti di voi si siano uniti a questo ritiro, si spera, perché sono stati ispirati dall'argomento, forse alcuni di voi avrebbero voluto partecipare al ritiro ma non erano sicuri dell'argomento, ma volevamo solo sentirsi connessi alla comunità spirituale, e quindi potrebbero esserci alcuni di noi per i quali c'è una domanda, che è qualcosa come... "Abbiamo il diritto di cercare la pace in un momento così difficile per il nostro mondo?" "Abbiamo il diritto di provare pace?" Sappiamo che c'è molta sofferenza, sappiamo che ci sono persone sappiamo che ci sono persone che sono malate in questo momento, o quelli tra di noi i cui cari potrebbero non stare bene in questo momento, sappiamo che c'è violenza e oppressione in tutto il mondo, disuguaglianza, discriminazione, sappiamo che c'è molta sofferenza per coloro che non hanno una sicura dimora, che sono costretti a fuggire dalle loro case. E come praticanti, come persone consapevoli e compassionevoli, potremmo davvero porci questa domanda: "Abbiamo il diritto di cercare la pace in una situazione del genere?" Ho riflettuto a lungo su questa domanda negli ultimi giorni e per me una delle mie riflessioni è stata che anche noi siamo parte di questa situazione, e offrendo un’energia diversa, offrendo l’energia della pace a questa situazione, stiamo già contribuendo con qualcosa di più positivo, stiamo già cambiando la situazione. Compassione ed empatia, e quel sentimento di sofferenza, e la consapevolezza di esso, ha sicuramente la sua ragione di essere, ma anche l’energia della pace ha la sua ragione di essere. E con l’intuizione dell’inter-essere sappiamo che ciò si riflette su tutti coloro ai quali siamo legati. E forse c'è chi non ha le condizioni sufficienti per generare pace, e sta a noi contribuire a generarne anche per loro. Così, lo facciamo anche per gli altri. Penso che, parte della sofferenza che molti di noi stanno sperimentando in questo momento, per quelli di noi che non hanno vissuto direttamente queste sfide, o forse... anche noi stessi, per esempio come nel caso di una malattia, quindi la sofferenza è anche la sofferenza della preoccupazione, dell'ansia e della preoccupazione, quindi è una sofferenza della mente, e allora il modo migliore con cui possiamo prendercene cura è anche nella mente. Quindi coltivare una mente tranquilla, la pace e la compassione nella nostra mente, è un'azione, è già un'azione rispondere all’energia collettiva dell’ansia e angoscia nel mondo. Quindi non pensiate che partecipare a questo ritiro sia in qualche modo una fuga, questa è anche una risposta, stiamo rispondendo all'energia collettiva con una diversa qualità di energia, stiamo contribuendo a portare equilibrio, ad offrire un elemento che è mancante. Possiamo dire che la calma, la compassione, la chiarezza, o forse anche l'immobilità, la mancanza di irrequietezza, sono risorse rare in questo momento, e potremmo aver percepito questo nelle nostre famiglie, nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri ambienti e nelle nostre comunità. Potremmo aver avuto la sensazione che non ci sia così tanta chiarezza e calma come forse due o tre anni fa. Quindi è per noi ancora più importante coltivare queste risorse intenzionalmente e attivamente. Possiamo quindi parlare dell'energia dell'irrequietezza e della paura e dell'ansia, e uniamo quell'energia con un'altra energia, che può essere l'energia della stabilità, della compassione e dell'assenza di paura, un'energia spaziosa che può includere al suo interno quell'ansia e quella paura. Non li rifiutiamo, non li aggiriamo, ma abbiamo abbastanza stabilità e pace da poterli accogliere. Come molti di noi, nelle ultime settimane, ho anch'io avuto persone care che si sono ammalate di Covid, in particolare mia sorella e tutta la sua famiglia, e mi sono resa conto che il mio livello di irrequietezza è aumentato parecchio, e deve essere stato lo stesso anche per tanti di voi. È così difficile essere in pace quando ci si sente così impotenti, e, ovviamente, coloro che si ammalano devono isolarsi, quindi non possiamo nemmeno stare con loro nel modo normale in cui vorremmo. Io ho dovuto davvero allenarmi, ogni volta che sentivo crescere l’energia dell’ansia o della preoccupazione, dovevo fare uno sforzo per tornare al mio respiro, per