A titolo personale, questa è una mia foto presa quando a mia nonna fu diagnosticata una cardiopatia terminale e fu mandata a morire a casa. Era già stata operata per così tanti bypass, praticamente senza più arterie, costretta su una sedia a rotelle, lancinanti dolori al petto. La sua vita era finita a 65 anni. Ma poi sentì parlare di un tale Nathan Pritikin, uno dei primi sostenitori dello stile di vita come medicina, e ciò che accadde dopo è ben descritto nella biografia di Pritikin. Mia nonna era una persona a un passo dalla morte. Frances Greger, mia nonna, arrivò su una sedia a rotelle. La sig.ra Greger aveva una cardiopatia, angina, zoppicava. Le sue condizioni erano così cattive, che non poteva camminare senza grandi dolori al petto e alla gambe. In tre settimane, però, non solo faceva a meno della sedia a rotelle, ma camminava 18 Km al giorno! Questa è una foto di mia nonna al matrimonio di suo nipote, 15 anni dopo che i dottori la abbandonarono per lasciarla morire. Le sentenziarono una condanna a morte a 65 anni, ma grazie a una dieta salutare, le fu possibile vivere altri 31 anni su questo pianeta fino all'età di 96 anni, (Applausi) godendosi i suoi sei nipoti me incluso. Questa è la ragione per cui mi sono dedicato alla medicina. (Risate) Anni dopo, quando Ornish pubblicò il fondamentale "Lifestyle Heart Trial", dimostrando con la cosiddetta angiografia quantitativa, che davvero la cardiopatia poteva recedere, le arterie riaprirsi, senza medicine, senza chirurgia, solo con una dieta a base di erbe e un programma nutrizionale, ero certo che avrebbe costituito un punto di svolta. La mia famiglia lo aveva già sperimentato, ma ora era nero su bianco, pubblicato su alcune delle più prestigiose riviste mediche al mondo, eppure non successe niente. Dissi "aspetta un momento". Se davvero la cura alla nostra principale malattia killer può perdersi nella tana del coniglio e venire ignorata, cos'altro ci sarà nella letteratura medica che potrebbe aiutare i malati, ma che non ha goduto del budget di una multinazionale per la promozione? Ho deciso che la mia missione di vita fosse trovare la risposta. Per coloro che non conoscono il mio lavoro, ogni anno io studio ogni numero di ogni rivista al mondo, in inglese, che parli di nutrizione così che persone indaffarate come voi non debbano farlo. (Risate) Poi riporto i risultati più interessanti, innovativi e concreti in video e articoli che giornalmente carico sul mio sito, NutritionFacts.org. Tutto sul sito è gratuito. Non ci sono pubblicità né sponsorizzazioni da aziende. Assolutamente non commerciale. Non vendo nulla. L'ho fatto come servizio pubblico, con amore, come tributo a mia nonna. Nuovi video e articoli ogni giorno su novità testate in fatto di nutrizione. Che idea! Ora, Pritikin da dove ricavò le sue tesi? Una rete di ospedali missionari sparsa attraverso l'Africa sub sahariana scoprì quella che potrebbe essere una delle più importanti novità mediche, secondo uno dei migliori ricercatori del secolo scorso il dott. Dennis Burkit, il fatto che molte delle nostre peggiori e più comuni malattie erano globalmente rare, come le cardiopatie. Nella popolazione Africana di Uganda, per esempio, la cardiopatia coronarica era praticamente inesistente. Aspetta un secondo, il nostro primo killer quasi inesistente? Che cosa stavano mangiando? (Risate) Mangiavano molta verdura, cereali e ortaggi, e proteine quasi interamente di origine vegetale, avevano i valori del colesterolo a provarlo, molto simili a quelli osservati nei moderni vegetariani. Direte: "Aspetta un momento". Forse semplicemente essi morivano prima, senza il tempo di sviluppare cardiopatie. No. Ecco il numero di infarti in Uganda e St. Louis correlato con l'età. Su 632 autopsie in Uganda, solo un infarto miocardico. Su 632 autopsie in Missouri, a parità di sesso e età, 136 infarti miocardici, oltre 100 volte il tasso del nostro killer principale. Erano così scioccati che