Subtitles translated from angielski
Showing Revision 12 created 02/13/2011 by Carlo Mario Chierotti.
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Tytuł:
Everything is a Remix Part 2
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Opis:
An exploration of the remix techniques involved in producing films. Part Two of a four-part series.
An additional supplement to this video can be seen here:
goo.gl/gtArc
To support this series please visit: http://www.everythingisaremix.info/?page_id=14
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Sarà perché perché produrre un film richiede somme enormi di denaro.
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Sarà perché perché fumetti, show tv, video game e libri sono grandi fonti di ispirazione.
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Sarà perché perché la gente preferisce ciò che le è famigliare.
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Quale sia la ragione, quasi tutti i film di successo dipendono da materiale preesistente.
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Consideriamo i 10 più grandi successi degli ultimi 10 anni.
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74 titoli su 100 sono sequel o remake di vecchi film.
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Oppure sono adattamenti di fumetti, video game, libri o altro materiale.
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Hollywood sa bene come trasformare
vecchio materiale in un nuovo prodotto.
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Tutto è un remix.
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Parte 2: Remix s.p.a.
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Abbiamo tre sequel di un film basato su un'attrazione di un parco divertimenti.
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Abbiamo un film musicale basato su un musical che a sua volta era basato su un film.
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Abbiamo due sequel di un film adattato da un cartone animato televisivo,
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che a sua volta era basato su una linea di giocattoli.
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Abbiamo un film basato su due libri, uno dei quali era basato su un blog,
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che era stato ispirato a sua volta dall'altro libro, il quale poi è stato adattato per produrre il film.
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Vi siete persi? Abbiamo 11 film di Star Trek,
12 film della serie Venerdì 13 e 23 James Bond.
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Ci sono storie che sono state raccontate più e più volte, trasformate, citate e stravolte.
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Tutto questo sin dagli albori del cinema.
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Abbiamo visto i vampiri trasformarsi da mostri orrendi
a tizi azzimati col mantello,
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per evolvere in personaggi comici, e in bei manzi dal forte sex appeal.
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Consideriamo i pochi successi commerciali che non sono remake o adattamenti.
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Difficilmente potremmo definirli "originali".
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Si tratta di cosiddetti film "di genere" che seguono schemi standard.
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I generi a loro volta si articolano in sottogeneri che hanno convenzioni ancora più specifiche.
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All'interno della categoria dei film dell'orrore abbiamo vari sottogeneri.
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Film di squartamenti, di zombie, di mostri.
E ovviamente film porno con torture.
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Tutti questi sottogeneri possiedono elementi standard che possono essere usati, trasformati e ribaltati.
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Prendiamo come esempio il film più di successo del decennio.
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Non è né un sequel, né un remake né un adattamento:
è un film di fantascienza.
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O meglio, appartiene a un piccolo sottogenere.
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In questo tipo di film i bianchi di buoni sentimenti esprimono vergogna per i disastri perpetrati dalla propria razza.
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Ho deciso di chiamare questo genere:
"Scusateci per il colonialismo".
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Sto parlando di film come: Balla con il lupi, L'ultimo samurai, L'ultimo dei Mohicani,
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Dune, Lawrence d'Arabia, Un uomo chiamato cavallo e perfino Ferngully e Pocahontas.
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I film sono basati su altri film e anche su libri, spettacoli TV, eventi di cronaca, opere teatrali, eccetera.
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Questo è vero a ogni livello, dal più infimo film di genere all'opera indipendente più osannata.
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E si applica anche ai film che sbancano il botteghino.
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Ai film che influenzano la cultura di massa.
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Tutto questo ragionamento ci porta a...
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Ancora oggi, Guerre Stellari si impone come un'enorme impresa creativa.
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Tuttavia molti dei singoli componenti sono riconoscibili come elementi di un remix.
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Tutto inizia da Joseph Campbell, che ha spiegato le strutture del mito nel libro, "L'eroe dai mille volti".
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Guerre Stellari segue lo schema del monomito.
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Il monomito ha varie fasi: l'eroe viene chiamato all'avventura, trova un aiutante magico, entra nel ventre della balena,
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affronta una serie di prove, incontra una divinità. Solo per citare alcune fasi.
