1 00:00:04,640 --> 00:00:07,320 Eccomi sulla via del taccuino. 2 00:00:07,320 --> 00:00:08,560 E via è da intendersi 3 00:00:08,560 --> 00:00:11,400 nel senso cinese e giapponese, di Tao e di Do. 4 00:00:12,200 --> 00:00:13,880 E il taccuino è proprio questo: 5 00:00:13,880 --> 00:00:18,240 questo piccolo quadernetto che io porto sempre con me in tasca, 6 00:00:18,240 --> 00:00:21,117 in formato un po' più grande nella sacca da viaggio. 7 00:00:22,920 --> 00:00:24,769 Il taccuino essenzialmente, per me, 8 00:00:24,769 --> 00:00:29,115 è l'espressione del desiderio di un rapporto attivo, 9 00:00:29,115 --> 00:00:30,760 e manualmente vivido, 10 00:00:31,246 --> 00:00:33,540 con le cose che vedo e con le cose che conosco. 11 00:00:33,920 --> 00:00:35,920 "Manualmente vivido" cosa vuol dire? 12 00:00:36,520 --> 00:00:39,640 Vuol dire che non è mediato da diaframmi, 13 00:00:40,240 --> 00:00:43,360 e non ci sono macchine tra me e la cosa che mi sta davanti. 14 00:00:46,880 --> 00:00:48,640 È vero, è diventato un lavoro. 15 00:00:50,600 --> 00:00:53,200 I miei taccuini di viaggio raccontano di viaggi: 16 00:00:53,800 --> 00:00:56,200 asiatici soprattutto, africani; 17 00:00:56,200 --> 00:01:00,080 in luoghi poco accessibili, come la foresta pluviale; 18 00:01:00,080 --> 00:01:04,320 o molto lontani come i mari australi, antartici; 19 00:01:05,400 --> 00:01:09,600 ma sulla via del taccuino si può partire anche tra le pareti domestiche. 20 00:01:10,400 --> 00:01:14,680 Si può partire dal tavolo della cucina, 21 00:01:14,680 --> 00:01:16,360 e da un limone. 22 00:01:17,560 --> 00:01:21,760 Ecco: il limone che vedete sulla destra è stato dipinto a tempera, 23 00:01:21,760 --> 00:01:24,640 e la tempera è una tecnica 24 00:01:24,640 --> 00:01:30,060 per cui si devono sovrapporre strati di pigmento piuttosto denso. 25 00:01:31,000 --> 00:01:35,560 La luce su quell'oggetto è data dalla tempera bianca, 26 00:01:35,560 --> 00:01:36,804 cioè da un pigmento bianco 27 00:01:36,804 --> 00:01:39,360 normalmente ricavato dallo zinco o dal piombo, 28 00:01:39,360 --> 00:01:40,740 che viene mescolato al colore 29 00:01:40,740 --> 00:01:46,440 oppure messo puro sullo strato di giallo sottostante. 30 00:01:47,020 --> 00:01:50,680 Quando ho dipinto il limone io avevo questo piccolo sole 31 00:01:50,680 --> 00:01:54,080 che irraggiava un giallo intensissimo sul tavolo, 32 00:01:54,080 --> 00:01:56,130 e il risultato era così deludente 33 00:01:56,130 --> 00:01:59,720 che ho dovuto mascherarlo con queste pennellate di seppia 34 00:01:59,720 --> 00:02:02,249 perché venisse fuori un po' della luce del limone. 35 00:02:02,249 --> 00:02:04,115 Del resto, il limone è un piccolo sole: 36 00:02:04,115 --> 00:02:05,360 se voi lo tagliate a metà, 37 00:02:05,360 --> 00:02:09,920 vedete nella disposizione radiale degli spicchi l'immagine del sole. 38 00:02:11,000 --> 00:02:12,800 Allora l'ho ridipinto ad acquerello. 39 00:02:12,800 --> 00:02:16,120 E ad acquerello si lavora in un modo esattamente opposto: 40 00:02:16,120 --> 00:02:18,880 è un lavoro per sottrazione, come si dice "a risparmio", 41 00:02:18,880 --> 00:02:22,160 cioè è il bianco della carta che deve emergere. 42 00:02:22,160 --> 00:02:23,920 E si lavora sopra questo bianco 43 00:02:23,920 --> 00:02:27,280 con velature leggerissime di pigmento molto diluito. 