tornarono là, e fecero ulteriori 800 autopsie in Uganda. Di nuovo un solo piccolo infarto guarito, non era nemmeno la causa di morte. Su 1427 pazienti, meno di 1/1000, mentre qui la nostra sembra un'epidemia. L'aterosclerosi, l'indurimento arterioso, è una malattia che inizia nell'infanzia. Entro i 10 anni, quasi tutti i bambini nutriti con la dieta americana standard hanno già strati di grasso che si accumulano nelle loro arterie, il primo stadio della malattia. Questi accumuli poi si trasformano in placche intorno ai 20 anni, peggiorano durante i 30, e poi possono cominciare a ucciderci. Nel cuore, si chiama attacco cardiaco; nel cervello, lo stesso male può causare un ictus. Quindi se c'è qualcuno qui oggi che ha più di 10 anni, (Risate) la questione non è se mangiare meglio per prevenire le cardiopatie; è piuttosto se volete combattere la cardiopatia che probabilmente avete, che ne siate consapevoli o meno. Ma è davvero possibile? Quando i ricercatori presero persone con cardiopatie, li nutrirono con la dieta vegetariana seguita da chi non aveva cardiopatie epidemiche, la speranza era di poter rallentare un po' la malattia, magari persino fermarla. Invece successe qualcosa di miracoloso. Appena i soggetti smisero le diete occludi-arterie, i loro fisici poterono dissolvere alcune delle occlusioni, riaprendo le arterie, senza medicinali, senza interventi, suggerendo che il corpo voglia rimanere sempre in salute, ma che non gliene viene mai data la possibilità. Quel notevole miglioramento del flusso verso lo stesso muscolo cardiaco avvenne solo dopo tre settimane di dieta vegetariana. Il corpo umano è una macchina che si auto-ripara, a meno che non lo si colpisca con una forchetta tre volte al giorno. Potete usare moderazione e colpirvi con un martello più piccolo, (Risate) ma perché uno dovrebbe proprio colpirsi? Questo non è nulla di nuovo. American Hearth Journal, 1977, casi come il sig. F.W. La sua cardiopatia era così grave, che non riusciva ad arrivare nemmeno alla cassetta della posta. Cominciò a mangiare più sano, e pochi mesi dopo, si arrampicava in montagna senza dolore. Va bene? (Risate) Ora c'è una sofisticata nuova linea di farmaci anti-angina sul mercato. Costano migliaia di dollari l'anno, ma al dosaggio più alto, possono aumentare la durata dell'esercizio al massimo di 33.5 secondi. (Risate) Non sembra che coloro che opteranno per il farmaco andranno presto a scalare montagne. (Risate) Le diete vegetariane non sono solo più sicure ed economiche. Lavorano meglio perché curano la causa che sta alla base del malanno. Normalmente continuerei col cancro elencando le altre prime 15 cause di morte spiegherei come la dieta possa avere peso nel prevenire, arrestare e far regredire ognuno dei nostri 15 maggiori killer, ma cos'altro avete bisogno di sapere? C'è solo una dieta che è si è dimostrata in grado di far regredire le cardiopatie nella maggioranza dei pazienti: la dieta vegetariana. Ogni volta che cercano di vendervi qualche nuova dieta, fatemi un favore. Fate una semplice domanda. "È stato provato che questa dieta faccia regredire le cardiopatie, la ragione numero uno per cui io e i miei cari moriremo?" se la risposta è "No", perché mai la dovreste considerare? Se tutto ciò che può fare una dieta vegetariana, far regredire il killer numero uno di uomini e donne, non dovrebbe essere la dieta base finchè non si dimostri diversamente? Il fatto che possa anche essere utile a prevenire arrestare e attenuare altri top killer come il diabete tipo 2 e l'ipertensione dovrebbe sostenere ancor più potentemente la causa della dieta vegetariana. La maggior parte dei decessi negli Stati Uniti sono prevenibili e collegati alla nutrizione Secondo lo studio intitolato "Global Burden of Disease", il più esteso riguardante i fattori di rischio delle malattie della storia, finanziato dalla fondazione Bill e Melissa Gates, la principale causa di morte negli Stati Uniti: è la nostra dieta. La