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La psicologia della disuguaglianza e della divisione politica

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    Probabilmente ormai saprete
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    che la disuguaglianza economica
    è storicamente alta,
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    che lo 0,1% delle persone
    più ricche degli USA
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    ha ricchezze pari a quelle
    del restante 90% messe insieme,
  • 0:13 - 0:16
    o che le otto persone più ricche al mondo
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    possiedono tanto
  • 0:17 - 0:21
    quanto i 3,5 miliardi di abitanti
    più poveri del pianeta.
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    Ma sapevate che la disparità economica
    è connessa a una minore speranza di vita,
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    una minore felicità,
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    una maggiore criminalità
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    e un maggior consumo di droghe?
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    Questi sembrano problemi
    legati alla povertà,
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    ma nei Paesi ricchi e sviluppati
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    questi problemi di salute e sociali
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    sono in realtà più strettamente connessi
    alla disuguaglianza tra i redditi
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    che ai redditi assoluti.
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    E a causa di ciò,
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    gli Stati Uniti,
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    la più ricca e iniqua delle nazioni,
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    in realtà se la passa peggio
    di tutti gli altri Paesi sviluppati.
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    I sondaggi mostrano
    che la maggior parte degli americani,
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    sia democratici che repubblicani,
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    ritiene la disuguaglianza troppo alta
    e vuole paghe più giuste.
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    Eppure, come società, non sembriamo
    in grado di trovare il terreno comune,
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    il consenso e la volontà politica
    per fare qualcosa a riguardo.
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    Perché, mentre la disuguaglianza
    è cresciuta negli ultimi decenni,
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    la polarizzazione politica
    è cresciuta con essa.
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    Vediamo coloro che non concordano con noi
    come idioti o immorali.
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    Quasi la metà dei democratici
    e dei repubblicani
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    ora pensa che la controparte
    non sia semplicemente in errore,
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    ma anche una minaccia per la nazione.
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    E questa animosità ci impedisce
    di trovare un terreno comune
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    per cambiare le cose.
  • 1:47 - 1:51
    Sono un professore di psicologia sociale
    all'Università della Carolina del Nord
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    e studio gli effetti della disuguaglianza
    sul pensiero e sul comportamento.
  • 1:56 - 2:00
    Vi dimostrerò che non è solo
    una spiacevole coincidenza
  • 2:00 - 2:04
    che la disparità e la divisione politica
    siano cresciute di pari passo.
  • 2:04 - 2:06
    Ci sono delle buone ragioni psicologiche
  • 2:06 - 2:09
    per cui la disuguaglianza
    crea spaccature nella politica.
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    Ciò significa che ci sono
    vie psicologiche adatte
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    per migliorare entrambe simultaneamente.
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    Per capire perché
    la disuguaglianza è tanto potente,
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    bisogna prima comprendere
    che ci paragoniamo costantemente
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    alle altre persone
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    e che, quando lo facciamo,
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    ci piace uscirne vincitori
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    e troviamo spiacevole uscirne sconfitti.
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    Gli psicologi lo chiamano
    "sentirsi migliori della media".
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    La maggior parte delle persone crede
    di essere sopra la media
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    in ogni questione di proprio interesse.
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    Ciò non è esattamente possibile, dato che
    è proprio questo a renderle nella media.
  • 2:47 - 2:50
    (Risate)
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    Ma questo è il modo in cui si sentono.
  • 2:52 - 2:55
    Il più della gente pensa
    di essere più intelligente
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    e più lavoratrice della media
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    e di avere più competenze sociali.
  • 2:59 - 3:02
    Tanta gente pensa anche
    di guidare meglio della media.
  • 3:02 - 3:04
    (Risate)
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    E ciò risulta vero anche se si prova
    a studiare un campione di persone
  • 3:07 - 3:10
    ricoverate per incidenti d'auto
    provocati da loro stesse.
  • 3:10 - 3:12
    (Risate)
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    Perciò, vogliamo davvero vederci
    come superiori alla media
  • 3:16 - 3:18
    e se scopriamo il contrario,
  • 3:18 - 3:21
    è un'esperienza spiacevole
    con cui ci tocca fare i conti.
  • 3:21 - 3:25
    E ci facciamo i conti
    cambiando il modo in cui vediamo il mondo.
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    Per capire come ciò avviene,
  • 3:27 - 3:30
    io e i miei colleghi
    abbiamo fatto un esperimento.
  • 3:31 - 3:32
    Abbiamo chiesto ai partecipanti
  • 3:32 - 3:35
    di prendere delle decisioni
    per guadagnare denaro,
  • 3:35 - 3:38
    e tutti hanno guadagnato la stessa somma.
