- [INtervistatore] Ok, vedi il tasto "registra" nell'angolo? Nell'angolo in alto, dovrebbe dire "Registra"... perciò - [Leroy] Sì, ok. - [Intervistatore] Ok, perfetto. Allora adesso mi silenzio mentre ti presenti. Dovresti ....sulla tavola o fare un rumore prima di incominciare. - [Leroy] Va bene. Salve, mi chiamo Leroy Franklin Moore, Jr. e vivo a Berkeley, in California. Sono autore, attivista, fondatore di di varie organizzazioni, fondatore di Krip Hop Music con la K anni fa gestivo una Noprofit chiamata Disability Advocates of Minorities Organization, e ho anche aiutato a creare la realtà chiamata Sins Invalid. Lavoro come giornalista di POOR magazine e in definitiva attivista e autore di diversi libri. L'ultimo libro si chiama Black Disabled Ancestors (Antenati neri disabili). Sono inoltre professore aggiunto in alcuni campus universitari. - [Intervistatore] Fantastico, Leroy, grazie mille. Bene, la prima domanda è raccontaci del primo ricordo riguardo a quando ti sei reso conto che c'erano dei problemi di accessibilità, discriminazione o mancanza di inclusività. Hai qualche storia a riguardo, collegata all' Americans with Disabilities Act? Conservi dei ricordi del giorno che fu firmato, se ti ricordi, e come ha influito su te e gli altri? - [Leroy] Allora, il primo esempio di discriminazione che ricordo fu all'inizio degli anni '80 quando io e altri due ragazzi disabili decidemmo di iniziare una campagna via posta, era tutto nell'era pre-computer, quindi dovemmo scriverle a mano. Iniziammo a inviare lettere a tante organizzazioni Nere e a leader afroamericani chiedendo loro perchè non ci fossero persone con disabilità nere in TV o sui media. Perciò quella fu la prima volta che mi feci carico della responsabilità e sfidai il sistema. L'altra fu in cui capii che mancava l'accessibilità fu quando frequentavo i meeting di attivisti di mio padre, nei primi anni '80, e parlavano di violenza della polizia e altre cose che accadevano alla comunità nera. Quando abbandonai la riunione venni avvicinato da un gruppo di P.C.D. volevano che mi unissi al loro gruppo che promuoveva le rampe per marciapiedi. Gli domandai : " Beh, ero al meeting con mio padre, parlavano della violenza della polizia, e un sacco di P.C.D. nere non possono usufruire delle rampe per marciapiedi. Non possono uscire, perchè la polizia gli spara." Il gruppo rispose: "Non possiamo occuparci di quello. "Noi ci occupiamo delle rampe per i marciapiedi." Così mi resi conto che c'erano due mondi diversi e due problematiche diverse. Quella fu la prima volta che, diciamo mi resi conto che c'era una differenza. E anche con l'ADA, quando fu firmato l'ADA e la foto era da tutte le parti, ancora, guardai la foto e pensai: "Wow, non c'è nessun'altro come me". Ancora nei tardi anni '90, gestivo un'organizzazione chiamata Disability Advocates of Minorities Organization, e possedevamo un sacco di copie della copertin dell' ADA, e mettemmo a capo dell' ADA quello che è manca da quella foto. E ovviamente, sappiamo chi: le persone di colore, perciò diciamo, quello fu la mia prima osservazione riguardo l'ADA. Fu tipo "Ma dove sono le persone di colore nell' ADA?" [Intervistatrice] Grande! Molto bello, grazie. [Leroy] Già. [intervistatrice] Il presente. L'ADA ha significato qualche novità? Raccontaci se c'è stato un momento in cui ti hanno detto che l'ADA faceva o non faceva la differenza. In che misura, secondo le tue passioni e l'area di esperienza dove vedi o non vedi l'impatto dell' ADA? [Leroy] Ovviamente l'ADA ha contribuito a una grossa differenza nella società, nel senso, a livello globale. Lo vediamo per esempio con l'accessibilità nei luoghi pubblici. Lo vediamo nella comunicazione, specialmente nell'attuale era dei Social Network con Google e Twitter, per esempio entrambe realizzano i loro prodotti in modo più accessibile, e questo è un bene. Vedi, c'è un piccolo... siamo nelle compagnie aree molto ma, sai, sì, lo vediamo e il luogo che ha bisogno di pìu crescita è, ovviamente,persone di colore, sai, persone che sono povere persone che sono "immigrati" e loro anconre, gli ADA non li raggiungono e ecco perché la mia organizzazione negli anni 90s e all'inizio 2000 ha avuto l'altro lato del rally era l'altro dell'ADA per dare le voci della comunità quello non era stato sentito bene dall'ADA quindi sì, ha bisogno di molto lavoro particolarmente quando viene per alle nostre città la nostre città interne sai, abito a Berkeley Berkeley's come un luogo di utopia per persone con disabilità sai, vedi taglio del marciapiede abbiamo Ed Roberts l'edificio ma se vai a East Oakland, sai, c'è solo a manciata di taglio del marciapiede le strade sono ancora sconnese i negozi sono ancora piccoli così puoi vedere differenza fra communità e così che deve cambiare ovviamente, l'alto tasso di disoccupazione di persone con disabilità non è cambiato dagli anni 80 Parlando di Black e persone disabili marroni, è ancora un alto tasso di disoccupazione del 90% quindi non è ancora cambiato e posso andare avanti e avanti, ma sì ci deve essere pìu spinta dall'ADA in certain communità e penso anche alla nostra leadership altro deve effettivamente cambiare