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Title:
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Description:
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essere qui oggi fa tornare alla mente tutti i ricordi
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un insieme di emozioni - molto più delle ultime volte che sono stata qui
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ho visto un uomo essere ucciso proprio davanti ai miei occhi!
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Narrator: quando Mary Ann Moorman aveva 31 anni
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venne a sapere che il corteo del presidente
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sarebbe passato attraverso il centro di Dallas
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era una fan della first Lady, Jacqueline Kennedy
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così Mary Ann ed un'amica, Jean Hill, andarono
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verso Piazza Dealey per vedere la processione
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(Moorman) mio figlio era a scuola e gli avevo detto
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"tu non puoi uscire da scuola, ma farò una foto per te"
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non sognando che quella sarebbe stata parte della storia
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(Narratore) Moorman, qui mostrata in una vecchia cornice
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del video amatoriale di Abraham Zapruder -
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fece solamente una foto al presidente quel giorno
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(suono di macchina fotografica)
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una Polaroid sgranata scattata giusto mentre
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la limousine del presidente stava passando
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(Moorman) appena la macchina arrivò vicina a noi, feci un passo più vicino al marciapiede
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mentre Jean urlava "signor President, guardi qui!"
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e quando misi la macchina fotografica al mio occhio
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volevo essere sicura fosse il più possibile
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vicino a lui, e scattai la fotografia
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guardando nel visore della macchinetta, ovvio
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(Narratore) quando la foto venne sviluppata
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fu ovvio che Moorman aveva scattato giusto quando
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il Presidente 46enne veniva colpito e fatamente ferito dalla pallottola
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è l'unica foto conosciuta del momento in cui il Presidente
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viene colpito che prende anche la "collinetta erbosa..."
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un immagine studiata infinitamente negli anni per capire se un altro killer era lì
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(Governar) quando il corteo iniziò a passare,
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lei realizzò che non aveva scattato
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la foto che aveva promesso al figlio
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(Narratore) Alan Governar è lo scrittore e regista dietro
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"il muto testimone parla" che documenta la storia di Moorman
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(Governar) e quando le chiesi "che cosa hai visto quando hai guardato nel visore?"
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lei disse che pensava ci posse un po' di vento, perchè i capelli "le si sollevarono"
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non aveva idea che stava fotografando
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l'omicidio del Presidente degli Stati Uniti d'America
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Jackie urlò "mio Dio, gli hanno sparato"
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lo sentimmo in modo così semplice
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e pochi secondi dopo lo sentimmo crollare
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su Jackie e lei iniziò a uscire dall'auto
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- Moorman: beh, in quel momento...
- Narratore: questa intervista con Moorman è stata girata
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tempo fa al Dealey Plaza dove l'81enne scatto originariamente la foto
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il film viene ora mostrato all'esibizione al Centro Internazionale di Fotografia a NYC
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si chiama "JFK: una visione della storia da un passante"
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(Brian Wallis) per me, la foto era un modo per controllare
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quel dolore e quel trauma - un modo per provare
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a gestire cos'era appena successo
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(Narratore) Brian Wallis, capo curatore, scorse migliaia di fotografia per l'esibizione
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(Wallis) uno delle cose che mi ha immediatamente impressionato
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su queste fotografie - era quel tipo di vicinanza
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e intimità personale degli scatti.
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Rimasi sorpreso dal capire che le persone avevano
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accesso al presidente.
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infatti, il corteo in mezzo a Dallas
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nel novembre 1963 era solo allo scopo,
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che grandi masse potessero arrivare vicine al presidente.
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la cosa più straordinaria di sempre era la Polaroid
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di Mary Ann Moorman - all'esatto istante
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in cui il Presidente veniva colpito dalla prima pallottola.
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è successo tutto in pochi secondi,
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momenti in realtà. e poi era già finito.
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(macchine che passano)