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E se facessimo un sogno? | Jean-François ROCHAS-PARROT | TEDxAnnecy

  • 0:08 - 0:11
    Sotto la mia presidenza,
    la disoccupazione sparirà.
  • 0:12 - 0:15
    Sotto la mia presidenza,
    cresceremo del 10% all'anno.
  • 0:16 - 0:21
    Sotto la mia presidenza, la Francia
    tornerà a guidare l'economia mondiale.
  • 0:23 - 0:25
    È questo il genere di promesse
  • 0:25 - 0:27
    che fanno le candidate e i candidati
  • 0:27 - 0:29
    alle presidenziali.
  • 0:29 - 0:31
    Presidente.
  • 0:31 - 0:33
    È la carica che fa gola
  • 0:33 - 0:36
    a tutte gli uomini e donne politici
  • 0:36 - 0:37
    del nostro Paese.
  • 0:37 - 0:40
    Ma hanno guardato solamente la carica?
  • 0:40 - 0:43
    In effetti, quando si osserva la carica,
  • 0:43 - 0:47
    la denominazione esatta
    è "Presidente della Repubblica".
  • 0:47 - 0:53
    Si parla molto del lato "Presidente"
    e molto meno del lato "Repubblica".
  • 0:53 - 0:55
    Che cos'è la Repubblica?
  • 0:56 - 0:59
    La Repubblica è una bandiera,
    ed è l'inno nazionale,
  • 0:59 - 1:01
    ma voglio rassicurarvi,
  • 1:01 - 1:04
    non siamo qui oggi
    per imparare la marsigliese.
  • 1:04 - 1:06
    Quello di cui vorrei parlare, oggi,
  • 1:06 - 1:10
    è il motto repubblicano:
    Libertà, Uguaglianza, Fraternità.
  • 1:11 - 1:14
    Un motto affascinante,
    che ci arriva dal Secolo dei Lumi,
  • 1:14 - 1:17
    e di cui oggi tenteremo
    di fare un rapido bilancio.
  • 1:17 - 1:18
    analizzandolo.
  • 1:19 - 1:22
    Fraternità, Uguaglianza, Libertà.
  • 1:23 - 1:25
    Fraternità, innanzitutto.
  • 1:25 - 1:27
    Di che fraternità parliamo,
  • 1:27 - 1:29
    quando nel nostro paese
  • 1:29 - 1:33
    più di 9 milioni di persone
    vivono sotto la soglia di povertà,
  • 1:34 - 1:38
    in un paese come il nostro,
    che è la quinta economia del mondo?
  • 1:40 - 1:41
    L'uguaglianza, poi.
  • 1:41 - 1:43
    Di che uguaglianza parliamo,
  • 1:44 - 1:49
    quando il 10% più ricco possiede
    quanto il 90% più povero?
  • 1:50 - 1:51
    Adattato a questa sala,
  • 1:52 - 1:54
    e supponendo che siate un centinaio,
  • 1:54 - 1:57
    e che il patrimonio della sala
    siano le sedie,
  • 1:57 - 2:00
    è come se dicessi,
    alle dieci persone in prima fila:
  • 2:00 - 2:02
    "Avete diritto a 50 sedie",
  • 2:02 - 2:04
    e agli altri 90
  • 2:04 - 2:06
    "Arrangiatevi con le sedie che restano".
  • 2:07 - 2:08
    Non molto logico.
  • 2:10 - 2:11
    La libertà, poi.
  • 2:12 - 2:13
    Di che libertà parliamo,
  • 2:14 - 2:16
    se per far fronte
    ai propri bisogni fondamentali
  • 2:17 - 2:19
    si è costretti a cercare un impiego
  • 2:19 - 2:23
    in un mercato del lavoro
    con più del 9% di disoccupazione?
  • 2:24 - 2:28
    Libertà, Uguaglianza, Fraternità.
  • 2:29 - 2:32
    Si può cogliere lo stato di salute
    del motto repubblicano
  • 2:32 - 2:34
    con una cifra: nove.
  • 2:35 - 2:40
    Nove come i nove milioni di persone
    sotto la soglia di povertà.
  • 2:40 - 2:43
    Nove come i nove decimi della popolazione
  • 2:44 - 2:46
    che guadagnano tanto
    quanto il decimo più ricco
  • 2:47 - 2:50
    e nove, come il 9%
    di disoccupati nel nostro paese.
  • 2:52 - 2:56
    Lo scopo del mio intervento, comunque,
    non è quello di distruggervi il morale.
