♫ C'è un posto per te nel circolo ♫
♫ il circolo può espandersi ♫
♫ vieni ed unisciti al circolo ♫
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
♫ C'è amore per te nel circolo ♫
♫ un amore che tu puoi capire, ♫
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
♫ C'è pace nel circolo, ♫
♫ il silenzio è nostro amico, ♫
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
♫ C'è accoglienza nel circolo, ♫
♫ ed insieme possiamo restare, ♫
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
♫ C'è guarigione nel circolo, ♫
♫ guarigione sulla terra, ♫
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
♫ C'è un posto per te nel circolo, ♫
♫ il circolo può espandersi, ♫
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
♫ C'è vero amore proprio qui, ♫
♫ c'è vero amore proprio qui, ♫
♫ e siamo così felici di averlo trovato, ♫
♫ c'è vero amore proprio qui. ♫
♫ C'è vera pace proprio qui, ♫
♫ c'è vera pace proprio qui, ♫
♫ e siamo così felici di averla trovata, ♫
♫ c'è vera pace proprio qui. ♫
♫ C'è vera gioia proprio qui, ♫
♫ e siamo così felici di averla trovata, ♫
♫ e siamo così felici di averla trovata, ♫
♫ c'è vera gioia proprio qui. ♫
♫ C'è vero amore proprio qui, ♫
♫ c'è vera pace proprio qui, ♫
♫ e siamo così felici di averli trovati, ♫
♫ c'è vera gioia proprio qui. ♫
Cari amici,
vi diamo un caloroso benvenuto
qui nel Borgo Inferiore online,
Siamo molto felici
di aver trascorso con voi
gli ultimi giorni dell'anno
come una famiglia spirituale
Stasera il nostro primo insegnamento
sarà offerto dalla Sorella Hien Nghiem,
Sorella Hien Nghiem è anche conosciuta
come "Sorella Vera Dedizione",
Lei coltiva un'aspirazione molto profonda
di diffondere il Buddismo nel mondo,
e dedica molto del suo tempo e delle sue energie
alla condivisione della pratica con i giovani,
e a compiere azioni che possano
aiutare la Madre Terra.
Sorella Hien Nghiem
ha molti hobbies,
e uno dei suoi passatempi preferiti è godersi
una tazza di caffè con un gatto sulle ginocchia.
Quindi, con il prossimo
suono della campanella
possiamo alzarci, o restare seduti, e inchinarci
in segno di ringraziamento verso Sorella Hien Nghiem,
per offrirci questo
insegnamento stasera. Grazie.
Cara Comunità, prima di goderci
tre suoni di campana
volevo solo dire "Ciao a tutti",
saluti a chi ci segue online,
siamo veramente felici
di avervi qui con noi,
e vi ringraziamo
per averci invitato
nelle vostre case.
Sento che, attraverso lo schermo,
è come se entrassimo
in casa vostra.
Quindi, grazie per averci invitato
nelle vostre case,
allo stesso modo noi siamo felici di invitarvi
nella nostra casa e nei nostri cuori,
La chat ora è aperta, quindi quelli
di voi che lo desiderano
possono salutarsi nella chat,
e magari potreste dirci
da dove ci state seguendo,
e se volete fare un saluto
potete anche farlo nella
vostra lingua, se volete,
è sempre bello sentire tutti i diversi Paesi
e le lingue che partecipano con noi oggi.
Nel corso dei prossimi giorni saremo
più di 500 a seguire questo ritiro,
anche se, a causa dei problemi di fuso orario,
forse solo poche centinaia alla volta su Zoom,
ma, anche se state guardando una
registrazione, noi vi vediamo, vi sentiamo,
e siamo molto felici
che possiate unirvi a noi.
Sto strizzando gli occhi per
vedere un po' la chat ma...
non riesco a vederla bene da qui, ma siamo
in grado di vedervi su uno schermo di fronte a noi,
quindi la vostra immagine è seduta
in questa sala di meditazione con noi,
Questo è molto bello,
e il sangha vi sorride,
vi sorride sullo schermo.
Oggi è un'occasione molto felice,
perché abbiamo potuto ricevere
i nostri primi ospiti di persona,
nella Borgo Alto
e nel Borgo Nuovo,
quindi oggi è una vera
giornata di celebrazione,
affinché tutti noi ci sentiamo
davvero connessi
con voi e con la nostra amata
Comunità Internazionale.
E siamo così felici di
poter continuare ad offrire
la pratica online a tutti voi.
Il tema del nostro ritiro
è "Il dono di una mente tranquilla".
alcuni di voi potrebbero aver ricevuto
regali meravigliosi durante queste Feste,
ma forse il dono più grande di tutti
è il dono della pace, della
compassione e della presenza,
la nostra presenza e la
presenza dei nostri cari.
E ci auguriamo che
nei prossimi giorni
saremo davvero in grado
di coltivare questa presenza,
questa qualità di pace e tranquillità,
di cui abbiamo sete, e di cui
anche i nostri cari hanno sete,
Quindi potremmo pensare che stiamo facendo
questo ritiro come un piacere per noi stessi,
ma è anche un piacere
per tutti coloro che ci circondano.
Perché sappiamo che la nostra pace,
la nostra calma e la nostra presenza
sono di immediato beneficio
di chi ci circonda.
E il titolo è divertente,
perché dice
"Il dono di una mente tranquilla"
ma noi sappiamo che
una mente tranquilla
può esistere solo
in un corpo tranquillo,
la nostra mente non è qualcosa
di separato dal nostro corpo,
le due entità coesistono
e si co-manifestano.
E così vorrei iniziare la nostra
chiacchierata questa sera,
prendendoci davvero
cura del nostro corpo,
preparandoci ad accogliere
tre suoni della campana.
