D: Ciao a tutti e benvenuti su Podcast
Italiano. Quello di oggi è un video
molto speciale perché abbiamo Erika dopo non so
quanto tempo in un video che non sia un vlog.
E: Sì, è vero. Ciao a tutti.
D: E vuoi spiegare il perché
della tua apparizione,
del tuo ritorno qui sul canale YouTube?
E: Sì, tra qualche giorno, esattamente il…
D: Il 22 settembre, quindi forse è già passato
per voi che state guardando questo video.
E: Ok. Sarà il compleanno di Podcast
Italiano, ben 5 anni dall'apertura
del podcast. E quindi per festeggiare questa
ricorrenza – comunque cinque anni sono tanti
– Davide ha deciso di… di fare un Q&A, domande
e risposte, con le vostre domande ovviamente,
curiosità sul progetto più che altro e gli
serviva qualcuno che leggesse le domande.
D: Esattamente. Abbiamo già fatto un video
del genere due anni fa, se ti ricordi.
E: Mi ricordo un video in cui accendemmo
una candelina su un dolce improvvisato.
D: Sì, anche oggi dovremmo fare qualcosa così.
E: Ok.
Ma prima di passare alle domande voglio
ringraziare lo sponsor di oggi, che è NordVPN. Uno
sponsor molto speciale per Podcast Italiano perché
ha supportato il progetto negli scorsi mesi. Se
non sapeste che cos’è una VPN, è un servizio che
vi permette di crittografare il vostro traffico su
internet, rendendolo sia più sicuro che anonimo.
Questo è importante se usate per esempio wifi
pubblici, come in hotel, in ristoranti, in
caffetterie. Ma una VPN ha tanti vantaggi per
chi impara le lingue come voi, perché cambiando la
vostra posizione, scegliendo un server in un altro
paese del mondo immediatamente avrete accesso
all’intero catalogo di servizi di intrattenimento
come Netflix, Rai Play, Disney +. Quindi vi si
sbloccheranno di fronte ai vostri occhi film,
serie TV, contenuti, che prima erano del tutto
bloccati. Io stesso di recente per ascoltare un
canzone del mio gruppo musicale preferito, che era
uscita prima in Australia e in Nuova Zelanda per
questioni di fuso orario, ho usato NordVPN dal mio
telefono e ho avuto modo di sentirla in anticipo
su Spotify; questo è stato molto molto bello. E a
proposito, potete usare NordVPN anche dal vostro
telefono, potete connettere fino a sei dispositivi
contemporaneamente, e andranno tutti alla velocità
della luce. Seguite il mio link e usate il
codice PODITA all’acquisto e avrete il 73% di
sconto e 4 mesi in omaggio. Grazie a Nord per il
sostegno in questi mesi e iniziamo con le domande.
D: Io non le ho viste, non le
ho lette, Erika negli scorsi 10
minuti ha fatto un lavoro di selezione, di
raggruppamento, quindi sono tutto orecchi.
E: Volevo fare una premessa prima di farti
la prima domanda e cioè che tu non li hai
visti ma io ho letto un po’ i messaggi e ci
sono tante persone che non ti hanno fatto
domande ma ti hanno fatto complimenti, ti
hanno ringraziato per il tuo lavoro, per
tutte le cose che hanno imparato grazie ai tuoi
video. Quindi mi sembrava doveroso menzionarli.
D: E mi sembra doveroso ringraziare tutti
i commenti positivi che avete fatto adesso,
in questa occasione, o che fate sempre.
È una frase stereotipata però senza il
sostegno di un pubblico un progetto del genere
non potrebbe esistere, quindi grazie a voi che
guardate i video che ascoltate i podcast
e che mi sostenete in qualsiasi maniera.
E: Ok, e allora adesso possiamo cominciare.
D: Andiamo.
E: Ti faccio la prima domanda che, diciamo,
è anche la più adatta per iniziare perché,
appunto, partiamo dall'inizio, no? Infatti, un
sacco di persone ti hanno chiesto perché hai
deciso di cominciare con questo progetto,
no? Menziono qualcuno… maricesar03,
olgakedziora_ credo si pronunci, scusate
se sbaglierò a dire i vostri nomi.
D: Li storpieremo, [E: Esatto.]
quindi scusateci in anticipo.
