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Parlo soltanto per liberare il tuo cuore

  • 0:09 - 0:13
    [Video sottotitolato in italiano]
  • 0:33 - 0:38
    Parlo soltanto per liberare il tuo cuore
    7 aprile 2019
  • 1:44 - 1:51
    [Mooji] Bene. Om. Namastê.
    Benvenuti tutti al satsang di questa mattina.
  • 1:51 - 1:54
    Grazie di essere qui.
  • 1:54 - 2:01
    Abbiamo anche varie facce nuove,
    quindi c'è un bel misto.
  • 2:01 - 2:09
    Spero che oggi, certo non pianificato,
    avremo un satsang molto avanzato.
  • 2:09 - 2:13
    Vedremo come andrà, in base a chi si fa avanti.
  • 2:13 - 2:17
    Magari chiederò un cuscino basso per la schiena.
  • 2:17 - 2:19
    Grazie.
  • 2:21 - 2:24
    Prego, vieni tu.
  • 2:28 - 2:31
    [Interlocutore 1] Grazie Babaji.
    [Mooji] Grazie.
  • 2:31 - 2:35
    [Interl. 1] Grazie per l'opportunità di essere qui.
  • 2:35 - 2:40
    C'è stato un percorso di indagine,
  • 2:40 - 2:46
    che a un certo punto,
    ha smesso di risultare rilevante,
  • 2:46 - 2:52
    anche se ha avuto una funzione assai chiara
    a un certo livello di coscienza.
  • 2:52 - 2:58
    Voglio portare in luce la cosa,
    per vedere se puoi renderla più chiara.
  • 2:58 - 3:02
    Si tratta di:
    "Il percettore può essere percepito?".
  • 3:02 - 3:10
    Osservando in questo modo,
    a volte è immediatamente chiaro.
  • 3:10 - 3:15
    [Mooji] Sì, un attimo,
    prima di continuare. Tieni il punto.
  • 3:15 - 3:21
    Chiariamo l'origine di questa domanda,
    così capiscono tutti. Va bene?
  • 3:21 - 3:26
    Questa è una delle domande più importanti
  • 3:26 - 3:33
    che sono state poste
    a chi ricorre all'autoindagine.
  • 3:33 - 3:41
    L'autoindagine era, ed è, diciamo un metodo,
    un esercizio o una pratica,
  • 3:41 - 3:50
    che smaschera con molta nitidezza
    ciò che non è reale in noi.
  • 3:50 - 3:56
    Quindi, questa è una domanda
    che ho sollevato tempo fa
  • 3:56 - 4:02
    e continua, per molte persone, a bruciare
    come un meteorite che piomba sulla terra.
  • 4:02 - 4:10
    Intendo dire questo: fatta la premessa,
  • 4:10 - 4:16
    che tutto ciò che costituisce
    la tua vita fino ad ora,
  • 4:16 - 4:25
    è qualcosa di cui hai fatto esperienza
    nel corpo-mente, a cui dai credito,
  • 4:25 - 4:31
    o che hai percepito in qualche modo
    e hai accettato o rifiutato.
  • 4:31 - 4:36
    Tutto ciò che si trova da questo lato degli occhi,
  • 4:36 - 4:43
    la terra, il mondo, diciamo il mondo di nomi,
    le forme, le persone, le cose,
  • 4:43 - 4:50
    pure il senso del tempo, del cambiamento,
    tutto ciò che si può percepire o concepire,
  • 4:50 - 4:53
    e dentro, dall'altro lato degli occhi,
  • 4:53 - 4:59
    tutta la dimensione dei sentimenti,
    dei pensieri, dei ricordi e dei desideri:
  • 4:59 - 5:04
    tutte queste cose vengono percepite da qualcosa.
  • 5:04 - 5:08
    Lo capite?
  • 5:08 - 5:12
    È una cosa ovvia. Accade anche a un bambino,
  • 5:12 - 5:16
    non sarà in grado
    di esprimerlo a parole come faccio io,
  • 5:16 - 5:20
    ma se percepisci qualcosa, prima devi esserci tu;
  • 5:20 - 5:28
    devi esserci, prima della percezione del mondo
    o del senso di 'altro da sé'.
  • 5:28 - 5:34
    Prima di tutto, deve essere presente
    il senso dell'io. Sei d'accordo?
  • 5:34 - 5:38
    È una cosa molto semplice, sebbene basilare,
  • 5:38 - 5:42
    è probabile che molti non ci abbiano mai riflettuto.
  • 5:42 - 5:45
    Qui, riflettiamo su questo,
  • 5:45 - 5:52
    perché anche le cose semplici,
    se vengono viste con chiarezza,
  • 5:52 - 5:59
    fanno crollare molte idee sbagliate
    e questa è una di esse.
  • 5:59 - 6:02
    Stiamo esaminando la cosa più importante.
  • 6:02 - 6:07
    Tutto ciò che viene concepito o percepito,
  • 6:07 - 6:14
    deve provenire dal punto di vista di colui
    che lo esperisce. D'accordo?
  • 6:14 - 6:21
    Puoi parlare dell'esperienza di un altro
    e dire: "Il tale mi ha detto...",
  • 6:21 - 6:25
    non è la tua esperienza diretta,
  • 6:25 - 6:31
    ma puoi assorbire quelle impressioni
    e pensare: "Per me è vero".
  • 6:31 - 6:36
    Quindi, si aggiunge tutto
    alla tua famiglia di contenuti:
  • 6:36 - 6:41
    ciò che credi sia il tuo mondo. Giusto? Bene.
  • 6:41 - 6:48
    Allora, è come se tutto venisse ricondotto
    verso un punto, cioè l' 'io':
  • 6:48 - 6:52
    "Io vedo, io penso, io credo, io faccio, io so,
  • 6:52 - 6:59
    "io vado, io resto, io medito, io dormo,
    io mi sveglio, io vivo, io muoio".
  • 6:59 - 7:02
    Vero o no?
  • 7:02 - 7:05
    Ora arriviamo a: cos'è questo 'io'?
  • 7:05 - 7:10
    Perché è rispetto all'io
    che tutto il resto è rilevante,
  • 7:10 - 7:14
    per questo 'io', questo senso dell'io.
  • 7:14 - 7:21
    L'io, in questo contesto,
    è colui che percepisce: il percettore. Chiaro?
  • 7:21 - 7:26
    Come fa il percettore a percepire?
  • 7:26 - 7:31
    Be', percepisce tramite i sensi e la mente.
  • 7:31 - 7:37
    Ciò che viene udito, odorato,
    gustato, visto, percepito,
  • 7:37 - 7:41
    arriva tramite questi sensi
    che introducono l'informazione.
  • 7:41 - 7:45
    Gli oggetti dei sensi sono tanti:
    gli occhi sono due,
  • 7:45 - 7:48
    ma possono vedere miliardi di cose;
  • 7:48 - 7:55
    le orecchie sono due, convergenti,
    ma possono udire tantissime cose;
  • 7:55 - 8:00
    la bocca è una, ma dice moltissime cose:
    buone e cattive;
  • 8:00 - 8:04
    il corpo è uno,
    ma può percepire un'infinità di cose.
  • 8:04 - 8:07
    Tutte queste cose, dove approdano?
  • 8:07 - 8:16
    La mente le interpreta come sensazioni,
    e poi qualcosa le registra come esperienza.
  • 8:16 - 8:19
    L'io è dietro a tutto ciò.
  • 8:19 - 8:22
    L'io è persino in grado di osservare la mente.
  • 8:22 - 8:26
    Sono andato troppo in là o troppo in fretta?
  • 8:26 - 8:31
    Dunque, dietro a tutto questo
    c'è la sensazione 'io', l'io stesso.
  • 8:31 - 8:38
    Allora, in definitiva:
    l'io è colui che percepisce tutto,
  • 8:38 - 8:43
    inclusa pure l'idea di Dio,
  • 8:43 - 8:45
    la sensazione 'io'.
  • 8:45 - 8:50
    Se si rimuove l'io, non viene percepito nulla.
  • 8:50 - 8:55
    Può essere rimosso l'io che percepisce?
  • 8:55 - 9:01
    Cosa accade nel sonno profondo a quell'io?
  • 9:01 - 9:05
    Viene percepito qualcosa nel sonno profondo?
  • 9:05 - 9:10
    Tutto ciò che il senso dell'io percepiva
    nello stato di veglia...
  • 9:10 - 9:16
    L'atto di percepire avviene per lo più
    nello stato di veglia fenomenico:
  • 9:16 - 9:22
    tale è il funzionamento dell'io,
    che vede tutto, persone, luoghi, cose, tempo,
  • 9:22 - 9:29
    il senso del futuro, del passato e del presente;
    tutto è percepito attraverso l'io.
  • 9:29 - 9:36
    Ma nel sonno profondo non parliamo
    e i sensi non sono operativi.
  • 9:36 - 9:40
    Il corpo c'è, si può toccare.
    Gli occhi ci sono, ma non vedono.
  • 9:40 - 9:44
    Le orecchie ci sono, ma non sentono nulla.
  • 9:44 - 9:49
