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La Incubate Pictures presenta
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In associazione con l'Istituto Post Carbon
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Nessun domani
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Questa è la terra,
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come appariva 90 milioni di anni fa.
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I Geologi chiamano questo periodo 'Cretaceo Superiore'.
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Era un periodo di profondo riscaldamento globale,
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Quando ancora i dinosauri dominavano il pianeta.
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Continuavano a vivere,
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sicuri nel loro posto in cima alla catena alimentare,
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ignari dei cambiamenti che si stavano compiendo.
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I continenti si stavano separando,
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aprendo spaccature enormi nella Crosta terrestre
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Che si sono allagate, diventando mari.
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Le alghe prosperarono al caldo,
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avvelenando l'acqua.
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Morirono,
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precipitando, a miliardi, sul fondo delle spaccature.
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I fiumi trasportarono sedimenti nei mari,
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perfino i resti organici delle alghe furono sepolti.
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La pressione aumentò, così anche la temperatura
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finché una reazione chimica trasformò gli organismi
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in combustibili fossili:
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Petrolio e Gas Naturale.
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Sulla terra si svolse un processo simile,
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che produsse carbone.
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Alla natura sono serviti 5 milioni di anni
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per creare i combustibili fossili che il mondo consuma in 1 anno.
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Lo stile di vita moderno
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dipende da questa energia solare fossilizzata,
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nonostante un numero sorprendente di persone la considerino garantita.
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Dal 1860, i geologi hanno scoperto oltre 2 mila miliardi di barili di petrolio.
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Da allora, il mondo ne ha consumato circa la metà.
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Prima di estrarre petrolio, bisogna trovarlo.
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All'inizio era semplice trovarlo, ed economico estrarlo
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Il primo grande giacimento americano fu Spindletop,
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scoperto nel 1900
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Seguirono molti altri.
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I geologi hanno perlustrato l'America.
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Hanno trovarono enormi depositi di petrolio, gas naturale e carbone.
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L'America ha prodotto più petrolio di qualsiasi altro paese,
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diventando una super potenza industriale.
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Quando un pozzo comincia a produrre petrolio,
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è solo questione di tempo prima che si esaurisca.
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Ogni pozzo ha un ritmo di produzione diverso.
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Quando si fa la media di molti pozzi insieme,
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il grafico risultante assomiglia alla curva di Bell
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Normalmente
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servono 40 anni dopo il picco della scoperta
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perché un paese raggiunga il suo picco di produzione,
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dopo il quale inizia un calo costante.
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Nel 1950,
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il geofisico della Shell M. King Hubbert
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aveva previsto che la produzione di petrolio americana avrebbe avuto il picco nel 1970
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40 anni dopo il picco della scoperta di petrolio degli U.S.A.
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Pochi gli credettero.
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Comunque, nel 1970,
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La produzione di petrolio americana toccò il picco,
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e iniziò un costante declino.
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Hubbert fu vendicato.
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D'ora in poi,
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L'America sarebbe dipesa sempre più dalle importazioni.
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Questo la rese vulnerabile all'interruzione delle forniture,
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e contribuì al disastro economico del 1973
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e allo shock petrolifero del 1979.
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Il 1930 vide la più alta scoperta di petrolio nella storia degli U.S.A.
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Nonostante la tecnologia avanzata,
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la diminuzione di nuovi giacimenti americani è stata inesorabile.
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Le più recenti scoperte, come nel ANWAR,
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potrebbero fornire sufficiente petrolio per 17 mesi.
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Persino il nuovo "Jack 2" giacimento nel Golfo del Messico
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potrebbe fornire solo pochi mesi di domanda interna.
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Per quanto grande, nessun giacimento si avvicina a soddisfare
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la richiesta di energia dell'America.
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Cresce l'evidenza
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che la produzione mondiale di petrolio è al picco, o giù di lì.
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A livello mondiale, la percentuale di scoperte dei nuovi giacimenti ha avuto il picco nel 1960
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Oltre 40 anni dopo,
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il calo di nuovi giacimenti
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sembra inarrestabile.