E: Carlos Ss. e so che anche qualcuno sul
gruppo Telegram aveva questa domanda, quindi…
D: Gruppo Telegram del Podcast Italiano Club, a
proposito. Io stesso ero un fruitore di podcast
tipo il mio e mi piaceva utilizzare i podcast come
materiale per imparare le lingue che imparavo e
all'epoca ero molto più appassionato di lingue
straniere, nel senso che le imparato molto più
attivamente di oggi [E: Sì.] e… e quindi ho
deciso di fare una cosa simile semplicemente.
E: Beh…
D: E l'ho detto anche in un video recente
con Alberto Arrighini, gliel'ho detto a lui,
lui mi ha ispirato un po’ perché ho visto che
esisteva già un progetto simile a quello che
volevo fare io che era il suo e ho visto
che aveva una pagina Patreon addirittura,
quindi mi ero già fatto qualche sogno tipo [E:
Sì.] “Potrei fare anch'io una cosa simile”,
quindi… quindi grazie Alberto
se stai vedendo questo video!
E: Però tu quindi avevi questa
idea di poter… cioè, più che
idea magari questo sogno di poterci
vivere o è nato più come un hobby?
D: Mmm. C'era un po’ quel sogno,
nel senso… mi sarebbe piaciuto. Non…
E: Però forse non volevi dirlo ad alta
voce, no? Per scaramanzia, non so.
D: Sì, come dire… non… Mi rendevo conto
del fatto che era possibile. Come dire,
oggi mi rendo conto che si può vivere aprendo
un progetto online. Nel mio campo poi ho visto
tante persone farlo, conosco persone che
hanno progetti molto più grossi del mio che
hanno iniziato facendo qualcosa tipo la mia e
che hanno delle aziende con 10–15 dipendenti.
E: Sì, a questo proposito proprio sul gruppo
Telegram Anton ti chiedeva se era una cosa,
diciamo, premeditata, che pensavi da tempo
o se invece è stata una cosa del momento.
D: Ci ho pensato per un po’ di tempo,
non mi ricordo se settimane o mesi forse,
immagino qualche mese prima di… come dire,
trovare il coraggio di… di farlo. Però se
posso dare un consiglio: se avete in mente idee
tipo “Vorrei realizzare un progetto” di qualsiasi
genere meglio (se potete farlo, dipende dal
progetto), meglio… meglio iniziare subito e farlo,
non… non pensarci troppo perché uno impara
tanto facendo le cose e non, come dire…
E: Meditando.
D: Pianificando in anticipo.
E: Sì.
D: Quindi sì.
E: Sempre più o meno su questo argomento Atallia.n
chiede: “È stato difficile creare il podcast,
disegnare il sito e trovare i primi ascoltatori?”
Quindi proprio un po’ più a livello pratico.
D: Beh sì, ci sono delle cose che uno deve
imparare a fare, tipo… tipo fare un sito,
gestire, che ne so, gli aspetti più
tecnici, però non è così difficile,
nel senso, le informazioni ci sono, quindi
oggi poi è più facile che mai. Se uno vuole
fare un podcast lo può fare con piattaforme che
semplificano molto [E: Sì.] il processo, quindi…
E: Sì, beh, anche creare i siti non
è [D: Sì certo.] difficile come
poteva esserlo magari all'inizio.
D: Si impara, per questo dico:
bisogna farle queste cose,
mettersi e… e imparare tutti questi aspetti
più noiosi forse che però sono fondamentali.
E: Infatti cuadernodeandre
ti chiede: qual è l'impatto,
cambio più grande che Podcast Italiano ti ha dato?
D: Vabbè, avere uno stipendio? [Ridono].
Anche questo l'ho già detto in passato: io
non ho mai lavorato nel senso di avere un lavoro
fisso, cioè ho fatto qualcosina mentre studiavo,
però cose non molto… non molto serie, quindi
questo è il mio primo vero lavoro serio. E quindi
questo è il cambiamento più grande. Io, finita
l'università, avevo già questo… questo progetto
era già avviato, e quindi ho potuto continuare a
farlo. Quello è un cambiamento, avere dei soldi.
E: Beh, direi.
D: Quindi grazie a voi che mi
finanziate la casa e il cibo.
E: Daniel Scarchilli, credo
di pronunciare giusto, chiede:
“Che cosa avresti voluto sapere che in realtà
non sapevi prima di cominciare su questa strada?”
