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Il potere profondo di una scusa sincera

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    Negli ultimi anni,
    abbiamo contestato gli uomini.
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    Bisognava farlo.
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    (Applausi)
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    Ma ultimamente mi sono ritrovata a pensare
  • 0:13 - 0:16
    che dobbiamo fare
    qualcosa di ancora più difficile.
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    Come direbbe il mio amico Tony Porter,
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    dobbiamo trovare un modo
    per fare appello agli uomini.
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    Mio padre iniziò ad abusare sessualmente
    di me quando avevo cinque anni.
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    Veniva nella mia stanza
    nel cuore della notte.
  • 0:34 - 0:36
    Sembrava in trance.
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    L'abuso continuò
    fino a quando non compii dieci anni.
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    Quando provai a oppormi,
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    quando finalmente riuscii a dirgli di no,
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    iniziò a picchiarmi.
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    Mi chiamava "stupida".
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    Diceva che ero una bugiarda.
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    L'abuso sessuale cessò
    quando compii dieci anni,
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    ma non finì mai per davvero.
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    Mi cambiò.
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    Provavo costantemente ansia,
    colpa e vergogna,
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    senza sapere il perché.
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    Odiavo il mio corpo, odiavo me stessa.
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    Mi ammalavo spesso,
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    non riuscivo a pensare,
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    non mi ricordavo le cose.
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    Ero attratta da uomini e donne pericolosi
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    ai quali permettevo,
    anzi invitavo, a trattarmi male,
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    perché mio padre mi aveva insegnato
    che questo era l'amore.
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    Per tutta la vita, ho aspettato
    che mio padre mi chiedesse scusa.
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    Non lo ha mai fatto.
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    Si rifiutava di farlo.
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    Ma poi, con i recenti scandali
    che hanno travolto gli uomini famosi,
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    man mano che venivano esposti,
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    ho realizzato una cosa:
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    non avevo mai sentito un uomo
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    che aveva commesso
    uno stupro o una violenza fisica
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    scusarsi pubblicamente con la sua vittima.
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    Iniziai a riflettere
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    su quali potessero essere
    delle scuse profonde e sincere.
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    E iniziò ad accadere qualcosa di strano:
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    iniziai a scrivere,
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    e la voce di mio padre
    si manifestò attraverso di me.
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    Mi disse cosa aveva fatto
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    e perché l'aveva fatto.
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    Iniziò a scusarsi.
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    Mio padre è morto da quasi 31 anni,
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    eppure, in queste scuse
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    che ho dovuto scrivere per lui,
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    ho scoperto il potere di una scusa
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    e ho trovato un modo per superare
    la crisi che stiamo affrontando
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    con gli uomini e tutte le donne
    di cui hanno abusato.
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    Una scusa è un impegno sacro.
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    Richiede completa onestà,
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    introspezione profonda e tempo.
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    Non può essere precipitosa.
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    Ho scoperto che ci sono quattro passi
    per chiedere scusa
  • 3:01 - 3:04
    e, se vi va, mi piacerebbe elencarveli.
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    Il primo passo è dire,
    nel dettaglio, cosa avete fatto.
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    La descrizione non può essere vaga.
  • 3:11 - 3:13
    "Scusa se ti ho fatto del male"
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    o "Scusa se ho abusato sessualmente di te"
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    non basta.
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    Dovete dire cos'è successo davvero.
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    "Sono venuto nella tua stanza
    nel cuore della notte
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    e ti ho abbassato le mutandine".
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    "Ti ho sminuita perché ero geloso di te
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    e volevo che ti sentissi inferiore".
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    La liberazione è nei dettagli.
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    Una scusa è una rievocazione.
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    Collega il passato al presente.
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    Afferma che quello che è successo
    è successo davvero.
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    Il secondo passo è chiedervi perché.
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    I sopravvissuti
    sono tormentati dal perché.
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    Perché? Perché mio padre voleva abusare
    sessualmente della figlia primogenita?
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    Perché mi sbatteva
    la testa contro il muro?
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    Mio padre
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    nacque molto tempo dopo i suoi fratelli.
  • 4:11 - 4:14
    Era un incidente
    che divenne "il miracolo".
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    Era adorato e trattato come un prodigio.
