♪ Dove é l'umanitá? ♪ ♪ L' umanitá ♪ ♪ Cosa vedete ♪ ♪ quando mi guardate? ♪ Sì, tutto il mondo è il mio palco e io sono un transgender in esso. Non solamente un uomo che fa finta, nemmeno sono una vera donna e attrice. Ho uscite ed entrate. Indosso sempre molti abiti fantastici dinamici e qualche volta abbastanza coraggiosi. Il mio spettacolo ha 7 atti: primo, il bel bambino (Risate) abbracciato dalle amorevoli braccia materne protetto contro qualsiasi pericolo. E poi, lo studente molto effeminato che era stato chiamato "donnicciola," "checca," "deviato". È stato il potere del pronome che cominciavo a sentire. Quello non mi ha fermato, vedete, non ho mostrato timore. Avevo un piccolo segreto mentre passavo: Indossavo le mutandine di mia madre provando per la prima volta a vestirmi là sotto come una donna. Alle superiori ho provato a far parte del gruppo, ma tutto ciò che i ragazzi vedevano era il "tipo strambo". Non ero né figo né avevo stile. È diventato pesante e mi sentivo persa. La mia vita non significava nulla per me. E ho cercato di fregarmene. Ma a salvarmi, ancora una volta comparvero mia madre e mia sorella, Rin e mi mostrarono che ero amata. Entrambe mi abbracciarono con puro e vero amore familiare. E ora, il soldato della strada. Erano gli anni Settanta e non c'era definizione per "umiliazione dei gay". Solo cose che accadevano a "quel tipo di ragazzi". Questo ha fatto altri due occhi neri alla storia americana. Giorno dopo giorno era come un brutto incubo. Sempre in guardia. sapete cosa vuol dire sentirsi sempre spaventati? Con la paura di mostrare la mia vera faccia? Così ancora una volta ho indossato un'altra maschera per dimostrare di essere parte della norma, quella che noi chiamiamo la "razza umana". Così, ho sotterrato la mia umanità, e sono diventata davvero una dura. Dopo è arrivata la prigione, e sono diventata la nuova "donnicciola," "checca," "deviato", una "preda facile". Sì, il mondo intero è il mio palcoscenico ma quella volta mi misi ancora un'altra maschera. Ma era solo per proteggere il mio (ridacchia) (Risate) Mi sono messa quella maschera così stretta e sì, ho fatto un sacco di risse. Ma presto ho ottenuto una reputazione figa per essere più che una semplice donnicciola, la checca, il tipo sdolcinato. Sono diventata la ragazza che i codardi non volevano affrontare. (Risate) E poi arrivano i 40 anni, che sono i nuovi 30, così mi è stato detto. Ma poi entra in gioco la realtà e vedo i capelli grigi. Comincio a pensare alla mia mortalità, e mi spavento. Non mi chiedo dove la mia anima finirà, perché so che là Gesù mi copre le spalle . Ma questa è una società orientata ai giovani, dove tutti pensano solo a se stessi. Nessuna preoccupazione per gli anziani, o per quelli davvero vecchi. Sto solo facendo una considerazione, la verità va detta. Ora, non ho ancora raggiunto il sesto e il settimo atto ma ho l'intenzione di diventare molto, molto ricca. (Risate) Su questo potete scommettere tutti. E avrò l'infermiere più attraente che il denaro potrà ottenere. Ma sono contenta di essere rimasta fedele a me stessa e che questo palcoscenico di TEDx è uno di quelli che io, Lady Jae, non mi sono persa. Grazie (Applausi) (Acclamazioni)