D: Forse quello che ho detto prima: avrei
voluto avere una maggiore consapevolezza
della realizzabilità, della fattibilità di
un progetto del genere, però è una cosa che
scopri strada facendo. Quindi avrei voluto
magari avere più questa consapevolezza,
magari avrei preso questo tipo di
attività più seriamente fin dall'inizio.
E: Da prima.
D: Sì, tipo vedo adesso persone che hanno
progetti molto nuovi e lo… lo approcciano
proprio con una serietà magg… diversa, una
serietà, una mentalità più imprenditoriale
fin da subito. È chiaro che bisogna
avere sempre pazienza, se uno pensa
dall'oggi al domani di… no? Farsi… crearsi uno
stipendio si sbaglia, probabilmente si sbaglia.
E: Beh, ti faccio una domanda che è forse
la mia preferita di Portuguese with Leo.
D: A proposito di… A proposito di persone
che hanno iniziato un progetto con una
mentalità molto così, imprenditoriale: c'è
Leo, iscrivetevi al suo canale, lui è da
pochi mesi che ha iniziato col suo progetto,
meno di un anno e ha quasi i miei iscritti,
insomma, sta facendo le cose molto
molto bene, quindi un ottimo esempio.
E: Allora sì, in realtà ti fa ben due domande. La
prima e più importante è: “Come
fai ad avere così tanto stile?”
D: È la potenza delle lingue
straniere, no? Più ne impari,
più acquisisci stile. Vedi Luca Lampariello, no?
E: Ah, ho capito. La seconda domanda è:
“Come fai a…” Ha scritto: “Ora sul serio”.
D: Ah quindi non era serio.
E: Esatto. Forse non era serio.
D: Ora mi offendo molto con Leo.
E: Chiede: “Come fai a far sì che non
ti manchino idee di video ed episodi?”
D: Perché chi ha detto che non mi mancano idee?
Come più o meno tutti i creatori di contenuti,
immagino, ho una lista con tante idee. Poi
alcune idee sono più facilmente
realizzabili, altre… altre meno.
E: Altre forse sono su questa lista
tipo da quando hai cominciato,
io ogni tanto vedo che sono
sempre lì, mai realizzate.
D: Sì esatto, dipende anche dai periodi poi.
Ci sono periodi in cui ti senti più creativo
e ti vengono più idee, altri periodi in cui
lo sei di meno. Sicuramente leggere aiuta.
E: Sì, infatti stavo per dire…
D: Quindi se uno fa video nel mio caso
sull'italiano o anche sull’italiano come,
insomma, curiosità sulla lingua, chiaramente
leggere aiuta, mi fa venire tante idee.
E: Ci Bressan: “Cosa faresti di diverso da
quello che hai fatto fino a qui?” Cioè, c’è
qualcosa di cui magari sei pentito che
comunque faresti in maniera diversa?
D: Forse avrei aperto prima la pagina
su Patreon, il mio club, che ringrazio,
ringrazio tutte le persone che sono
sul club perché sono fondamentali,
il loro supporto è fondamentale. Penso
che avrei dovuto iniziare prima perché,
a proposito di meditare troppo alcune scelte
e pianificare in maniera eccessiva, ecco,
per me Patreon è stato così. Una cosa che
avrei fatto diversamente, che avrei preso…
preso meno impegni relativamente a Patreon,
perché io faccio un sacco di cose su Patreon
il che è ciò che lo fa funzionare secondo
me, perché ci sono 800 persone oggi, però
mi prende anche tanto tempo e quindi non posso
fare altre cose che vorrei fare o comunque è più
difficile. E continuo a non imparare da… da
ciò perché continuo a fare nuove cose per il
club su Patreon, il club del libro, sembra che sto
sponsorizzando adesso e lo sto facendo in realtà.
E: Ogni scusa è buona per sponsorizzare il
Patreon. Poi … chiede: “C'è qualcuno che
avresti voluto avere nel podcast”, immagino come
ospite intenda, “ma che non hai ancora avuto?”
D: Per esempio Alessandro Barbero che forse
conoscete, è uno storico molto famoso in Italia,
molto famoso anche tra chi impara la lingua
e l'ho contattato qualche mese fa per parlare
del suo ultimo libro e mi ha risposto. Io
pensavo che non mi avrebbe risposto perché,
no? Lo vedevo come una celebrità irraggiungibile.