44 00:02:28,080 --> 00:02:31,120 E così, quando ho finito questa pagina l'ho guardata e ho detto: 45 00:02:32,950 --> 00:02:37,120 "Sono partito da una natura morta, per così dire, 46 00:02:37,120 --> 00:02:38,530 e sono arrivato a meditare 47 00:02:38,530 --> 00:02:41,950 sulle categorie aristoteliche di qualità e [quantità]". 48 00:02:41,950 --> 00:02:45,966 Perché [dove ho] molto pigmento, ho poca luce; 49 00:02:45,966 --> 00:02:48,240 [dove ho] poco pigmento, [ho] molta luce. 50 00:02:48,240 --> 00:02:50,600 E la luce è la qualità del limone. 51 00:02:50,600 --> 00:02:52,671 Così ho dipinto questo. 52 00:02:55,960 --> 00:02:59,160 A un massimo di quantità, corrisponde un minimo di qualità. 53 00:03:00,560 --> 00:03:04,480 A un minimo di quantità, un massimo di qualità. 54 00:03:04,480 --> 00:03:07,120 È un'esperienza che avete fatto [anche] voi, certamente: 55 00:03:07,120 --> 00:03:11,169 se avete mangiato soltanto il fragolone pompato di ormoni 56 00:03:11,169 --> 00:03:13,280 che comprate nei supermercati, 57 00:03:13,280 --> 00:03:15,880 non sapete mai che cos'è l'essenza di una fragola, 58 00:03:15,880 --> 00:03:18,960 perché l'essenza, la qualità di una fragola è il sapore. 59 00:03:21,640 --> 00:03:25,200 Certo, quando io ho dipinto questa immagine, di nuovo ho detto: 60 00:03:25,200 --> 00:03:28,680 bene, ho - anche qui sono partito da degli ortaggi sul tavolo, 61 00:03:28,680 --> 00:03:31,520 ma questa è una figura del pensiero. 62 00:03:32,600 --> 00:03:33,640 Non è altro. 63 00:03:33,640 --> 00:03:36,160 È difficile - sulla via del taccuino, 64 00:03:37,400 --> 00:03:40,728 pratico da anni la caccia alla qualità, 65 00:03:40,728 --> 00:03:44,400 cioè all'inafferrabile, all'essenza delle cose. 66 00:03:45,200 --> 00:03:47,760 È difficilissimo intrappolarla in una figura, 67 00:03:48,480 --> 00:03:52,756 perché è appunto qualcosa che non rientra 68 00:03:52,756 --> 00:03:56,720 nell'ambito del computo, della misura: 69 00:03:57,794 --> 00:03:58,800 come fai a misurarla? 70 00:04:00,830 --> 00:04:04,360 Due accorgimenti: uno può essere questo, una figura di pensiero - 71 00:04:04,360 --> 00:04:06,465 ma io vi devo raccontare che cosa ho dipinto, 72 00:04:06,465 --> 00:04:07,880 sennò non lo capite; 73 00:04:08,520 --> 00:04:11,280 L'altra è la sinestesia. 74 00:04:11,280 --> 00:04:12,440 Che cos'è la sinestesia? 75 00:04:12,440 --> 00:04:16,320 È quella cosa per cui noi parliamo di una "nota di base" del profumo. 76 00:04:17,200 --> 00:04:19,330 Noi usiamo un'espressione tecnica, in realtà, 77 00:04:19,330 --> 00:04:22,244 che ci viene da un testo di fine Ottocento: 78 00:04:22,244 --> 00:04:24,960 l'"Arte della profumeria", di un certo Septimus Piesse, 79 00:04:24,960 --> 00:04:28,800 il quale stabiliva una corrispondenza, che secondo lui era oggettiva, 80 00:04:29,760 --> 00:04:32,160 tra i profumi e le note musicali. 81 00:04:33,320 --> 00:04:36,800 È quello che fa il topino Ratatouille, quando mette in bocca qualcosa, 82 00:04:36,800 --> 00:04:38,044 nel film della Disney, no? 83 00:04:38,044 --> 00:04:40,400 Che partono questi zampilli colorati. 84 00:04:40,400 --> 00:04:41,502 Eccoli. 