    La bocca c'è, ma non parla: non accade nulla.
  • 9:49 - 9:54
    E l'io che percepisce, c'è?
  • 9:54 - 9:57
    Be', sembra di no!
  • 9:57 - 10:02
    Ma che cosa può percepire
    l'assenza dell'io cognitivo?
  • 10:02 - 10:08
    Mi dispiace se qui qualcuno resta indietro,
    devo procedere ancora un momento.
  • 10:08 - 10:14
    Cosa percepisce che l'io cognitivo,
    ovvero l'io che percepisce abitualmente,
  • 10:14 - 10:21
    l'io che crea una storia
    e la memoria che mantiene i dati della storia,
  • 10:21 - 10:24
    non è in funzione?
  • 10:24 - 10:28
    C'è qualcosa dietro questo 'io',
  • 10:28 - 10:33
    che percepisce la presenza e l'assenza dell'io?
  • 10:33 - 10:37
    Ora, quanti di voi sono ancora sul ponte sospeso?
  • 10:37 - 10:40
    Bene. Grazie.
  • 10:40 - 10:47
    Dunque, ciò che voglio dire è che parliamo
    del sonno profondo e non del sogno,
  • 10:47 - 10:53
    perché nel sogno potete anche attraversare
    il deserto del Sahara su un cammello,
  • 10:53 - 10:57
    ma nel sonno profondo, nel sonno senza sogni,
  • 10:57 - 11:05
    dove non c'è funzione cognitiva,
    né percezione diversificata,
  • 11:05 - 11:12
    c'è comunque qualcosa?
    C'è qualche forma di coscienza?
  • 11:12 - 11:16
    Vi piace dormire?
  • 11:16 - 11:19
    Vi piace il sonno profondo? Non parlo del sogno.
  • 11:19 - 11:27
    Non so quanti apprezzino coricarsi,
    impazienti di sognare. [Risate]
  • 11:27 - 11:32
    Qui non diciamo 'sogni d'oro'
    quando si va a dormire.
  • 11:32 - 11:34
    Basta con i sogni!
  • 11:34 - 11:41
    Sonno profondo significa svegliarsi al mattino
    rinvigoriti e pronti per la giornata.
  • 11:41 - 11:49
    Sonno profondo: c'è qualcuno che se lo gode?
  • 11:49 - 11:51
    Forse non lo sapete.
  • 11:51 - 12:00
    Basta analizzare le lenzuola per dire:
    "Sì, sembra sia stata una buona nottata"?
  • 12:00 - 12:09
    Allora, direi che c'è coscienza
    anche nel sonno profondo.
  • 12:09 - 12:14
    Vi riferite a voi stessi
    in quanto la coscienza cognitiva,
  • 12:14 - 12:17
    ossia colui che vede sempre qualcosa,
  • 12:17 - 12:20
    ma nel sonno profondo non vedete proprio nulla,
  • 12:20 - 12:24
    allora direte: "Be', non c'ero".
  • 12:24 - 12:32
    Il consumatore di esperienze,
    colui che esperisce durante il giorno,
  • 12:32 - 12:36
    non è presente nel sonno profondo.
  • 12:36 - 12:41
    Non esiste nulla nel sonno profondo?
    La vostra realtà può fermarsi?
  • 12:41 - 12:44
    Ciò che siete si interrompe?
  • 12:44 - 12:48
    Oppure entriamo semplicemente in un'altra fase,
  • 12:48 - 12:53
    vi sono stati diversi che si alternano?
  • 12:53 - 12:58
    Nel sonno profondo, ci siete o no?
  • 12:58 - 13:02
    Allora, spingiamoci un po' più avanti.
  • 13:02 - 13:06
    Diciamo che qualcosa si gode il sonno profondo,
  • 13:06 - 13:10
    significa che è ancora consapevole:
  • 13:10 - 13:13
    nessuna conversazione e nessuno a cui parlare,
  • 13:13 - 13:21
    ma c'è la consapevolezza dell'assenza
    e della presenza dell'io funzionale.
  • 13:21 - 13:24
    Mi sono allargato troppo?
    [Sangha] No.
  • 13:24 - 13:27
    [Mooji] Bene. Tornerò a spiegarlo.
  • 13:27 - 13:31
    Quell'io che è attivo, è presente anche adesso,
  • 13:31 - 13:37
    capace di capire, sentire, pensare,
    conoscere, ricordare e proiettare.
  • 13:37 - 13:44
    Adesso, il senso dell'io e presente,
    mentre nel sonno profondo non c'è.
  • 13:44 - 13:50
    C'è consapevolezza dell'assenza
    del funzionamento di questo 'io' personale?
  • 13:50 - 13:54
    C'è consapevolezza nel sonno profondo?
  • 13:54 - 14:00
    Oppure c'è un completo spazio vuoto
    che nessuno può riconoscere?
  • 14:00 - 14:06
    Lo spazio vuoto è solo dedotto,
    o si può anche esperire e percepire?
  • 14:06 - 14:11
    Va be', non voglio spingervi troppo,
    non è necessario per ora.
  • 14:11 - 14:14
    Diciamo che, a quanto ci risulta,
  • 14:14 - 14:20
    colui che percepisce tutto, è qui, in qualche modo,
  • 14:20 - 14:23
    qualunque cosa esso sia.
  • 14:23 - 14:29
    Tutte le percezioni: la mente, il tempo,
    il passato e il presente,
  • 14:29 - 14:33
    sono relazionate a un campo cosciente.
  • 14:33 - 14:36
    Siamo d'accordo su questo?
  • 14:36 - 14:39
    Questa coscienza centrale,
  • 14:39 - 14:49
    che è il senso del conoscitore,
    di colui che esperisce o il percettore,
  • 14:49 - 14:53
    ciò che è qui: può essere a sua volta percepito?
  • 14:53 - 15:01
    Questa è la domanda che avevo fatto a lui
    e la faccio ad alcuni di voi per meditarci su:
  • 15:01 - 15:05
    "Colui che percepisce, il percettore ultimo,
  • 15:05 - 15:12
    "presente da qualche parte nel corpo,
    può essere percepito?".
  • 15:12 - 15:19
    Cosa significa: può essere osservato,
    toccato, assaporato?
  • 15:19 - 15:26
    Può essere identificato? È un oggetto?
  • 15:26 - 15:30
    È tangibile? Ha una forma?
  • 15:30 - 15:36
    Ha un inizio, una fine?
  • 15:36 - 15:41
    Ha delle qualità?
  • 15:41 - 15:46
    Tutto questo è troppo mentale per voi?
    [Sangha] No.
  • 15:46 - 15:52
    [Mooji] Bene, ora puoi parlare.
  • 15:52 - 15:58
    [Interl. 1] A volte,
    quando svolgo l'indagine, è chiaro,
  • 15:58 - 16:04
    arriva il riconoscimento privo di forma
    ed è chiaro che il senza forma è...
  • 16:04 - 16:11
    [Mooji] Il 'riconoscimento privo di forma'
    a chi accade?
  • 16:11 - 16:17
    Vacci piano adesso,
    perché le parole bruciano molto in fretta.
  • 16:17 - 16:26
    Il 'riconoscimento privo di forma'
    accade o avviene a chi o a cosa?
  • 16:26 - 16:29
    Ed è un riconoscimento di cosa?
  • 16:29 - 16:35
    Riguarda la cosa riconosciuta
    oppure colui che la riconosce?
  • 16:40 - 16:44
    Quando dici:
    "Accade il riconoscimento privo di forma",
  • 16:44 - 16:47
    accade a chi?
  • 16:47 - 16:52
    Al riconoscitore privo di forma,
    o alla cosa riconosciuta?
  • 16:52 - 16:55
    Oppure a entrambi?
  • 17:01 - 17:05
    La forma può riconoscere il senza forma?
  • 17:11 - 17:16
    Stabilisci chi o cosa riconosce cosa.
  • 17:16 - 17:21
    [Interl. 1] Quello, riconosce se stesso.
  • 17:21 - 17:23
    [Mooji] E come?
  • 17:31 - 17:38
    Cosa accade se riconosce se stesso?
    Non fare congetture!
  • 17:38 - 17:41
    Parla dalla tua esperienza.
  • 17:41 - 17:46
    Cosa accade se o quando riconosce se stesso?
  • 17:46 - 17:51
    Prima dobbiamo arrivare al punto,
  • 17:51 - 17:54
    ossia di nuovo la domanda:
  • 17:54 - 17:59
    colui che percepisce, che osserva, che conosce,
  • 17:59 - 18:04
    può conoscere, percepire o osservare se stesso?
  • 18:04 - 18:08
    E può essere riconosciuto?
    No, torniamo indietro di un passo:
  • 18:08 - 18:12
    può essere riconosciuto ciò che osserva tutto?
  • 18:12 - 18:19
    E ricordati: esistono sensazioni talmente sottili
  • 18:19 - 18:23
    che non le si può definire a parole,
  • 18:23 - 18:27
    non sono registrate nel libro dell'umanità,
  • 18:27 - 18:30