Quindi, ovunque siate seduti a casa,,
prendetevi un momento e vedete come
potreste migliorare la vostra postura,
Prestate attenzione, ad esempio,
alla vostra schiena,
assicuratevi che sia
ben eretta,
se siete appoggiati
a qualcosa potreste dire
"Ok per i prossimi cinque o dieci minuti,
voglio usare la mia spina dorsale,
voglio sentire il mio tronco
e la sua verticalità".
E nel fare questo sappiamo
che c'è anche spazio e pace,
E anche le vostre spalle,
provate ad aprirle un po',
per alcuni di noi viene naturale davanti
allo schermo, di venire attratti dallo schermo,
e le nostre spalle si chiudono,
quindi possiamo aprirle.
E il collo,
provate ad allungarlo leggermente dietro
e magari a ritrarre un po' il mento
così da sentire la vostra testa fluttuare
dolcemente sopra la colonna vertebrale.
E spero che le vostre ginocchia e la parte
inferiore del corpo siano comodi,
ovunque siate seduti.
E forse potreste anche prendere
un momento per muovere le dita,
le nostre mani sono sempre molto
impegnate, in questa era dei dispositivi,
quindi c'è sempre un po' di
tensione nelle nostre mani,
ed è molto piacevole rilassarle,
e poi posizioneremo delicatamente una mano
sopra all'altra sulle nostre gambe,
e poi lasciamo che le nostre spalle e tutta la parte
superiore del corpo, e le nostre mani, siano rilassati.
Così, mentre ci godiamo
il suono della campana,
potete chiudere gli occhi,
se lo desiderate,
e permettiamoci davvero di godere di questa
consapevolezza del nostro corpo.
E mentre ascoltiamo
il suono della campana
possiamo dire "Ascolto, ascolto,
questo suono meraviglioso
che mi riporta alla mia vera casa.
Ascolto, ascolto,
questo suono meraviglioso
che mi riporta alla mia vera casa".
Mentre inspiriamo, possiamo
rilassare dolcemente
i muscoli del viso,
la nostra mandibola, le nostre spalle,
lasciamole ammorbidirsi,
e mentre espiriamo
possiamo sorridere al nostro corpo.
Che bello essere vivi!
Rilassiamo e ammorbidiamo
il nostro corpo,
gioiamo di essere vivi.
E mentre seguiamo
la nostra inspirazione
e seguiamo la nostra espirazione,
possiamo rimanere affascinati
dall'esperienza del nostro corpo che respira,
e notiamo che la nostra inspirazione
diventa un po’ più profonda,
e la nostra espirazione
diventa un po' più lenta.
Inspiriamo
più profondamente
espiriamo più lentamente.
E mentre continuiamo
a seguire il nostro respiro,
possiamo sentire questa
energia di calma
permeare delicatamente il nostro
corpo e la nostra mente,
e un'energia di benessere.
Inspirando,
sentendosi sempre più calmi,
espirando sentendosi
a proprio agio.
Adesso possiamo
aprire un po' gli occhi,
e sorridere a noi stessi
e agli altri sullo schermo.
Con pochi respiri
possiamo generare un'energia
di maggiore calma,
di maggiore tranquillità,
di maggiore pace,
E questa è la vera sfida
dei prossimi giorni,
ovvero creare
momenti di pace
e di quiete
nelle nostre giornate e nel tempo
che siamo on-line insieme.
E penso che molti di voi si siano uniti a questo ritiro,
si spera, perché sono stati ispirati dall'argomento,
forse alcuni di voi avrebbero voluto partecipare
al ritiro ma non erano sicuri dell'argomento,
ma volevamo solo sentirsi
connessi alla comunità spirituale,
e quindi potrebbero esserci alcuni di noi per i quali
c'è una domanda, che è qualcosa come...
"Abbiamo il diritto
di cercare la pace
in un momento così difficile
per il nostro mondo?"
"Abbiamo il diritto
di provare pace?"
Sappiamo che c'è
molta sofferenza,
sappiamo che ci sono persone
sappiamo che ci sono persone
che sono malate in questo momento,
o quelli tra di noi i cui cari potrebbero
non stare bene in questo momento,
sappiamo che c'è violenza e
oppressione in tutto il mondo,
disuguaglianza, discriminazione,
sappiamo che c'è molta sofferenza
per coloro che non hanno
una sicura dimora,
che sono costretti
a fuggire dalle loro case.
E come praticanti, come persone
consapevoli e compassionevoli,
potremmo davvero porci questa
domanda: "Abbiamo il diritto
di cercare la pace in una
situazione del genere?"
Ho riflettuto a lungo
su questa domanda
negli ultimi giorni
e per me
una delle mie riflessioni
è stata che anche noi siamo
parte di questa situazione,
e offrendo un’energia diversa,
offrendo l’energia della pace
a questa situazione, stiamo già
contribuendo con qualcosa di più positivo,
stiamo già cambiando la situazione.
Compassione ed empatia,
e quel sentimento di sofferenza, e la consapevolezza
di esso, ha sicuramente la sua ragione di essere,
ma anche l’energia della pace
ha la sua ragione di essere.
E con l’intuizione dell’inter-essere
sappiamo che ciò si riflette
su tutti coloro ai
quali siamo legati.
E forse c'è chi non ha le condizioni
sufficienti per generare pace,
e sta a noi contribuire a
generarne anche per loro.
Così, lo facciamo
anche per gli altri.
Penso che, parte della sofferenza che molti
di noi stanno sperimentando in questo momento,
per quelli di noi che non hanno
vissuto direttamente queste sfide,
o forse...
anche noi stessi, per esempio
come nel caso di una malattia,
quindi la sofferenza è anche
la sofferenza della preoccupazione,
dell'ansia e della preoccupazione,
quindi è una sofferenza della mente,
e allora il modo migliore con cui possiamo
prendercene cura è anche nella mente.
Quindi coltivare
una mente tranquilla,
la pace e la compassione
nella nostra mente,
è un'azione, è già
un'azione rispondere
all’energia collettiva dell’ansia
e angoscia nel mondo.