85 00:04:41,502 --> 00:04:43,420 Ecco il taccuino: 86 00:04:43,420 --> 00:04:46,421 in alto c'è la parola taccuino, l'etimologia araba della parola; 87 00:04:46,421 --> 00:04:48,120 e poi c'è un taccuino aperto, 88 00:04:48,120 --> 00:04:50,560 con le mie mani che disegnano su un taccuino aperto, 89 00:04:50,560 --> 00:04:54,035 che disegnano su un taccuino aperto, che disegnano su un taccuino aperto; 90 00:04:54,035 --> 00:04:55,200 e così, ad infinitum. 91 00:04:56,195 --> 00:04:57,200 Perché questo? 92 00:04:57,200 --> 00:05:00,480 Questa caduta, "en abyme", 93 00:05:01,080 --> 00:05:06,120 è esattamente l'inseguimento dell'inafferrabile essenza delle cose; 94 00:05:06,120 --> 00:05:10,560 ed è un modo, quello che ho voluto rappresentare così sul taccuino, 95 00:05:10,560 --> 00:05:15,520 di, come dire, rappresentare l'infinito nel finito. 96 00:05:16,360 --> 00:05:20,560 Ma da questo taccuino aperto si dipartono dei filamenti colorati, 97 00:05:20,560 --> 00:05:21,920 e questi filamenti colorati 98 00:05:21,920 --> 00:05:27,640 sono precisamente profumi, sapori, ricordi, emozioni. 99 00:05:28,480 --> 00:05:31,480 Cioè sono sintesi cromatiche di esperienze essenziali. 100 00:05:31,963 --> 00:05:33,160 Praticamente la mia vita. 101 00:05:35,680 --> 00:05:39,000 Cromatiche: il colore ha molto a che fare, con la via del taccuino. 102 00:05:40,011 --> 00:05:41,160 In tasca ho il taccuino; 103 00:05:41,160 --> 00:05:43,960 nella borsa da viaggio, ho sempre una scatola di colori. 104 00:05:44,840 --> 00:05:47,880 "Dipanare l'arcobaleno", è un verso di Keats. 105 00:05:49,930 --> 00:05:54,800 Dipanare l'arcobaleno vuol dire partire da questa quantità, 106 00:05:54,800 --> 00:05:58,520 cioè da questa polvere deposta nelle vaschette, 107 00:05:59,480 --> 00:06:04,680 e ricavare da questi pochi colori, in realtà tre colori bastano, 108 00:06:04,680 --> 00:06:07,880 dai tre colori fondamentali, io riesco a tirare fuori 109 00:06:07,880 --> 00:06:09,760 tutte le infinite variazioni 110 00:06:09,760 --> 00:06:14,360 delle sfumature dei cieli, della terra dei tramonti e delle albe di questo mondo. 111 00:06:16,530 --> 00:06:20,550 Poi, naturalmente, il versante quantitativo risalta sempre fuori, 112 00:06:20,550 --> 00:06:24,000 per esempio, nel codice numerico di un colorificio: 113 00:06:24,560 --> 00:06:27,000 però il colore è qualità. 114 00:06:27,000 --> 00:06:30,280 Se voi andate in un colorificio, comprate la vostra latta di colore 115 00:06:30,280 --> 00:06:32,290 perché la scegliete sulla cartella colori, 116 00:06:32,290 --> 00:06:34,880 e poi date sul muro il colore che avete scelto, 117 00:06:34,880 --> 00:06:37,920 dite : "Ma questo non è il colore che io ho comprato!" 118 00:06:37,920 --> 00:06:39,212 Quasi sempre funziona così. 119 00:06:40,640 --> 00:06:44,880 Il colore è anche, come dire, la trasposizione in quantità del colore - 120 00:06:44,880 --> 00:06:46,760 sulle pagine degli atlanti, vedete, 121 00:06:46,760 --> 00:06:52,960 razze e popoli corrispondono a delle cartouche colorate: 122 00:06:52,960 --> 00:06:55,960 come dire, convenzioni cromatiche per descrivere. 123 00:06:55,960 --> 00:06:58,360 Anche la spettrografia è così, per esempio. 124 00:06:58,360 --> 00:07:01,400 No, il colore è davvero qualità pura. 125 00:07:01,400 --> 00:07:04,960 Voi non potete dividere il colore: dividete sempre una materia colorata. 