Pensate al vostro smartphone o laptop. Si sa tutto di questi. Ogni chip all'interno, si sa dove è stato prodotto. Poi... non si sa più nulla. L'e-waste succede perché gli oggetti non ci sono più utili, quindi li buttiamo. Aggraviamo il problema per come li abbiamo progettati e disegnati, il che rende difficile smontarli, estrarre i materiali utili e riutilizzarli. ♪ I tubi sono connessi al telaio ♪ ♪ Il telaio è connesso al grande... ♪ Ho sentito che ci sono più di 4000 persone che lavorano qui. Sono qui da quasi 15 anni. Abbiamo scoperto che molti hanno livelli elevati di metalli pesanti nel sangue. Penso che non solo l'Africa stia affrontando il problema dell'e-waste perché gli apparecchi elettronici sono parte del quotidiano. Semplicemente non possiamo offrire questo tipo di prodotti ai 7, 8, 9 miliardi di persone del pianeta nel futuro se ne buttiamo via la maggior parte dopo che sono stati usati per due o tre anni. Mentre i dispositivi sono sempre più abbordabili e il ciclo di sostituzione più corto, molta della nostra roba "vecchia" si sta accumulando. Schermi e laptop che mettiamo da parte, insieme a vecchi microonde e frigoriferi, stanno formando montagne di scarti elettronici. In un anni, abbiamo generato 44,7 milioni di tonnellate di e-waste ...l'equivalente di 4500 Torri Eiffel. Molto prima che i nostri computer si rallentino o gli smartphone abbiano un po' troppi graffi, continuano ad acquisire valore ...poichè molti custodiscono piccole quantità di metalli preziosi ...che insieme ammontavano a 55 miliardi di euro di materie prime nel 2016. Quindi perché solo il 20% è raccolto e riciclato? Sicuramente stiamo generalizzando se pensiamo all'e-waste: è diverso pensare a un vecchio monitor CRT o a un moderno smartphone di oggi. Ma di certo c'è tanto che possiamo recuperare dall'e-waste. Potrebbe essere un incentivo al riciclo. Sono un professore al MIT, dove dirigo il Senseable City Lab e l'ufficio progettazione Carlo Ratti Associati. Abbiamo iniziato con un progetto chiamato Trash-Track. Era qualche anno fa e lavoravamo con Seattle mettendo un marchio elettronico sul rifiuto per seguire lo scarto. Abbiamo seguito bucce di banana, vecchi monitor CRT, computer, cartucce e altro. Molti finivano ai confini degli Stati Uniti e poi non riuscivamo più a seguirli. Una volta che il rifiuto raggiunge i confini, può finire in Messico o viaggiare in Africa, India e Asia ...destinazioni famose non solo per l'e-waste americano, ma anche del resto del mondo. A complicare ulteriormente il problema è il fatto che a queste zone il rifiuto non viene spedito ...ma generato localmente. Benvenuti a Agbogbloshie in Ghana, la discarica di e-waste più grande del mondo. Qui i giovani sono esposti a piombo, mercurio e arsenico per estrarre metalli preziosi da vecchi pezzi elettronici Il primo giorno qui sono rimasto scioccato. Si vede il tipo di lavoro che fanno queste persone. Si tagliano, sono esposti a davvero tante cose. Mi chiamo Bennett Nana Akuffo. Sono project manager per Green Advocacy Ghana. Qui i ragazzi di solito girano con dei camion. Vanno di casa in casa. Se venissero da me, sicuramente comprerebbero un frigorifero. Poi portano tutto qui, tagliano il tutto a pezzi. Ottengono alluminio dall'involucro esterno. Ottengono rame dal motore all'interno del frigorifero. Quindi tagliano con martello e scalpello. Poi i cavi trovati li bruciano per estrarre il rame. Per quanto riguarda il polistirolo, è usato come una sorta di combustibile. Quindi se c'è bisogno di lavorare questi metalli, aggiungono il polistirolo e danno fuoco. Sappiamo che la terra è altamente contaminata e i livelli di piombo, cadmio e arsenico continuano a salire. Abbiamo fatto un'indagine di salute. Abbiamo scoperto che molti di loro hanno livelli elevati di metalli pesanti nel sangue.