    non hanno un nome, tuttavia vengono percepite.
  • 18:30 - 18:35
    Alcune onde sono talmente sottili
    che sono inqualificabili,
  • 18:35 - 18:41
    tuttavia anch'esse vengono percepite: da cosa?
  • 18:41 - 18:46
    E perché fare la domanda:
    "Il percettore può essere percepito?",
  • 18:46 - 18:51
    per scoprire se il percettore è un oggetto.
  • 18:51 - 18:55
    Mi seguite? Questo genere di domanda
    ha un senso per voi,
  • 18:55 - 18:59
    oppure dobbiamo parlare d'altro?
  • 19:05 - 19:12
    Sono venuto qui per un'unica ragione:
  • 19:12 - 19:20
    risolvere questa cosa a livello esperienziale.
  • 19:20 - 19:26
    Prima e dopo ogni altra cosa,
  • 19:26 - 19:31
    vengo qui soltanto per la libertà.
  • 19:31 - 19:37
    Non ho assolutamente altra connessione con voi,
  • 19:37 - 19:41
    se non l'amore.
  • 19:45 - 19:51
    Quindi, è arrivato il momento
    che qualcuno raggiunga questo punto:
  • 19:51 - 19:55
    la maturità di osservare.
  • 19:55 - 19:59
    E non si tratta di scoprire qualcosa là fuori:
  • 19:59 - 20:04
    "La risposta è all'esterno", no, deve essere qui.
  • 20:04 - 20:09
    Tu devi essere la risposta!
  • 20:09 - 20:14
    Deve scaturire da te: tu, in quanto cosa?
  • 20:19 - 20:24
    Il percettore è materiale o immateriale?
    È tangibile o intangibile?
  • 20:24 - 20:28
    Ha una forma o è senza forma?
  • 20:28 - 20:30
    Esiste?
  • 20:30 - 20:32
    [Interl. 1] Sì.
  • 20:37 - 20:41
    [Mooji] Esiste in quanto cosa?
  • 20:41 - 20:49
    Qui si fanno domande che, in tutta onestà,
    non vengono poste in nessun luogo del pianeta.
  • 20:49 - 20:52
    Non certo con questa intensità
  • 20:52 - 20:58
    e nemmeno con la condizione
    che devi essere qui, dove sorge la risposta,
  • 20:58 - 21:02
    dato che devi esserci,
    prima ancora che la risposta arrivi!
  • 21:02 - 21:07
    In verità, devi esserci,
    anche per riconoscere la risposta:
  • 21:07 - 21:10
    e in quanto cosa?
  • 21:24 - 21:27
    Chi sei?
  • 21:27 - 21:32
    Vogliamo sapere tutt'altre cose:
    "Questo cos'è? E quest'altro?
  • 21:32 - 21:37
    "Chi sei tu? E tu?", ma, io chi sono?
  • 21:37 - 21:40
    Cos'è questo io che sorge qui?
  • 21:40 - 21:48
    E se l'io sorge qui,
    cosa osserva anche il suo sorgere?
  • 21:48 - 21:54
    E Quello, sorge?
  • 21:54 - 21:57
    È maschio o femmina?
  • 21:57 - 22:01
    A che religione appartiene?
  • 22:01 - 22:04
    Che pratica segue?
  • 22:08 - 22:12
    E la risposta può sopravvivere?
  • 22:12 - 22:19
    La risposta a queste domande
    può sopravvivere per conto proprio?
  • 22:19 - 22:24
    Chi è soddisfatto o insoddisfatto della risposta?
  • 22:43 - 22:47
    In passato, chiunque poteva venire a Monte Sahaja,
  • 22:47 - 22:51
    ma chi poteva restare qui?
  • 22:51 - 22:59
    Chi può restare qui con me,
  • 22:59 - 23:04
    finché colui che resta non svanisce?
  • 23:10 - 23:14
    E chi sarà il testimone di questa scomparsa?
  • 23:18 - 23:21
    Papaji ha detto anche a me queste parole:
  • 23:21 - 23:32
    "Se devi risvegliarti, se desideri
    trovare la verità, tu devi scomparire".
  • 23:32 - 23:40
    Che razza di insegnamento è questo,
    da dare a un povero studente? [Risate]
  • 23:40 - 23:46
    Come si fa a scomparire?
    Con un 'abracadabra'? Come si fa?
  • 23:46 - 23:50
    Che razza di sādhanā è questa?
  • 23:50 - 23:57
    L'indicazione non era stata data alla persona,
  • 23:57 - 24:02
    era stata pronunciata
    e la persona non è riuscita a sopravvivere.
  • 24:09 - 24:12
    Possiamo restare a questo livello?
  • 24:12 - 24:20
    Oppure dobbiamo rallentare un po'
    in modo da coinvolgere tutti?
  • 24:20 - 24:25
    Chi sopravvive a questa indagine?
  • 24:25 - 24:31
    Come ho già detto:
    colui che inizia questa indagine
  • 24:31 - 24:40
    non la finirà, ma sarà finito dall'indagine.
  • 24:40 - 24:43
    Vi fa paura?
  • 24:43 - 24:45
    Vi fa paura?
    [Sangha] No.
  • 24:49 - 24:55
    [Mooji] Vi eccita, divinamente? [Risate]
  • 25:02 - 25:08
    Vi siete messi in coda ad aspettare
    il momento per scomparire? [Risate]
  • 25:14 - 25:19
    Solo l'intelligenza pura
    può apprezzare questa cosa,
  • 25:19 - 25:23
    perché sa cosa significa svanire, e cosa scompare?
  • 25:23 - 25:30
    Ciò che non è reale, ma che si pensa lo sia.
  • 25:30 - 25:36
    Possiamo vivere nella cosiddetta realtà
    del senso della persona,
  • 25:36 - 25:38
    che è una limitazione.
  • 25:38 - 25:44
    Anch'essa è coscienza;
    pure la persona è una forma di coscienza
  • 25:44 - 25:51
    e forse è per questo che permane,
    perché alla base è coscienza.
  • 25:51 - 25:54
    Ed è cosciente,
  • 25:54 - 25:59
    ma è molto ristretta, molto limitata,
    anche egoista,
  • 25:59 - 26:04
    incline alla paura, all'insicurezza,
    al desiderio, agli attaccamenti,
  • 26:04 - 26:10
    alle proiezioni e ai sogni.
  • 26:10 - 26:13
    Dietro alla persona, sostanzialmente,
  • 26:13 - 26:17
    c'è il potenziale non ancora scoperto
    dell'essere umano:
  • 26:17 - 26:24
    risvegliarci al nostro vero stato,
    alla nostra natura autentica,
  • 26:24 - 26:29
    in quanto coscienza immortale.
  • 26:29 - 26:34
    Cosa significa?
    Voglio dirlo, perché qualcuno pensa:
  • 26:34 - 26:40
    "Sì, sarà più elevato,
    ma è altrettanto gratificante?
  • 26:40 - 26:44
    "È avventuroso come la persona?".
  • 26:49 - 26:57
    Quando siete nel vostro stato più autentico,
    rimpiangete lo stato precedente?
  • 26:57 - 27:01
    [Sangha] No.
  • 27:01 - 27:09
    [Mooji] Più rinunciamo a noi stessi,
    più diventiamo Noi stessi.
  • 27:09 - 27:12
    Qualcuno lo afferra?
  • 27:12 - 27:16
    Più rinunciamo all'idea di chi pensiamo di essere,
  • 27:16 - 27:20
    più ci risvegliamo alla pienezza di ciò che siamo.
  • 27:20 - 27:22
    È una fantasia spirituale?
  • 27:22 - 27:28
    Voi che siete qui,
    dovreste essere i testimoni della verità,
  • 27:28 - 27:33
    come quando dico: "Benedetto è colui la cui vita,
  • 27:33 - 27:37
    "la cui presenza, è la prova della verità";
  • 27:37 - 27:43
    non solo le sue parole,
    le parole sono facili, ma la sua vita!
  • 27:43 - 27:52
    Vi rendete conto che ognuno emette
    un campo energetico?
  • 27:52 - 28:00
    Può essere una sorta di rumore,
    oppure stando in silenzio, senza parlare,
  • 28:00 - 28:05
    se avete raggiunto un luogo profondo
    di risveglio interiore,
  • 28:05 - 28:12
    che comunica e risuona con altri esseri
    del pianeta, intelligenti e sensibili.
  • 28:12 - 28:19
    Ve ne rendete conto oppure vi sembrano cose
    che si leggono nei libri?
  • 28:24 - 28:29
    Molto spesso odoriamo di persona;
  • 28:34 - 28:37
    emaniamo un odore psichico di persona.
  • 28:37 - 28:41
    Quando indugiamo troppo nelle idee sulla persona,
  • 28:41 - 28:47
    siamo troppo nel dominio delle lagne,
    proiezioni, desideri, attaccamenti,
  • 28:47 - 28:52
    delle paure, insicurezze, paragoni e competitività,
  • 28:52 - 28:56
