Il dilemma dello spreco di cibo | Daniel Tay | TEDxNTU

Lo spreco di cibo è un problema globale. Nel 2017 Singapore ha scartato 810.000 tonnellate di cibo. Alimenti perfettamente commestibili, ma di dimensioni o forme insolite, vengono spesso gettati via dai venditori per aggirare gli inconvenienti legati ai principi di imballaggio e al rifiuto di acquistarli da parte dei clienti. Questi alimenti possono essere raccolti, riciclati e redistribuiti tra chi ne ha più bisogno, risolvendo due problemi con un'unica mossa.

Il rovistatore di cassonetti singaporeano Daniel Tay ha collaborato con The Straits Times, Channel News Asia e molti altri. Ha co-fondato la SG Food Rescue insieme a Judee Tan, guidando un movimento per combattere lo spreco di cibo a Singapore. L'organizzazione conduce missioni di recupero di cibo avvicinando i venditori di frutta e verdura e chiedendo loro di regalare i prodotti che non utilizzano. In seguito, la SG Food Rescue provvede a distribuirli ai più bisognosi.

This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at https://www.ted.com/tedx

Nel 2017, ho speso solo 8$
per mangiare tutto l'anno.

L'ho fatto per dimostrare qualcosa:

che sprechiamo talmente tanto cibo

che è perfettamente possibile

per una persona comune come me,
mangiare gratis con gli scarti alimentari.

Lo spreco alimentare
è un argomento complesso.

Coinvolge molti soggetti.

Quando qualcuno viene da me

dicendomi di avere
una soluzione allo spreco di cibo,

gli dico: "Metti da parte
la tua soluzione.

Prima cerca di capire
il problema nella sua totalità.

Perché se non comprendi il problema,

come puoi trovare una soluzione
duratura e incisiva?"

Perciò parliamo del problema.

A Singapore, il 90% del nostro cibo
è coltivato da aziende agricole estere.

Viene importato a Singapore,
distribuito dai grossisti,

venduto dai rivenditori
e comprato dai consumatori.

E ad ogni fase
di questa filiera alimentare,

si scartano tonnellate di cibo
perfettamente commestibile.

Nel 2017, la nazione ha sprecato
809.000 tonnellate di cibo.

È l'equivalente di due volte il peso
di tutti i singaporiani messi insieme.

Se si pensa allo spreco di cibo,

si immagina del cibo fetido e marcio,

come quello che si vede nei cassonetti

o che si sente
dai camion della spazzatura.

Ciò che non si vede

è lo spreco di tonnellate di cibo
perfettamente commestibile

perché della dimensione sbagliata,

della forma sbagliata,
del colore sbagliato,

o perché non rispetta
altri standard futili

fissati dai supermercati
e dai dettaglianti.

Quindi guardiamo il problema
dalla parte dei rivenditori.

Immaginate di gestire un supermercato.

Come sapete, l'affitto a Singapore è alto,
quindi c'è poco spazio sugli scaffali.

Per ogni tipo di verdura che vendete,
avete due scaffali.

Su uno scaffale, ci sono le verdure
con l'aspetto migliore,

sull'altro, quelle dall'aspetto peggiore.

Le prime si vendono più facilmente,

le seconde, non esattamente.

Pur ricordando di averle acquistate,

sia quelle belle che quelle brutte,

allo stesso prezzo dal vostro fornitore,

sapete che il cliente

non comprerà da voi quelle brutte

allo stesso prezzo di quelle belle.

Perciò dovrete abbassare il prezzo.

Ora, considerando

che, essendo un lavoro, il vostro compito
è guadagnare il più possibile,

ha senso, per gli affari,

avere uno scaffale con delle belle verdure

da poter vendere
con un margine di profitto più alto

e un altro scaffale di verdure brutte

che dovete vendere
con un margine di profitto più basso?

No, non ha senso.

Ciò che ha senso è avere due scaffali
di verdure di bell'aspetto

che possiate vendere
con un margine di profitto maggiore.

Quelle brutte le buttate

e inglobate il costo di quelle sprecate
nelle verdure che invece vendete.

Probabilmente ora starete pensando

che questo sia dovuto al comportamento
d'acquisto del consumatore.

Dovete solo far capire ai consumatori

che il cibo brutto
è nutriente tanto quanto quello bello.

Ma c'è un problema.

Avete dato un'occhiata
alle pubblicità dei supermercati?

Vedete cibo brutto
sui volantini pubblicitari?

No.