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54 dei 65 nazioni maggiori produttrici di petrolio
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ha già avuto il picco di produzione.
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Molte delle altre sono destinate a seguirle nel futuro prossimo.
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Il mondo avrà bisogno di portare l'equivalente
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di produzione di una nuova Arabia Saudita
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ogni tre anni
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per far fronte al calo di estrazione dei giacimenti esistenti.
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Negli anni sessanta,
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sei barili di petrolo erano estratti per ognuno usato
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Quattro decenni dopo,
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il mondo consuma fra i tre e i sei barili di petrolio
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per ognuno estratto.
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Una volta raggiunto il picco nella produzione mondiale di petrolio,
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la domanda supererà le forniture,
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e il prezzo della benzina varierà di molto,
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influenzando molto più del costo per il pieno di un auto.
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Le città moderne sono combustibili fossili dipendenti.
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Perfino le strade sono fatte di asfalto,
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un prodotto del petrolio,
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così come i tetti di molte case.
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Enormi aree saranno inabitabili
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senza riscaldamento d'inverno o aria condizionata d'estate
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L'espansione urbana porta le persone a viaggiare per chilometri
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per lavoro, scuola e negozi
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Le più grandi città sono state divise in zone residenziali
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e aree commerciali poste distanti,
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obbligando la gente a viaggiare.
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I sobborghi e molte comunità
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furono progettate sull'abbondanza certa di petrolio e energia.
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I prodotti chimici derivati da combustibili fossili,
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o Petrol-chimici,
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sono essenziali nella fabbricazione di molti prodotti
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Il sistema di agricoltura moderna
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è parecchio dipendente dai combustibili fossili,
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così come gli ospedali,
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l'aviazione,
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i sistemi di irrigazione,
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e l'esercito degli U.S.A.,
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che da solo consuma 140 milioni di barili circa di petrolio all'anno.
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I combustibili fossili sono indispensabili anche per la creazione di plastiche e polimeri,
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componenti chiave nei computers, dispositivi elettronici e vestiario.
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L'attuale economia globale dipende da una crescita infinita,
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che richiede una crescente fonte di energia economica.
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Siamo così dipendenti al petrolio e agli altri combustibili fossili,
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che anche una piccola interruzione nella fornitura
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potrebbe avere grossi effetti su ogni aspetto delle nostre vite.
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ENERGIA
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L'energia è l'abilità di compiere un lavoro.
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L'americano medio ha a disposizione l'energia pari a 150 schiavi, che lavorano 24 ore al giorno.
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I materiali che immagazzinano quest'energia per lavoro sono chiamati combustibili,
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Alcuni combustibili contengono più energia di altri.
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Si chiama densità energetica.
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Tra questi combustibili, il petrolio è il più critico.
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Il mondo consuma 30 bilioni di barili all'anno,
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pari a 1 miglio cubico di petrolio,
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che contiene la stessa energia
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che potrebbe essere generata da 52 centrali nucleari
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in funzione per i prossimi 50 anni.
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Nonostante il petrolio generi l' 1,6% dell'elettricità degli U.S.A.
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alimenta il 96% di tutti i trasporti.
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Nel 2008, due terzi del petrolio americano è stato importato.
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La maggior parte dal Canada,
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Messico,
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Arabia Saudita,
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Venezuela,
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Nigeria, Iraq e Angola.
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Diversi fattori rendono unico il petrolio:
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la sua densità energetica.
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Un barile di petrolio contiene l'energia equivalente
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di quasi tre anni di lavoro umano.
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liquido a temperatura ambiente,
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facile da trasportare
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e utilizzabile in piccoli motori.
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Per avere energia, bisogna usare energia.
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Il trucco è usare piccole quantità per trovarne grandi quantità.
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Questo si chiama EROEI:
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RItorno Energetico sull' Investimento Energetico.