  • 3:39 - 3:42
    Li abbiamo divisi
    casualmente in due gruppi
  • 3:42 - 3:45
    e abbiamo detto a un gruppo
    di aver fatto meglio della media
  • 3:45 - 3:47
    e all'altro di aver fatto
    peggio della media.
  • 3:48 - 3:53
    Quindi avevamo un gruppo
    che si sentiva più ricco e uno più povero,
  • 3:53 - 3:55
    ma senza una ragione oggettiva.
  • 3:55 - 3:58
    Abbiamo poi posto loro delle domande.
  • 3:58 - 4:02
    Abbiamo chiesto loro:
    "Quanto siete bravi a prendere decisioni?"
  • 4:02 - 4:05
    e il gruppo superiore alla media
    ha detto di essere più competente
  • 4:05 - 4:07
    rispetto al gruppo inferiore alla media.
  • 4:08 - 4:11
    Il gruppo superiore alla media
    diceva che il suo successo
  • 4:11 - 4:14
    era il giusto risultato
    della meritocrazia.
  • 4:15 - 4:18
    Il gruppo inferiore alla media
    credeva che il sistema fosse truccato
  • 4:18 - 4:20
    e in questo caso,
    ovviamente, aveva ragione.
  • 4:20 - 4:22
    (Risate)
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    Benché i due gruppi
    avessero la stessa somma di denaro,
  • 4:27 - 4:30
    il gruppo che si sentiva più ricco
    ha detto che avremmo dovuto tagliare
  • 4:30 - 4:33
    le tasse ai ricchi e i sussidi ai poveri.
  • 4:33 - 4:37
    "Farli lavorare sodo e renderli
    responsabili di loro stessi", hanno detto.
  • 4:38 - 4:43
    Questi sono atteggiamenti che normalmente
    riteniamo derivare da valori radicati
  • 4:43 - 4:46
    e da una vita di esperienze,
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    ma un esercizio di 10 minuti
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    che ha fatto sentire le persone
    più ricche o più povere
  • 4:51 - 4:54
    è stato sufficiente
    a far cambiare prospettiva.
  • 4:55 - 4:58
    Questa differenza
    tra l'essere ricchi o poveri
  • 4:58 - 5:01
    e il sentirsi ricchi
    o poveri è importante,
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    perché le due cose
    difficilmente combaciano.
  • 5:04 - 5:06
    Spesso si sentono persone
    dire con nostalgia:
  • 5:06 - 5:09
    "Eravamo poveri, ma non lo sapevamo".
  • 5:10 - 5:12
    Da piccolo lo pensavo anch'io,
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    fino a quando, un giorno,
  • 5:13 - 5:15
    in quarta elementare,
    ero in fila per il pranzo.
  • 5:16 - 5:19
    C'era una cassiera nuova
    che non era molto pratica
  • 5:19 - 5:21
    e che mi chiese un dollaro e 25 centesimi.
  • 5:22 - 5:27
    Rimasi sorpreso, perché non mi era
    mai stato chiesto di pagare il pranzo.
  • 5:27 - 5:31
    Non sapevo cosa dire,
    perché non avevo soldi.
  • 5:31 - 5:34
    E improvvisamente, per la prima volta,
  • 5:34 - 5:38
    capii che eravamo noi bambini
    col pranzo gratis a essere quelli poveri.
  • 5:39 - 5:42
    Quell'imbarazzante momento
    durante la fila in mensa
  • 5:42 - 5:44
    cambiò molte cose per me,
  • 5:44 - 5:48
    perché per la prima volta
    mi sentii povero.
  • 5:48 - 5:51
    Non avevamo meno denaro del giorno prima,
  • 5:51 - 5:53
    ma per la prima volta,
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    cominciai a vedere le cose
    in modo diverso.
  • 5:55 - 5:58
    Cambiò il modo in cui vedevo il mondo.
  • 5:58 - 6:01
    Iniziai a notare come i bambini
    che pagavano il pranzo
  • 6:01 - 6:05
    sembravano vestirsi meglio
    di quelli che non lo pagavano.
  • 6:05 - 6:08
    Iniziai a notare le forme
    di formaggio inviate dal governo
  • 6:08 - 6:10
    davanti alla nostra porta
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    e i buoni pasto che mia madre
    tirava fuori al negozio di alimentari.
  • 6:14 - 6:15
    Ero sempre stato timido,
  • 6:15 - 6:18
    ma da quel giorno presi
    a parlare a malapena a scuola.
  • 6:18 - 6:20
    Chi ero io per dire la mia?
  • 6:22 - 6:26
    Per decenni, i sociologi
    hanno cercato una prova
  • 6:26 - 6:29
    del fatto che sentirsi più poveri
    rispetto agli altri
  • 6:29 - 6:30
    potesse motivare l'azione politica.