    invece di amare, condividere, sostenere,
  • 28:56 - 29:02
    di elevare, meditare e riposare nel Sé.
  • 29:02 - 29:11
    Sono due fragranze diverse:
    una è un profumo, l'altra è un odore.
  • 29:11 - 29:17
    Sta a voi discernere tra l'uno e l'altro.
  • 29:17 - 29:19
    E il satsang che cos'è?
  • 29:19 - 29:26
    È essere in un ambiente
    il cui profumo è satchitananda;
  • 29:26 - 29:36
    il cui profumo è amore, pace, gioia,
    saggezza e purezza.
  • 29:41 - 29:45
    Queste cose sono fuori di voi?
  • 29:49 - 29:56
    Inoltre, tutto ciò che sto dicendo
    scaturisce da quella domanda.
  • 29:56 - 30:04
    Una volta riconosciuta, in modo esperienziale,
    la verità del vostro Sé,
  • 30:04 - 30:10
    non siete nell'imprenditoria dei profumi,
  • 30:10 - 30:18
    non siete nell'imprenditoria
    della saggezza, della fede,
  • 30:18 - 30:24
    non siete nell'imprenditoria della religione:
  • 30:24 - 30:29
    siete il Sé in armonia col campo divino.
  • 30:34 - 30:41
    La domanda: "Il percettore può essere percepito?"
  • 30:41 - 30:44
    non usatela se non vi attrae.
  • 30:44 - 30:51
    Se invece vi attrae,
    la grazia assisterà la vostra introspezione
  • 30:51 - 30:56
    ed è molto diretta.
  • 30:56 - 31:02
    Ciò di cui stiamo parlando adesso,
    per me è molto semplice,
  • 31:02 - 31:11
    per cui, è una gioia cercare di trasmetterlo
    e di condurre questo tipo di incontro.
  • 31:11 - 31:16
    Se lo ritenessi faticoso,
    allora non ve lo indicherei:
  • 31:16 - 31:19
    perché dovrei procurarvi disagio?
  • 31:19 - 31:23
    Il disagio viene dalla mente, comunque,
    non dal cuore!
  • 31:23 - 31:27
    Il cuore non lotta con ciò che dico,
  • 31:27 - 31:36
    ma la mente, la persona, sì,
    pensa a ciò che potrebbe perdere:
  • 31:36 - 31:39
    pensa ad altre cose.
  • 31:39 - 31:45
    Nell'insieme però, per tanti di voi,
    questo stato si è placato tantissimo.
  • 31:45 - 31:55
    Ogni tanto, qualcosa divampa
    e vi accorgete della differenza:
  • 31:55 - 31:59
    qualcosa si sente disturbato
    e l'attenzione può andare lì,
  • 31:59 - 32:04
    ma il potere di discernimento,
    la centratura in voi stessi,
  • 32:04 - 32:08
    vi dovrebbero permettere
    di spegnere l'incendio da soli.
  • 32:08 - 32:10
    Vero o no?
    [Sangha] Sì.
  • 32:10 - 32:16
    [Mooji] Ma se vi serve un po' di aiuto,
    fate presto e recidetelo subito!
  • 32:16 - 32:21
    Non è il caso di sorbirvi
    un secondo giorno di cordoglio
  • 32:21 - 32:27
    o un terzo giorno di lamento. No: recidetelo!
  • 32:27 - 32:32
    Non merita la lealtà della vostra attenzione
  • 32:32 - 32:40
    cercare di sbarazzarvi di:
    'un po' di roba che c'è nella mente'.
  • 32:40 - 32:44
    Vi percepisco
    a un livello molto più elevato di questo.
  • 32:49 - 32:55
    Il percettore può essere percepito?
    E se può: da cosa?
  • 32:55 - 33:01
    Un altro percettore? Un percettore più profondo?
  • 33:01 - 33:05
    Bene. Innanzitutto voglio dire,
  • 33:05 - 33:15
    che questo è il tipo di domanda che spunta
    in una sessione avanzata del satsang.
  • 33:15 - 33:18
    Non è una domanda generica.
  • 33:18 - 33:22
    Di solito, parliamo di molte cose diverse,
  • 33:22 - 33:25
    ma per me è sempre la stessa cosa.
  • 33:25 - 33:29
    Possiamo parlare ed esaminare un sacco di cose,
  • 33:29 - 33:34
    ma con lo stesso 'io';
    dallo stesso luogo di verità.
  • 33:34 - 33:40
    Significa portare verità a tutte queste cose
    e osservarle da una maggiore distanza.
  • 33:40 - 33:45
    Non state sempre a chiedervi:
    "Il percettore si può percepire?"
  • 33:45 - 33:49
    infatti, se succede, si tende a isolarsi comunque,
  • 33:49 - 33:52
    non c'è il bisogno di compagnia.
  • 33:52 - 33:56
    Non a tutti accadrà in questo modo.
  • 34:00 - 34:05
    Inoltre, siamo in stadi diversi di maturità spirituale,
  • 34:05 - 34:16
    cioè: il senso di essere separati
    o lontani dalla meta del puro essere
  • 34:16 - 34:19
    in una certa misura è ancora vivo;
  • 34:19 - 34:25
    ci sentiamo ancora separati
    e in viaggio verso qualcosa.
  • 34:25 - 34:32
    È un'esperienza o una sensazione
    abbastanza naturale, per qualche tempo,
  • 34:32 - 34:36
    perché portiamo ancora addosso
    il virus della persona,
  • 34:36 - 34:40
    allora ci sentiamo così:
    non stabilizzati del tutto.
  • 34:40 - 34:45
    In realtà, anche quando avrete riconosciuto il Sé,
  • 34:45 - 34:51
    non vi sentirete del tutto stabilizzati,
    non farete nessuna dichiarazione,
  • 34:51 - 34:56
    semplicemente, alcune domande
    inizieranno a prosciugarsi.
  • 34:56 - 35:02
    Non si è così concentrati sul bene personale,
  • 35:02 - 35:09
    la vita è più volta al bene
    di tutti gli esseri, compreso questo.
  • 35:09 - 35:16
    Va bene, adesso mi fermo
    e vi lascio respirare un po'. [Risate]
  • 35:16 - 35:20
    Ma possiamo proseguire, se hai altro da dire.
  • 35:20 - 35:23
    Abbiamo già detto molto. Cos'hai da dire?
  • 35:23 - 35:30
    [Interl. 1] La domanda iniziale,
    quando usata nell'indagine,
  • 35:30 - 35:35
    porta a questo punto,
    per cui, non so se ha senso formularla,
  • 35:35 - 35:41
    per avere maggiore chiarezza,
    o se ritieni che basti così.
  • 35:41 - 35:46
    Perché il luogo in cui ci hai portato è...
  • 35:46 - 35:52
    [Mooji] Be', c'è una sorta di finalità al riguardo.
  • 35:52 - 35:58
    Perché porre la domanda
    se non si riceve la risposta?
  • 35:58 - 36:06
    E questo tipo di domanda
    viene soddisfatta con una risposta?
  • 36:06 - 36:14
    Forse ci vuole una rivelazione,
    più che una risposta,
  • 36:14 - 36:20
    perché quest'ultima,
    potrebbe essere la mente a riceverla,
  • 36:20 - 36:26
    e abbiamo già aggirato la mente:
    allora, cosa rimane?
  • 36:26 - 36:30
    Cos'è in grado di percepire
    il funzionamento della mente,
  • 36:30 - 36:36
    e di percepire persino colui che 'soffre' la mente?
  • 36:36 - 36:39
    Vado troppo veloce?
  • 36:39 - 36:42
    Qualcosa è consapevole di entrambi,
  • 36:42 - 36:46
    il gioco della mente e anche colui che lo subisce?
  • 36:46 - 36:52
    Oppure questo è troppo intimo
    per includerlo come la cosa osservata?
  • 36:52 - 36:59
    Il vostro tempo qui, con me, è per questo:
  • 36:59 - 37:06
    per risolvere o dissolvere questo mistero.
  • 37:12 - 37:21
    L'aspetto mentale della persona però,
    oppone resistenza anche a questa scoperta,
  • 37:21 - 37:28
    infatti, come dico spesso,
    dentro lavorano due energie o forze.
  • 37:28 - 37:35
    Lo semplifico: c'è un'energia che opera,
    in modo che permanga in noi la persona,
  • 37:35 - 37:42
    ossia incoraggiando e portando avanti
    la vita in quanto persona,
  • 37:42 - 37:48
    con le solite angosce e aspirazioni:
    "Sono preoccupato per i bambini: cosa farò?"
  • 37:48 - 37:53
    l'ansia per il mondo e questo tipo di cose.
  • 37:53 - 37:58
    E c'è l'altra energia,
    che concerne l'elevazione della coscienza:
  • 37:58 - 38:03
    più aumenta la consapevolezza,
    maggiore è la chiarezza, l'unità
  • 38:03 - 38:07
    e l'unificazione del campo della coscienza,
  • 38:07 - 38:11
    portando felicità e pace ininterrotte.
  • 38:11 - 38:14
    Quando dico felicità e pace ininterrotte,
  • 38:14 - 38:21
    intendo la pace universale
    in cui possono sorgere ombre di infelicità,
  • 38:21 - 38:24
    ma la coscienza non ne è travolta: lo capite?
  • 38:24 - 38:28
    Non dico: "Sono in pace e non ho spazio per altro".
  • 38:28 - 38:31
    No, non è qualcosa di rigido.
  • 38:31 - 38:37
    Nell'infinità del Sé, tutto si può manifestare
    per un attimo, ma niente rimane.
  • 38:37 - 38:44
    Ad esempio: se disegno un volto nell'aria,
    ci metto anche i capelli,
  • 38:44 - 38:48
    non resta niente.
  • 38:48 - 38:53
    Tuttavia, al contempo,
    non vuol dire che non gli importi.
  • 38:53 - 38:58
    È un mistero, da cui deriva tutto l'amore,
  • 38:58 - 39:02
    la gioia, la pace e tutta la nostra creatività.
  • 39:02 - 39:11
    La mente è uno strumento,
    ma non è la fonte della creatività.
  • 39:11 - 39:21
    Ci attacchiamo ad essa, solo perché si pone,
    come se fosse la fonte creativa,
  • 39:21 - 39:25
    ma la fonte creativa è il Sé.
  • 39:29 - 39:33
    Cosa rimane?
  • 39:39 - 39:46
    In ultima analisi, nella visione finale:
    cosa rimane qui?
  • 39:46 - 39:48
    È un oggetto?
  • 39:48 - 39:52
    Ha una forma, oppure è senza forma?
  • 39:56 - 39:59
    È altro da te?
  • 40:02 - 40:07
    È personale o impersonale?
  • 40:07 - 40:12
    Tutto ciò deve essere esperito e verificato.
  • 40:20 - 40:26
    Non c'è altro su cui riflettere,
    Quello si districa da sé
  • 40:26 - 40:32
    e non è nemico del mondo,
    non è in conflitto con l'attività,
  • 40:32 - 40:40
    è la radice e il grembo del mondo manifesto.
  • 40:40 - 40:46
    Non continua a ricercare
    e a porre domandare su se stesso.
  • 40:46 - 40:55
    Non può essere visto con gli occhi della testa,
  • 40:55 - 40:59
    tuttavia è percepito.
  • 40:59 - 41:04
    Ma non è una percezione dualistica.
  • 41:10 - 41:15
    Torneremo sull'argomento,
    se l'occasione si presenta.
  • 41:15 - 41:18
    Chi c'è là? Vieni tu.
  • 41:31 - 41:35
    [Interl. 2] Ciao.
    [Mooji] Ciao.
  • 41:35 - 41:43
    [Interl. 2] Quando sono a casa da sola,
    posso osservare me stessa o la persona.
  • 41:43 - 41:49
    È un'ottima cosa
    e sto andando sempre più in profondità.
  • 41:49 - 41:56
    È sorta anche la domanda:
    "Il percettore può essere percepito?"
  • 41:56 - 42:03
    e mi ci sono sentita molto bene.
  • 42:03 - 42:10
    Ma ad esempio, quando tornano a casa i miei figli,
  • 42:10 - 42:15
    quando devo agire all'esterno, se ne va tutto,
  • 42:15 - 42:19
    tutto l'allenamento fatto con la mente,
  • 42:19 - 42:25
    e mi ritrovo a essere la persona,
    la madre dei miei figli
  • 42:25 - 42:32
    e non penso nemmeno per un po'
    di ricordare a me stessa: "Sii l'osservatore".
  • 42:32 - 42:36
    [Mooji] Sì. Avete sentito tutti?
    [Sangha] Sì.
  • 42:36 - 42:40
    [Mooji] Bene. Questo punto è molto importante!
  • 42:40 - 42:46
    A che stadio riuscite a restare neutrali,
    non coinvolti?
  • 42:46 - 42:50
    Ci sono cose,
    che prima che entrassero nella tua vita
  • 42:50 - 42:53
    non c'era attaccamento ad esse. Chiaro?
  • 42:53 - 43:00
    Poi sono entrate, diventando un attaccamento
    e ora non riesci più a evitarle.
  • 43:00 - 43:06
    Deve per forza andare così? Durerà per sempre?
  • 43:06 - 43:09
    Oppure anche questo si può trascendere?
  • 43:09 - 43:16
    E c'è la volontà di trascendere,
    non l'amore, ma l'attaccamento ad esse?
  • 43:16 - 43:21
    Non l'amore, ma l'attaccamento:
    c'è la volontà di trascenderlo?
  • 43:21 - 43:28
    E trascenderlo, sembra sia qualcosa
    di poco piacevole?
  • 43:28 - 43:36
    Inoltre, c'è la spinta a trascenderlo?
  • 43:36 - 43:42
    C'è il senso: "Aspetta un attimo,
    la vita potrebbe essere molto più ampia"?
  • 43:42 - 43:45
    È proprio necessario che, vivendo,
  • 43:45 - 43:49
    diventiamo più contratti e più attaccati alle cose?
  • 43:49 - 43:56
    Si può evitare, oppure si va più
    in questa direzione o in quell'altra?
  • 43:56 - 44:00
    Sono cose su cui non dobbiamo soffermarci troppo,
  • 44:00 - 44:02
    però, ce le troviamo davanti.
  • 44:02 - 44:07
    Abbiamo ottimi amici
    nel nostro campo di contemplazione;
  • 44:07 - 44:15
    ogni tanto arrivano cose utili su cui meditare.
  • 44:15 - 44:19
    Ci sono cose efficaci che giungono per aiutarci,
  • 44:19 - 44:23
    questa è una di quelle, ed è molto potente.
  • 44:23 - 44:29
    È un bene che quando sei sola, riesci a osservarti:
  • 44:29 - 44:32
    "Il percettore si può percepire?".
  • 44:32 - 44:36
    In questo c'è gioia, distacco, spazio.
  • 44:36 - 44:43
    Ma non appena arriva la famiglia,
    emerge il ruolo di madre
  • 44:43 - 44:46
    e copre l'universo, praticamente. [Risate]
  • 44:46 - 44:51
    "Coscienza universale, dove sei?
    La mamma è qui". [Risate]
  • 44:51 - 44:54
    E questo è quanto!
  • 44:54 - 44:59
    Ridiamo, ma è davvero divertente?
    Perché ci porta anche sofferenza.
  • 44:59 - 45:05
    Oppure pensiamo di aver qualcosa da fare?
    E ha importanza?
  • 45:08 - 45:14
    Ha importanza
    se lasciamo gli attaccamenti dove sono,
  • 45:14 - 45:19
    senza preoccuparcene troppo
    e nel frattempo facciamo del nostro meglio?
  • 45:19 - 45:22
    Oppure va bene osservare?
  • 45:22 - 45:28
    Non solo l'attaccamento ai figli,
    ma tutto: idee, concetti, credenze
  • 45:28 - 45:32
    e alcune sembrano
    talmente appropriate alla nostra vita,
  • 45:32 - 45:37
    che non pensiamo neppure
    sia necessario andarle a guardare.
  • 45:37 - 45:42
    Dobbiamo andare a raschiare
    per scoprire gli altri attaccamenti?
  • 45:42 - 45:45
    In realtà, li farà apparire la vita.
  • 45:45 - 45:52
    La vita è la vostra segretaria,
    li farà intervenire al momento giusto.
  • 45:52 - 45:56
    Allora, come funziona? Vi sentite coinvolti?
  • 45:56 - 46:00
    Oppure avvertite che,
    soprattutto attraverso il satsang,
  • 46:00 - 46:07
    alcune cose vengono risolte comunque,
    senza usare il kit di pronto soccorso:
  • 46:07 - 46:11
    avvertite che in realtà dentro, c'è già più spazio?
  • 46:11 - 46:16
    Qualcuno fa esperienza
    che gli attaccamenti sono sempre di meno?
  • 46:16 - 46:19
    Che tutto funziona in modo diverso?
  • 46:19 - 46:27
    "Riesco comunque ad agire,
    svolgo il ruolo di genitore, ma non sono…".
  • 46:27 - 46:34
    Il ruolo non sostituisce la coscienza,
  • 46:34 - 46:41
    anche se il ruolo sorge in essa.
  • 46:41 - 46:49
    Mi sembra molto aperta e onesta
    la tua dichiarazione,
  • 46:49 - 46:55
    che come madre, o anche come padre:
  • 46:55 - 46:59
    "Sto bene, sono l'universo,
  • 46:59 - 47:05
    "finché arrivano i miei figli
    e allora sono un genitore".