126 00:07:04,960 --> 00:07:06,960 Il colore è questa luce bianca 127 00:07:06,960 --> 00:07:10,120 che si rifrange nel prisma della molteplicità. 128 00:07:10,720 --> 00:07:12,120 Il colore è inafferrabile. 129 00:07:13,240 --> 00:07:16,320 Mi piace che questa pagina sia intitolata così, però, 130 00:07:16,320 --> 00:07:17,840 "Dipanare l'arcobaleno", 131 00:07:17,840 --> 00:07:21,600 perché l'arcobaleno evoca il mio grande amico qua, Platone, 132 00:07:21,600 --> 00:07:26,960 il quale diceva che i filosofi sono figli di Taumante. 133 00:07:27,600 --> 00:07:31,120 Taumante è lo stupore: la filosofia ha origine dallo stupore. 134 00:07:31,120 --> 00:07:34,160 I figli di Taumante come Iride - Iride è l'arcobaleno. 135 00:07:34,880 --> 00:07:38,200 E Platone non ci dice il perché di questa strana genealogia, 136 00:07:38,200 --> 00:07:40,200 ma è facile da capire: 137 00:07:40,200 --> 00:07:45,800 i filosofi sono coloro che si interrogano sulla stupefacente varietà dell'essere, 138 00:07:45,800 --> 00:07:47,080 si pongono domande. 139 00:07:47,080 --> 00:07:48,611 Perché l'essere, e non il nulla? 140 00:07:48,611 --> 00:07:52,960 Perché nell'essere così tante cose, così tanto diverse le une dalle altre? 141 00:07:52,960 --> 00:07:56,760 E perché noi, sempre diversi quando le guardiamo? 142 00:07:59,040 --> 00:08:01,680 Il tempo: noi sempre diversi. 143 00:08:03,320 --> 00:08:05,480 Il tempo noi lo misuriamo, continuamente. 144 00:08:05,480 --> 00:08:08,661 Eccolo lì: i cristalli liquidi, 145 00:08:08,661 --> 00:08:11,520 che mi dicono fai in fretta, fai in fretta; 146 00:08:11,520 --> 00:08:14,040 le lancette che girano nel quadrante dell'orologio, 147 00:08:14,040 --> 00:08:17,280 e i granelli di sabbia che cadono nella clessidra. 148 00:08:18,115 --> 00:08:19,790 È il tempo, questo? 149 00:08:19,790 --> 00:08:24,617 Ma no, il tempo è personale, il tempo è individuale: 150 00:08:24,617 --> 00:08:26,149 ciascuno di voi ha il suo tempo. 151 00:08:26,149 --> 00:08:27,920 In momenti diversi della vostra vita, 152 00:08:27,920 --> 00:08:32,560 vivete soggettivamente, in modo diverso, il vostro tempo. 153 00:08:32,560 --> 00:08:33,600 Così mi sono chiesto: 154 00:08:33,600 --> 00:08:36,800 come faccio a rappresentare la qualità del tempo? 155 00:08:37,880 --> 00:08:41,600 Anzitutto, un ciclo: da uovo a farfalla. 156 00:08:42,480 --> 00:08:44,740 Quando ho dipinto questa immagine, 157 00:08:44,740 --> 00:08:49,280 io ho seguito lo sviluppo di questo animale, 158 00:08:49,280 --> 00:08:51,120 dall'uovo alla ninfosi, 159 00:08:52,332 --> 00:08:53,720 e l'ho dipinto passo passo. 160 00:08:55,760 --> 00:08:58,080 E poi, soprattutto, è una metamorfosi. 161 00:08:58,880 --> 00:09:03,840 E la metamorfosi è questa creazione che nasce dalla distruzione. 162 00:09:03,840 --> 00:09:08,680 E secondo me non c'è un'immagine più plastica e più potente 163 00:09:08,680 --> 00:09:10,880 del tempo e della sua azione. 164 00:09:12,840 --> 00:09:16,240 Adesso voi mettete insieme il colore e il tempo: 165 00:09:17,000 --> 00:09:18,560 la rivelazione della luce. 166 00:09:18,560 --> 00:09:20,720 Questo è il campanile della chiesa di Modica, 167 00:09:20,720 --> 00:09:21,800 in tre momenti: 168 00:09:21,800 --> 00:09:24,000 di notte è illuminato dalla luce elettrica; 169 00:09:24,000 --> 00:09:25,148 alle cinque del mattino; 170 00:09:25,148 --> 00:09:29,520 e poi quando il primo raggio di sole va a toccare la cuspide del campanile. 