  • 2:56 - 2:59
    Dunque dovremo provare
    a trovare una soluzione.
  • 2:59 - 3:03
    Quello di cui voglio parlarvi oggi
    è il reddito universale.
  • 3:03 - 3:06
    Che cos'è il reddito universale?
  • 3:06 - 3:12
    Per cominciare, è una definizione
    con tre criteri da rispettare
  • 3:12 - 3:14
    perché si possa parlare
    di reddito universale.
  • 3:14 - 3:17
    Un reddito universale
    è una somma di denaro
  • 3:18 - 3:21
    distribuita mensilmente a tutti.
  • 3:21 - 3:24
    senza condizioni e su base individuale.
  • 3:24 - 3:28
    Se questa somma di denaro
    è erogata solo ai giovani,
  • 3:28 - 3:30
    o solo a chi guadagna
    meno di 2.000 euro al mese,
  • 3:30 - 3:32
    non è più un reddito universale.
  • 3:33 - 3:35
    Se si parla di una somma di denaro
  • 3:35 - 3:37
    e che in contropartita
    di questa somma di denaro
  • 3:37 - 3:40
    ci si debba impegnare
    a svolgere qualche lavoro,
  • 3:40 - 3:42
    non è più un reddito universale.
  • 3:43 - 3:45
    Se la somma di denaro
  • 3:45 - 3:48
    è versata a una famiglia, o a una coppia,
  • 3:48 - 3:50
    non è più un reddito universale.
  • 3:50 - 3:52
    Sono necessari questi tre criteri
  • 3:52 - 3:55
    per poter parlare di reddito universale.
  • 3:56 - 4:00
    Con questa definizione in testa,
    possiamo cominciare a farci delle domande.
  • 4:02 - 4:04
    Prima domanda: perché?
  • 4:04 - 4:07
    Perché mai voler istituire
    un reddito universale?
  • 4:08 - 4:09
    Per due ragioni di fondo.
  • 4:10 - 4:13
    Una più storica,
    l'altra più contemporanea.
  • 4:14 - 4:15
    A livello della ragione storica-
  • 4:15 - 4:18
    perché sappiatelo,
    anche se nei dibattiti attuali
  • 4:18 - 4:22
    ci presentano il reddito universale
    come un'idea nuova,
  • 4:22 - 4:25
    in realtà è da molti secoli
    che qualcuno ci riflette.
  • 4:26 - 4:27
    La ragione storica-
  • 4:27 - 4:30
    uno dei primi pensatori
    a proporre il reddito universale
  • 4:30 - 4:33
    è stato Thomas Paine, nel XVIII secolo.
  • 4:33 - 4:37
    E l'idea era di contrastare la povertà
  • 4:37 - 4:41
    e redistribuire le ricchezze
    con un'idea molto semplice:
  • 4:41 - 4:44
    dire che la terra,
    di cui siamo eredi collettivi,
  • 4:44 - 4:45
    e appartiene a tutti,
  • 4:45 - 4:49
    è stata accaparrata da pochi.
  • 4:49 - 4:52
    E quindi, non tutti
    hanno un pezzo di terra
  • 4:52 - 4:54
    per far fronte
    ai propri bisogni essenziali.
  • 4:55 - 4:56
    In contropartita, dunque,
  • 4:57 - 5:00
    auspicava l'istituzione
    di un'erogazione incondizionata.
  • 5:02 - 5:04
    La ragione più contemporanea,
  • 5:04 - 5:07
    che sta facendo riemergere il dibattito,
  • 5:07 - 5:08
    è che il reddito universale
  • 5:08 - 5:13
    potrebbe essere una risposta
    all'evoluzione del mondo del lavoro.
  • 5:14 - 5:18
    Dobbiamo sapere che
    con l'automazione e la digitalizzazione
  • 5:18 - 5:20
    molti posti di lavoro spariranno.
  • 5:21 - 5:23
    E altri sono stati creati al loro posto.
  • 5:24 - 5:26
    E oggi è tutto un chiedersi
  • 5:26 - 5:31
    se gli impieghi creati
    supereranno quelli distrutti.
  • 5:31 - 5:36
    Taglio questo dibattito alla radice,
    dandovi la risposta:
  • 5:36 - 5:37
    non ne abbiamo idea.
  • 5:38 - 5:39
    La sola cosa che si sa
  • 5:40 - 5:43
    è che i nuovi posti di lavoro
  • 5:43 - 5:45
    sono molto meno stabili
    di quelli di ieri.