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Il petrolio convenzionale è un buon esempio.
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Il più semplice, il petrolio greggio di alta qualità, viene estratto per primo.
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I petrolieri usavano l'energia equivalente di 1 barile di petrolio per trovarne ed estrarne 100.
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L'EROEI del petrolio era 100.
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Mentre il petrolio più semplice da trovare veniva estratto per primo,
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l'esplorazione si spostò in acque profonde,
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o in Paesi lontani,
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utilizzando quantità sempre maggiori di energia.
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Spesso, il petrolio che troviamo oggi è pesante o solforoso,
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ed è costoso da raffinare.
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L'EROEI del petrolio oggi si è abbassato a 10.
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Se utilizzi più energia per ottenere il combustibile di quella contenuta nel combustibile stesso,
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non vale la pena estrarlo.
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È possibile convertire una fonte di energia in un'altra.
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Ogni volta che lo si fa,
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parte dell'energia contenuta nel combustibile originale viene persa.
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Per esempio, c'è il petrolio non convenzionale:
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Sabbie bituminose e rocce scistose.
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Le sabbie bituminose si trovano soprattutto in Canada.
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Due terzi delle rocce scistose mondiali sono negli U.S.A.
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Entrambi i combustibili possono essere convertiti in petrolio greggio sintetico.
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Ad ogni modo, questo richiede grandi quantità di calore e acqua pura,
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diminuendo l'EROEI,
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che varia tra 5 e 1,5.
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La roccia scistosa è un combustibile molto debole,
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a parità di peso contiene circa un terzo dell'energia
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di una scatola di cereali.
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Il carbone esiste in grandi quantità,
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e produce quasi metà dell'elettricità del pianeta.
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Il mondo usa circa 2 miglia cubiche di carbone all'anno.
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Tuttavia, la produzione globale di carbone potrebbe avere il picco prima del 2040.
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La voce che l'America abbia carbone per secoli è illusoria,
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perché non tiene conto dell'aumento della domanda, e della diminuzione della qualità.
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Molta dell'antracite di qualità è stata usata,
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lasciando carbone di qualità inferiore con minore densità energetica.
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Nascono problemi di produzione, quando il carbone di superficie si esaurisce,
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e i minatori devono scavare più in profondità e in aree meno accessibili.
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Molti distruggono le cime delle montagne per raggiungere i depositi di carbone,
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causando disastri ambientali.
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Il gas naturale si trova spesso vicino al petrolio e al carbone.
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Le scoperte di gas naturale hanno raggiunto il picco nel 1950,
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e il picco di produzione nei primi anni 70.
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Se spostiamo il grafico delle scoperte in avanti di 23 anni,
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il probabile futuro della produzione di gas del Nord America
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è chiaro.
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Scoperte recenti hanno permesso l'estrazione di gas non convenzionale,
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come il gas delle rocce sedimentarie, che potrebbe aiutare a far fronte al calo dei prossimi anni.
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L'utilizzo del gas naturale è controverso,
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dato che ha bisogno di alti prezzi energetici per essere proficuo.
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Perfino con il gas non convenzionale,
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potremmo arrivare al picco nella produzione di gas naturale mondiale entro il 2030.
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Grandi riserve di uranio per la fissione nucleare esistono ancora.
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Per generare i 10 terawatt che il mondo produce ora con i combustibili fossili,
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sarebbero necessarie 10.000 centrali nucleari.
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A questo ritmo, le riserve mondiali di uranio durerebbero per soli 10 o 20 anni.
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Esperimenti con reattori autofertilizzanti con plutonio
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in Francia e Giappone
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sono stati dei costosi fallimenti.
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La fusione nucleare deve far fronte a enormi ostacoli tecnici.
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Poi ci sono le rinnovabili.
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L'eolico ha un alto EROEI, ma non è costante.
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L'idroelettrica è affidabile,
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ma la maggior parte dei fiumi nel mondo industriale ha già una diga.
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Le centrali geotermiche
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usano zone calde vicino alla superficie terrestre.
