Andate avanti, e sognate il futuro.

"Il futuro non si prevede - lo si immagina" dice la scrittrice di fantascienza Charlie Jane Anders. In un talk in parte visionario, in parte esplorazione basata sulla ricerca, ci porta in un ampio viaggio speculativo delle bellezze e delle prove che il futuro ci presenta - e ci mostra come immaginare strane e futuristiche probabilità ci permetta di costruire un domani migliore.

Ogni scrittore di fantascienza

ha una storia da raccontare
in cui il futuro è arrivato troppo presto.

Io ne ho tante di queste storie.

Come, per esempio:

anni fa stavo scrivendo
una storia sul Governo

che comincia usare i droni
per uccidere la gente.

Pensavo che fosse
un'idea potente, futuristica;

ma quando la storia fu poi pubblicata,

il governo stava già usando
droni per uccidere la gente.

Il nostro mondo cambia cosi velocemente,

c'è un ciclo di feedback
in continua accelerazione

dove si alimentano a vicenda
le tecnologie e i cambiamento sociali.

Quando ero una bambina, negli anni '80,
sapevamo come sarebbe stato il futuro.

Sarebbe stato una versione
de "Il giudice Dredd" o di "Blade Runner".

Ci sarebbero state
megacittà al neon e veicoli volanti.

Ma oggi, nessuno sa cosa sarà il futuro

nemmeno tra un paio di anni,

e ci sono così tante brutte possibilità
che si affacciano all'orizzonte.

Dalla catastrofe climatica
all'autoritarismo,

tutti sono ossessionati dall'apocalisse,

anche se il mondo finisce ogni volta
e noi andiamo avanti.

Non abbiate paura a pensare al futuro,
a sognarlo, a scriverne.

L'ho trovato liberatorio
e molto divertente.

È il modo migliore di vaccinarsi
contro il peggior futuro possibile.

È anche una fonte di potenziamento,

perché non ci si può preparare a qualcosa
che non si è nemmeno immaginato.

Ma c'è una cosa che dovete sapere.

Non state prevedendo il futuro,

lo state immaginando.

Quindi in quanto scrittrice
di fantascienza

le cui storie accadono
anni o secoli nel futuro,

ho scoperto che la gente
ha una gran voglia

di avere visioni del futuro
che siano ricche e vissute;

ma ho scoperto che la pura ricerca
non è sufficiente.

Al contrario io uso un mix
di sogni ad occhi aperti,

conoscenza su quali siano oggi
le tecnologie più all'avanguardia

nel campo della scienza e della tecnologia

e anche un po' di visione
sulla storia dell'uomo.

Rifletto molto su quello
che io so della natura umana

e come gli uomini in passato
hanno risposto ai cambiamenti,

sconvolgimenti e trasformazioni.

E lo unisco con l'attenzione al dettaglio,

perché noi viviamo nei dettagli.

Raccontiamo le storie del nostro mondo
attraverso gli strumenti che creiamo,

e lo spazio nel quale viviamo.

A questo punto è utile
che vi spieghi un paio di termini

usati spesso dagli scrittori
di fantascienza:

"Storia futuribile" e "Effetti secondari".

Storia futuribile è esattamente
quello che si capisce.

Una cronologia degli avvenimenti
con ancora successi,

come nel famoso ciclo storico
di Robert A. Heinlein,

dove vengono descritti gli eventi futuri

da qui al 2100.

O, come nel mio ultimo racconto,

nel quale ho creato
una complicata cronologia

che arriva fino al 33° secolo

e termina con l'uomo
che vive su di un altro pianeta.

L'effetto del secondo ordine, invece,
è ciò che succede

a causa di una nuova tecnologia
o di un grande cambiamento.

Nelle parole spesso attribuite
all'editore e scrittore Frederik Pohl:

"Una buona storia di fantascienza

non deve solo prevedere
l'invenzione dell'automobile,

ma anche il traffico che queste creano".