principale causa di disabilità negli Stati Uniti: è la nostra dieta. Ormai scalza il fumo di tabacco alla numero due, le sigarette ora uccidono solo mezzo milione di americani all'anno, mentre la dieta ne uccide centinaia di migliaia in più. Se il più delle morti sono prevenibili, collegate alla nutrizione, allora ovviamente la nutrizione è la prima cosa che si insegna nelle scuole di medicina, no? (Risate) Voglio dire, chiaramente è la prima cosa di cui il vostro medico vi parla in ogni singola visita, giusto? Come potrebbe esserci una tale disconnessione tra la scienza e la pratica medica? Facciamo un esperimento mentale. Immaginate di essere un fumatore negli anni '50. (Risate) Negli anni 50 il consumo medio di sigarette pro-capite era di 4000 sigarette l'anno, significa che in media ogni persona fumava in media un pacchetto al giorno. I media dicevano alla gente di fumare. Atleti famosi erano d'accordo, persino Babbo Natale voleva che fumassero. (Risate) Voglio dire, guardate. Volete rimanere snelli e in forma? Allora mi raccomando fumate e mangiate tanti hotdog per rimanere tonici, e tanto zucchero per stare magri e in forma. Molto meglio di quella mela. Giusto? "Dato che le mele sono simbolo di bontà e freschezza," si legge in un memo di una multinazionale del tabacco, si intravedono "molte opportunità per sigarette indirizzate ai giovani." Volevano fabbricare sigarette al gusto mela per bambini. Senza vergogna. "Per la tua digestione, fuma." Nessun potere curativo pubblicizzato da Philip Morris, ma meglio sicuri che dispiaciuti e fuma. "Soffiale sul viso e ti seguirà ovunque!" (Risate) "Nessuna donna dice mai no." Sono "così affusolate, così sode, così ben impacchettate." (Risate) Dopo tutto, John Wayne le fumava finchè non gli venne un cancro e morì. Capite, allora persino i seguaci della dieta paleo fumavano. (Risate) E così anche i dottori. Non voglio dire che non ci fossero controversie nella comunità medica. Di sicuro alcuni dottori fumavano Camels, ma altri preferivano Lucky, quindi c'era un po' di disaccordo. Il leader del senato era d'accordo, chi avrebbe voluto far riposare le loro gole? "Non un singolo caso di irritazione alla gola." E come poteva quando "le sigarette sono pure come l'acqua che bevete." Forse su a Flint, nel Michigan. (Risate) Ma niente paura, se invece avete irritazione, il vostro dottore vi può fare una ricetta per le sigarette. Questo è nella rivista della American Medical Association. Così se l'AMA vi dice di fumare, tutto sommato, vi farà bene; se lo dice l'American Medical Association, a chi potevate rivolgervi allora se volevate conoscere i fatti? Quali sono le nuove tesi avanzate dalla scienza? Era troppo stanca per divertirsi e "allora fumò una Camel." (Risate) Babe Ruth parlò di prove positive dalla scienza medica, certo questo quando ancora poteva parlare prima che morisse per un cancro alla gola. Capite, se per qualche miracolo allora ci fosse stato un sito SmokingFacts.org che divulgasse la scienza direttamente, bypassando i filtri istituzionali commercialmente corruttibili, avreste conosciuto studi come questo. Questo è uno studio avventista uscito in California e publicato nel 1958, mostra che i non fumatori avevano il 90% in meno di cancro ai polmoni dei fumatori E non era il primo. Quando al chirurgo Michael DeBakey chiesero perché studi del 1930 che già collegavano cancro ai polmoni e fumo furono semplicemente ignorati, egli dovette ricordare com'era la vita di allora. Eravamo una società di fumatori. Era dovunque. Era nei film, sugli aerei; i congressi medici erano un'unica spessa cortina di fumo. Il fumo era, in una parola, normale. Ok. Allora torniamo al nostro esperimento mentale. Se foste un fumatore informato negli anni 50, cosa fareste? Voglio dire, con accesso ai dati scientifici, capite che la maggior parte delle prove suggerisce che il vostro vizio non è così salutare per voi. Allora cambiereste o aspettereste? Aspettate che