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Sono limitate a queste zone.
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Nella sperimentazione di sistemi EGS,
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2 tubi vengono inseriti fino a 6 miglia di profondità.
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L'acqua viene pompata fino a uno dei tubi, per essere riscaldata nelle crepe
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quindi risale nell'altro tubo, creando energia.
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Secondo un recente studio del MIT,
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questa tecnologia potrebbe fornire il 10% dell'elettricità degli U.S.A. nel 2050
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L'energia delle onde è limitata alle zone costiere.
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La densità energetica delle onde varia da zona a zona.
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Trasportare l'energia generata dalle onde sulla terra potrebbe essere una sfida.
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Tuttavia, la salinità dell'oceano è corrosiva per le turbine.
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I biocombustibili sono combustibili in crescita.
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Il legno ha una bassa densità energetica, e cresce lentamente.
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Il mondo usa 3.7 miglia cubiche di legno all'anno.
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Il Biodiesel e l'etanolo
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sono prodotti da colture cresciute da agricoltura motorizzata col petrolio.
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Il guadagno energetico di questi combustibili è molto basso.
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Alcuni politici vogliono trasformare il mais in etanolo.
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Usare l'etanolo per soddisfare un decimo dell'utilizzo di petrolio previsto per gli U.S.A. nel 2020,
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servirebbe il 3% del territorio americano.
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Per soddisfarne un terzo richiederebbe 3 volte l'area usata oggi per la produzione di cibo.
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Per soddisfare il fabbisogno di petrolio negli U.S.A. nel 2020
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servirebbe il doppio dei territori utilizzati oggi per coltivare cibo.
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L'idrogeno dev'essere estratto dal Gas naturale, carbone o acqua,
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utilizzando più energia di quella che otteniamo dall'idrogeno.
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Ciò rende l'economia a idrogeno improbabile.
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Tutti i pannelli fotovoltaici del mondo generano tanta energia
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quanto due centrali a carbone.
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L'equivalente tra 1 e 4 tonnellate di carbone
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viene utilizzato nella produzione di un singolo pannello solare.
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Dobbiamo coprire fino a 140.000 quadrate di pannelli
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per raggiungere l'odierno fabbisogno mondiale.
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Nel 2007, ci sono solo 4 miglia quadrate circa.
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La concentrazione solare, o termica solare ha un grande potenziale,
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anche se al momento ci sono pochissimi impianti operativi.
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Sono inoltre limitati ai climi soleggiati,
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e richiedono grandi quantità di elettricità
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per essere distribuiti a grandi distanze.
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Tutte le alternative al petrolio dipendono da macchine alimentate a petrolio,
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o richiedono materiali come le plastiche che sono prodotte dal petrolio.
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Quando considerate future affermazioni di nuovi sbalorditivi combustibili o invenzioni,
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chiedete:
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Il sostenitore ha un modello funzionante e commerciabile dell'invenzione?
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Qual'è la sua densità energetica?
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Può essere immagazzinata o facilmente distribuita?
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È regolare o intermittente?
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Può essere riportata su scala nazionale?
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Ci sono difficoltà ingegneristiche nascoste?
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Qual'è l'EROEI?
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Qual'è l'impatto ambientale?
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RIcordate che i grandi numeri possono essere fuorvianti.
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Per esempio: 1 milione di barili di petrolio
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soddisferà la richiesta mondiale per soli 12 giorni.
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Una transizione dei combustibili fossili sarebbe una sfida grandiosa.
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Nel 2007, il carbone generava il 48,5% di elettricità degli U.S.A.
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il 21,6% dal gas naturale,
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l'1,6% dal petrolio,
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il 19,4% dal nucleare,
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il 5,8% dall'idroelettrica.
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Altre rinnovabili generano solo il 2,5%.
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È possibile sostituire un sistema basato sui combustibili fossili
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con un collage di alternative?