171 00:09:30,920 --> 00:09:35,480 Questa è la bellissima caccia sulla via del taccuino, 172 00:09:35,480 --> 00:09:39,040 quella che ha fatto impazzire il pittore Claude Monet 173 00:09:39,040 --> 00:09:42,560 quando inseguiva la luce. 174 00:09:43,080 --> 00:09:46,617 Un grande scrittore francese, ora non ricordo chi fosse, 175 00:09:46,617 --> 00:09:48,065 che lo seguiva a Giverny, 176 00:09:48,065 --> 00:09:51,200 diceva: "Questo non è un pittore. Questo è un cacciatore." 177 00:09:51,880 --> 00:09:52,920 La caccia della luce. 178 00:09:54,975 --> 00:09:57,560 E se parliamo di luce, dobbiamo parlare anche di ombra. 179 00:09:58,440 --> 00:10:00,720 Questo limite incorporeo dei nostri corpi 180 00:10:01,960 --> 00:10:06,050 che ha stranamente, misteriosamente ha a che fare 181 00:10:06,050 --> 00:10:08,780 con la nostra personalità. 182 00:10:12,940 --> 00:10:17,120 Pare che tra gli otto mesi e i 14 mesi 183 00:10:17,120 --> 00:10:19,980 l'uomo riconosca sé stesso 184 00:10:19,980 --> 00:10:22,040 nella propria ombra e nel proprio riflesso. 185 00:10:22,680 --> 00:10:29,360 Quindi l'ombra è, con il riflesso, l'unica situazione naturale di autoscopia, 186 00:10:29,360 --> 00:10:31,120 cioè in realtà non possiamo - 187 00:10:31,120 --> 00:10:33,600 prima dell'invenzione di strumenti riflettenti, 188 00:10:33,600 --> 00:10:35,514 lo specchio, il metallo pulito eccetera, 189 00:10:35,514 --> 00:10:38,360 solo l'ombra e il riflesso dicono qualcosa di noi; 190 00:10:39,400 --> 00:10:43,720 e questo rapporto strettissimo con l'incorporeo che abita in noi 191 00:10:43,720 --> 00:10:46,640 è davvero importante. 192 00:10:46,640 --> 00:10:49,120 Ecco un'altra pagina sull'ombra. 193 00:10:49,120 --> 00:10:51,320 Io qua non voglio parlarvi di questa gabbia, 194 00:10:51,320 --> 00:10:53,200 da cui è appena scappato un uccello: 195 00:10:53,200 --> 00:10:55,600 la sua ombra è proiettata sul muro, 196 00:10:56,840 --> 00:11:01,160 vorrei che ciascuno di voi desse la sua personale interpretazione. 197 00:11:01,160 --> 00:11:06,520 Invece voglio farvi notare le scritte: ombra, shadow. 198 00:11:07,560 --> 00:11:09,400 E qui, il corpo non esiste. 199 00:11:11,670 --> 00:11:17,080 È come l'arto fantasma dell'amputato: lui lo sente, ma non c'è. 200 00:11:18,920 --> 00:11:21,880 Il positivo, se riuscite a leggere quello che è scritto lì, 201 00:11:21,880 --> 00:11:23,000 è nella vostra mente. 202 00:11:24,320 --> 00:11:27,320 Le neuroscienze ci dicono che solo il dieci percento 203 00:11:27,320 --> 00:11:30,840 delle informazioni che il cervello utilizza per vedere 204 00:11:31,395 --> 00:11:32,400 vengono dagli occhi. 205 00:11:33,040 --> 00:11:34,530 Solo il dieci percento. 206 00:11:36,680 --> 00:11:37,960 E tutto questo regno, 207 00:11:39,000 --> 00:11:45,120 che sta intorno al pochissimo che l'occhio ci dice, è mente. 208 00:11:45,120 --> 00:11:46,800 È inafferrabile della qualità. 209 00:11:47,720 --> 00:11:48,760 E parliamo di occhi: 210 00:11:49,360 --> 00:11:52,920 l'occhio finestra dell'anima, l'occhio finestra dell'autocoscienza. 