il medico, fumando, vi dica di smettere, e avreste già il cancro. Se aspettate che la burocrazia lo riconosca ufficialmente, come il fece il Ministero della sanità nella decade seguente, sareste già morti. Ci vollero più di 7000 studi e la morte di innumerevoli fumatori prima che uscisse il primo rapporto del Ministero della sanità contro il fumo. Penserete che dopo i primi 6000 studi, si potesse dare qualche piccolo avvertimento alle persone? Industria potente. Forse avremmo dovuto smettere di fumare dopo il 700esimo studio, come questo. Come fumatore negli anni 50, da una parte avevi la società, il governo, la stessa categoria medica a dirti di fumare. Dall'altra parte, tutto ciò che avevi era la scienza, ammesso che foste a conoscenza di queste ricerche. Va bene, andiamo avanti veloce di 55 anni. C'è un nuovo studio avventista uscito in California che mette in guardia gli Americani su quello che potrebbero mettere in bocca. Naturalmente non è un solo studio; riassume molte ricerche. La mortalità di tutte le cause insieme, molte delle nostre temute malatie, è significativamente più bassa in chi segue diete a base vegetale. Quindi, invece di qualcuno che segue l'abitudine al fumo dell'America anni '50, immaginate voi o qualcuno che conoscete seguire le abitudini nutrizionali di oggi. Cosa fareste? Con la conoscenza dei dati scientifici, capite che la maggioranza delle prove suggerisce che le vostre abitudini alimentare non siano salutari Allora cambiate o aspettate? Se aspettate che il vostro medico vi dica, tra un boccone e l'altro, di cambiare, sarà troppo tardi. In realtà anche quando uscì il rapporto del Ministero della sanità, l'American Medical Association si rifiutò di approvarlo ufficialmente. Perché? Potrebbe forse essere perché aveva appena accettato un assegno da 10 milioni dall'industria del tabacco? Forse. (Risate) Noi ora sappiamo perché l'AMA era collusa con l'industria del tabacco, ma perché non ci furono più dottori singolarmente disposti a parlare? Ci furono alcuni valorosi in anticipo sui tempi a protestare contro le industrie responsabili di milioni di morti, ma perché non di più? Forse è perché la maggioranza degli stessi medici fumava sigarette. Proprio come oggi la maggioranza dei medici continua a mangiare cibo che contribuisce all'epidemia di malattie connesse alla nutrizione. Qual'era il motto dell'AMA allora? Tutto con moderazione. Estesi studi scientifici hanno provato che fumare con moderazione va bene. Suona familiare? L'industria del cibo ha usato la stessa tattica di quella del tabacco, manipolare la scienza, fare disinformazione. Gli scienziati che sono stati assunti, pagati per minimizzare rischi di sigarette e sostanze tossiche, sono gli stessi che ora sono pagati dalla National Confectioners Association per minimizzare i rischi dei dolciumi, gli stessi pagati dall'industria della carne per rischi connessi ad essa, che sia cibo animale o cibo confezionato, state uccidendo almeno 14 milioni di persone ogni anno. Quindi quelli di noi coinvolti in questa rivoluzione nutrizionale basata sui fatti, stiamo parlando di un bilancio di circa 14 milioni di vite. Forse, la nutrizione basata sui vegetali dovrebbe essere considerata l'equivalente di smettere di fumare, ma quanto dovremo aspettare prima che la CDC dica di non aspettare un intervento a cuore aperto, per iniziare anche a mangiare più sano. Finché non cambierà il sistema dobbiamo prenderci cura della salute nostra e della nostra famiglia. Non possiamo aspettare che la società si metta di nuovo in pari con la scienza perché è questione di vita o di morte. Alcuni anni fa il dott. Kim Williams divenne presidente dell'American College of Cardiology. Intervistato gli chiesero perché seguisse la stessa dieta che raccomandava a tutti i suoi pazienti, una dieta strettamente vegetariana. "Non mi importa di morire," rispose il dott. Williams. "Solo non voglio esserne io la causa." (Risate) Grazie. (Applausi)