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Sono necessari grandi processi tecnologici,
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così come una volontà politica e cooperazione,
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massicci investimenti,
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consensi internazionali,
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l'adattamento di un'economia globale da 45000 miliardi di dollari,
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inclusi i trasporti,
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industrie manifatturiere,
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e sistemi agricoli,
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e funzionari competenti per gestire le transizioni.
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Se tutto questo venisse raggiunto,
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potremmo continuare l'attuale stile di vita?
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Crescita
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Questi batteri vivono in una bottiglia.
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La loro popolazione raddoppia ogni minuto.
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Alle 11 c'è solo un batterio.
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Alle 12 la bottiglia è piena.
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È mezzo piena alle 11.59
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rimane solo lo spazio per un altro raddoppio.
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I batteria capiscono il pericolo.
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Cercano nuove bottiglie, ne trovano 3.
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Credono di aver risolto il loro problema.
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Alle 12, la prima bottiglia è piena.
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Alle 12.01, la seconda bottiglia è piena.
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Alle 12.02, tutte le bottiglie sono piene.
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Questo è il problema che affrontiamo,
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a causa della duplicazione dovuta alla Crescita Esponenziale.
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Quando l'umanità ha iniziato a usare carbone e petrolio come risorse combustibili
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ha sperimentato una crescita senza precedenti.
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Piccoli tassidi crescita producono elevati aumenti nel tempo.
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Al tasso di crescita dell'1%,
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un economia raddoppierà in 70 anni.
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Al tasso del 2% raddoppierà in 35 anni.
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Al tasso di crescita del 10%,
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l'economia raddoppierà in soli 7 anni.
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Se l'economia cresce al tasso attuale del 3%,
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raddoppia ogni 23 anni.
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Ad ogni raddoppio, la richiesta di energia e risorse
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supererà tutti i precedenti raddoppi sommati.
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Il sistema finanziario è costruito in base alla crescita
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che richiede un apporto continuo di energia per sostenerlo.
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Le banche prestano denaro che non possiedono,
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praticamente creandolo.
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I mutuatari utilizzano il denaro appena creato per accrescere i loro affari
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e rendere il debito,
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con un interesse che richiede una maggiore crescita.
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A causa di questa creazione di debito,
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la maggior parte del denaro del mondo rappresenta un debito da pagare con gli interessi.
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Senza continue e perfino crescenti generazioni
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di mutuatari che producono crescita,
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e quindi pagano questi debiti,
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l'economia mondiale collasserebbe.
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Come uno schema di Ponzi,
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il sistema deve espandersi o morire.
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In parte attraverso questo sistema del debito,
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gli effetti della crescita economica sono stati spettacolari:
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nel PIL,
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sbarramento dei fiumi,
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uso dell'acqua,
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consumo di fertilizzanti,
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popolazione urbana,
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consumo di carta,
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motoveicoli,
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comunicazioni
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e turismo.
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La popolazione mondiale è arrivata a 7 miliardi
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e si prevede che superi i 9 miliardi entro il 2050.
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Su un pianeta piatto ed infinito, questo non sarebbe un problema.
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Ad ogni modo, la Terra è rotonda e finita,
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dovremo far fronte ai limiti della crescita.
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L'espansione dell'economia
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ha causato aumenti del protossido d'azoto nell'atmosfera
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e del metano,
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esaurimento dell'ozono,
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aumento degli allagamenti,
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danni all'ecosistema oceanico,
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comprese le fughe di azoto
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perdita di terreni boschivi e di foreste pluviali
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aumento delle zone abitate,
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ed estinzione delle specie.
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Se mettiamo un chicco di riso
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sul primo quadrato di una scacchiera,
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raddoppiamo mettendone 2 chicchi sulla seconda,
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raddoppiamo ancora mettendone 4 sul terzo,
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e ancora mettendone 8 sul quarto,
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e così via,
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mettendo su ogni casella il doppio dei chicchi
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presenti sulla precedente,
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quando arriviamo sull'ultima casella,
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avremo bisogno di un numero astronomico di chicchi:
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9 quintilioni,
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223 quadrilioni,
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372 trilioni,
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36 miliardi,
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854 milioni,
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776 mila chicchi:
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più chicchi di quelli che la razza umana
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ha coltivato negli ultimi 10.000 anni.