Mi ha risposto dopo venti minuti rifiutando però
in maniera molto molto gentile, dicendo che
non aveva proprio tempo e non poteva, quindi…
E: Ma dai, però comunque è un signore…
D: Un signore, sì.
E: Ok. Poi ci sono un po’ di persone a cui
manca un po’ il podcast. Infatti Timoteo chiede:
“Perché hai smesso di aggiornare il podcast? Mi
manca molto”. E Atallia di cui abbiamo letto,
credo, una domanda già prima ti chiede anche:
“Usciranno ancora gli episodi di
Riflessioni senza trascrizioni?”.
D: Beh, ne è uscito uno qualche giorno fa. Sì,
manca anche a me il podcast. Come avete visto,
mi sono concentrato su YouTube negli ultimi mesi
per vari motivi. Non lo so. Perché… come dire,
YouTube ti permette di raggiungere un pubblico
nuovo più facilmente. Seconda cosa: perché…
perché il mio tempo è limitato e quindi… io
farei tutto, però dovendomi concentrare mi…
mi sono concentrato su YouTube. Mi piace anche
molto l'interazione che c'è su YouTube, il fatto
che ci siano i commenti e tutto questo aspetto.
I podcast sono più come.. la mia sensazione è:
io faccio una cosa, produco un episodio e poi
lo lancio nel vuoto. C'è molto poco… molto
poco feedback, per usare un anglicismo che usano
tutti [E: Riscontro.] molto... Però in realtà sì,
è più che altro una questione di… di tempo e
non poter far tutto da solo. E c'erano anche
altre domande, non so se volevi stare su
questo argomento, di persone, per esempio,
se non sbaglio era Lazlo sulla chat Telegram
del club che chiede se ho piani di creare un
team o un gruppo, come dire… assumere persone
e… Sì, in futuro mi piacerebbe sicuramente,
perché no? Oggi, come dire, mi rendo conto
che si può fare, tanti l'hanno fatto.
E: Sì.
D: Ah, a proposito, anche Vera sempre sulla chat
del club diceva la stessa cosa: “Se nel futuro,
il club nello specifico, diventa troppo
impegnativo, assumeresti qualcuno per… per
farti aiutare? Quali sarebbero i tuoi
dubbi o… o rischi se Podcast Italiano
diventasse un'impresa con dipendenti? Cosa
faresti per mantenere l'essenza come oggi?”
Io non mi preoccupo troppo in realtà del…
di questa cosa, che se assumessi persone
Podcast Italiano perderebbe la sua essenza.
Non lo credo, non lo temo sinceramente,
penso che… cioè tanti lo fanno. E… come dire…
sì, diventa una cosa più professionale, magari.
E: Quindi non saresti, diciamo,
geloso del progetto, come di… non so,
condividere una tua creatura, un tuo figlio.
D: Non lo so, dovrei vedere ma non
credo. Sinceramente non credo, anzi,
credo che i vantaggi sarebbero
molto molto maggiori, nel senso,
il fatto di non dovermi uccidere, fare tutto
io. Poi penso che comunque mi ucciderei perché
alla fine se non fai alcune cose puoi
sempre farne altre [E: Sì.] e quindi…
E: Puoi sempre trovare il modo
di riempirti ogni momento.
D: Sì.
E: Poi ho tenuto un po’ in sospeso la domanda
più interessante. In realtà l'hanno chiesto in
tantissimi. Non so neanche se riuscirò a leggere
tutti i nomi perché è una domanda stragettonata.
Tutti vogliono sapere cose del tipo se hai mai
pensato di abbandonare il progetto, se hai avuto
difficoltà, quali sono state le tue difficoltà.