E a proposito di ingorghi stradali,

ho passato molto tempo
a pensare le città del futuro.

Come saranno? Di cosa saranno fatte?

Per chi saranno?

Mi cerco di immaginare città verdi
con fattorie verticali

strutture coltivate,
piuttosto che costruite

e marciapiedi al posto delle strade,

perché nessuno usa più l'auto -

una città vissuta e che respira.

E mi immagino le cose più strane
che possa mai pensare ad occhi aperti,

e poi ritorno in modalità di ricerca,

e cerco di renderle
il più plausibili possibile

con un mix di design estremo,
futurismo urbano,

e speculazioni tecnologiche.

E poi mi immagino

come potrebbe essere
la vita in quelle città.

Il mio processo mentale, quindi,
inizia e finisce con l'immaginazione,

ed è come se la mia immaginazione
sia le due fette di pane

in una farcitura di ricerca.

Quindi come scrittrice,
per prima cosa è più importante,

cerco di vivere in questi mondi
con gli occhi dei miei personaggi

e vedere come si muovono
con le loro vicende

all'interno del contesto
che ho creato loro.

Che odori sentono? Cosa toccano?

Cosa significa innamorarsi
all'interno di una città del futuro?

Cosa si vede fuori dalla finestra?

Dipende dal software della finestra
che interagisce con il vostro umore?

E per ultimo mi chiedo
come una città del futuro

possa fare in modo
che nessuno rimanga senza casa

e resti indietro nella società.

Ed ecco dove troviamo
la storia futuristica,

perché le città non crescono
dalla sera alla mattina.

Nascono e si trasformano.

Portano i segni e le cicatrici
delle guerre, delle migrazioni,

dei boom economici,
dei risvegli culturali.

Una città del futuro
dovrebbe avere monumenti,

ma anche strati
di architetture precedenti,

edifici riqualificati

e tutti i segni di come
siamo arrivati a quel punto.

E poi ci sono gli effetti
di secondo ordine,

di come le cose
sono andate male - o bene-

in una maniera in cui nessuno
poteva prevedere.

Immaginate che si possano erigere
i muri delle case con un fungo,

che si può rigenerare se si danneggia;

e se la gente cominciasse
a mangiare questi muri?

(Risate)

E visto che parliamo di cibo:

Che tipo di fogne dovrebbero avere
le città del futuro?

È una domanda insidiosa.
Non ci sono fogne.

C'è qualcosa di incredibile
sul sistema fognario che abbiamo

oggi negli Stati Uniti

dove si butta giù tutto per un tubo

e che si mischia con la pioggia
e spesso va a finire nel mare.

Senza parlare della carta igienica.

Un gruppo di ingegneri,
capeggiati da Bill Gates,

stanno cercando di reinventare il water,

ed è probabile che il bagno del futuro

ci potrebbe apparire molto strano
per uno dei giorni nostri.

Come potrebbe la storia del futuro,
con i suoi tentativi e i suoi sbagli,

portare ad un modo migliore
per usare il bagno?

Oggi ci sono aziende

che stanno sperimentando
una specie di tubo per pulire

che possa evitare l'uso
della carta igienica,

per mezzo di aria compressa
o spray detergenti per potersi pulire.

E se questi oggetti fossero,
oltre che tecnologici, "organici"?

Se il vostro water potesse analizzare
le vostre deiezioni,

e farvi sapere se il vostro microbioma
abbia bisogno di una aggiustatina?

E se gli esperimenti che facciamo oggi
per trasformare deiezioni in combustibile

portassero all'invenzione di una batteria
per alimentare la vostra casa?

Ma torniamo alle città del futuro.

Come si muoveranno le persone?

Se non ci sono strade,
come sarà la geografia?

Mi piace pensare a luoghi che esistono

solo parzialmente nella realtà virtuale

e richiedano un hardware
specifico, per trovarli.