  • 47:05 - 47:07
    Dobbiamo calarci nel ruolo,
  • 47:07 - 47:13
    oppure è cambiato qualcosa
    da quando il tuo satsang si è approfondito?
  • 47:13 - 47:17
    Ci sono delle zone invalicabili?
  • 47:17 - 47:23
    Nel senso che possiamo parlare di coscienza,
    supercoscienza, Brahman e Parabrahman,
  • 47:23 - 47:28
    ma se si parla di madre o padre, scatta:
    "Non andarci,
  • 47:28 - 47:33
    "è una sorta di zona inaccessibile
    o qualcosa del genere".
  • 47:36 - 47:41
    Andiamo a fondo di questa cosa:
    non si tratta solo di madre e padre,
  • 47:41 - 47:47
    ci sono la carriera, altri attaccamenti
    e qualunque cosa sia.
  • 47:47 - 47:52
    Ma pure questi, non compaiono forse
    dentro il più vasto,
  • 47:52 - 47:56
    incommensurabile campo della coscienza?
    [Interl. 2] Ripeti.
  • 47:56 - 48:01
    [Mooji] Nel tuo caso, i figli arrivano
    ed emerge il ruolo di madre:
  • 48:01 - 48:04
    non è osservabile?
  • 48:04 - 48:07
    [Interl. 2] Lo dimentico.
  • 48:07 - 48:12
    Quando poi mi ritrovo da sola,
    mi chiedo: "Perché non ci riesco?
  • 48:12 - 48:19
    "Perché non mi osservo quando sono una madre
    o quando sto interagendo con gli altri?".
  • 48:19 - 48:22
    Non mi viene nemmeno in mente: se ne va tutto.
  • 48:22 - 48:29
    [Mooji] Sai cos'è? Succede che,
    non necessariamente osservi te stessa,
  • 48:29 - 48:31
    ma sei te stessa!
  • 48:31 - 48:36
    È come se la coscienza
    avesse un campo vibrazionale
  • 48:36 - 48:38
    e tu sei quel campo.
  • 48:38 - 48:43
    Non si tratta necessariamente
    di essere all'erta, non in quel senso,
  • 48:43 - 48:48
    ma è come se qualcosa fosse immune
    all'attaccamento eccessivo.
  • 48:48 - 48:56
    Come se la vibrazione della coscienza
    fosse sempre presente a un certo punto,
  • 48:56 - 49:00
    è come se fosse la tua percezione più forte,
  • 49:00 - 49:06
    come dire, il campo della coscienza,
    o il campo vibrazionale.
  • 49:06 - 49:13
    E in virtù di questo, è come essere
    in grembo all'incommensurabile.
  • 49:13 - 49:23
    Posso esprimermi così?
    Questo è proprio ciò che è...
  • 49:23 - 49:26
    Cos'è cambiato da quando è iniziato il satsang?
  • 49:26 - 49:29
    La persona è sempre la stessa persona,
  • 49:29 - 49:35
    oppure è solo una sorta di ombra
    dentro un campo più profondo,
  • 49:35 - 49:43
    quasi indescrivibile, di gioia e di pace?
  • 49:43 - 49:48
    Non ho verificato abbastanza con voi, ragazzi!
  • 49:48 - 49:53
    [Interl. 2] Avverto che la mente si sta placando
  • 49:53 - 49:56
    da quando pratico l'osservazione
  • 49:56 - 50:02
    e ora si presenta la domanda:
    "L'osservatore può essere osservato?".
  • 50:02 - 50:06
    È vero che mi sento sempre più a mio agio
  • 50:06 - 50:12
    e anche con i miei figli
    non mi capita più di litigare così tanto.
  • 50:12 - 50:17
    [Mooji] Credo che tu stia diventando
    una madre migliore.
  • 50:17 - 50:21
    Qualunque sia la tua funzione, se non è dominante,
  • 50:21 - 50:26
    se l'ego non è il primo ministro nel tuo paese,
  • 50:26 - 50:30
    il tuo paese inteso come corpo-mente;
  • 50:30 - 50:34
    se non è lui a governare,
  • 50:34 - 50:39
    allora tutti i tuoi ruoli migliorano,
    tutto ciò che fai,
  • 50:39 - 50:43
    perché non si tratta di compiacere la persona
  • 50:43 - 50:48
    con tutte le sue idiosincrasie e le sue stranezze:
  • 50:48 - 50:52
    è un agire per la gioia della coscienza.
  • 50:52 - 51:00
    È molto più intelligente di un ego-madre
    o di un ego-padre. Vero?
  • 51:00 - 51:06
    Non addolcisce troppo le cose, non vizia i bambini,
  • 51:06 - 51:13
    è un modo saggio di fare la madre,
    ma non si limita all'ambito materno.
  • 51:13 - 51:20
    È una qualità universale, in te c'è universalità,
  • 51:20 - 51:27
    ossia sei sempre te stessa in ogni situazione
    a cui la applichi, e sei efficace.
  • 51:27 - 51:29
    Mi sbaglio?
    [Interl. 2] No.
  • 51:29 - 51:33
    [Mooji] Non troviamo che le nostre interazioni,
  • 51:33 - 51:38
    pure con chi non è in satsang,
    abbiano una vibrazione più alta?
  • 51:38 - 51:41
    Ti sembra sempre di dover scendere di un gradino?
  • 51:41 - 51:47
    Non senti di poter stare con la gente
    senza pretendere che siano come te?
  • 51:47 - 51:52
    Stai lì, ricavando il meglio
    da ciò che è possibile al momento.
  • 51:52 - 51:56
    Non perché selezioni, no!
  • 51:56 - 52:02
    Ma in qualche modo,
    arrivi da un luogo interiore più elevato.
  • 52:02 - 52:08
    Vale la pena dirlo, perché a volte,
    qualcuno esce e parla con la gente locale
  • 52:08 - 52:12
    provando magari a dire cose
    che non sono appropriate:
  • 52:12 - 52:15
    ma sei davvero presente?
  • 52:15 - 52:21
    Laddove un tempo avresti detto:
    "Ah sì? Caspita!", e così via,
  • 52:21 - 52:25
    dici: "La pensi sul serio così?",
  • 52:25 - 52:28
    "Non sempre", "Ah, va bene".
  • 52:28 - 52:32
    "A me sembra che, se assecondo questi pensieri,
  • 52:32 - 52:36
    "finisco in un posto più buio. A te no?":
  • 52:36 - 52:41
    stai aiutando, non stai giocando a ping-pong.
  • 52:41 - 52:46
    La tua esistenza
    eleva il campo di coscienza intorno a te,
  • 52:46 - 52:50
    è inevitabile.
  • 52:50 - 52:54
    Non desideri solo essere un membro della squadra,
  • 52:54 - 53:01
    sei una galassia, in un certo senso,
    che tu lo voglia o no.
  • 53:01 - 53:06
    Ti presenti dalla verità,
    non provi a far sembrare tutto bello:
  • 53:06 - 53:08
    "Non agitiamo le acque".
  • 53:08 - 53:13
    Parli dalla verità, hai rispetto:
    questo è il vero rispetto di sé.
  • 53:13 - 53:20
    Sai parlare con le persone
    e hai anche più capacità di valutare
  • 53:20 - 53:24
    se la conversazione porta da qualche parte o no.
  • 53:24 - 53:28
    Non onoriamo questo in noi stessi?
  • 53:28 - 53:34
    Quindi, questo, anche se potrebbe
    essere così per un po', sta cambiando.
  • 53:34 - 53:38
    Dici di essere più calma con loro
    ed è una gran cosa:
  • 53:38 - 53:45
    se la madre è più calma, lo saranno anche i figli.
  • 53:45 - 53:50
    Magari non ti dicono: "Mamma, sei più calma",
    ma agiscono in quel campo.
  • 53:50 - 53:57
    Stai creando per loro un ambiente migliore
    e a poco a poco, giungi a ciò che dicevo:
  • 53:57 - 54:01
    la calma indica che sei ancora vera qui dentro.
  • 54:01 - 54:04
    Quindi, per il momento, c'è una transizione,
  • 54:04 - 54:09
    graduale, nei suoi tempi, e penso sia positivo.
  • 54:09 - 54:15
    [Interl. 2] Grazie. Pensavo di dover
    continuare a chiedermi la stessa domanda,
  • 54:15 - 54:19
    ma ora hai spiegato.
    [Mooji] Sì, non forzatamente.
  • 54:19 - 54:24
    [Interl. 2] È molto importante.
    [Mooji] Ieri parlavo con una persona.
  • 54:24 - 54:27
    È arrivata da poco ed è stata un po' qui
  • 54:27 - 54:33
    e già prestava attenzione e leggeva libri
    sull'autoindagine.
  • 54:33 - 54:39
    È venuto a Monte Sahaja solo per poco