Quindi non pensiate che partecipare a questo
ritiro sia in qualche modo una fuga,
questa è anche una risposta,
stiamo rispondendo all'energia collettiva
con una diversa qualità di energia,
stiamo contribuendo a portare equilibrio,
ad offrire un elemento che è mancante.
Possiamo dire che
la calma, la compassione,
la chiarezza, o forse anche l'immobilità,
la mancanza di irrequietezza,
sono risorse rare
in questo momento,
e potremmo aver
percepito questo
nelle nostre famiglie,
nei nostri luoghi di lavoro,
nei nostri ambienti e
nelle nostre comunità.
Potremmo aver avuto la sensazione
che non ci sia così tanta chiarezza e calma
come forse due o tre anni fa.
Quindi è per noi ancora più importante coltivare
queste risorse intenzionalmente e attivamente.
Possiamo quindi parlare dell'energia
dell'irrequietezza
e della paura e dell'ansia,
e uniamo quell'energia
con un'altra energia,
che può essere
l'energia della stabilità,
della compassione e
dell'assenza di paura,
un'energia spaziosa che
può includere al suo interno
quell'ansia e quella paura.
Non li rifiutiamo,
non li aggiriamo,
ma abbiamo abbastanza stabilità
e pace da poterli accogliere.
Come molti di noi,
nelle ultime settimane, ho anch'io avuto persone
care che si sono ammalate di Covid,
in particolare mia sorella
e tutta la sua famiglia,
e mi sono resa conto che
il mio livello di irrequietezza
è aumentato parecchio,
e deve essere stato lo stesso
anche per tanti di voi.
È così difficile essere in pace
quando ci si sente così impotenti,
e, ovviamente, coloro che si
ammalano devono isolarsi,
quindi non possiamo nemmeno stare con loro
nel modo normale in cui vorremmo.
Io ho dovuto davvero
allenarmi, ogni volta che
sentivo crescere l’energia dell’ansia o della
preoccupazione, dovevo fare uno sforzo
per tornare al mio respiro,
per tornare al mio corpo, e sapere che
la cosa migliore che potevo offrire a mia sorella
era la mia stabilità, la mia calma,
la mia pace, la mia tenerezza,
la mia dolcezza,
e non la mia preoccupazione,
quindi ho continuato a sopprimere
i miei pensieri di preoccupazione,
e a sostituirli con altri tipi di pensieri
che potevo condividere con lei.
Quindi, forse possiamo
continuare ad allenarci un po',
e vedere come il nostro respiro
può essere qualcosa che può aiutarci
ad accettare un momento
di preoccupazione o ansia.
Siamo molto fortunati che, in questo
ritiro, quasi la metà di noi
hanno già molta familiarità
con la nostra pratica,
credo che quasi la metà di noi abbia già ricevuto
I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza,
quindi sono già a buon punto
su questo bellissimo percorso.
Quindi una parte di noi
già conosce la pratica,
sappiamo come respirare.
Inoltre, qui nel monastero
ovviamente anche noi sappiamo
tutti come respirare,
ma la domanda è se stiamo
usando il nostro respiro
nei momenti in cui
ne abbiamo più bisogno.
Riusciamo a rifugiarci
nel nostro respiro
per placare davvero la nostra
ansia, quando si presenta?
È il vostro respiro qualcosa
a cui potete ricorrere,
trovare, e in cui rifugiarvi
ogni volta che ne avete bisogno?
O è soltanto
un amico quando siamo seduti
sul cuscino di meditazione,
o quando sentiamo
il suono della campana.
E penso che parte dell'arte
della nostra pratica
sia assicurarsi che la nostra connessione
con il respiro sia molto stretta,
molto intima, e rappresenti davvero
un rifugio molto sicuro per noi.
Molti di noi, soprattutto quando ci sentiamo
ansiosi, potremmo tendere a respirare,
il respiro diventa un po' più corto,
il nostro respiro contiene molte informazioni,
e quando ci sentiamo ansiosi potrebbe
essere un po' più corto e più teso.
E quando riusciamo a
portare il nostro respiro
giù in basso,
nel nostro addome,
allentiamo la tensione
nel nostro corpo
per permettere al nostro respiro
di essere un respiro davvero profondo.
Può essere un respiro più lungo,
o, nella mia esperienza, può
essere un respiro più rilassante.
Quando possiamo davvero
renderlo un respiro più profondo.
Quindi vi invito, inclusi quelli di voi
che già conoscono la pratica,
a posizionare le vostre mani su quello che chiamiamo
il nostro punto Dantian, che è appena sotto l'ombelico,
e notate quanto è facile
portare la nostra
consapevolezza su questo punto,
e trovare stabilità
nella nostra respirazione.
Concentriamo il nostro
respiro in questo punto,
inspirando,
sentendo la stabilità
di essere davvero radicati
in questa parte del nostro tronco, la parte
stabile dell'albero del nostro corpo,
ed espirando godendo
davvero di quella stabilità.
Inspiriamo, sentendo quella stabilità,
espiriamo, godendo della stabilità.
E ora focalizziamo
la nostra attenzione
alla consapevolezza
di qualsiasi ansia,
qualsiasi preoccupazione che potremmo
avere nel cuore in questo momento.
Potrebbe essere preoccupazione
per una persona cara,
o potrebbe essere
preoccupazione per noi stessi.
Ed inspirando
semplicemente diventando
consapevoli di quella preoccupazione,
potrebbe anche avere un posto particolare
nel nostro corpo o nella nostra mente,
mentre inspiriamo la identifichiamo,
e mentre espiriamo la accogliamo davvero,
la includiamo nella nostra respirazione consapevole.
Inspirando,
so che sei lì,
mia paura, mia ansia,
espirando, ti abbraccio dolcemente
ti abbraccio teneramente.
La respirazione è una
cosa intelligente,
perché l'atto di respirare
con la nostra consapevolezza,
accompagnando il nostro respiro
con la nostra consapevolezza e tenerezza,
fa sì che noi abbracciamo
dolcemente l'ansia,
non è più da sola,
noi siamo lì con essa.