tornare al mio corpo, e sapere che la cosa migliore che potevo offrire a mia sorella era la mia stabilità, la mia calma, la mia pace, la mia tenerezza, la mia dolcezza, e non la mia preoccupazione, quindi ho continuato a sopprimere i miei pensieri di preoccupazione, e a sostituirli con altri tipi di pensieri che potevo condividere con lei. Quindi, forse possiamo continuare ad allenarci un po', e vedere come il nostro respiro può essere qualcosa che può aiutarci ad accettare un momento di preoccupazione o ansia. Siamo molto fortunati che, in questo ritiro, quasi la metà di noi hanno già molta familiarità con la nostra pratica, credo che quasi la metà di noi abbia già ricevuto I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza, quindi sono già a buon punto su questo bellissimo percorso. Quindi una parte di noi già conosce la pratica, sappiamo come respirare. Inoltre, qui nel monastero ovviamente anche noi sappiamo tutti come respirare, ma la domanda è se stiamo usando il nostro respiro nei momenti in cui ne abbiamo più bisogno. Riusciamo a rifugiarci nel nostro respiro per placare davvero la nostra ansia, quando si presenta? È il vostro respiro qualcosa a cui potete ricorrere, trovare, e in cui rifugiarvi ogni volta che ne avete bisogno? O è soltanto un amico quando siamo seduti sul cuscino di meditazione, o quando sentiamo il suono della campana. E penso che parte dell'arte della nostra pratica sia assicurarsi che la nostra connessione con il respiro sia molto stretta, molto intima, e rappresenti davvero un rifugio molto sicuro per noi. Molti di noi, soprattutto quando ci sentiamo ansiosi, potremmo tendere a respirare, il respiro diventa un po' più corto, il nostro respiro contiene molte informazioni, e quando ci sentiamo ansiosi potrebbe essere un po' più corto e più teso. E quando riusciamo a portare il nostro respiro giù in basso, nel nostro addome, allentiamo la tensione nel nostro corpo per permettere al nostro respiro di essere un respiro davvero profondo. Può essere un respiro più lungo, o, nella mia esperienza, può essere un respiro più rilassante. Quando possiamo davvero renderlo un respiro più profondo. Quindi vi invito, inclusi quelli di voi che già conoscono la pratica, a posizionare le vostre mani su quello che chiamiamo il nostro punto Dantian, che è appena sotto l'ombelico, e notate quanto è facile portare la nostra consapevolezza su questo punto, e trovare stabilità nella nostra respirazione. Concentriamo il nostro respiro in questo punto, inspirando, sentendo la stabilità di essere davvero radicati in questa parte del nostro tronco, la parte stabile dell'albero del nostro corpo, ed espirando godendo davvero di quella stabilità. Inspiriamo, sentendo quella stabilità, espiriamo, godendo della stabilità. E ora focalizziamo la nostra attenzione alla consapevolezza di qualsiasi ansia, qualsiasi preoccupazione che potremmo avere nel cuore in questo momento. Potrebbe essere preoccupazione per una persona cara, o potrebbe essere preoccupazione per noi stessi. Ed inspirando semplicemente diventando consapevoli di quella preoccupazione, potrebbe anche avere un posto particolare nel nostro corpo o nella nostra mente, mentre inspiriamo la identifichiamo, e mentre espiriamo la accogliamo davvero, la includiamo nella nostra respirazione consapevole. Inspirando, so che sei lì, mia paura, mia ansia, espirando, ti abbraccio dolcemente ti abbraccio teneramente. La respirazione è una cosa intelligente, perché l'atto di respirare con la nostra consapevolezza, accompagnando il nostro respiro con la nostra consapevolezza e tenerezza, fa sì che noi abbracciamo dolcemente l'ansia, non è più da sola, noi siamo lì con essa. E mentre continuiamo a inspirare possiamo davvero espandere questa energia di consapevolezza e compassione, e quando espiriamo possiamo offrire quell'energia di compassione a coloro che amiamo, e a coloro per i quali ci preoccupiamo. Generando un’energia di compassione e offrendo quell’energia di compassione. Quindi una cosa molto interessante dello stare in silenzio è che non vogliamo necessariamente cacciare via tutti gli elementi che non ci rendono tranquilli, vogliamo poterli riconoscere, abbracciarli teneramente, e offrire una sorta di antidoto, o un'energia curativa, per affrontare gli