Il problema è che i nostri clienti
sono già stati "educati" dai supermercati

ad aspettarsi il cibo
più fresco e dall'aspetto migliore

quando arrivano al supermercato.

Perché?

Perché quando i clienti
arrivano nel vostro supermercato

e si aspettano il cibo più fresco
e dall'aspetto migliore,

glielo potete vendere
con il margine di profitto maggiore.

È la prima causa di spreco
di cibo a Singapore:

gli standard estetici
giudicati dai clienti,

ma sulla base dell'educazione fornita
dai supermercati e dai rivenditori

per poter vendere di più e fare più soldi.

Affrontiamo adesso
la seconda causa dello spreco di cibo.

Guardate l'immagine sulla sinistra.

Sono delle piccole patate.

Le potete vedere rapportate
alle dimensioni della mia mano.

Se vi dicessi,

che quelle patate erano
patate grandi, ci credereste?

Se quelle patate
venissero vendute al supermercato,

verrebbero classificate
come patate grandi.

Ma poiché quelle patate
erano troppo piccole

per essere vendute come patate grandi
in un supermercato,

sono state buttate via.

Sulla destra potete vedere
delle patate dolci

considerate troppo grandi
per essere vendute al supermercato.

Oltre che grandi e piccole, le verdure
possono avere forme bizzarre o inusuali.

Qui si vedono un radicchio e un peperone

e non ci piove che me li comprerei,
perché sarebbe un "prendi 2, paghi 1".

(Risate)

Qual è il problema con le verdure bizzarre
o troppo piccole o troppo grandi?

Immaginatevi
di dirigere un supermercato:

avete delle confezioni di verdure

e ciascuna, poniamo, contiene 50 verdure.

Quando le verdure
sono troppo piccole o troppo grandi,

troppo lunghe o troppo corte
o dalla forma inusuale come queste,

l'imballaggio sarà inadeguato.

E quando l'imballaggio è inadeguato,
si finisce con il perdere denaro.

Quindi stabilite certi principi
di imballaggio per le verdure:

avete verdure che rientrano
in una certa gamma di dimensioni,

una gamma di formati.

E passate queste indicazioni
al vostro fornitore.

Lasciate che vi dica come opera
un supermercato a Singapore.

Il fornitore porta un pallet
di verdure al supermercato.

Ciascun pallet contiene
circa 50 confezioni

e ogni confezione circa 50 verdure.

Quando raggiunge il supermercato,

il rappresentante
fa un controllo a campione.

Sceglie, in maniera casuale,
una delle confezioni, e la apre.

Se le verdure contenute nella confezione
non rispettano i principi di imballaggio,

l'intero pallet viene rifiutato.

Mettetevi nei panni del grossista.

Uno dei vostri clienti più importanti
ha appena rifiutato un pallet di verdure.

Cosa potete fare?

Potreste trovare un altro cliente,
ma richiederebbe tempo.

E nel mondo degli affari,
il tempo è denaro.

Ogni giorno arrivano verdure fresche,

non avete tempo da perdere
per trovare un altro cliente.

Quindi valutate i pro e i contro

e capite che è più vantaggioso

per la vostra azienda

gettare via l'intero pallet,

piuttosto che cercare
di trovare altri clienti.

Questa è la seconda causa
dello spreco di cibo:

principi di imballaggio superficiali,
fissati da supermercati e rivenditori

che non hanno nulla a che fare
con quanto siano nutrienti gli alimenti,

ma solo con il rendere
più efficiente il giro d'affari,

così da vendere di più,
più velocemente, facendo più soldi.

Analizziamo la terza causa
dello spreco di cibo:

dall'inizio della catena
di approvvigionamento alimentare,

tra aziende agricole e importatori.

L'agricoltore dice all'importatore:

se vuoi acquistare le mie verdure,

devi acquistare tutto ciò che produco.

L'importatore acconsente.

Adesso siete l'imprenditore agricolo

e sapete che la natura non è perfetta,

ma imprevedibile.

Le condizioni meteorologiche
a volte sono bizzarre,

peggiorate, ora,
dal cambiamento climatico.

Capita anche che gli insetti
distruggano il vostro raccolto.

Dovete rispettare delle quote,

quote imposte dall'importatore.

In previsione di una possibile perdita
di parte del raccolto, come vi assicurate

di poter soddisfare quelle quote?

Semplice: ne coltivate più del dovuto.

Ma quando il clima è perfetto,

quando nessun insetto
divora il vostro raccolto,

cosa succede?

Avrete quello che si chiama
un "raccolto abbondante":

la vostra non sarà l'unica fattoria
ad avere un raccolto abbondante.