E mentre continuiamo a inspirare
possiamo davvero espandere questa
energia di consapevolezza e compassione,
e quando espiriamo possiamo
offrire quell'energia di compassione
a coloro che amiamo, e a coloro
per i quali ci preoccupiamo.
Generando un’energia di compassione
e offrendo quell’energia
di compassione.
Quindi una cosa molto
interessante dello stare in silenzio
è che non vogliamo necessariamente cacciare via
tutti gli elementi che non ci rendono tranquilli,
vogliamo poterli riconoscere,
abbracciarli teneramente,
e offrire una sorta di antidoto,
o un'energia curativa,
per affrontare gli ostacoli
alla nostra quiete
e a stare con loro per
ammorbidirli, integrarli,
permettere loro di essere lì, ma anche
permettere alla pace e alla compassione
di essere lì con loro.
Quindi, potreste aver visto,
durante il nostro ritiro,
il programma, in alto ci
sono molti inviti diversi,
e uno degli inviti è a scaricare
l'app di Plum Village,
e ad attivare la campanella
sull'app di Plum Village.
E voglio davvero
invitare tutti voi a farlo,
quindi se non avete ancora
scaricato l'app, per favore, fatelo,
potrei mostrarvela, ma
avrete capito di cosa si tratta,
è l'app Plum Village,
la trovate, la scaricate,
e, per favore, durante
questo ritiro
attivate la campanella
sulla vostra app,
così che, nei momenti in cui non siamo
insieme, su uno schermo, come adesso,
avrete la possibilità di sentire
il suono della campana,
forse ogni 30 minuti,
o ogni ora,
potete impostarla
come preferite,
e questo vi aiuterà davvero
a praticare quanto detto nel ritiro,
tra le varie sessioni che stiamo
facendo insieme online.
E quando sentite
il suono della campana,
interrompete qualunque
cosa stiate facendo,
quindi, quelli di voi che sono stati a Plum Village
sapranno che abbiamo molte campane diverse a Plum Village,
abbiamo un orologio
nella sala da pranzo,
e abbiamo quella che chiamiamo la campana delle attività,
che ci fa sapere quando sta per succedere qualcosa,
forse voi impostate un piccolo allarme sul vostro
telefono prima della prossima sessione di ritiro,
e ci fermiamo anche quando sentiamo i suoni...
della grande campana,
o, naturalmente, della campana
nella sala di meditazione.
E questo è un allenamento,
per ritornare al nostro
corpo e alla respirazione,
qualsiasi cosa
stia succedendo,
c'è qualcosa di molto
incoraggiante in questo,
perché vuol dire che
non saremo distratti da niente
che la vita può presentarci,
sentiamo il suono
della campana,
e torniamo al nostro corpo,
e la pratica è
non parlare più,
non compiere più alcun
tipo di azione fisica,
e seguire tre respiri completi,
di inspirazione ed espirazione.
Quindi, facciamo una prova
con il suono della campana,
e vediamo quanto
è facile farlo,
o quanto sia impegnativo.
Quindi, la domanda è:
è stata un'esperienza piacevole,
oppure c'era qualche
resistenza dentro noi?
Nel fermarsi al suono
della campana,
la sfida è vedere che
questo suono è un amico,
è un invito,
non è qualcun altro... oh, Sorella Vera Dedizione
è arrivata con la campana,
non siamo noi che ci
imponiamo di fermarci,
l'idea è che la campana dovrebbe sembrare,
diciamo, come una voce interiore,
che ci invita a fermarci
e ad arrivare a casa.
Una voce interiore che ci
richiama in un luogo tranquillo.
E quello che è un posto tranquillo per qualcuno
può essere diverso da quello di un altro.
Speriamo che nei
prossimi giorni
riusciremo davvero a prenderci cura
di questo posto tranquillo dentro di noi,
affinché sia un qualcosa che
sentiamo accogliente, a cui tornare.
Alcuni di noi potrebbero non sentire il proprio corpo
come un posto sicuro in cui tornare,
quando sentiamo il suono della campana e ci fermiamo,
quello potrebbe essere l'ultimo posto in cui vogliamo andare.
Il respiro e il corpo.
Quindi a volte tengo
anche solo un dito,
a volte è il mignolo,
a volte è un altro dito,
e invece della sfida
di seguire il mio respiro,
Sentendo la connessione.
Uso anche le perline,
noi le chiamiamo mala, e credo che ci siano
anche in molte tradizioni spirituali.
E potremmo sfidarci a seguire un'inspirazione
e un'espirazione per ciascuna delle perle,
e con il movimento delle mani
potrebbe essere un po' più facile avere la sensazione
di poter trovare una sicurezza e un filo conduttore.
Per quelli di noi che praticano
già da un po' di tempo,
dobbiamo essere piuttosto
creativi per continuare
a mantenere fresca la nostra pratica
del fermarsi al suono della campana.
Forse alcuni di voi hanno già usato
il suono della campana sull'app per un po',
e poi l'hanno spento,
perché non funzionava più,
perché lo stavamo
ignorando troppo.
per quelli di voi che lo hanno fatto,
vi invito a provare di nuovo
nei prossimi quattro giorni,
provate ad avere la mente del
principiante, per vedere se
c'è un modo in cui possiamo davvero
impegnarci, ed avere la freschezza di dire:
"Ho sete di quiete,
ho sete di immobilità,
e questa campana mi aiuta
a ricordarmi di cercarle".
In quei momenti chiave della giornata
in cui siamo davvero travolti dagli eventi,
perché sono proprio quei momenti,
in cui siamo più presi,
sia che siamo in cucina, o stiamo
parlando, o facendo qualcos'altro,
quelli sono i momenti in cui
è più potente fermarsi,
tornare a noi stessi,
alla nostra mano
o alle nostre perle,
e dire che la vita è molto
di più di questa
corsa senza fine.