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Le moderne economie,
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come i chicchi sulla scacchiera,
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raddoppiano ogni pochi decenni.
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Su quale cuadrato della scacchiera ci troviamo?
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Oltre all'energia,
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la civiltà necessita di altre numerose risorse:
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acqua pura,
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terreno fertile,
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cibo,
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foreste,
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e molti tipi di minerali e metalli.
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La crescita è limitata
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dalla più scarsa tra le risorse essenziali.
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Una botte è composta da aste,
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e così come l'acqua riempie una botte,
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la crescita non può superare il livello dell'asta più bassa,
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o della più scarsa risorsa essenziale.
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L'umanità utilizza attualmente
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il 40% di tutta la fotosintesi terrestre.
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Se anche fosse possibile usarne l'80%,
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non potremmo usarne il 160%.
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CIBO
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La produzione mondiale di alimenti
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molto dipende dai combustibili fossili.
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Prima del 1° conflitto mondiale,
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l'intera agricoltura era biologica.
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Successivamente alle invenzioni dei combustibili fossili arrivarono fertilizzanti e pesticidi
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ci fu un grosso miglioramento nella produzione di cibo,
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permettendo un incremento della populazione.
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L'uso di fertilizzanti artificiali
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ha sfamato più persone di quanto sarebbe stato possibile
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con la sola agricoltura organica.
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I combustibili fossili sono necessari per le attrezzature agricole,
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trasporti,
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refrigerazione,
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imballaggi - in plastica,
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e la cottura.
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L'agricoltura moderna usa le terre per trasformare i combustibili fossil in cibo
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- e cibo in persone
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Circa 7 calorie di energia da combustibili fossili
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sono usate per produrre 1 caloria di cibo.
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In America, gli alimenti viaggiano per circa 1500 miglia dal produttore al consumatore
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Assieme al calo dei combustibili fossili,
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ci sono diverse minacce all'attuale sistema di produzione alimentare:
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Energia a basso costo,
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tecnologia avanzata,
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e le sovvenzioni hanno permesso la cattura massiccia di pesce.
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In generale la cattura di pesce ha raggiunto il picco alla fine degli anni 80,
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obbligando i pescatori a spostarsi in acque profonde.
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Le discariche di azoto causate dai fertilizzanti chimici
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hanno avvelenato fiumi e mari, creando enormi zone morte.
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Di questo passo,
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tutta la fauna ittica rischia di estinguersi
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entro il 2048.
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Le piogge acide delle cittè e delle industrie privano il suolo di nutrienti essenziali,
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come il potassio,
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il calcio,
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e il magnesio.
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Un'altra minaccia è la mancanza d'acqua.
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Molte fattorie usano per l'irrigazione acqua pompata da falde acquifere
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Le falde hanno bisogno di migliaia di anni per riempirsi,
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ma possono essere prosciugate in pochi decenni,
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come i pozzi petroliferi.
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La gigantesca falda acquifera americana di Ogallala è calata così tanto
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che molti agricoltori sono dovuti tornare al meno produttivo sistema dell'agricoltura a secco
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Inoltre, l'uso dell'irrigazione e dei fertilizzanti puà portare alla salinizzazione:
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l'accumulo di sale nel terreno.
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Questa è una delle maggiori cause di desertificazione.
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Un'altra minaccia è la perdita dello strato superficiale di terriccio.
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200 anni fa,
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c'erano 6 piedi di terriccio sulle fattorie americane.
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Oggi, attraverso la lavorazione e pratiche disastrose,
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se ne è perso circa la metà.
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L'irrigazione favorisce la crescita di funghi della ruggine dello stelo come l'UG-99
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che ha il potenziale di distruggere l'80% dei raccolti di grando del mondo.