  • 5:45 - 5:49
    Un tempo si poteva restare
    40 anni nella stessa azienda,
  • 5:49 - 5:52
    oggi non solo non si resta
    nella stessa azienda per 40 anni,
  • 5:52 - 5:58
    ma nel corso di una sola giornata
    si possono svolgere diverse attività.
  • 5:58 - 6:00
    Il reddito universale perciò
    sarebbe per così dire
  • 6:00 - 6:02
    una linea di sicurezza
  • 6:02 - 6:05
    per un mondo del lavoro meno lineare.
  • 6:06 - 6:08
    Prima domanda: perché?
  • 6:08 - 6:11
    La seconda che ci viene
    in mente è: quanto?
  • 6:12 - 6:14
    A che soglia porremmo
    questo reddito universale?
  • 6:16 - 6:19
    Ci sono molte proposizioni
    che sono formulate.
  • 6:20 - 6:21
    ma in generale,
  • 6:21 - 6:26
    l'importo varia dalla RSA,
    un po' più di 500 euro al mese,
  • 6:26 - 6:30
    al livello dello SMIC,
    un po' meno di 1.200 euro al mese.
  • 6:30 - 6:32
    passando per la soglia di povertà.
  • 6:33 - 6:35
    La soglia di povertà, in Francia,
  • 6:35 - 6:39
    è di 1.000 euro al mese,
    per una persona sola.
  • 6:40 - 6:41
    Come lo si calcola?
  • 6:41 - 6:44
    È una definizione internazionale.
  • 6:44 - 6:47
    È il 60% del reddito mediano.
  • 6:47 - 6:49
    E cos'è il reddito mediano?
  • 6:49 - 6:52
    È il reddito che separa
    la popolazione in due.
  • 6:52 - 6:55
    il 50% guadagna di meno, il 50% di più.
  • 6:56 - 7:00
    In Francia, il reddito mediano
    è di 1.666 euro.
  • 7:00 - 7:04
    E il 60% di 1.666 sono 1.000 euro.
  • 7:05 - 7:08
    Perché si calcola la povertà così?
  • 7:08 - 7:11
    Perché si è sempre poveri
    in relazione alla società in cui si vive.
  • 7:11 - 7:13
    Capite bene che in Francia, con 1.000 euro,
  • 7:13 - 7:16
    puoi cavartela, ma è dura,
  • 7:16 - 7:20
    mentre in un paese in via di sviluppo,
    con la stessa somma, la vita è più facile,
  • 7:20 - 7:22
    e si può essere persino
    considerati ricchi.
  • 7:24 - 7:26
    Perché, dunque, e quanto.
  • 7:27 - 7:29
    La terza domanda che ci si può porre
  • 7:29 - 7:30
    è: come?
  • 7:30 - 7:32
    Come istituirlo? E come finanziarlo?
  • 7:33 - 7:35
    La grandi famiglie
    di finanziamento sono tre.
  • 7:35 - 7:38
    La prima è l'autofinanziamento.
  • 7:39 - 7:40
    L'idea è quella di dire:
  • 7:40 - 7:45
    con un reddito universale
    al livello della soglia di povertà,
  • 7:45 - 7:48
    la RSA non ha più ragion d'essere.
  • 7:48 - 7:52
    Perciò le somme oggi destinate
    al finanziamento della RSA
  • 7:52 - 7:56
    potrebbero essere destinate
    al finanziamento del reddito universale.
  • 7:58 - 8:02
    La seconda famiglia di finanziamento
    del reddito universale sono le tasse.
  • 8:03 - 8:05
    Le tasse che spesso entrano in relazione
  • 8:05 - 8:07
    con la ragione filosofica
  • 8:07 - 8:10
    per cui si desidera
    istituire il reddito universale.
  • 8:10 - 8:12
    Se si entra più in una logica
  • 8:12 - 8:15
    di lotta contro la povertà
    e di ripartizione delle ricchezze,
  • 8:15 - 8:20
    tenderemo a voler tassare
    più i redditi o il patrimonio,
  • 8:20 - 8:21
    mentre se lo scopo
  • 8:21 - 8:24
    è assecondare i cambiamenti
    nel mercato del lavoro,
  • 8:24 - 8:26
    la logica sarà più quella
  • 8:26 - 8:29
    di voler tassare le imprese o i robot.