ostacoli alla nostra quiete e a stare con loro per ammorbidirli, integrarli, permettere loro di essere lì, ma anche permettere alla pace e alla compassione di essere lì con loro. Quindi, potreste aver visto, durante il nostro ritiro, il programma, in alto ci sono molti inviti diversi, e uno degli inviti è a scaricare l'app di Plum Village, e ad attivare la campanella sull'app di Plum Village. E voglio davvero invitare tutti voi a farlo, quindi se non avete ancora scaricato l'app, per favore, fatelo, potrei mostrarvela, ma avrete capito di cosa si tratta, è l'app Plum Village, la trovate, la scaricate, e, per favore, durante questo ritiro attivate la campanella sulla vostra app, così che, nei momenti in cui non siamo insieme, su uno schermo, come adesso, avrete la possibilità di sentire il suono della campana, forse ogni 30 minuti, o ogni ora, potete impostarla come preferite, e questo vi aiuterà davvero a praticare quanto detto nel ritiro, tra le varie sessioni che stiamo facendo insieme online. E quando sentite il suono della campana, interrompete qualunque cosa stiate facendo, quindi, quelli di voi che sono stati a Plum Village sapranno che abbiamo molte campane diverse a Plum Village, abbiamo un orologio nella sala da pranzo, e abbiamo quella che chiamiamo la campana delle attività, che ci fa sapere quando sta per succedere qualcosa, forse voi impostate un piccolo allarme sul vostro telefono prima della prossima sessione di ritiro, e ci fermiamo anche quando sentiamo i suoni... della grande campana, o, naturalmente, della campana nella sala di meditazione. E questo è un allenamento, per ritornare al nostro corpo e alla respirazione, qualsiasi cosa stia succedendo, c'è qualcosa di molto incoraggiante in questo, perché vuol dire che non saremo distratti da niente che la vita può presentarci, sentiamo il suono della campana, e torniamo al nostro corpo, e la pratica è non parlare più, non compiere più alcun tipo di azione fisica, e seguire tre respiri completi, di inspirazione ed espirazione. Quindi, facciamo una prova con il suono della campana, e vediamo quanto è facile farlo, o quanto sia impegnativo. Quindi, la domanda è: è stata un'esperienza piacevole, oppure c'era qualche resistenza dentro noi? Nel fermarsi al suono della campana, la sfida è vedere che questo suono è un amico, è un invito, non è qualcun altro... oh, Sorella Vera Dedizione è arrivata con la campana, non siamo noi che ci imponiamo di fermarci, l'idea è che la campana dovrebbe sembrare, diciamo, come una voce interiore, che ci invita a fermarci e ad arrivare a casa. Una voce interiore che ci richiama in un luogo tranquillo. E quello che è un posto tranquillo per qualcuno può essere diverso da quello di un altro. Speriamo che nei prossimi giorni riusciremo davvero a prenderci cura di questo posto tranquillo dentro di noi, affinché sia un qualcosa che sentiamo accogliente, a cui tornare. Alcuni di noi potrebbero non sentire il proprio corpo come un posto sicuro in cui tornare, quando sentiamo il suono della campana e ci fermiamo, quello potrebbe essere l'ultimo posto in cui vogliamo andare. Il respiro e il corpo. Quindi a volte tengo anche solo un dito, a volte è il mignolo, a volte è un altro dito, e invece della sfida di seguire il mio respiro, Sentendo la connessione. Uso anche le perline, noi le chiamiamo mala, e credo che ci siano anche in molte tradizioni spirituali. E potremmo sfidarci a seguire un'inspirazione e un'espirazione per ciascuna delle perle, e con il movimento delle mani potrebbe essere un po' più facile avere la sensazione di poter trovare una sicurezza e un filo conduttore. Per quelli di noi che praticano già da un po' di tempo, dobbiamo essere piuttosto creativi per continuare a mantenere fresca la nostra pratica del fermarsi al suono della campana. Forse alcuni di voi hanno già usato il suono della campana sull'app per un po', e poi l'hanno spento, perché non funzionava più, perché lo stavamo ignorando troppo. per quelli di voi che lo hanno fatto, vi invito a provare di nuovo nei prossimi quattro giorni, provate ad avere la mente del principiante, per vedere se c'è un modo in cui possiamo davvero impegnarci, ed avere la freschezza di dire: "Ho sete di quiete, ho sete di immobilità, e questa campana mi aiuta a ricordarmi