  • 6:30 - 6:34
    Pensavano che mobilitasse
    le proteste, gli scioperi
  • 6:34 - 6:36
    e forse anche le rivoluzioni.
  • 6:36 - 6:41
    Ma ciò che riscontravano ogni volta
    era la paralisi delle persone,
  • 6:42 - 6:45
    perché la verità è
    che sentirsi da meno degli altri
  • 6:45 - 6:46
    genera vergogna.
  • 6:46 - 6:48
    Fa allontanare le persone,
  • 6:48 - 6:51
    disgustate dal sistema.
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    Sentirsi migliori degli altri invece...
    quello sì che è motivante.
  • 6:56 - 6:59
    Ci motiva a difendere quella posizione
  • 6:59 - 7:02
    e ha importanti conseguenze
    per la nostra politica.
  • 7:03 - 7:06
    Per vedere come mai,
    prendiamo un altro esperimento.
  • 7:07 - 7:09
    Abbiamo chiesto di nuovo ai partecipanti
  • 7:09 - 7:11
    di prendere decisioni
    per guadagnare denaro
  • 7:11 - 7:14
    e abbiamo detto a un gruppo
    di aver fatto meglio della media
  • 7:14 - 7:17
    e all'altro di aver fatto
    peggio della media.
  • 7:17 - 7:21
    E di nuovo, il gruppo superiore alla media
    ha detto che era una giusta meritocrazia,
  • 7:21 - 7:23
    di tagliare le tasse al ricco
  • 7:23 - 7:26
    e i sussidi al povero.
  • 7:27 - 7:30
    Ma stavolta, abbiamo anche
    chiesto loro cosa pensassero
  • 7:30 - 7:33
    degli altri partecipanti che erano
    in disaccordo con loro
  • 7:33 - 7:35
    su queste questioni.
  • 7:35 - 7:37
    Erano intelligenti o incompetenti?
  • 7:37 - 7:41
    Ragionevoli o di parte?
  • 7:42 - 7:46
    Il gruppo superiore alla media ha detto
    che chiunque non concordasse
  • 7:46 - 7:49
    doveva essere incompetente, di parte,
  • 7:49 - 7:51
    accecato dal proprio interesse personale.
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    Il gruppo inferiore alla media
  • 7:54 - 7:56
    non ha supposto ciò dei propri avversari.
  • 7:58 - 8:00
    Ora, vi sono molti studi di psicologia
  • 8:00 - 8:03
    che dimostrano che quando
    qualcuno concorda con noi,
  • 8:03 - 8:04
    lo riteniamo intelligente
  • 8:04 - 8:05
    e quando non lo fa,
  • 8:05 - 8:07
    tendiamo a pensare che sia un idiota.
  • 8:07 - 8:09
    (Risate)
  • 8:09 - 8:13
    Ma è una cosa nuova, perché abbiamo capito
    che è interamente generata
  • 8:13 - 8:15
    dal gruppo che si sentiva
    superiore alla media,
  • 8:15 - 8:20
    che si sentiva in diritto di rigettare
    coloro che non concordavano con loro.
  • 8:22 - 8:25
    Perciò, pensate a ciò
    che questo sta facendo alla politica,
  • 8:25 - 8:30
    mentre il divario tra chi ha e chi non ha
    si accresce sempre più.
  • 8:32 - 8:36
    Sì, molti di noi pensano che
    le persone dall'altra parte siano idiote,
  • 8:37 - 8:42
    ma le persone sufficientemente coinvolte
    nella politica da urlarsi contro a vicenda
  • 8:42 - 8:45
    in realtà, sono in gran parte
    gente benestante.
  • 8:45 - 8:50
    Infatti, mentre la disuguaglianza
    è aumentata negli ultimi decenni,
  • 8:50 - 8:54
    l'interesse e la partecipazione politica
    dei poveri sono precipitati.
  • 8:55 - 8:58
    E ancora, vediamo che le persone
    che si sentono dimenticate
  • 8:58 - 9:03
    non scendono in strada a protestare
    o a organizzare la registrazione al voto.
  • 9:03 - 9:05
    Spesso non votano neppure.
  • 9:05 - 9:08
    Anzi, si girano dall'altra parte
    e rinunciano.
  • 9:10 - 9:13
    Quindi, se vogliamo fare qualcosa
    contro la disuguaglianza estrema,
  • 9:13 - 9:16
    bisogna sistemare la politica.
  • 9:16 - 9:18
    E se vogliamo sistemare la politica,
  • 9:18 - 9:20
    dobbiamo fare qualcosa
    contro la disuguaglianza.
  • 9:20 - 9:22
    Perciò, cosa facciamo?
  • 9:23 - 9:25
    La cosa meravigliosa delle spirali
  • 9:25 - 9:29
    è il poterle interrompere
    in qualsiasi punto del loro ciclo.