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Il film è fortemente influenzato anche dai telefilm di Flash Gordon degli anni '30 e dai film di Akira Kurosawa.
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Guerre Stellari sembra una versione aggiornata di Flash Gordon.
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Questo è evidente perfino nelle dissolvenze e nel design dei titoli di testa.
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Da Kurosawa ha ereditato invece le arti marziali, la presenza di un duo comico, altre dissolvenze.
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E anche un nascondiglio sotterraneo e un tizio cui viene tagliato un braccio.
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I film di guerra e i western sono stati un'altra ricca fonte di materlale per Guerre Stellari.
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La scena in cui Luke trova la sua famiglia sterminata ricorda questa scena da Sentieri selvaggi.
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La scena in cui Han Solo spara a Greedo ricorda questa scena di Il buono, il brutto e il cattivo.
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Gli attacchi aerei di I guastatori delle dighe, Squadriglia 633 e i Ponti di Toko-ri sono simili all'attacco alla Morte Nera.
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In molti casi inquadrature di questi film sono state usate come template per gli effetti speciali.
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Vi sono molti altri elementi che derivano da numerosi film.
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Abbiamo un uomo di latta come la donna automa in Metropolis.
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Un paio di inquadrature arrivano da 2001: Odissea nello spazio.
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Questa scena ricorda una scena analoga in Il settimo viaggio di Sindbad.
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L'ologramma è simile a quello del Pianeta proibito.
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Questa adunata di folla sembra uscita da Il trionfo della volontà.
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Per non citare i piccoli robottini simili a quelli di 2002: la seconda odissea.
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George Lucas ha raccolto materiale, l'ha ricombinato e l'ha trasformato.
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Senza i film che l'hanno preceduto non avremmo Guerre Stellari.
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La creazione ha bisogno delle influenze.
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Tutto quello che creiamo è un remix di creazioni preesistenti, delle nostre vite e delle vite degli altri.
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Come disse una volta Isaac Newton, "stiamo sulle spalle di giganti".
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Cosa che fece lui stesso, adattando una frase di Bernardo di Chartres "siamo nani sulle spalle di giganti".
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Nella terza parte esploreremo questa idea
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e tracceremo il labile confine fra ciò che è originale e ciò che non lo è.
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George Lucas è stato il regista più citazionista della sua epoca.
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Ma lo scettro adesso è passato in altre mani...
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La grande opera di remix di Quentin Tarantino è Kill Bill.
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Probabilmente è quanto di più vicino a un mash-up Hollywood sia in grado di realizzare.
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Kill Bill contiene elementi provenienti da un'infinità di film.
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In questo film l'arte di ricombinare elementi preesistenti è stata portata al massimo livello.
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La scena della killer travestita da infermiera è quasi interamente una ricombinazione di elementi preesistenti.
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L'azione di base è la stessa di questa scena di Black Sunday,
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dove una donna travestita da infermiera cerca di uccidere un paziente con una siringa di liquido rosso.
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La benda sull'occhio di Daryl Hannah è una citazione di They Call Her One Eye di Vibenius.
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Il motivo che fischietta è ripreso da I nervi a pezzi, un thriller del 1968.
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La tecnica di dividere lo schermo è ripresa da Brian De Palma,
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che l'ha usata in vari film fra cui Carrie.
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Per un esame approfondito delle citazioni presenti in Kill Bill visitate questo sito.
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Salve, sono Kirby, autore di Tutto è un Remix.
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Spero che questa parte vi sia piaciuta.
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Se vi è piaciuta e e se volete aiutarmi a portare avanti questo progetto,
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sappiate che i contributi in denaro sono bene accetti e che potete visitare questo indirizzo web.
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Potete anche visitare il mio sito e fare una donazione.
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Questa serie richiede parecchio lavoro e ho bisogno di tutto l'aiuto che potrete darmi.
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Visitate il sito everythingisaremix.info per saperne di più.
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Trovate informazioni sulle clip, sulle fonti e su tutto il materiale che ho usato per realizzare il filmato.
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Grazie per il vostro tempo, il vostro sostegno e i vostri commenti.
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Grazie per i complimenti e per le critiche.
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Grazie. Spero che vi sia piaciuto.
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Spero che vi piacerà anche la prossima puntata.
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Arrivederci.