di cercarle". In quei momenti chiave della giornata in cui siamo davvero travolti dagli eventi, perché sono proprio quei momenti, in cui siamo più presi, sia che siamo in cucina, o stiamo parlando, o facendo qualcos'altro, quelli sono i momenti in cui è più potente fermarsi, tornare a noi stessi, alla nostra mano o alle nostre perle, e dire che la vita è molto di più di questa corsa senza fine. Saper fermarsi è una forma di potere. Una volta, era la prima volta che avevo la possibilità di fare da assistente a Thay, gli avevo preparato una tazza di tè prima della meditazione camminata, e proprio accanto alla sua stanza, qui nel Borgo Inferiore, c'è la campana delle attività, ed ero così nervosa, perché credo che fossi stata ordinata solo da quattro mesi, e Thay stava riposando sulla sua amaca, e mi ha guardato dritto negli occhi quando è suonata la campana, e quindi ho detto: "Ok, devo chiudere gli occhi, e seguire la campana", ma ero così consapevole del fatto che lui mi guardava, con i suoi occhi da falco, e ho davvero provato a fermarmi, e a cercare di respirare, ma ero così nervosa, che, ehm, penso che la qualità del mio fermarmi non sia stata molto profonda. E poi ho aperto gli occhi e Thay mi stava ancora guardando, e poi ha detto, "La mente è come un CD, anche se premi "Stop", continua a girare", e ho pensato: "Mi ha visto proprio bene!" "Mi ha proprio inquadrato" E quello che ho imparato da questo fatto è stato: "Ho comunque fatto la cosa giusta, mi sono comunque fermata", dobbiamo comunque fermarci, fermiamo il nostro corpo, e anche la mente, potrebbe magari ancora aver bisogno di tempo per rallentare, ma piano piano, con l'allenamento, e l'arresto sarà completo più rapidamente. Quindi, per favore, attenetevi a questa pratica, e integratela nei vostri prossimi giorni, e se non volete installare l'app, o avete qualche resistenza al suono della campana, possiamo scegliere altre cose che possano fungere da campana della consapevolezza, Per esempio, se vivete vicino a una strada, potrebbe essere il rumore di un camion che passa, o se vivete vicino ad una ferrovia, o in una città, potrebbero essere le sirene delle ambulanze, o se vivete vicino ad una ferrovia, o in una città, potrebbero essere le sirene delle ambulanze, o se ci sono altre persone in casa con noi, potrebbe essere un'abitudine poco simpatica del nostro coinquilino, per esempio ogni volta che tossiscono o fanno qualcosa, quella può essere la nostra campana di consapevolezza, e allora ci fermiamo, chiudiamo gli occhi e semplicemente inspiriamo ed espiriamo tre volte. Quindi, è una sfida essere creativi ed è essenziale farlo per generare la quiete della mente. Dobbiamo sfidare il nostro discorso interiore, ad interrompersi naturalmente, e non perché diciamo a noi stessi: "Voglio smettere di pensare", ma quello che facciamo è portare la nostra consapevolezza al nostro corpo, al nostro respiro, o alla nostra mano o alle nostre perle, scegliamo un oggetto di consapevolezza e ne diventiamo affascinati, ci piace stare con questo oggetto della nostra consapevolezza, e questo rende impossibile al pensiero di continuare, perché siamo troppo impegnati a goderci l'aria fresca che ci scorre attorno, il ristoro per il nostro corpo, e poi il comforto e il relax mentre espiriamo. Quindi sentire, l'esperienza corporea delle sensazioni, è quello che ci aiuta a calmare la nostra mente. In quel momento siamo solo un corpo che respira, e rimaniamo incantati da quell'esperienza del nostro corpo nel corpo, la chiamiamo consapevolezza del corpo nel corpo, ogni volta che ci fermiamo al suono della campana e respiriamo. Penso che questo ritiro sia una sorta di pratica del fermarsi, molti di noi potrebbero aver avuto dei mesi piuttosto frenetici, le festività natalizie portano con sé anche le proprie sfide, per molti di noi. Questo è il momento di esercitarsi, credo sia quello che chiamano 'svernamento', se si può trasformare la parola 'inverno' in un verbo, stiamo 'svernando' in questo ritiro, ci stiamo astenendo dal fare quello che facciamo normalmente, e ci stiamo prendendo tempo per rimanere immobili, per semplificare, almeno si spera, è ciò che accadrà nei prossimi giorni, e per riposarsi davvero e calmarsi interiormente. Penso che sia molto naturale farlo, e penso