Per esempio, in un racconto ho inventato
una " interfaccia per la fuga dal cloud"

che ho descritto come un ragno metallico
che si collega alla vostra testa

usando i nodi temporali.

No, non è un'immagine di quello,
è solo una foto che ho fatto in un bar.

(Risate)

E mi sono fatta trascinare dalla fantasia
immaginando bar, ristoranti, caffè

a cui si poteva accedere

solo se si aveva l'hardware giusto
per la realtà aumentata.

Ma ancora, effetti di secondo ordine:

in un mondo disegnato
per le realtà aumentate,

che tipo di comunità avremo?

Quali nuovi crimini ci saranno
ai quali ancora non abbiamo pensato?

Diciamo che io e voi
siamo uno a fianco dell'altro,

e voi pensate di essere
in un bar sport molto rumoroso,

e io penso di essere
in un salone di bellezza

con un quartetto d'archi
a parlare di Baudrillard.

Non riesco ad immaginarmi
cosa potrebbe andare storto

in questo scenario.

Dovrebbe andare tutto bene, credo.

E poi ci sono i social media.

Posso immaginarmi un paio
di inquietanti scenari distopici

dove quiz online,

app di appuntamenti, oroscopi, bot

tutti insieme vi trascinano
sempre più in basso

verso pessime relazioni
e politiche peggiori.

Poi penso anche alle conversazioni
fatte con tecnici di IA

e quello che loro mi dicono
è che più l'IA diventa intelligente,

migliori connessioni fa.

Quini può essere che i social media
nel futuro siano migliori.

Magari ci aiuteranno a creare relazioni
più sane e meno distruttive.

Magari avremo strumenti

che ci permetteranno di sentirci uniti
e ci faranno fare fortunati incontri.

Lo spero proprio.

E mi piace pensare

che se davvero esistono delle IA potenti,

sicuramente apprezzeranno
il dramma delle nostre relazioni

così come noi apprezziamo ossessivamente
"Le casalinghe disperate di Vattelapesca".

E per ultimo, la medicina.

Penso molto a come
gli sviluppi futuri della medicina

potranno migliorare le prognosi
dei malati di cancro o demenza,

e un giorno il vostro centesimo compleanno
sarà solamente un'altra pietra miliare

sulla strada di altre due o tre decadi
di vita sana e attiva.

Magari il bagno del futuro
di cui vi ho parlato

migliorerà la salute di molti,

anche di quelli che vivono
nella parte di mondo

dove non ci sono questi complicait
sistemi di fognature.

E mi piace anche pensare,
in quanto transgender:

e se facessimo progressi
nel comprendere il sistema endocrino

e migliorare le possibilità
per i transgender

nello stesso modo
in cui gli ormoni e la chirurgia

l'hanno migliorata
per la precedente generazione?

Infine, fondamentalmente sono qui a dirvi

che la gente parla del futuro

o come un parco giochi
di meraviglie fantasmagoriche

o una tempesta di merda apocalittica.

(Risate)

Ma la verità è che non sarà
nessuna delle due.

Sarà una via di mezzo,
sarà una e l'altra, sarà tutto.

Sappiamo solo che il futuro
sarà incredibilmente strano.

Pensate a come potrà apparire
il mondo del ventunesimo secolo,

a qualcuno del ventesimo.

C'è una fallacia di base nel concetto

di aspettarsi il futuro
come un'estensione del presente.

La gente negli anni '80

pensava che la Russia sarebbe stata
una superpotenza ancora oggi.

Ma il futuro sarà ancora più strano
di quello che possiamo immaginare.

Ma possiamo provare.

E so che ci saranno situazioni
veramente spaventose,

ma ci saranno anche meraviglie
e bellezze salvifiche.

E il primo passo per trovare
la vostra strada del futuro

è di lasciare libera
la vostra immaginazione.

Grazie.

(Applausi)