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La Costituzione italiana
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La Costituzione è la legge
fondamentale dello Stato.
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La Repubblica Italiana nacque
con il referendum del 2 giugno 1946.
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In quella data si svolsero
contemporaneamente
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il referendum istituzionale
per la scelta della forma di governo
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e l'elezione
dell'Assemblea Costituente.
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Il 54% dei voti
(più di 12 milioni)
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si espresse a favore
dello Stato repubblicano,
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superando di 2 milioni
i voti dei monarchici.
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La Costituzione fu approvata
dall'Assemblea Costituente
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il 22 dicembre 1947
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e promulgata dal capo provvisorio
dello Stato Enrico De Nicola
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il 27 dicembre 1947.
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Entrò in vigore
il 1º gennaio 1948.
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Nella Costituzione sono indicati
i principi fondamentali
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che tutte le altre leggi
devono rispettare
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e i valori su cui è fondato
lo Stato italiano
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e in base al quale è stabilita
la sua organizzazione.
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La Costituzione è formata da
139 articoli e 18 disposizioni finali.
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Gli articoli possono essere
raggruppati in tre parti,
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ovvero i primi 12 dedicati ai principi
fondamentali dello Stato,
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quelli che vanno dal 13 al 54
riguardanti i diritti e i doveri
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e quelli che vanno dal 55 al 139
relativi all'ordinamento della Repubblica.
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I più noti sono:
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Articolo 1
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"L'Italia è una Repubblica
democratica, fondata sul lavoro.
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La sovranità
appartiene al popolo,
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che la esercita nelle forme
e nei limiti della Costituzione."
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Articolo 3
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"Tutti i cittadini hanno
pari dignità sociale
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e sono uguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza,
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di lingua, di religione,
di opinioni politiche,
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di condizioni
personali e sociali."