che tutti noi abbiamo bisogno di 'svernare' ogni anno, proprio come la Terra ha bisogno di questo svernamento. Forse il tempo fuori è turbolento e tempestoso, sembra decisamente così per la nostra società e per il nostro mondo, e noi vogliamo la calma interiore, Forse alcuni di voi conoscono una storia che Thay racconta spesso, di una volta, quando viveva a Parigi, prima ancora di trovare il terreno per Plum Village e di trasferirsi qui, e c'era un piccolo eremo vicino alla Foresta d'Othe, credo si dica così, appena fuori Parigi, ed era un bellissimo giorno di sole autunnale, Thay era andato a fare una passeggiata nel bosco, e ne stava godendo così tanto che passò l'intero pomeriggio nel bosco, sedendo, camminando, contemplando, ma poi all'improvviso il tempo è cambiato, e c'era una tempesta all'orizzonte, e Thay dovette tornare di corsa dalla foresta al suo eremo, e poiché era stata una giornata così soleggiata aveva lasciato tutte le finestre aperte per areare l'ambiente. Ma immagino che avesse fatto una lunga passeggiata nella foresta, perché quando tornò c'era già vento e pioggia, E lui irruppe nel suo eremo, e già tutto volava da tutte le parti, a causa della tempesta, c'era carta ovunque e molte cose erano state fatte cadere dal vento, E la prima cosa che Thay fece fu chiudere le finestre, chiuse la porta, chiuse le finestre, e poi accese un fuoco, per riscaldare la stanza, perché credo che fosse un edificio in pietra, quindi era molto freddo, E poi, una volta acceso il fuoco ha potuto ripulire da tutte le carte e ha rimesso a posto tutto ciò che era caduto, e poi si è seduto davanti al fuoco per scaldarsi le mani e le dita, per godersi l'intimità del fuoco e ascoltare il vento e la pioggia che battevano sulle finestre. Penso che per molti di noi questo sia il tipo di esperienza che dobbiamo aspirare ad avere, la possibilità di creare un'isola interiore nei prossimi giorni. Dobbiamo poter chiudere le porte e le finestre alla tempesta che c'è fuori nel mondo. Per poter avere un po' di tempo per prenderci davvero cura di ciò che emerge dentro di noi, dei nostri sentimenti, delle nostre percezioni, quelli sono le nostre carte, che sono sparse ovunque perché non abbiamo avuto tempo di prenderci cura di essi. E accendere il fuoco, in modo da avere un po' di calore e intimità dentro di noi. Quindi Thay ha descritto questa esperienza di ritorno all'eremo, come la pratica del coltivare un'isola interiore, Quando abbiamo una brutta giornata, o una brutta settimana, o un brutto anno, dobbiamo sapere come poter ritornare al nostro eremo interiore, per poter chiudere le porte e le finestre, e per noi questi sono i nostri sensi, porte e finestre. Quindi, quando pensiamo a quali potrebbero essere gli ostacoli ad avere una mente tranquilla, è tutta la tempesta intorno a noi, forse le notizie che abbiamo visto, letto o sentito, i film o le serie che potremmo aver guardato, persino le conversazioni che potremmo aver avuto con gli altri, potremmo aver assorbito molte cose che sono state un po' caotiche e difficili, forse la nostra stessa vita quotidiana è stata particolarmente impegnativa. Ed è per questo che vi invitiamo a questo ritiro, per vedere insieme quali sono le porte e le finestre dei sensi che potreste chiudere, per poter semplificare la vostra isola interiore e per tenere a bada la tempesta. Quindi, è consigliabile di evitare di leggere le notizie nei prossimi giorni, forse dovreste sedervi un attimo e pianificare una strategia, su come utilizzerete i vostri dispositivi. Forse avete delle consuetudini, come ascoltare la radio, o dei podcast all'ora di colazione, o in altri momenti della giornata, e forse possiamo vedere quali elementi potremmo semplificare per portarne più pace nella nostra giornata, più tranquillità, meno input sensoriali, chiudere alcune porte e finestre. Ma, per alcuni di voi il silenzio potrebbe anche essere davvero impegnativo, perché nel silenzio potremmo improvvisamente essere sopraffatti dai nostri sentimenti. E ricordo che... in uno dei suoi discorsi Thay disse, immaginate di quanti anni fa era questo discorso, forse era di circa 15 anni fa, e Thay disse: "A volte, la vita è così intensa, e ti ritrovi con tante lettere, tanta posta, sulla tua scrivania la mattina", e lui ha detto: "E tu apri ogni lettera una per una, e ognuna è urgente, e quella dopo è urgente, e la prossima ancora, e quindi hai una pila di lettere tutte urgenti". Ovviamente oggi possiamo tradurre questo in e-mails, o cose da fare, e Thay ha detto: "Quando tutto è urgente, e richiede la tua immediata attenzione, sai cosa devi fare? Quello è il momento di ascoltare della musica". "Lascia stare le lettere, ascolta un po' di musica", perché la musica a volte è anche una specie di silenzio, e Thay ha detto: "Dobbiamo... la musica è una specie di ninna nanna per la nostra coscienza deposito, dove sono raccolti tutti i nostri semi, la coscienza più profonda dentro di noi, è turbolenta, perché è sottoposta a così tanti input, e l'arte della consapevolezza è trovare cosa può calmare tutta quella turbolenza. E se trovate il silenzio troppo impegnativo, allora forse avete davvero bisogno di procurarvi una buona playlist musicale, per tutte quelle volte che potreste ricevere qualche input, e così invece di andare da molto rumore di sottofondo al silenzio, potresti scegliere un po' di buona musica rilassante, non troppo triste però, non vogliamo nemmeno annaffiare i semi della tristezza, solo della musica gradevole. E, ovviamente, il canto degli uccelli è un altro tipo di musica, o il suono del vento tra gli alberi. È molto raro che il silenzio sia un silenzio assoluto, spesso c'è tanto a cui possiamo concentrare la nostra attenzione, e sentire il ronzio, il reale brusio vita intorno a noi. Penso... che adesso possiamo goderci il suono della campana, e vedere se riusciamo a trovare quell'accogliente eremo dentro di noi, e dove l'energia della consapevolezza e compassione sono il nostro fuoco, sono il calore che possiamo generare semplicemente stando lì con il nostro corpo e il nostro respiro. Quindi, nei prossimi giorni ognuno di noi ha il compito di generare l'energia della consapevolezza, ovunque ci troviamo, sia che siamo con altri, che potrebbero o meno seguire il ritiro, o sia che siamo da soli. E la sfida è riuscire a coltivare uno spirito di quiete, una qualità di pace e tranquillità durante il giorno, e in tutte le diverse cose che stiamo facendo, Siamo in grado di avere una mente tranquilla quando ci laviamo i denti? Siamo capaci di lavarci semplicemente i denti senza pensare alla prossima cosa che dovremo fare? Siamo capaci di lavarci i denti davvero con pace, con libertà e senza fretta? Penso che ci sia una connessione tra la quiete e l'immobilità, quindi, non appena stiamo correndo non siamo veramente tranquilli e in pace con noi stessi. E c'è molto di cui restare affascinati mentre ci laviamo i denti, e possiamo... beh, se avete uno specchio potete divertirvi a guardarvi, potete godervi la sensazione dello spazzolino sui denti e sulle gengive, i suoni che fate, o anche semplicemente la sensazione dei vostri piedi a terra, mentre vi lavate i denti. A volte potete divertirvi a lavarvi i denti con l'altra mano, e questo ci rende molto consapevoli di quello che stiamo facendo, nel caso in cui sia diventato qualcosa di automatico. E quando preparate la vostra tazza di tè o caffè mattutina, siete in grado di farlo con una mente tranquilla? Di concentrare davvero tutta la vostra attenzione sulle sensazioni e sulle azioni della preparazione del vostro tè o caffè, e poi sedervi tranquillamente con la vostra bevanda calda goderne la fragranza, inspirando ed espirando, e godervi davvero il vostro corpo, allo stesso modo in cui vi godete la vostra bevanda calda. E quando preparate la colazione, anche quello è un momento per godersi in silenzio tutti i suoni, per esempio del tagliare la frutta, oppure preparare il pane, o qualunque cosa mangiate a colazione, Quindi, questo è una sorta di koan per noi, come possiamo coltivare una mente tranquilla in tutto ciò che facciamo? Se vivete da soli, durante questo ritiro dovreste proprio prestare attenzione ai suoni che facciamo, quando le sorelle fanno un ritiro solitario, quello è proprio uno degli addestramenti, diventiamo veramente consapevoli di tutto, del suono dei nostri passi, dell'apertura e della chiusura delle porte, qualsiasi tipo di movimento che facciamo, e questo può essere un vero e proprio portale verso la consapevolezza, ascoltando davvero tutti i suoni che produciamo. Ho