211 00:11:52,920 --> 00:11:56,800 Quella cosa lì, che vedete a destra, è il grado zero della visione; 212 00:11:56,800 --> 00:11:59,760 ma è anche il grado zero della coscienza. 213 00:11:59,760 --> 00:12:03,200 Noi sappiamo che ci affacciamo da questa finestra, 214 00:12:03,200 --> 00:12:05,892 e vediamo pochissimo di noi stessi: 215 00:12:07,550 --> 00:12:10,510 anche prima, il relatore precedente, io lo guardavo, lo vedevo 216 00:12:10,510 --> 00:12:14,520 meglio di quanto lui, certamente, si sia mai conosciuto nella vita. 217 00:12:14,520 --> 00:12:18,000 Perché io di me stesso vedo un pezzettino di naso sfocato, 218 00:12:18,000 --> 00:12:20,760 un po' di rima palpebrale, qualche pelo di sopracciglia, 219 00:12:20,760 --> 00:12:24,680 e la parte frontale del mio corpo, mento escluso. 220 00:12:24,680 --> 00:12:25,960 Dietro, che cosa c'è? 221 00:12:26,875 --> 00:12:27,880 Lo ignoro. 222 00:12:28,680 --> 00:12:30,760 Se non ci fossero gli specchi, 223 00:12:30,760 --> 00:12:33,360 e adesso tutte quelle immagini che ci circondano, 224 00:12:33,360 --> 00:12:34,364 io non lo saprei. 225 00:12:34,960 --> 00:12:37,960 È paradossale, questo. 226 00:12:39,920 --> 00:12:42,960 So una cosa, però: che davanti a me ci sono gli altri. 227 00:12:42,960 --> 00:12:46,400 E io sospetto in voi un certo grado di autocoscienza, 228 00:12:47,211 --> 00:12:48,360 però non ne sono sicuro. 229 00:12:50,200 --> 00:12:55,240 Sono sicuro solo della mia autocoscienza, perché questa è reale, e la percepisco. 230 00:12:56,920 --> 00:13:00,000 Quindi, per me soggetto, 231 00:13:00,920 --> 00:13:05,680 gli altri, ancorché siano lì a dire "io, Ich bin, أنا " eccetera, 232 00:13:05,680 --> 00:13:08,720 ciascuno ad affermare la propria egoità, 233 00:13:09,240 --> 00:13:13,120 sono sempre oggetti per me soggetto. 234 00:13:15,240 --> 00:13:18,800 E questo è il modo in cui, in Occidente, 235 00:13:19,440 --> 00:13:24,200 è andata, come dire, ossificandosi il rapporto della conoscenza, 236 00:13:24,200 --> 00:13:26,760 almeno a partire da Cartesio in poi: 237 00:13:27,960 --> 00:13:29,440 soggetto, oggetto. 238 00:13:30,120 --> 00:13:34,880 Con queste conseguenze: l'ego ipertrofico, prigioniero della sua bolla narcisistica, 239 00:13:34,880 --> 00:13:36,760 assediato dall'altro. 240 00:13:37,880 --> 00:13:41,760 L'altro può essere un animale, come abbiamo visto prima. 241 00:13:46,200 --> 00:13:49,240 Non c'è relazione: quella bolla dovrebbe proprio esplodere, 242 00:13:49,240 --> 00:13:50,840 ma questa è la nostra attualità. 243 00:13:50,840 --> 00:13:53,840 Noi usciamo di qui, e ci ritroviamo più o meno in questo mondo. 244 00:13:53,840 --> 00:13:57,200 In realtà, se viaggiamo un po' 245 00:13:57,200 --> 00:14:03,480 scopriamo che l'Occidente è un po' rappresentato in quell'immagine. 246 00:14:05,730 --> 00:14:07,960 Adesso, però, siamo partiti da un limone 247 00:14:07,960 --> 00:14:11,280 e siamo arrivata a parlare dell'affrontamento soggetto-oggetto, 248 00:14:16,630 --> 00:14:20,160 del le condizioni del rapporto con l'altro, nella nostra cultura. 249 00:14:20,160 --> 00:14:25,280 E io vorrei cambiare unità di misura, e tuffarmi nell'entomologia. 250 00:14:26,200 --> 00:14:30,880 Questa pagina l'ho dipinta in Giappone, in una bella mattina autunnale. 