Saper fermarsi è una
forma di potere.
Una volta, era la prima volta che avevo
la possibilità di fare da assistente a Thay,
gli avevo preparato una tazza di tè
prima della meditazione camminata,
e proprio accanto alla sua stanza, qui nel Borgo
Inferiore, c'è la campana delle attività,
ed ero così nervosa, perché credo che fossi
stata ordinata solo da quattro mesi,
e Thay stava riposando
sulla sua amaca,
e mi ha guardato dritto negli occhi
quando è suonata la campana,
e quindi ho detto:
"Ok, devo chiudere gli occhi,
e seguire la campana",
ma ero così consapevole
del fatto che lui mi guardava,
con i suoi occhi da falco,
e ho davvero provato a fermarmi, e a cercare
di respirare, ma ero così nervosa,
che, ehm, penso che la qualità del mio
fermarmi non sia stata molto profonda.
E poi ho aperto gli occhi e Thay
mi stava ancora guardando,
e poi ha detto,
"La mente è come un CD,
anche se premi "Stop",
continua a girare",
e ho pensato:
"Mi ha visto proprio bene!"
"Mi ha proprio inquadrato"
E quello che ho imparato
da questo fatto è stato:
"Ho comunque fatto la cosa giusta,
mi sono comunque fermata",
dobbiamo comunque fermarci,
fermiamo il nostro corpo,
e anche la mente,
potrebbe magari ancora aver
bisogno di tempo per rallentare,
ma piano piano,
con l'allenamento,
e l'arresto sarà
completo più rapidamente.
Quindi, per favore,
attenetevi a questa pratica,
e integratela nei vostri
prossimi giorni,
e se non volete
installare l'app,
o avete qualche resistenza
al suono della campana,
possiamo scegliere altre cose che possano
fungere da campana della consapevolezza,
Per esempio, se vivete
vicino a una strada,
potrebbe essere il rumore
di un camion che passa,
o se vivete vicino ad una
ferrovia, o in una città,
potrebbero essere le
sirene delle ambulanze,
o se vivete vicino ad una
ferrovia, o in una città,
potrebbero essere le
sirene delle ambulanze,
o se ci sono altre persone
in casa con noi,
potrebbe essere un'abitudine poco
simpatica del nostro coinquilino,
per esempio ogni
volta che tossiscono
o fanno qualcosa,
quella può essere la nostra
campana di consapevolezza,
e allora ci fermiamo, chiudiamo gli occhi
e semplicemente inspiriamo ed espiriamo tre volte.
Quindi, è una sfida
essere creativi
ed è essenziale farlo per
generare la quiete della mente.
Dobbiamo sfidare il nostro
discorso interiore,
ad interrompersi naturalmente,
e non perché diciamo a noi stessi:
"Voglio smettere di pensare",
ma quello che facciamo è
portare la nostra consapevolezza
al nostro corpo, al nostro respiro,
o alla nostra mano o alle nostre perle,
scegliamo un oggetto
di consapevolezza
e ne diventiamo affascinati,
ci piace stare con questo oggetto
della nostra consapevolezza,
e questo rende impossibile
al pensiero di continuare,
perché siamo troppo impegnati
a goderci l'aria fresca che ci scorre attorno,
il ristoro per il nostro corpo,
e poi il comforto e il relax
mentre espiriamo.
Quindi sentire, l'esperienza
corporea delle sensazioni,
è quello che ci aiuta a
calmare la nostra mente.
In quel momento siamo solo un
corpo che respira, e rimaniamo incantati
da quell'esperienza del
nostro corpo nel corpo,
la chiamiamo consapevolezza
del corpo nel corpo,
ogni volta che ci fermiamo al
suono della campana e respiriamo.
Penso che questo ritiro sia una
sorta di pratica del fermarsi,
molti di noi potrebbero aver avuto
dei mesi piuttosto frenetici,
le festività natalizie portano con sé
anche le proprie sfide, per molti di noi.
Questo è il momento di esercitarsi,
credo sia quello che
chiamano 'svernamento',
se si può trasformare la
parola 'inverno' in un verbo,
stiamo 'svernando'
in questo ritiro,
ci stiamo astenendo dal fare
quello che facciamo normalmente,
e ci stiamo prendendo tempo
per rimanere immobili,
per semplificare,
almeno si spera, è ciò che
accadrà nei prossimi giorni,
e per riposarsi davvero
e calmarsi interiormente.
Penso che sia molto
naturale farlo,
e penso che tutti noi abbiamo
bisogno di 'svernare'
ogni anno,
proprio come la Terra ha
bisogno di questo svernamento.
Forse il tempo fuori
è turbolento e tempestoso,
sembra decisamente così per la nostra
società e per il nostro mondo,
e noi vogliamo la calma interiore,
Forse alcuni di voi conoscono
una storia che Thay racconta spesso,
di una volta, quando
viveva a Parigi,
prima ancora di trovare il terreno
per Plum Village e di trasferirsi qui,
e c'era un piccolo eremo
vicino alla Foresta d'Othe,
credo si dica così,
appena fuori Parigi,
ed era un bellissimo
giorno di sole autunnale,
Thay era andato a fare
una passeggiata nel bosco,
e ne stava godendo così tanto che passò
l'intero pomeriggio nel bosco,
sedendo, camminando, contemplando,
ma poi all'improvviso
il tempo è cambiato,
e c'era una tempesta all'orizzonte,
e Thay dovette tornare di corsa
dalla foresta al suo eremo,
e poiché era stata una
giornata così soleggiata
aveva lasciato tutte le finestre
aperte per areare l'ambiente.
