(Introduzione) Sotto l'informazione: Adrien Delgrange ... (AD) Distinguere il vero dal falso, tutte le settimane su RFI. Benvenuti a "Sotto l'informazione" che vede all'ordine di questo 25 febbraio RFI - informazione e disinformazione in tempi di guerra. Dopo l'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia nelle ultime 48 ore, parleremo del ruolo cruciale della disinformazione nella propaganda russa, una così detta arma di soft power, utilizzata da diversi anni dal Cremlino per plasmare l'opinione pubblica russa. In questo contesto rifletteremo anche sul lavoro dei giornalisti indipendenti in Russia. Questi gli argomenti in sintesi; benvenuti. Sotto l'informazione, diretto da Claude Battista. Musica (AD) Sotto l'informazione oggi si focalizza su ciò che accade in Ucraina dopo l'invasione russa e a tal proposito accogliamo Sophie Malibeaux; buonasera! (SM) Buonasera. e Grégory Genevrier:buonasera! (GG)Buonasera. (AD) Mentre le truppe russe avanzano sul territorio, la disinformazione gioca un ruolo importante nel conflitto. Mosca, che ha usato quest'arma in aggiunta alla difesa militare -- e oggi ci spiegate la strategia informativa russa -- Sophie Malibeaux, qual'è il metodo Putin? (SM)Beh, in queste ultime settimane si è visto come il presidente russo si sia impegnato a invertire i ruoli facendo passare aggredito per aggressore. Nei suoi ultimi comunicati, Vladimir Putin si presenta come liberatore dell'Ucraina e non solamente delle province separatiste del Donbass, soprattutto quando questo mercoledì ha confermato la volontà "di proteggere il popolo che soffre" secondo lui "di abusi e genocidio causati dal regime di Kiev." Allora, senza negare l'importanza delle vittime del conflitte nell'Est Ucraina, la narrativa del genocidio non si basa su alcuna prova: e neppure l'idea di una giunta alla guida dell'Ucraina, come menzionato dall'ambasciatore russo all'ONU, visto che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy è stato eletto democraticamente, senza l'ombra di un colpo di Stato. E poi, quando Vladimir Putin evoca la "denazificazione" dell'Ucraina, si ritorna ad un registro che non ha niente a che vedere con la realtà. Che in Ucraina ci possano essere dei gruppi estremisti come nel resto d'Europa, non vuol dire che ne sia soggiogata, è tutta un'invenzione. (AD)Grégory Genevrier, per sostenere la tesi di una Russia aggredita dall'Ucraina, circolano molte informazioni anche sui canali social. (GG) Sì, ci sono per esempio i così detti attacchi sotto falsa bandiera; in questo caso sono video diffusi sui canali social che mostrano le violenze perpetrate dagli Ucraini, ma che in realtà sono delle messe in scena: ad esempio il video dove si vedono militari avanzare sul terreno con i blindati: la didascalia li indica come soldati ucraini che sono illegalmente sul territorio russo non lontano da Mitiatinskaya(?) ma in realtà la scena si svolge 180 km più a sud, vale a dire una zona controllata dai separatisti filo-russi; inoltre il veicolo utilizzato non corrisponde a quelli dell'esercito ucraino; fatti riportati grazie alle ricerche di esperti open source, come il collettivo Bellingcat. E questa disinformazione a volte è ancora più grossolana: un altro video mostra la carcassa di un mezzo civile che sembrerebbe distrutto