251 00:14:30,880 --> 00:14:34,680 La mantide religiosa mi è apparsa sui rami del Momigi 252 00:14:34,680 --> 00:14:39,540 ed è stata la rivelazione di una meraviglia biologica, 253 00:14:39,540 --> 00:14:41,840 perché questo insetto è straordinario, 254 00:14:41,840 --> 00:14:43,760 ma anche del genio di una lingua. 255 00:14:43,760 --> 00:14:46,480 In giapponese, "mushi" significa insetto, 256 00:14:46,480 --> 00:14:48,160 e viene da un'antica parola, musu, 257 00:14:48,160 --> 00:14:52,440 che implica l'idea di un apparire naturalmente, 258 00:14:52,440 --> 00:14:54,320 cioè è l'idea di un'epifania. 259 00:14:56,470 --> 00:15:00,640 Intanto c'è un contesto: i grilli appaiono nell'umida notte, 260 00:15:00,640 --> 00:15:03,720 le cicale nella calura estiva, le farfalle a primavera. 261 00:15:03,720 --> 00:15:09,200 E noi osservatori siamo dentro il contesto in cui avviene l'apparizione. 262 00:15:09,200 --> 00:15:13,440 Siamo "com-presi" in relazione con quello che vediamo. 263 00:15:14,040 --> 00:15:17,400 Noi diciamo invece "in-setto" che viene dal latino sectare. 264 00:15:17,400 --> 00:15:18,800 E questo sectare, 265 00:15:18,800 --> 00:15:24,138 che è proprio la manifestazione plastica 266 00:15:26,300 --> 00:15:28,720 della struttura di un animale, 267 00:15:28,720 --> 00:15:32,360 Di una morfologia, ecco: è l'oggettivazione di una morfologia. 268 00:15:32,360 --> 00:15:35,518 Voi vi rendete conto della differenza tra questi due atteggiamenti. 269 00:15:37,750 --> 00:15:41,920 Questa è l'ultima immagine con cui voglio concludere. 270 00:15:41,920 --> 00:15:42,924 È un autoritratto: 271 00:15:42,924 --> 00:15:46,360 mi sono rappresentato come Shi Tao, il grande pittore cinese, 272 00:15:46,880 --> 00:15:52,760 il quale contemplava il paesaggio in cerca della sua intima natura. 273 00:15:52,760 --> 00:15:54,600 Contemplava il paesaggio 274 00:15:54,600 --> 00:15:57,400 prima di contemplare dipingendo il paesaggio. 275 00:15:58,040 --> 00:16:00,000 La pittura come via di contemplazione. 276 00:16:00,000 --> 00:16:02,548 Lo racconta nel suo "Trattato della pittura": 277 00:16:02,548 --> 00:16:04,080 a un certo punto della sua vita, 278 00:16:04,080 --> 00:16:06,664 il paesaggio, che era una cosa che stava davanti a lui, 279 00:16:07,280 --> 00:16:09,960 nasce in lui, e lui nasce nel paesaggio. 280 00:16:10,720 --> 00:16:13,400 E il paesaggio gli chiede di essere la sua voce. 281 00:16:14,200 --> 00:16:18,720 E allora, ecco: io mi sono rappresentato davanti a queste sacre montagne, 282 00:16:18,720 --> 00:16:20,640 in ascolto della voce del paesaggio. 283 00:16:21,320 --> 00:16:24,840 E quella linea bianca che sta tra i due picchi 284 00:16:25,680 --> 00:16:27,120 la lascio a voi interpretare: 285 00:16:27,120 --> 00:16:30,640 potreste sentire lo scrosciare di una cascata, se la guardate a lungo; 286 00:16:30,640 --> 00:16:34,080 o forse la nebbia che lentamente si alza verso il cielo. 287 00:16:34,080 --> 00:16:36,640 Per me, è la porta spalancata 288 00:16:36,640 --> 00:16:39,720 davanti a questo incontro con la bellezza del creato, 289 00:16:39,720 --> 00:16:41,280 con la bellezza del paesaggio, 290 00:16:42,499 --> 00:16:44,140 sulla via del taccuino. 291 00:16:44,140 --> 00:16:46,200 (Applausi)