    e qualcosa è esploso dentro.
  • 54:39 - 54:47
    Adesso torna a casa con tutto questo slancio:
  • 54:47 - 54:50
    "Le cose devono cambiare in famiglia".
  • 54:50 - 54:54
    Gli ho detto: "No, non così.
    Loro cambieranno con te.
  • 54:54 - 54:59
    "Non cominciare a spingere troppo con loro,
  • 54:59 - 55:04
    "perché questo sbaglio l'ho già fatto io,
    per tuo conto,
  • 55:04 - 55:08
    "e davvero, non funziona così". [Risate]
  • 55:08 - 55:13
    Vai con calma per un po' e basta,
    continua a cambiare, ma senza parlarne.
  • 55:13 - 55:20
    Puoi dire: "Ascoltate, mi accade questo,
    sto così e forse mi troverete un po' così,
  • 55:20 - 55:23
    "ma sto davvero bene".
  • 55:23 - 55:27
    Fai il possibile,
    piuttosto che cercare di cambiare il mondo
  • 55:27 - 55:31
    e issare la bandiera del secondo avvento. [Risate]
  • 55:31 - 55:36
    C'è qualcosa in tutto ciò,
    pertanto dico: sii morbida,
  • 55:36 - 55:42
    e più ti rilassi, più tutto avviene
    in un modo più carino.
  • 55:42 - 55:44
    Che cosa stupenda!
  • 55:44 - 55:49
    È un grande dono alla tua famiglia,
    invece di dire: "Devono cambiare!",
  • 55:49 - 55:55
    cambi tu e loro si integrano nel tuo campo.
    È bellissimo.
  • 55:55 - 56:00
    [Interl. 2] Grazie.
    [Mooji] Bene.
  • 56:00 - 56:03
    Bello il satsang di oggi?
    [Sangha] Sì.
  • 56:03 - 56:07
    Stupendo! Sempre!
  • 56:12 - 56:22
    [Mooji] Da ora in poi,
  • 56:22 - 56:26
    dovremo osservare con questa intensità.
  • 56:31 - 56:36
    A un certo punto della sādhanā, dell'osservazione,
  • 56:36 - 56:40
    potreste raggiungere uno stadio molto piacevole.
  • 56:40 - 56:46
    Ne ho parlato in India,
  • 56:46 - 56:51
    parlavo con Rohini del fatto che,
  • 56:51 - 56:56
    all'inizio, quando intraprendete il viaggio
  • 56:56 - 57:01
    e l'ego vi sta alle calcagna,
  • 57:01 - 57:05
    o avvertite che non vi è chiaro
    dove siete veramente,
  • 57:05 - 57:09
    dovete lottare, dovete usare il discernimento;
  • 57:09 - 57:12
    dovete pregare, lottare e discernere.
  • 57:12 - 57:15
    Ed è arduo, le cose bruciano.
  • 57:15 - 57:20
    Ma poi raggiungiamo un certo stadio
    ossia un livello di maturità
  • 57:20 - 57:23
    e cominciamo a stabilizzarci:
  • 57:23 - 57:29
    le cose iniziano a essere piacevoli,
    avete buoni amici spirituali,
  • 57:29 - 57:33
    pensate a una cosa e accade,
  • 57:33 - 57:38
    avete i vostri mantra e bhajan preferiti,
  • 57:38 - 57:42
    vi sedete a meditare e potete restarci un'ora.
  • 57:42 - 57:45
    "Che bella la vita spirituale",
  • 57:45 - 57:52
    ma poi vi assopite
  • 57:52 - 57:56
    e il fuoco non è più così intenso.
  • 58:01 - 58:11
    Iniziate a indossare
    tutto l'armamentario della spiritualità,
  • 58:11 - 58:17
    siete nella fase Vishnu, [risate]
  • 58:17 - 58:20
    ma io qui aspetto Shiva.
  • 58:20 - 58:25
    E Shiva cos'è? Bruciare ciò che non è autentico.
  • 58:29 - 58:35
    Non costruite la vostra casa
    fuori dai cancelli del Nirvana.
  • 58:41 - 58:46
    Che cosa significa?
    Dovremmo forse preoccuparci? No!
  • 58:46 - 58:51
    Serve maggior risolutezza, quiete più profonda.
  • 58:55 - 59:00
    Senza concentrarsi su se stessi,
    in modo personale. No!
  • 59:00 - 59:05
    C'è uniformità tra dentro e fuori.
  • 59:05 - 59:10
    Ciò che avete afferrato in modo profondo,
  • 59:10 - 59:17
    anche la vostra presenza e il vostro essere
    lo irradiano, è influenza spirituale.
  • 59:17 - 59:25
    La vostra comprensione non è arida,
  • 59:25 - 59:30
    è viva.
  • 59:30 - 59:32
    Non parlate più di tanto.
  • 59:32 - 59:38
    A volte parliamo molto per convincere
    gli altri della nostra spiritualità.
  • 59:38 - 59:44
    Alludo anche a una realizzazione senza parole,
  • 59:44 - 59:51
    che, pure se non poteste parlare,
    vi trasuderebbe dai pori della pelle.
  • 59:57 - 60:02
    È il nostro momento, la nostra occasione:
  • 60:02 - 60:06
    non lasciatevela sfuggire!
  • 60:12 - 60:16
    [Mooji] Bene. Grazie.
    [Sangha] Grazie Guruji.
  • 60:40 - 60:46
    [Mooji] Ottimo.
    Credo che ora ascolteremo un po' di musica.
  • 60:46 - 60:48
    Molto bene.
  • 60:58 - 61:01
    [Musicista] Grazie Guruji.
  • 61:09 - 61:15
    [Musicista] La musica è stata realizzata
    il giorno del nostro rientro qui.
  • 61:15 - 61:18
    E...
  • 61:18 - 61:24
    È un canto per onorare la luce che è in te,
  • 61:24 - 61:28
    e la luce che indichi dentro di noi.
  • 61:28 - 61:29
    Grazie.
  • 62:06 - 62:14
    ♪ Om Bhur Bhuvah Swaha
    Om Tat Savitur Varenyam
  • 62:14 - 62:23
    ♪ Bhargo Devasya Dhimahi,
    Dhiyo Yo Nah Pracho Dayateh
  • 62:23 - 62:31
    ♪ Om Bhur Bhuvah Swaha
    Om Tat Savitur Varenyam
  • 62:31 - 62:40
    ♪ Bhargo Devasya Dhimahi,
    Dhiyo Yo Nah Pracho Dayateh
  • 62:55 - 63:03
    ♪ Om Bhur Bhuvah Swaha
    Om Tat Savitur Varenyam
  • 63:03 - 63:12
    ♪ Bhargo Devasya Dhimahi,
    Dhiyo Yo Nah Pracho Dayateh
  • 63:12 - 63:20
    ♪ Om Bhur Bhuvah Swaha
    Om Tat Savitur Varenyam
  • 63:20 - 63:28
    ♪ Bhargo Devasya Dhimahi,
    Dhiyo Yo Nah Pracho Dayateh ♪
  • 70:18 - 70:23
    [Mooji] Ho aperto il libro a caso.
  • 70:23 - 70:25
    Dalla Ribhu Gita,
  • 70:25 - 70:35
    ecco alcune parole, che solo ascoltarle,
    è una gioia profonda:
  • 70:35 - 70:42
    "La mia natura, in verità,
    è quella della totale conoscenza imperitura;
  • 70:42 - 70:48
    "la mia natura, in verità,
    è scevra da creazione o distruzione;
  • 70:48 - 70:54
    "la mia natura, in verità, è beatitudine perenne;
  • 70:54 - 71:01
    "la mia natura, in verità,
    non contiene un solo atomo di ego;
  • 71:01 - 71:07
    "la mia natura, in verità,
    è quella del supremo e perfetto Brahman;
  • 71:07 - 71:13
    "la mia natura, in verità,
    è quella del supremo e integro Shiva;
  • 71:13 - 71:19
    "la mia natura è quella dell'assoluto indiviso
    che nulla ha in sé di limitato.
  • 71:19 - 71:27
    "Sii libero da dubbi, immaginazione e concetti
    con tale convinzione ininterrotta.
  • 71:30 - 71:37
    "Essendo sempre e solo di tale convinzione
    (o bhava) sull'assoluto nel tuo cuore
  • 71:37 - 71:43
    "e libero da ogni traccia di vikalpa
  • 71:43 - 71:47
    (o dubbi, immaginazione, concetti)
    della mente in catene,
  • 71:47 - 71:53
    "e immerso, indifferenziato,
    nell'oceano di beatitudine di Brahman,
  • 71:53 - 71:58
    "godendo dell'ineffabile felicità,
    tagliando così in pezzi
  • 71:58 - 72:02
    "la catena senza fine della terrena sofferenza,
  • 72:02 - 72:07
    "sii per sempre stabile come esistenza indivisa".
  • 72:13 - 72:16
    Bellissimo. Grazie a tutti.
  • 72:16 - 72:18
    [Sangha] Grazie.
  • 73:59 - 74:03
    Copyright © 2019 Mooji Media Ltd.
    Tutti i diritti riservati.
  • 74:03 - 74:08
    Nessun estratto di questa registrazione
    può essere riprodotto
  • 74:08 - 74:11
    senza il consenso scritto di Mooji Media Ltd.
Title:
Parlo soltanto per liberare il tuo cuore
Description:

SATSANG DELLA SETTIMANA

In questo potente satsang, un'interlocutrice si fa avanti per dire che l'indagine funziona molto bene quando medita in solitudine, mentre le sembra di perdere la connessione quando si dedica ai compiti di madre nel quotidiano. Moojibaba ci guida proprio al cuore dell'indagine: "Colui che percepisce può essere percepito?", spiegando come possa permeare la nostra vita quotidiana di saggezza e di pace.

"Che cos'è il satsang? È essere in un ambiente il cui profumo è sat-chit-ananda: amore, pace, gioia, saggezza e purezza.
Queste cose, si trovano fuori di te? Tu sei il Sé, in armonia con il campo divino".
- Mooji

Questo è un brano tratto dal video intitolato “My Words Are Only to Set Your Heart Free” (Parlo soltanto per liberare il tuo cuore).
Il satsang si è svolto a Monte Sahaja, in Portogallo, il 7 aprile 2019.

La registrazione completa è disponibile su Sahaja Express, un servizio in abbonamento, solo in lingua inglese: https://mooji.tv/sahaja-express/my-words-are-only-to-set-your-heart-free/

La colonna sonora del video è un brano di Sam Garrett intitolato "The Light From Your Grace", interpretato da Sam Garrett, Mollie Mendoza, George e Igor Malewicz.

Maggiori informazioni su Sam Garrett e la sua musica, sono disponibili su questa pagina di Facebook:
https://www.facebook.com/samgarrettmusic/

All'inizio di ogni settimana un nuovo brano tratto da un satsang, è reso disponibile, se viene tradotto in italiano, sul sito:
https://mooji.tv/it/satsang-della-settimana/

Questo e altri video tradotti in italiano, sono disponibili anche sul sito Mooji.TV: http://mooji.tv/freemedia

e sul sito http://mooji.tv/subscription un servizio in abbonamento, solo in lingua inglese.

Il sito ufficiale di Mooji: mooji.org

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Video Language:
English
Duration:
01:14:15

Italian subtitles

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