Ma immagino che avesse fatto
una lunga passeggiata nella foresta,
perché quando tornò
c'era già vento e pioggia,
E lui irruppe nel suo eremo,
e già tutto volava da tutte le parti,
a causa della tempesta,
c'era carta ovunque e molte cose
erano state fatte cadere dal vento,
E la prima cosa che Thay fece
fu chiudere le finestre,
chiuse la porta,
chiuse le finestre,
e poi accese un fuoco,
per riscaldare la stanza, perché credo che fosse
un edificio in pietra, quindi era molto freddo,
E poi, una volta
acceso il fuoco
ha potuto ripulire da tutte le carte e ha
rimesso a posto tutto ciò che era caduto,
e poi si è seduto
davanti al fuoco
per scaldarsi le mani e le dita,
per godersi l'intimità del fuoco
e ascoltare il vento e la
pioggia che battevano sulle finestre.
Penso che per molti di noi
questo sia il tipo di esperienza
che dobbiamo aspirare ad avere,
la possibilità di creare un'isola
interiore nei prossimi giorni.
Dobbiamo poter chiudere
le porte e le finestre
alla tempesta che c'è
fuori nel mondo.
Per poter avere
un po' di tempo
per prenderci davvero cura
di ciò che emerge dentro di noi,
dei nostri sentimenti,
delle nostre percezioni,
quelli sono le nostre carte, che sono sparse ovunque
perché non abbiamo avuto tempo di prenderci cura di essi.
E accendere il fuoco,
in modo da avere un po' di
calore e intimità dentro di noi.
Quindi Thay ha descritto questa
esperienza di ritorno all'eremo,
come la pratica del
coltivare un'isola interiore,
Quando abbiamo una brutta
giornata, o una brutta settimana,
o un brutto anno, dobbiamo sapere come
poter ritornare al nostro eremo interiore,
per poter chiudere
le porte e le finestre,
e per noi questi sono i
nostri sensi, porte e finestre.
Quindi, quando pensiamo
a quali potrebbero essere gli ostacoli
ad avere una mente tranquilla,
è tutta la tempesta
intorno a noi,
forse le notizie che abbiamo
visto, letto o sentito,
i film o le serie che
potremmo aver guardato,
persino le conversazioni che
potremmo aver avuto con gli altri,
potremmo aver assorbito molte
cose che sono state un po'
caotiche e difficili,
forse la nostra stessa vita quotidiana
è stata particolarmente impegnativa.
Ed è per questo che vi invitiamo a questo ritiro,
per vedere insieme quali sono
le porte e le finestre dei sensi
che potreste chiudere,
per poter semplificare
la vostra isola interiore e per
tenere a bada la tempesta.
Quindi, è consigliabile di evitare di leggere
le notizie nei prossimi giorni,
forse dovreste sedervi un attimo
e pianificare una strategia,
su come utilizzerete
i vostri dispositivi.
Forse avete delle consuetudini,
come ascoltare la radio,
o dei podcast all'ora di colazione,
o in altri momenti della giornata,
e forse possiamo vedere quali
elementi potremmo semplificare
per portarne più pace
nella nostra giornata,
più tranquillità,
meno input sensoriali,
chiudere alcune porte e finestre.
Ma, per alcuni di voi il silenzio potrebbe
anche essere davvero impegnativo,
perché nel silenzio potremmo improvvisamente
essere sopraffatti dai nostri sentimenti.
E ricordo che...
in uno dei suoi
discorsi Thay disse,
immaginate di quanti anni
fa era questo discorso,
forse era di circa 15 anni fa,
e Thay disse: "A volte,
la vita è così intensa,
e ti ritrovi con tante
lettere, tanta posta,
sulla tua scrivania la mattina",
e lui ha detto: "E tu apri ogni
lettera una per una,
e ognuna è urgente,
e quella dopo è urgente,
e la prossima ancora,
e quindi hai una pila
di lettere tutte urgenti".
Ovviamente oggi possiamo tradurre
questo in e-mails, o cose da fare,
e Thay ha detto: "Quando tutto è urgente,
e richiede la tua
immediata attenzione,
sai cosa devi fare?
Quello è il momento
di ascoltare della musica".
"Lascia stare le lettere,
ascolta un po' di musica",
perché la musica a volte è
anche una specie di silenzio,
e Thay ha detto: "Dobbiamo...
la musica è una specie di ninna nanna
per la nostra coscienza deposito,
dove sono raccolti tutti i nostri semi,
la coscienza più profonda dentro di noi,
è turbolenta, perché è
sottoposta a così tanti input,
e l'arte della consapevolezza è trovare
cosa può calmare
tutta quella turbolenza.
E se trovate il silenzio
troppo impegnativo,
allora forse avete davvero bisogno
di procurarvi una buona playlist musicale,
per tutte quelle volte che
potreste ricevere qualche input,
e così invece di andare da molto
rumore di sottofondo al silenzio,
potresti scegliere un po'
di buona musica rilassante,
non troppo triste però,
non vogliamo nemmeno
annaffiare i semi della tristezza,
solo della musica gradevole.
E, ovviamente, il canto degli uccelli
è un altro tipo di musica,
o il suono del vento tra gli alberi.
È molto raro che il silenzio
sia un silenzio assoluto,
spesso c'è tanto a cui possiamo
concentrare la nostra attenzione,
e sentire il ronzio, il reale
brusio vita intorno a noi.
Penso...
che adesso possiamo goderci
il suono della campana,
e vedere se riusciamo a trovare
quell'accogliente eremo dentro di noi,
e dove l'energia della consapevolezza
e compassione sono il nostro fuoco,
sono il calore
che possiamo generare semplicemente stando
lì con il nostro corpo e il nostro respiro.
Quindi, nei prossimi giorni
ognuno di noi ha il compito
di generare l'energia
della consapevolezza,
ovunque ci troviamo,
sia che siamo con altri, che potrebbero
o meno seguire il ritiro,
o sia che siamo da soli.
E la sfida è riuscire
a coltivare uno spirito di quiete,
una qualità di pace e tranquillità
durante il giorno, e in tutte
le diverse cose che stiamo facendo,
Siamo in grado di avere
una mente tranquilla
quando ci laviamo i denti?
Siamo capaci di lavarci
semplicemente i denti
senza pensare alla prossima
cosa che dovremo fare?