descritto questo momento come un periodo di svernamento, un momento di riposo proprio come per la Terra, e penso che in questo senso siamo anche come la Terra, perché abbiamo anche noi bisogno di un po' di fertilizzante durante l'inverno, per nutrire davvero il nostro suolo mentre lasciamo riposare il corpo. E penso che per molti di noi, durante la pandemia, tutte quelle cose che ci nutrono di più, potremmo non essere stati in grado di farle, o di farle a sufficienza, e potremmo aver bisogno di essere creativi riguardo al trovare nuove fonti di nutrimento. Così, mentre semplifichiamo la nostra vita nel corso dei prossimi quattro giorni, vi prego di trovare anche il modo di nutrire voi stessi, anche con la natura. Qui a Plum Village siamo molto fortunati a vivere in campagna, e spero che alcuni di voi a casa abbiano un giardino, un cortile o un parco vicino, o anche un solo albero vicino, che possa essere una fonte di nutrimento nei prossimi giorni. Ogni giorno avrete la possibilità di fare la vostra meditazione camminata, e, per favore, fate uno sforzo, anche se potete solo fare una passeggiata per 15 minuti, o di 20 minuti, per favore, fate del vostro meglio per godervi questa pratica. Per me, stare nella natura, o con la natura, e soprattutto con gli alberi, è un modo molto semplice per trovare la quiete e il silenzio con la pratica dell'ascolto, ascoltando la terra, gli uccelli, il vento. Penso che sia molto facile... stare in silenzio, in pace e aprirsi, quando siamo con Madre Terra. È come se Madre Terra avesse una mente tranquilla, non c'è dialogo interiore, ci sono solo i suoni e i canti della natura. Possiamo anche dire che tornare al nostro corpo è una sorta di nutrimento, perché forse siamo stati così occupati, o preoccupati, o trascinati via dai nostri pensieri, da non esserci dati abbastanza spazio e tempo per stare con il nostro corpo. E, di fatto, tutte le pratiche di questo ritiro, implicano davvero lo stare con il proprio corpo, sia che respiriamo nella meditazione seduta, o che facciamo movimenti consapevoli, ehm, c'è la possibilità di farlo... abbiamo alcuni video che potreste seguire, o potreste fare la vostra pratica yoga preferita, o fare jogging, o qualunque altra cosa, e la meditazione camminata, il rilassamento profondo, avremo delle meravigliose classi di rilassamento in questo ritiro. Stare con il nostro corpo è già fonte di nutrimento, per noi stessi. Per quelli di voi che vivono con altre persone che non seguono il ritiro, voglio anche dirvi che vi capisco, sono consapevole che questo potrebbe essere un po' impegnativo. E, una cosa che penso che abbiamo scoperto dai ritiri precedenti è per favore, prendetevi cura dei rapporti con chi vi circonda, quando parliamo dell'eremo dove è necessario chiudere le finestre e le porte, se possibile, per favore, non chiudete fuori le persone con cui vivete, perché anche loro potrebbero essere come un terreno di pratica in questo ritiro. Penso che la cosa più semplice che probabilmente possiamo offrire agli altri è la nostra presenza, il nostro ascolto, e anche se qualcuno non è molto attento, o non parla in modo molto consapevole, semplicemente, tornando al nostro corpo e seguendo il nostro respiro, mentre li ascoltiamo, che è già un momento di pratica, è un momento di... sì, di guarigione e di trasformazione, che stanno già avvenendo, quindi è una grande fortuna avere soggetti con cui praticare ovunque voi siate, quindi, per favore, integrateli nel modo in cui state gestendo il ritiro, soprattutto durante l'ora dei pasti, ovviamente potete sperimentare, chiedergli se desiderano mangiare consapevolmente con voi per un po', ma se è troppo difficile lasciate perdere, potreste solo creare attriti, e per un solo pasto al giorno forse potreste mangiare separatamente così potrete mangiare davvero lentamente, specialmente se avremo dei pasti che faremo insieme online. Anche quando lavate i piatti, insieme agli altri, anche quello può essere un momento di pratica della consapevolezza. Non è necessario fare conversazione, ma semplicemente godere delle mani nell'acqua insaponata , seguire il vostro respiro in quel momento, e anche quello può essere un momento in cui avere una mente tranquilla, anche quando c'è rumore intorno a voi. E per quelli che stanno