  • 9:30 - 9:33
    Credo che la cosa migliore da fare
    sia cominciare da chi tra noi
  • 9:33 - 9:38
    ha beneficiato maggiormente
    dall'aumento della disuguaglianza:
  • 9:38 - 9:41
    quelli di noi che hanno fatto
    meglio della media.
  • 9:42 - 9:43
    Se avete avuto successo,
  • 9:43 - 9:47
    è naturale che attribuiate
    il vostro successo al vostro duro lavoro.
  • 9:47 - 9:49
    Ma, come gli studi che vi ho mostrato,
  • 9:49 - 9:51
    lo fanno tutti,
  • 9:51 - 9:55
    a prescindere dal fatto che fosse stato
    davvero frutto del duro lavoro o meno.
  • 9:58 - 10:01
    Ogni persona di successo che conosco
  • 10:01 - 10:05
    riesce a pensare a momenti di duro lavoro
    in cui ha faticato a trionfare
  • 10:06 - 10:08
    e riesce anche a pensare a momenti
  • 10:08 - 10:12
    in cui ha avuto il favore della fortuna
    o ricevuto una mano,
  • 10:12 - 10:14
    anche se questo è più difficile.
  • 10:14 - 10:16
    Gli psicologi Shai Davidai e Tom Gilovich
  • 10:16 - 10:20
    la chiamano "l'asimmetria
    dei venti favorevoli e contrari".
  • 10:20 - 10:23
    Quando lottate contro i venti contrari,
  • 10:23 - 10:25
    gli ostacoli sono le sole cose che vedete.
  • 10:25 - 10:28
    Sono ciò che notate e ricordate.
  • 10:28 - 10:31
    Ma quando avete il vento alle spalle
    e tutto va come desiderate,
  • 10:31 - 10:34
    tutto ciò che vedete siete voi
  • 10:34 - 10:36
    e i vostri incredibili talenti.
  • 10:36 - 10:40
    Perciò dobbiamo fermarci
    e pensare un attimo
  • 10:40 - 10:43
    a riconoscere questi venti favorevoli
    che ci hanno aiutato.
  • 10:45 - 10:49
    È così facile vedere cosa c'è che non va
    in chi non concorda con noi.
  • 10:49 - 10:52
    Alcuni di voi hanno deciso che ero
    un idiota nei primi due minuti
  • 10:52 - 10:54
    perché ho detto che la disparità è nociva.
  • 10:54 - 10:56
    (Risate)
  • 10:56 - 10:59
    La parte più difficile è riconoscere
  • 10:59 - 11:02
    che se vi trovaste in un'altra posizione,
    potreste vedere tutto diversamente,
  • 11:02 - 11:06
    proprio come i soggetti
    dei nostri esperimenti.
  • 11:07 - 11:10
    Perciò, se fate parte
    del gruppo superiore alla media -
  • 11:10 - 11:13
    e se state guardando un TED Talk,
    è molto probabile che lo siate -
  • 11:13 - 11:14
    (Risate)
  • 11:14 - 11:16
    vi lascio con questa sfida:
  • 11:18 - 11:21
    la prossima volta che sarete tentati
    di ritenere chi non concorda con voi
  • 11:21 - 11:23
    un idiota,
  • 11:23 - 11:27
    pensate ai venti favorevoli
    che vi hanno portato dove siete ora.
  • 11:27 - 11:29
    Quali colpi di fortuna avete avuto
  • 11:29 - 11:31
    che avrebbero potuto avere altri esiti?
  • 11:31 - 11:34
    Per quali aiuti siete grati?
  • 11:35 - 11:38
    Riconoscere i venti favorevoli
    ci dona l'umiltà che ci serve
  • 11:38 - 11:42
    per vedere che il non concordare con noi
    non rende le persone idiote.
  • 11:42 - 11:45
    Il vero duro lavoro
    sta nel trovare un terreno comune,
  • 11:45 - 11:48
    perché sono i benestanti
    ad avere il potere
  • 11:48 - 11:51
    e la responsabilità di cambiare le cose.
  • 11:51 - 11:52
    Grazie.
  • 11:52 - 11:55
    (Applausi)
Title:
La psicologia della disuguaglianza e della divisione politica
Speaker:
Keith Payne
Description:

"Se vogliamo correggere la nostra politica, dobbiamo fare qualcosa contro la disparità", dice lo psicologo sociale Keith Payne. Dimostrando come la disparità economica cambi il modo in cui le persone guardano e si rivolgono le une alle altre, Payne contribuisce a spiegare l'aumento della polarizzazione politica che sta frammentando la società - e ci sfida a pensarci su due volte la prossima volta che respingeremo qualcuno in nome della politica.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:09

Italian subtitles

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