Siamo capaci di
lavarci i denti
davvero con pace, con
libertà e senza fretta?
Penso che ci sia una connessione
tra la quiete e l'immobilità,
quindi, non appena
stiamo correndo
non siamo veramente tranquilli
e in pace con noi stessi.
E c'è molto di cui restare affascinati
mentre ci laviamo i denti,
e possiamo...
beh, se avete uno specchio
potete divertirvi a guardarvi,
potete godervi la sensazione dello
spazzolino sui denti e sulle gengive,
i suoni che fate,
o anche semplicemente la
sensazione dei vostri piedi a terra,
mentre vi lavate i denti.
A volte potete divertirvi a lavarvi
i denti con l'altra mano,
e questo ci rende molto consapevoli
di quello che stiamo facendo,
nel caso in cui sia diventato
qualcosa di automatico.
E quando preparate la vostra
tazza di tè o caffè mattutina,
siete in grado di farlo
con una mente tranquilla?
Di concentrare davvero
tutta la vostra attenzione
sulle sensazioni e sulle azioni della
preparazione del vostro tè o caffè,
e poi sedervi tranquillamente
con la vostra bevanda calda
goderne la fragranza,
inspirando ed espirando,
e godervi davvero
il vostro corpo,
allo stesso modo in cui vi
godete la vostra bevanda calda.
E quando preparate la colazione, anche quello
è un momento per godersi in silenzio
tutti i suoni, per esempio
del tagliare la frutta,
oppure preparare il pane, o qualunque
cosa mangiate a colazione,
Quindi, questo è una sorta
di koan per noi,
come possiamo coltivare una mente
tranquilla in tutto ciò che facciamo?
Se vivete da soli,
durante questo ritiro dovreste
proprio prestare attenzione
ai suoni che facciamo,
quando le sorelle
fanno un ritiro solitario,
quello è proprio uno
degli addestramenti,
diventiamo veramente consapevoli
di tutto, del suono dei nostri passi,
dell'apertura e della
chiusura delle porte,
qualsiasi tipo di
movimento che facciamo,
e questo può essere
un vero e proprio portale
verso la consapevolezza,
ascoltando davvero tutti
i suoni che produciamo.
Ho descritto questo momento
come un periodo di svernamento,
un momento di riposo
proprio come per la Terra,
e penso che in questo senso
siamo anche come la Terra,
perché abbiamo anche noi bisogno di
un po' di fertilizzante durante l'inverno,
per nutrire davvero il nostro suolo
mentre lasciamo riposare il corpo.
E penso che per molti di
noi, durante la pandemia,
tutte quelle cose
che ci nutrono di più,
potremmo non essere stati in
grado di farle, o di farle a sufficienza,
e potremmo aver bisogno di essere creativi
riguardo al trovare nuove fonti di nutrimento.
Così, mentre semplifichiamo la nostra vita
nel corso dei prossimi quattro giorni,
vi prego di trovare anche
il modo di nutrire voi stessi,
anche con la natura.
Qui a Plum Village siamo molto
fortunati a vivere in campagna,
e spero che alcuni di voi a casa abbiano
un giardino, un cortile o un parco vicino,
o anche un solo albero vicino,
che possa essere
una fonte di nutrimento
nei prossimi giorni.
Ogni giorno avrete la possibilità
di fare la vostra meditazione camminata,
e, per favore, fate uno sforzo, anche se potete
solo fare una passeggiata per 15 minuti,
o di 20 minuti, per favore,
fate del vostro meglio
per godervi questa pratica.
Per me, stare nella natura, o con
la natura, e soprattutto con gli alberi,
è un modo molto semplice
per trovare la quiete e il silenzio
con la pratica dell'ascolto,
ascoltando la terra,
gli uccelli, il vento.
Penso che sia molto facile...
stare in silenzio, in pace e aprirsi,
quando siamo con Madre Terra.
È come se Madre Terra
avesse una mente tranquilla,
non c'è dialogo interiore,
ci sono solo i suoni
e i canti della natura.
Possiamo anche dire che
tornare al nostro corpo
è una sorta di nutrimento,
perché forse siamo stati
così occupati, o preoccupati,
o trascinati via
dai nostri pensieri,
da non esserci dati abbastanza spazio
e tempo per stare con il nostro corpo.
E, di fatto, tutte le
pratiche di questo ritiro,
implicano davvero lo stare
con il proprio corpo,
sia che respiriamo
nella meditazione seduta,
o che facciamo movimenti consapevoli,
ehm, c'è la possibilità di farlo...
abbiamo alcuni video
che potreste seguire,
o potreste fare la vostra
pratica yoga preferita,
o fare jogging,
o qualunque altra cosa,
e la meditazione camminata,
il rilassamento profondo,
avremo delle meravigliose classi
di rilassamento in questo ritiro.
Stare con il nostro corpo
è già fonte di nutrimento,
per noi stessi.
Per quelli di voi che
vivono con altre persone
che non seguono il ritiro,
voglio anche dirvi che
vi capisco, sono consapevole che questo
potrebbe essere un po' impegnativo.
E, una cosa che penso che abbiamo
scoperto dai ritiri precedenti è
per favore, prendetevi cura
dei rapporti con chi vi circonda,
quando parliamo dell'eremo dove è
necessario chiudere le finestre e le porte,
se possibile, per favore, non chiudete
fuori le persone con cui vivete,
perché anche loro potrebbero essere
come un terreno di pratica in questo ritiro.