D: Beh, sicuramente all'inizio c'è stato qualche
mese in cui non caricavo niente. I primi anni
in cui non lo facevo in maniera professionale
sicuramente c'è stato qualche momento di sconf…
No, non sconforto perché comunque non ero neanche
forse così legato (al progetto) [E: Sì.] e quindi,
come dire, non pubblicavo niente per mesi e
me ne fregavo. Da quando lo faccio in maniera
professionale ed è il mio lavoro, quindi
da… fine 2019, diciamo, sicuramente ci sono
stati periodi in cui ero di umore un po’ più
nero, vedevo le cose in maniera più negativa,
ma penso sia normale in qualsiasi lavoro. Per me
in realtà il 2020 è andato molto bene, nonostante
il mondo fosse totalmente impazzito [E: Sì.] e
ci fosse il pandemonio pandemico. Quest'anno,
il 2021 per me è stato più difficile, è stato
più difficile mantenere alta la motivazione,
fare un video a settimana o quasi,
trovare argomenti di cui parlare,
come diceva Leo. In realtà non è stato così
facile come magari sembra. Il lockdown poi,
lavorare sempre qui a casa tutto il tempo,
anche quella è una cosa che prima o poi dovrò
cambiare perché sono troppo sedentario.
Vivo in questa stanza che… in questo
appartamento che è troppo piccolo per fare
tutto, lavorare, vivere, eccetera, quindi…
E: Però non credo tu abbia mai
pensato di abbandonare tutto.
D: L’abbandonare no, perché alla fine diventa…
diventa il tuo lavoro, no? Ed è questo il
mio lavoro, questa è la… la mia vita adesso.
Abbandonarlo vorrebbe dire farsi un'altra vita.
E: Sì, cambiare davvero radicalmente.
D: E visto che non… non saprei
assolutamente cosa fare se non questo,
non vorrei… non vorrei cambiare,
non ho un reale motivo di farlo.
E: Certo.
D: È vero che essendo una cosa un po’ forse
particolare ti chiedi se ha senso, ha senso
un progetto del genere, tra dieci anni avrà
ancora senso, tra quindici anni, tra vent'anni
farò ancora video su YouTube? Farò podc… cosa
farò tra vent'anni? È una domanda che mi mette
molta paura se ci penso troppo a lungo, però penso
che è una domanda che si fanno tutti, immagino.
E: Sì, infatti.
D: Quindi, cioè…
E: Beh, ma poi è una domanda a cui
di fatto nessuno ha risposta perché,
non so, adesso uno ha dei desideri, ha
delle aspirazioni, pensa di volere delle
cose che poi magari anche solo tra cinque
anni non vorrà più o vorrà cose diverse,
quindi, non so neanche se poi abbia
così senso fare progetti così a lungo
termine. Maria … Gonzalez chiede: “Trovi
questo progetto più interessante adesso di
prima?” Cioè, credi che sia diventato più
interessante col tempo? Beh, spero di sì.
D: Beh, non lo so, dipende dai momenti. Cioè,
all'inizio, proprio quando ho iniziato nel 2016
chiaramente ero pieno di entusiasmo, ero
entusiasta di iniziare questo progetto,
quindi [E: Certo.] forse quello era l'apice
di entusiasmo. Poi negli anni successivi,
come dire… è stato variabile. Poi quando sono
riuscito davvero a farlo diventare il mio lavoro,
quindi 2019–2020, anche lì c'è stato… c'è stata
una nuova ondata di forte entusiasmo secondo me,
ero entusiasta davvero di… di farlo come lavoro,
di non dover andare più all'università che odiavo.
Adesso mmm… non so, è un lavoro interessante
sicuramente, parlo di cose che mi piacciono,
faccio cose che mi piacciono in generale, però è
anche più, come dire, una cosa di routine, faccio…
E: Sì, è diventata la normalità.
D: Sì certo, nel senso… faccio cose interessanti
all'interno di un lavoro che ha tanti aspetti di
routine. Faccio tante cose che sono sempre uguali
ogni settimana, ogni giorno [E: Sì.] e quindi non
è che uno può essere [E: Certo.] sempre esaltato
tutto il tempo [E: No, infatti.], sempre felice,
anche se… cioè, io non credo che esistano
lavori così. Però in generale magari…
E: Sì, e poi secondo me anche tante cose quando
poi le fai a livello professionale diventano anche
ansiogene, no? Nel senso che… cioè, quando una
cosa passa da essere un hobby a essere il tuo
lavoro ed è la cosa che ti dà da mangiare di
fatto e inizia anche a diventare più un ansia,
no? Quella di dover performare, appunto,
tanto uno sportivo quanto magari un libero
professionista, di dover sempre performare
al massimo, di dover mantenere uno standard.
D: Sì, certo, poi se hai un pubblico
c'è anche l'aspetto delle aspettative
del pubblico e se fai video per
50 persone o per 90.000 è diverso.
