Ciao, Cervelli!
BenvenutI nella mia serie
di definizioni e risposte,
dove spiego termini
comuni legati all'ADHD.
Essendo questo
il primo video della serie,
iniziamo con le basi.
Cos'è l'ADHD?
♪ [Musica introduttiva] ♪
Il Disturbo da Deficit
di Attenzione e Iperattività,
o ADHD,
è un disturbo del neuro sviluppo,
definito
dall'American Psychiatric Association
nel Manuale Diagnostico e Statistico,
o DSM.
L'ADHD è diagnosticata
in bambini e adulti,
e si basa su sintomi di disattenzione
e iperattività o impulsività.
Due dei segnali
di disattenzione sono:
fare errori di distrazione,
o avere difficoltà a concentrarsi.
Alcuni segnali
di iperattività e impulsività
sono l'agitazione o l'irrequietezza,
la difficoltà a stare seduti,
o interrompere e rispondere a caso.
A tutti può capitare
di fare queste cose, a volte,
ma non tutti hanno l'ADHD.
La diagnosi dell'ADHD richiede
che ci siano almeno sei sintomi
inappropriati rispetto all'età,
che ostacolano notevolmente
diversi aspetti della vita,
a casa, a scuola e al lavoro,
che persistono
da almeno sei mesi
e da prima dell'età di 12 anni,
e non possono essere spiegati
da un'altra condizione.
Non tutti coloro
che hanno l'ADHD
presentano
gli stessi sintomi.
In realtà, le diagnosi
dell'ADHD
si suddividono in tre dimensioni:
attentiva,
iperattiva o impulsiva,
e del tipo combinato.
Ci sono diversi gradi di severità
e le persone con l'ADHD
hanno spesso anche altri disturbi,
come disturbi di apprendimento,
ansia, o depressione.
Possono anche essere plusdotati,
prendendo il nome
di "doppiamente eccezionali."
Non c'è una cura per l'ADHD,
ma è possibile intervenire.
Non esiste un intervento
che possa funzionare
per tutti gli ADHD,
ma si raccomanda,
sulle basi di molte ricerche,
un approccio multimodale.
Cure mediche per gestire i sintomi
e terapie comportamentali
per sviluppare capacità
e strategie necessarie
a minimizzare il disturbo.
Spesso, chi ha l'ADHD
fatica a compiere attività quotidiane
e sono più inclini
ad ottenere esiti negativi
come il divorzio,
la perdita del lavoro,
incidenti, e dipendenze.
Intanto, molte persone con l'ADHD
devono il loro successo
al funzionamento unico
del loro cervello.
I sintomi dell'ADHD,
come l'impulsività e la disattenzione,
possono tradursi
in creatività, curiosità,
tendenza a correre dei rischi,
e di pensare fuori dagli schemi.
Curiosità: il nome "ADHD"
risale soltanto al 1987,
ma la condizione
era descritta dai medici
già nel 1798.
Quindi, non è una novità,
e la nostre conoscenze sull'ADHD
sono in continuo aumento.
Che cos'è, da cosa è causata,
come ci influenza,
e come affrontarla.
Ad esempio: capita che molti esperti
si riferiscano ad essa come
disturbo delle funzioni esecutive.
Nonostante sia assente
dall'attuale DSM,
la disfunzione emotiva (o inibizione emotiva?)
è un aspetto ben studiato dell'ADHD.
Man mano che si conoscerà l'ADHD,
la definizione verrà aggiornata
sia nel DSM, sia nell'ICD,
altro grande punto di riferimento
per le definizioni mediche.
In qualsiasi modo
venga chiamato o definito,
coloro che hanno l'ADHD ne sentono
l'impatto su molti aspetti della vita.
Se vuoi saperne di più sull'ADHD, scopri
la mia playlist "ADHD essentials".
E se vuoi supportare questa attività,
fai una donazione
a "How to ADHD" su Patreon.
I nomi che vi sto mostrando
sono quelli dei nostri sostenitori,
grazie ai quali possiamo continuare
ad aiutare le menti con l'ADHD,
e coloro che le amano,
a lavorare con e non contro di esse.
Ditemi cosa ne pensate
di questa nuova serie
e quali definizioni aggiungere in futuro.
Poi -- andate -- a guardare altri video
.. o a dormire,
o a mangiare, o a studiare.
Se dovete farlo -- allora dovreste...
Io dovrei…
Ciao Cervelli!