Sarà lo stesso
per tutte le fattorie vicine.

Ci sarà un eccesso di offerta sul mercato.

Quando l'offerta eccede la domanda,
i prezzi cadono.

Quando l'importatore
acquista le vostre verdure,

non ricaverete tanti soldi
dalla loro vendita,

perché i prezzi sono bassi.

Potreste addirittura perdere dei soldi.

Ora siete l'importatore.

Sostenete delle spese fisse
importando verdure da Singapore:

trasporto, imballaggio e tasse.

Per generare un profitto,
dovete vendere a un certo prezzo

ma quando c'è un eccesso di offerta,

i prezzi sono bassi.

A ogni lotto di verdure
immesso nel mercato,

venduto nel mercato,

i prezzi calano ulteriormente.

Potreste finire con il perdere
denaro anziché guadagnarlo.

Quindi, cosa fare?

L'azienda vuole che la perdita
sia il più contenuta possibile.

Il miglior modo per farlo,

nell'ottica del guadagno,

è non distribuire le verdure sul mercato.

Bisogna buttarle tutte.

È un'eccedenza;

ogni giorno vi arrivano nuovi lotti.

Quindi mantenete i prezzi alti,

gettando via il cibo invece di venderlo.

Questa è la terza causa
dello spreco di cibo:

lo squilibrio tra domanda e offerta

che si instaura tra i fornitori di cibo,
come le aziende agricole e gli importatori

quando si butta via il cibo
invece di venderlo.

I prezzi rimangono elevati,

e la perdita di denaro è minima.

Ricapitoliamo.

La prima causa dello spreco di cibo
sono gli standard estetici dei clienti.

La seconda causa dello spreco di cibo
sono i principi di imballaggio

imposti dai rivenditori.

La terza causa è lo squilibrio
tra domanda e offerta,

tra aziende agricole e importatori.

Se ci fate caso,

c'è una tendenza di base
che accomuna tutte e tre le cause.

Il fil rouge è:

le aziende esistono per fare
più soldi possibile.

Adesso che conosciamo le reali cause
dello spreco di cibo a Singapore,

possiamo iniziare
a cercare delle soluzioni fattibili.

Innanzitutto, dobbiamo cambiare
il modo in cui pensiamo al cibo.

Quando cambiamo il modo
con cui misuriamo il valore del cibo,

cambiamo il modo con cui pensiamo al cibo.

Ho discusso dello spreco di cibo
a Singapore con alcune persone,

e abbiamo scoperto che circa il 60%
del cibo che gettiamo

potrebbe essere salvato e mangiato.

Ma non succede,

ne gettiamo via la maggior parte.

Ciononostante, 1 singaporiano su 10

non si può permettere cibo
abbastanza nutriente.

Perché nessuno fa niente?

Abbiamo fondato la SG Food Rescue.

Ogni settimana visitiamo
grossisti e importatori.

Chiediamo loro di non gettare via il cibo,

ma di darlo a noi.

Cosa ce ne facciamo?

Lo condividiamo con la nostra comunità
di volontari, i soccorritori alimentari,

ma il 90% finisce alle mense dei poveri
e alle organizzazioni benefiche

che offrono cibo ai più bisognosi.

Abbiamo avviato l'attività
a febbraio, nel 2018,

e oggi, dopo 6 mesi,

possiamo dire di aver salvato
50 tonnellate di cibo.

(Applausi)

Grazie.

È l'equivalente di più di 150.000 pasti.

Si tratta però di una minuscola
goccia d'acqua in un oceano.

A Singapore rappresenta
solo lo 0,01% del cibo

che può essere salvato e mangiato.

Non ho una soluzione universale
al problema dello spreco di cibo,

ma conosco le cause scatenanti.

La causa dello spreco di cibo

è che non vediamo il cibo
come un diritto fondamentale,

ma come un modo
per fare più soldi possibile.

Ed è l'unica ragione

per cui preferiamo gettare
tonnellate di cibo ogni giorno,

anziché donarlo a chi ne ha più bisogno.

Credo che se cambiassimo
il modo con cui guardiamo il cibo,

potremmo fare qualcosa a tal proposito.

Possiamo lavorare insieme
per porre fine alla fame,

per eliminare le insicurezze alimentari

e per ridurre l'incredibile
spreco di cibo a Singapore,

perché lo spreco di cibo
è un problema di tutti

per cui ognuno di noi
deve essere parte della soluzione.

Grazie.

(Applausi)