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    Ma l'adorazione non è amore.
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    L'adorazione è la proiezione
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    del desiderio altrui
    che appariate perfetti
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    su di voi.
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    Mio padre doveva vivere
    all'altezza di questo ideale impossibile
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    e non gli fu mai permesso
    di essere se stesso.
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    Non gli fu mai permesso
    di esprimere affetto,
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    vulnerabilità, curiosità o dubbio.
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    Non gli fu mai permesso di piangere.
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    Di conseguenza, fu costretto
    a seppellire tutti quei sentimenti,
  • 4:44 - 4:47
    che finirono per metastatizzarsi.
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    Quei sentimenti repressi
    divennero in seguito l'Uomo Ombra,
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    privo di controllo,
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    e che riversò quel torrente su di me.
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    Il terzo passo è aprire il vostro cuore
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    e provare quello che ha provato la vittima
    mentre abusavate di lei.
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    Dovete lasciare
    che il vostro cuore si spezzi.
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    Dovete provare l'orrore, il tradimento
  • 5:11 - 5:15
    e l'impatto a lungo termine
    dell'abuso sulla vostra vittima.
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    Dovete sedervi con la sofferenza
    che avete causato.
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    Ovviamente, il quarto passo
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    è prendersi la responsabilità
    delle proprie azioni
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    e fare ammenda.
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    Ma perché qualcuno vorrebbe affrontare
    un processo così estenuante e umiliante?
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    Perché vorreste mettervi a nudo?
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    Perché è l'unica cosa
    che vi renderà liberi.
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    È l'unica cosa che renderà libera
    la vostra vittima.
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    Non avete distrutto
    solo la vostra vittima,
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    avete distrutto voi stessi.
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    Nessuno perpetra violenza
    su un'altra persona
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    senza subire le ripercussioni
    delle proprie azioni.
  • 5:57 - 6:04
    Crea uno spirito oscuro e contaminato
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    che si diffonde per tutta la vostra vita.
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    Le scuse che ho scritto mi hanno insegnato
  • 6:11 - 6:13
    che dobbiamo adottare
    una prospettiva diversa
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    per comprendere il problema
    della violenza degli uomini
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    a cui siamo sopravvissute
    io e un miliardo di altre donne.
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    Pensiamo subito alla punizione.
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    È il nostro primo istinto,
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    ma, sebbene la punizione
    a volte si riveli efficace,
  • 6:30 - 6:33
    da sola non basta.
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    Mio padre mi puniva.
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    Mi chiudevo in me stessa
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    ed ero distrutta.
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    Penso che la punizione tempri,
    ma non insegni.
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    L'umiliazione non è una rivelazione.
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    Dobbiamo creare un processo
    che possa includere una punizione,
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    per mezzo del quale apriamo una porta
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    attraverso la quale gli uomini possano
    diventare qualcosa e qualcun altro.
  • 6:58 - 7:00
    Ho odiato mio padre per moltissimi anni.
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    Volevo che morisse,
    che finisse in prigione.
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    Ma è stata quella rabbia a tenermi legata
    alla storia di mio padre.
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    Quello che volevo davvero non era solo
    che mio padre venisse fermato.
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    Volevo che cambiasse,
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    che si scusasse.
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    Ecco cosa vogliamo.
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    Non vogliamo distruggere gli uomini,
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    non vogliamo che vengano soltanto puniti.
  • 7:23 - 7:28
    Vogliamo che vedano noi,
    le vittime a cui hanno fatto del male
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    e vogliamo che si pentano
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    e che cambino.
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    Credo davvero che questo sia possibile.
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    E credo davvero che questa
    sia la strada da seguire.
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    Ma occorre che gli uomini
    si uniscano a noi.
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    Occorre che gli uomini siano coraggiosi
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    e prendano parte a questa trasformazione.
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    Ho passato la maggior parte
    della mia vita a contestare gli uomini
  • 7:52 - 7:54
    e sono qui,
  • 7:55 - 7:57
    ora,
  • 7:57 - 8:00
    a rivolgervi un appello.
  • 8:01 - 8:02
    Grazie.
  • 8:02 - 8:04
    (Applausi)
  • 8:05 - 8:06
    Grazie.
  • 8:07 - 8:08
    Grazie, grazie.
  • 8:08 - 8:10
    (Applausi)
Title:
Il potere profondo di una scusa sincera
Speaker:
Eve Ensler
Description:

"Una scusa sincera va ben oltre il rimorso", afferma la leggendaria drammaturga Eve Ensler. In questo intervento schietto e straziante, ci racconta di come abbia trasformato la sua personale esperienza di abuso in saggezza. Ci spiega quello che i perpetratori possono fare e dire per pentirsi sinceramente e ci propone un percorso in quattro passi su come dare inizio al processo. (Questo intervento contiene argomenti per adulti).

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English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
08:23

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