Penso che la cosa più semplice che
probabilmente possiamo offrire agli altri
è la nostra presenza,
il nostro ascolto,
e anche se qualcuno
non è molto attento,
o non parla in modo
molto consapevole,
semplicemente, tornando al nostro
corpo e seguendo il nostro respiro,
mentre li ascoltiamo,
che è già un momento di pratica,
è un momento di...
sì, di guarigione e di trasformazione,
che stanno già avvenendo,
quindi è una grande fortuna avere
soggetti con cui praticare ovunque voi siate,
quindi, per favore, integrateli nel
modo in cui state gestendo il ritiro,
soprattutto durante l'ora dei pasti,
ovviamente potete sperimentare, chiedergli
se desiderano mangiare consapevolmente con voi per un po',
ma se è troppo difficile
lasciate perdere,
potreste solo creare attriti,
e per un solo pasto al giorno forse
potreste mangiare separatamente
così potrete mangiare
davvero lentamente,
specialmente se avremo dei pasti
che faremo insieme online.
Anche quando lavate i piatti,
insieme agli altri,
anche quello può essere un momento
di pratica della consapevolezza.
Non è necessario
fare conversazione,
ma semplicemente godere
delle mani nell'acqua insaponata ,
seguire il vostro
respiro in quel momento,
e anche quello può essere un momento
in cui avere una mente tranquilla,
anche quando c'è
rumore intorno a voi.
E per quelli che stanno
seguendo questo ritiro
da soli,
forse vivete da soli nella vostra
casa, o nel vostro appartamento,
e la sfida è aprirsi davvero a tutto
il nutrimento che c'è intorno a voi,
e cercare di capovolgere le cose,
e invece di sentirsi soli
pensare a tutti i modi in cui
la Madre Terra è lì per voi,
e l'intero cosmo è lì per voi,
avvolgendovi nella solitudine.
A noi monaci piace
molto la solitudine,
non ci sentiamo soli
quando siamo soli,
e penso che sia perché noi ci alleniamo gradualmente
a vedere le cose con l'intuizione dell'inter essere,
così una ciotola di cibo è la Terra
che ti ama e si prende cura di te,
ti sorride attraverso
le carote, il riso, il pane,
le patate,
e gli alberi ti sorridono,
gli uccelli cantano per te,
la Terra è lì per te.
Questa è anche una sfida per quelli
che seguono il ritiro da soli,
nei momenti di intervallo,
quando non si è on-line,
trovare dei momenti
di connessione.
Adesso vorrei invitare
Sorella Chang Nghiem,
Noi diciamo che la pratica
della consapevolezza,
illumina l'energia di compassione
e consapevolezza nei nostri cuori,
quindi con l'atto di ritornare
al nostro respiro, al nostro corpo,
in qualche modo stiamo accendendo
l'energia della consapevolezza.
Come sapete a Plum Village
ci piacciono molto le poesie meditative,
e Thay ha scritto tante belle poesie
che noi recitiamo in vari modi,
tra cui "Accendere la luce",
o "Accendere una candela",
e, come molti di voi sapranno,
Sorella Chang Nghiem ha la voce di un angelo,
e anche il cuore di un angelo,
e c'è una bellissimo arrangiamento
in musica per "Accendere una candela".
Quindi, possiamo
goderci queso canto
per concludere la nostra chiacchierata
sul Dharma di questa sera,
e magari, dopo la canzone, sentiremo
insieme tre suoni di campana.
♫ Accendendo questa candela, ♫
♫ offrendo la luce
a innumerevoli buddha, ♫
♫ la pace e la gioia che provo ♫
♫ illuminano la faccia della terra. ♫
♫ Accendendo questa candela, ♫
♫ offrendo luce a innumerevoli buddha, ♫
♫ la pace e la gioia che provo, ♫
♫ illuminano la faccia della Terra. ♫
Grazie mille cara sorella,
e grazie a tutti voi
per esservi uniti a noi.
Spero che questo vi ispiri ad avere
un momento di tranquillità e pace,
mentre accenderete una
candela a casa vostra oggi.
Per quelli di voi che hanno allestito un piccolo
altare, questa è una pratica molto bella,
per creare un momento di pace
e di presenza
e di calore,
e speriamo di poter trovare quel calore
nel nostro cuore mentre accendiamo la candela.
Adesso faremo degli annunci, quindi se il team
organizzatore potesse venire qui per favore,
vieni, vieni, siediti qui,
Questa è la Sorella Hien Yan,
la nostra giovane suora messicana,
canadese, francese del Borgo Inferiore,
e anche la mia
compagna di stanza.
Penso che quando Sorella
Nghiem Hien parlava
di praticare la consapevolezza con le
persone che vivono con noi,
stesse pensando a me,
perché sono molto goffa
e faccio sempre cadere tutto,
quindi fornisco alla mia Sorella
tante opportunità per respirare.
Allora, cari amici, grazie mille per
essere stati con noi questa sera,
e grazie Sorella Nghiem Hien
per il suo discorso illuminante.
Al prossimo suono della
piccola campana ci alzeremo,
e ci inchineremo in segno di
gratitudine verso la nostra Sorella
per aver condiviso la sua
esperienza con noi,
e poi, per favore, sedetevi di nuovo
per un minuto di brevi annunci.
- Grazie
- Puoi farli adesso
Oh, posso farli adesso.
Dunque, se state partecipando
al ritiro all'ora di Parigi,
vi auguriamo una buona notte,
così che possiate
svegliarvi presto domani,
forse un po' prima del solito.
Inizieremo la giornata alle 6:45,
con qualche esercizio fisico,
per mettere in moto
la nostra energia,
e preparare il nostro corpo
e la nostra mente alla seduta,
e poi faremo insieme una sessione
guidata di meditazione seduta
alle 19:30.
Per quelli di voi che
vivono negli Stati Uniti,
vi auguriamo un bellissimo
resto di giornata,
con i vostri nuovi amici,
il respiro e i passi consapevoli.
Grazie mille e a presto.
Sottotitoli: La Stele di Rosetta
www.youtube.com/@marioleonardi3891
Grazie a tutti!
Lasceremo il collegamento
aperto per qualche minuto,
per quelli di voi che potrebbero voler
connettersi tra loro o inviare messaggi,
e quindi spero che anche la chat possa restare
aperta per quelli di voi che lo desiderano.
Grazie mille, a domani!