[Barry McGee: Taggare] Quello che un ragazzino non fa per avere il proprio nome scritto su qualcosa, per me è una cosa ancora affascinante. Mi affascina allo stesso modo di quando ero ragazzo. C'è un gran numero di gente che vive per strada a San Francisco. Quando si fanno graffiti, quasi sempre si viene a contatto con altre persone che si muovono nelle stesse zone e a quelle ore della notte. A volte devi correre o scappare per non essere preso e ti ritrovi nella macchia, e là c'e sempre qualcuno. C'era sempre la presenza di altre persone che facevano qualcosa, vivere o sopravvivere in qualche modo per strada, o ai confini della città, ed erano personaggi affascinanti... e sempre calorosi, come se stessi correndo a tutta velocità e fossi piombato lì con la bici, ma mi salutavano dicendo "Vieni. Vieni qui - non ti preoccupare..." "Nessuno ti vede qui" [Risate] È un modo immediato per valutare il grado di salute di una città -- dal numero di tag. È una forma diretta di competizione con la pubblicità, credo. È una delle poche cose che ancora non sono state corrotte, [Risate] credo. C'è ancora una marea di ragazzini che lo fa. Ogni tanto lo faccio ancora. Deve esserci la tempesta perfetta. C'è qualcosa che ti mette a disagio e di eccitante in tutto questo. C'è quell'urgenza di essere fuori e di passarla liscia. La soddisfazione di avere qualcosa là fuori, per non so quanto tempo, tra le altre cose. Ha una sua vita, può funzionare e funziona. E poi finisce tutto. Ne serbi un ricordo. È difficile da ricreare in uno studio. È qualcosa di completamente diverso. [Stridio e fruscii di sculture animatronic in metallo in azione] I manichini --- quelli che taggano -- per me sono sempre stati come delle illustrazioni, cose che facevo insieme ai miei amici quando ero più giovane. Situazioni vissute, come cercare di arrivare più in alto possibile, montando sulle spalle l'uno dell'altro. Nel taggare, non si vede mai la persona che sta compiendo il reato, o l'arte o qualunque cosa stia facendo. Per me, divenne interessante riprodurre la situazione, [Fruscii di sculture animatronic in metallo in azione] Esci dalla mostra con una migliore comprensione della mania di certi ventenni per i graffiti, è un po' come un libro guida, credo, come se ti dicessimo: "Ti prendiamo per mano e ti facciamo vedere di che si tratta, se ti interessa".