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Secondo Norman Borlaug,
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padre della Rivoluzione Verde,
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la ruggine dello stelo "ha un immenso potenziale per la distruzione sociale e dell'umanità".
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L'uso dei biocombustibili significa che meno terreno
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darà disponibile per la produzione di cibo.
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Un'area ha una determinata capacità di carico.
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È il numero di animali o persone
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che possono viverci indeterminatamente.
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Se una specie supera la capacità di carico di quella zone,
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comincerà a morire finché la popolazione non torna ai suoi limiti naturali.
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Il mondo ha evitato questo decadimento
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trovando nuove terre da coltivare,
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o aumentando la produzione,
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che è stata possibile soprattutto grazie al petrolio.
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Per continuare a crescere,
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sono necessarie più risorse di quelle che la Terra può fornire,
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ma non sono disponibili nuovi pianeti.
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Di fronte a tutte queste sfide,
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la produzione di cibo globale deve raddoppiare entro il 2050
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per nutrire la crescente popolazione mondiale.
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1 miliardo di persone sono già malnutrire o affamate.
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Non ci saranno sfide nel nutrire oltre 9 miliardi di persone negli anni a venire,
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quando la produzione mondiale di petrolio e gas naturale sarà in calo.
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LIETO FINE
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L'economia mondiale cresce esponenzialmente,
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circa al 3% l'anno,
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consumando quantità crescenti di combustibili non rinnovabili,
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minerali e metalli,
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così come risorse rinnovabili
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come acqua, foreste, terreni e pesci
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più veloce di quanto si rinnovino.
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Perfino ad un tasso di crescita dell'1%,
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l'economia raddoppierebbe in 70 anni.
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Il problema è accentuato da altri fattori:
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La globalizzazione permette ai popoli di un continente
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di comprare merci e cibo fatti da quelli di un altro.
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Le linee di rifornimento sono lunghe,
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abusando di una risorsa petrolifera limitata.
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Ci affidiamo a Paesi lontani per i nostri bisogni primari.
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Le città moderne sono combustibili fossili dipendenti.
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La maggior parte delle banche si basano sul debito
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obbligando la gente a spirali di debiti e rimborsi
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che producono crescita.
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Cosa può essere fatta di fronte a questi problemi?
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Molti pensano che possiamo prevenire la crisi
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attraverso il risparmio,
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la tecnologia,
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una crescita intelligente,
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il riciclo,
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auto elettriche e ibride,
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la sostituzione,
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o il voto.
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Il risparmio vi farà economizzare,
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ma da solo non salverà il pianeta.
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Se qualcuno risparmiasse sull'uso del petrolio,
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la domanda ridotta abbasserebbe il prezzo,
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permettendo ad altri di comprarlo a meno.
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Allo stesso modo,
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un motore più efficiente che usa meno energia potrà,
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paradossalmente, potrare a un maggiore uso energetico.
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Nel 19° secolo,
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l'economista inglese William Stanley Jevons
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affermò che motori a vapore migliori rendevano il carbone
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una sorgente di combustibile più conveniente,
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il che portò all'utilizzo di più motori a vapore,
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che aumentò il consumo totale di carbone.
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L'aumento dell'uso consumerebbe ogni energia o risorsa
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economizzata attraverso il risparmio.
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Molti credono che gli scienziati
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risolveranno questi problemi con nuove tecnologie.
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Ad ogni modo, la tecnologia non è energia.
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La tecnologia può trasformare l'energia in lavoro,
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ma non può sostituirla.
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Consuma anche risorse:
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per esempio;
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i computer sono fatti con un decimo
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dell'energia necessaria a fabbricare un auto.
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Tecnologie più avanzate
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possono peggiorare la situazione,
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dato che molte richiedono minerali rari,
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anch'essi hanno riserve limitate
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Per esempio,
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il 97% delle risorse rare del mondo sono prodotte dalla Cina,
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di cui la maggior parte da una miniera in Mongolia.