  • 8:31 - 8:34
    E l'ultima fonte di finanziamento
    del reddito universale,
  • 8:35 - 8:38
    e se ne parla molto meno, nei dibattiti,
  • 8:38 - 8:39
    è la creazione monetaria.
  • 8:40 - 8:43
    Bisogna sapere che al momento,
    per stimolare l'economia,
  • 8:43 - 8:47
    le banche centrali creano denaro dal nulla
  • 8:47 - 8:49
    per iniettarlo nel sistema.
  • 8:49 - 8:51
    E potremmo porci la questione
  • 8:51 - 8:54
    del perché dare questo denaro
    alle banche private
  • 8:54 - 8:58
    invece di darlo direttamente ai cittadini.
  • 8:59 - 9:02
    La cosa da tenere a mente,
    con il reddito universale,
  • 9:03 - 9:06
    è che si tratta di un concetto
    con implementazioni differenti.
  • 9:07 - 9:11
    Spesso i miei conoscenti
    mi chiamano "Mr. Reddito Universale",
  • 9:11 - 9:14
    ma in realtà non apprezzo
    ogni sua forma indisintamente.
  • 9:14 - 9:18
    Il reddito universale
    è un concetto che comprendo.
  • 9:18 - 9:21
    Ci sono delle realizzazioni
    che mi vedono favorevole,
  • 9:21 - 9:24
    e altre che mi vedono contrario.
  • 9:26 - 9:31
    Abbiamo dunque un motto
    repubblicano in sfacelo,
  • 9:33 - 9:36
    e un concetto con multiple
    realizzazioni possibili.
  • 9:37 - 9:40
    Cosa succederebbe,
    se riunissimo queste due idee?
  • 9:42 - 9:44
    Ci donerebbe un sogno, il nostro sogno.
  • 9:45 - 9:48
    Un sogno che abbiamo fatto con Romain.
  • 9:48 - 9:50
    con cui formiamo gli Ecolo-Umanisti.
  • 9:51 - 9:52
    R.E.V.E (Sogno)
  • 9:53 - 9:56
    sta per Reddito Emancipatorio
    per Esprimere la propria Vita.
  • 9:57 - 10:00
    Riesaminiamo il Motto Repubblicano
  • 10:01 - 10:02
    per definire un po' meglio
  • 10:02 - 10:06
    l'aspetto che avrebbe
    il nostro reddito universale ideale.
  • 10:07 - 10:08
    Fraternità.
  • 10:09 - 10:11
    Per noi, il reddito universale ideale
  • 10:12 - 10:15
    sarebbe fissato al livello
    della soglia di povertà.
  • 10:16 - 10:20
    Questo ci permetterebbe, tra l'altro,
    di rispettare, all'articolo 25,
  • 10:20 - 10:22
    la Dichiarazione Universale
    dei Diritti dell'Uomo.
  • 10:22 - 10:23
    Questo Articolo 25
  • 10:23 - 10:26
    della Dichiarazione Universale
    dei Diritti dell'Uomo
  • 10:26 - 10:29
    recita che ognuno di noi ha diritto
    a un tenore di vita sufficiente
  • 10:29 - 10:32
    per far fronte
    ai propri bisogni principali:
  • 10:33 - 10:37
    cibo, vestiti e un tetto sulla testa.
  • 10:38 - 10:41
    Dichiarazione Universale
    dei Diritti dell'Uomo, Articolo 25,
  • 10:41 - 10:45
    che abbiamo firmato,
    ma a tutt'oggi non rispettiamo.
  • 10:47 - 10:48
    Uguaglianza.
  • 10:49 - 10:53
    Per noi, il reddito universale dev'essere
    uno strumento di redistribuzione
  • 10:53 - 10:56
    unito a una fiscalità progressiva
  • 10:56 - 10:58
    che consenta di finanziarlo.
  • 10:58 - 11:01
    Non abbiamo detto
    che non ci sarà semplificazione.
  • 11:01 - 11:04
    Alcuni aiuti, per forza di cose,
    saranno destinati a sparire.
  • 11:04 - 11:06
    Ma molto spesso, nel dibattito attuale,
  • 11:06 - 11:09
    il reddito universale è visto
    come un mero mezzo per semplificare.
  • 11:09 - 11:13
    Per noi, deve essere anche
    uno strumento di redistribuzione.
  • 11:15 - 11:16
    E infine, la libertà.
  • 11:17 - 11:21
    Che libertà darebbe questo
    reddito universale, questo sogno?