seguendo questo ritiro da soli, forse vivete da soli nella vostra casa, o nel vostro appartamento, e la sfida è aprirsi davvero a tutto il nutrimento che c'è intorno a voi, e cercare di capovolgere le cose, e invece di sentirsi soli pensare a tutti i modi in cui la Madre Terra è lì per voi, e l'intero cosmo è lì per voi, avvolgendovi nella solitudine. A noi monaci piace molto la solitudine, non ci sentiamo soli quando siamo soli, e penso che sia perché noi ci alleniamo gradualmente a vedere le cose con l'intuizione dell'inter essere, così una ciotola di cibo è la Terra che ti ama e si prende cura di te, ti sorride attraverso le carote, il riso, il pane, le patate, e gli alberi ti sorridono, gli uccelli cantano per te, la Terra è lì per te. Questa è anche una sfida per quelli che seguono il ritiro da soli, nei momenti di intervallo, quando non si è on-line, trovare dei momenti di connessione. Adesso vorrei invitare Sorella Chang Nghiem, Noi diciamo che la pratica della consapevolezza, illumina l'energia di compassione e consapevolezza nei nostri cuori, quindi con l'atto di ritornare al nostro respiro, al nostro corpo, in qualche modo stiamo accendendo l'energia della consapevolezza. Come sapete a Plum Village ci piacciono molto le poesie meditative, e Thay ha scritto tante belle poesie che noi recitiamo in vari modi, tra cui "Accendere la luce", o "Accendere una candela", e, come molti di voi sapranno, Sorella Chang Nghiem ha la voce di un angelo, e anche il cuore di un angelo, e c'è una bellissimo arrangiamento in musica per "Accendere una candela". Quindi, possiamo goderci queso canto per concludere la nostra chiacchierata sul Dharma di questa sera, e magari, dopo la canzone, sentiremo insieme tre suoni di campana. ♫ Accendendo questa candela, ♫offrendo la luce a innumerevoli buddha, ♫la pace e la gioia che provo ♫illuminano la faccia della terra. ♫Accendendo questa candela, ♫offrendo luce a innumerevoli buddha, ♫la pace e la gioia che provo, ♫illuminano la faccia della Terra. ♫ Grazie mille cara sorella, e grazie a tutti voi per esservi uniti a noi. Spero che questo vi ispiri ad avere un momento di tranquillità e pace, mentre accenderete una candela a casa vostra oggi. Per quelli di voi che hanno allestito un piccolo altare, questa è una pratica molto bella, per creare un momento di pace e di presenza e di calore, e speriamo di poter trovare quel calore nel nostro cuore mentre accendiamo la candela. Adesso faremo degli annunci, quindi se il team organizzatore potesse venire qui per favore, vieni, vieni, siediti qui, Questa è la Sorella Hien Yan, la nostra giovane suora messicana, canadese, francese del Borgo Inferiore, e anche la mia compagna di stanza. Penso che quando Sorella Nghiem Hien parlava di praticare la consapevolezza con le persone che vivono con noi, stesse pensando a me, perché sono molto goffa e faccio sempre cadere tutto, quindi fornisco alla mia Sorella tante opportunità per respirare. Allora, cari amici, grazie mille per essere stati con noi questa sera, e grazie Sorella Nghiem Hien per il suo discorso illuminante. Al prossimo suono della piccola campana ci alzeremo, e ci inchineremo in segno di gratitudine verso la nostra Sorella per aver condiviso la sua esperienza con noi, e poi, per favore, sedetevi di nuovo per un minuto di brevi annunci. - Grazie - Puoi farli adesso Oh, posso farli adesso. Dunque, se state partecipando al ritiro all'ora di Parigi, vi auguriamo una buona notte, così che possiate svegliarvi presto domani, forse un po' prima del solito. Inizieremo la giornata alle 6:45, con qualche esercizio fisico, per mettere in moto la nostra energia, e preparare il nostro corpo e la nostra mente alla seduta, e poi faremo insieme una sessione guidata di meditazione seduta alle 19:30. Per quelli di voi che vivono negli Stati Uniti, vi auguriamo un bellissimo resto di giornata, con i vostri nuovi amici, il respiro e i passi consapevoli. Grazie mille e a presto. Sottotitoli: La Stele di Rosetta www.youtube.com/@marioleonardi3891 Grazie a tutti! Lasceremo il collegamento aperto per qualche minuto, per quelli di voi che potrebbero voler connettersi tra loro o inviare messaggi, e quindi spero che anche la chat possa restare aperta per quelli di voi che lo desiderano. Grazie mille, a domani!