E: Okay, adesso ti faccio una domanda
di A. D., finalmente un nickname che
so dire in maniera facile perché è proprio
A. D. “Se avessi abbastanza soldi e risorse
quale progetto ti piacerebbe realizzare, sia
legato al canale che a livello personale?”
D: Abbastanza soldi e risorse… che poi
sono sempre soldi risorse credo, no?
E: Sì, credo di sì, non lo so.
D: Ok. Non lo so, qualcosa nella vita
reale, credo, sia… sarebbe interessante.
E: Ok.
D: C'era anche qualcuno che chiedeva
se ho intenzione di aprire l'albergo di
Podcast Italiano nella chat su Telegram
perché è qualcosa di cui ho parlato,
non mi ricordo dove, cioè anche noi ogni
tanto ne parliamo, sarebbe bello… beh,
non so se ha senso economicamente
aprire un albergo di Podcast Italiano…
E: Un “Podcast Italiano Albergo”.
D: Però creare eventi dal vivo oppure creare,
non lo so, campi estivi o cose… cose di
questo genere, qualcosa nella vita reale.
E: Sì.
D: Non… non che non sia reale Internet.
E: Sì, però non online magari.
D: Di persona, di persona ecco. Se avessi un
milione di euro, non so cosa farei sinceramente.
E: Ma di sicuro non un progetto,
ma una bella vacanza e via.
D: Sì no, però… beh, sicuramente
assumerei persone se avessi più
soldi. So che è banale però se
assumi persone devi anche pagarle.
E: Eh. Beh, poi per concludere
una domanda un po’ di rito,
però: sia Zoek che Sara chiedono un po’
quali sono i tuoi piani per il futuro,
Sara ti fa proprio la solita domanda da
colloquio “Dove ti vedi tra dieci anni?”
D: E anche Lazlo sulla chat su Telegram chiedeva
“piani per il futuro”. Un po’ l'abbiamo già detto.
Assumere persone sarebbe bello, mi piacerebbe
fare un corso, l'ho detto prima, è una cosa che
avrei dovuto fare anni fa perché economicamente
ha senso. Poi non lo so. Il futuro… non lo so.
Tra cinque anni, dieci anni è difficile
prevedere dove sarò e cosa starò facendo,
però ci vuole anche tanta organizzazione e tanta
pianificazione. Io non sono bravo in queste cose,
nel pianificare cose, la mia pianificazione
di solito non va oltre i sette giorni.
E: Beh, dai però forse sei riuscito a
migliorare un po’ anche in quello, no?
D: Grazie a te, tra l'altro, che mi hai
detto: “Ma D. forse se tu ti facessi un
piano dei contenuti per un mese, magari…
magari potrebbe aiutarti questa cosa?”
E: Pensate che idea!
D: Io da cinque anni che faccio il
creatore di contenuti ho detto: “Sai che…”
E: Sai che non ci ho mai pensato?
D: E voglio ringraziare te Erika perché alla
fine sei stata una parte… parte integrante di… di
questo progetto, anche se, come dire, a volte
non ci sei per mesi nei podcast, nei video,
però alla fine secondo me è indicativo della
tua importanza per questo progetto il fatto
che molto spesso le persone quando parlano di
questo progetto, quando ringraziano me spesso
ringraziano anche te. E quindi vuol dire che… che
sei stata una parte integrante e fondamentale.
E: Bello, molto bello.
D: Quindi grazie.
E: Purtroppo sì, mi piacerebbe
partecipare di più, fare più cose,
però purtroppo il tempo è limitato e…
D: La verità è che vuole soldi e io non la pago.
E: Sì beh, questo chiaramente.
D: Va bene, basta, basta. Prendi il vino! Scusa
è che se no che anniversario è, che compleanno
è se non festeggiamo? No ma non una roba
vecchia di vent'anni. Vorrei non intossicarmi.
E: Beh, Davide, è comparsa
magicamente una bottiglia.
D: Un blanc de blanc vino spumante,
mi sembra un’ottima occasione. Sono
riuscito a non distruggere niente.
E niente. Fa sentire al microfono!
E: È diventato un video ASMR.
D: E allora cosa si dice in
queste situazioni, Erika?
E: Alla vostra!
D: Alla vostra e alla nostra e altri
cinque anni di Podcast Italiano.
E: Cin!
D: Ma chiudo così?