  • 11:22 - 11:24
    Ci permetterebbe di dire di no.
  • 11:24 - 11:26
    Poter dire no.
  • 11:26 - 11:29
    Che è fondamentale,
    per essere padroni della propria vita.
  • 11:30 - 11:31
    Poter dire di no
  • 11:31 - 11:33
    potrebbe permettere ai salariati
  • 11:33 - 11:35
    di negoziare migliori
    condizioni di lavoro.
  • 11:36 - 11:37
    E quindi lavorare meglio.
  • 11:38 - 11:39
    Allo stesso modo,
  • 11:39 - 11:43
    alcuni potrebbero scegliere
    di lavorare meno.
  • 11:43 - 11:45
    In momenti della vita in cui desiderano
  • 11:45 - 11:48
    crescere un figlio,
    formarsi, avviare un'attività.
  • 11:49 - 11:50
    Lavorare meno?
  • 11:51 - 11:51
    Lavorare meglio?
  • 11:52 - 11:55
    Potremmo addirittura porci la domanda:
    che cosa si può definire "lavoro"?
  • 11:56 - 12:00
    È per questo che abbiamo scelto
    di illustrare la libertà con delle api.
  • 12:00 - 12:02
    Al momento, a livello delle api,
  • 12:02 - 12:08
    con il PIL come nostro solo indicatore
    per misurare l'attività,
  • 12:10 - 12:12
    la parte delle api
    che entra nel conto del PIL
  • 12:12 - 12:15
    è il miele che producono e che si vende.
  • 12:15 - 12:18
    Mentre il vero valore aggiunto delle api
  • 12:18 - 12:21
    è la loro attività di impollinazione,
  • 12:21 - 12:24
    che permette ai fiori
    e ai frutti di svilupparsi.
  • 12:25 - 12:28
    Allo stesso modo, per gli esseri umani.
  • 12:28 - 12:29
    potremmo farci la domanda:
  • 12:30 - 12:31
    il nostro valore aggiunto
  • 12:31 - 12:35
    è solo il valore monetario
    che creiamo in un'impresa?
  • 12:36 - 12:39
    O piuttosto, il valore
    aggiunto che si crea
  • 12:39 - 12:41
    è costituito, come per l'impollinazione,
  • 12:41 - 12:43
    da tutte quelle nostre relazioni sociali
  • 12:43 - 12:46
    che ci permettono di realizzarci,
    e di fare società?
  • 12:49 - 12:53
    Il nostro R.E.V.E. [sogno], Reddito
    Emancipatorio per Esprimerci nella Vita.
  • 12:53 - 12:57
    Se c'è una parola da ricordare,
    in questa definizione.
  • 12:58 - 12:59
    è il tratto emancipatorio.
  • 12:59 - 13:03
    Per noi, la realizzazione
    di questo reddito universale ideale
  • 13:03 - 13:05
    sarebbe un vero cambio di paradigma.
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    Oggi siamo in una società
    dove tutti cercano di cavarsela,
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    e si aiuta chi non ce la fa,
  • 13:13 - 13:16
    a rischio che queste persone
    siano stigmatizzate,
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    o trattate da assititi da altre persone.
  • 13:20 - 13:22
    Con l'introduzione
    di un reddito universale,
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    la logica cambia completamente.
  • 13:24 - 13:26
    Potremmo aver fiducia in tutti,
  • 13:27 - 13:29
    e chi se la passa meglio
  • 13:29 - 13:34
    autofinanzierà il proprio
    reddito universale, o quello degli altri.
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    L'avrete capito: il nostro sogno,
    che speriamo diventi anche il vostro,
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    è di rendere un po' più reale
    il nostro motto repubblicano.
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    Libertà, Uguaglianza, Fraternità.
  • 13:50 - 13:52
    E in quel momento, solo in quel momento,
  • 13:52 - 13:55
    potremmo concludere
    il nostro discorso dicendo:
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    Viva la Repubblica, e Viva la Francia!
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    (Applausi)
Title:
E se facessimo un sogno? | Jean-François ROCHAS-PARROT | TEDxAnnecy
Description:

Jean François ROCHAS PARROT ci parla del suo R.E.V.E. (sogno, ma anche Reddito Emancipatorio per Esprimersi nella Vita). Non è una fantasia fumosa, ma una proposta molto pratica; e durante l'intervento ci mostra quale sarebbe la sua versione ideale.

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Video Language:
French
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
14:08

Italian subtitles

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