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Questi minerali sono usati nei convertitori catalitici,
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nei motori d'aereo,
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magneti ad alta efficienza e hard disk,
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nelle batterie delle auto ibride
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nei laser,
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nei raggi X portatili,
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negli scudi dei reattori nucleari,
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nei compact disc,
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nei motori dei veicoli ibridi,
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nelle lampade a basso consumo,
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nelle fibre ottiche
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e negli schermi piatti.
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La Cina ha iniziato a ridurre l'esportazione di questi minerali,
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ma la richiesta decolla.
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La cosiddetta crescita sostenibile o crescita intelligente non aiuterà,
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poiché anch'essa usa metalli e minerali non rinnovabili
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in sempre maggiori quantità,
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Risorse rare incluse.
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Il riciclaggio non risolverà il problema,
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poiché richiede energia,
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e il processo non è efficiente al 100%.
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È possibile utilizzare solo una parte del materiale avviato al riciclaggio;
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la gran parte è persa per sempre come rifiuto.
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Le auto elettriche funzionano a elettricità.
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Dato che la maggior parte dell'energia è generata da combustibili fossili,
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non è questa la soluzione.
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Inoltre, auto di ogni tipo consumano petrolio nella loro produzione.
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Ogni pneumatico da solo richiede 7 galloni di petrolio.
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Ci sono circa 800 milioni di auto nel mondo, dal 2010
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Ai ritmi di crescita attuali,
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questo numero raggiungerà i 2 miliardi entro il 2025.
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È improbabile che il pianeta possa reggere tutti questi veicoli per molto,
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indipendentemente dalla loro fonte di energia.
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Molti economisti pensano
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che il libero mercato sostituirà una fonte di energia
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con un'altra attraverso l'innovazione tecnologica.
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Tuttavia, i principali sostituti del petrolio
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devono far fronte ai loro tassi di calo.
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La sostituzione sbaglia anche del tempo necessario per prepararsi alla transizione
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La relazione Hirsch per il Dipartimento degli U.S.A.
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stima che occorrono almeno 2 decenni per prepararsi
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agli effetti del picco petrolifero.
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I problemi di mancanza di energia,
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esaurimento delle risorse,
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consumo del terreno,
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e inquinamento sono tutti sintomi di un singolo, più grande problema:
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La Crescita.
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Finché il nostro sistema economico richiede crescita infinita,
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una riforma non potrà avere successo.
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Allora, come sarà il futuro?
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Gli ottimisti credono che la crescita sarà continua per sempre,
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senza limiti.
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I pessimisti pensano che ci stiamo avviando verso una nuova Età della Pietra
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o all'estinzione.
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La verità potrebbe trovarsi tra questi estremi.
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È possibile che la società torni indietro a uno stato più semplice,
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una in cui l'energia è usata molto meno.
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Questo significherebbe una vita più dura per molti.
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Più lavoro manuale,
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più lavoro agricolo,
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e produzione locale di merci, cibo e servizi.
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Come può una persona prepararsi per un tale possibile futuro?
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Aspettatevi una diminuzione nelle forniture di cibo e merci da posti distanti.
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Cominciate a camminare o andare in bicicletta.
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Abituatevi a usare meno elettricità.
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Uscite dal debito.
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Cercate di evitare le banche.
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Invece di comprre nei centri commerciali,
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sostenete i commercianti locali.
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Comprate cibo cresciuto in loco, al mercato ortofrutticolo.
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Invece di un prato, provate a coltivare il vostro cibo.
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Imparate a conservarlo.
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Pensate all'utilizzo di valuta locale
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nel caso in cui l'economia di larga scala non funzioni,
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e sviluppate una maggiore autosufficienza.
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Nessuno di questi passi previene il collasso,
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ma potreste migliorare le vostre possibilità in un futuro a energia ridotta,
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uno in cui dovremo contare si più su noi stessi,
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così come lo erano i nostri avi.