Return to Video

Perché dovresti essere pagato per i tuoi dati

  • 0:01 - 0:05
    Sono cresciuta alla fine degli anni '70
    nella campagna cinese,
  • 0:05 - 0:10
    negli ultimi anni in cui il mio Paese
    ricercava l'uguaglianza assoluta
  • 0:10 - 0:12
    a scapito della libertà.
  • 0:13 - 0:17
    Allora, tutti avevano un lavoro,
    ma erano tutti in difficoltà.
  • 0:17 - 0:20
    Nei primi anni '80,
    mio padre era un elettricista
  • 0:20 - 0:23
    e mia mamma faceva il doppio turno
    all'ospedale locale.
  • 0:24 - 0:27
    Non avevamo comunque abbastanza cibo
  • 0:27 - 0:29
    e le nostre condizioni
    di vita erano oscene.
  • 0:29 - 0:33
    Eravamo senza dubbio uguali,
    ed eravamo ugualmente poveri.
  • 0:33 - 0:35
    Era lo Stato a possedere tutto.
  • 0:35 - 0:36
    Noi niente.
  • 0:37 - 0:41
    La storia che sto per raccontarvi
    riguarda le mie lotte
  • 0:41 - 0:43
    per superare le avversità
  • 0:43 - 0:48
    con tenacia, grinta
    e grande determinazione.
  • 0:49 - 0:52
    No, sto scherzando.
    Non ho intenzione di farlo.
  • 0:52 - 0:54
    (Risate)
  • 0:54 - 0:58
    Invece, quello che vi racconterò oggi,
  • 0:58 - 1:02
    riguarda una nuova forma
    di povertà collettiva
  • 1:02 - 1:04
    che molti di noi non riconoscono
  • 1:04 - 1:06
    e che è necessario comprendere in fretta.
  • 1:07 - 1:09
    Sono certa abbiate notato
    come negli ultimi 20 anni
  • 1:09 - 1:11
    sia emersa quella risorsa.
  • 1:11 - 1:15
    Ha generato benessere
    a una velocità mostruosa.
  • 1:15 - 1:19
    Come strumento, ha portato le aziende
    a una comprensione profonda del cliente,
  • 1:19 - 1:20
    all'efficienza operativa
  • 1:20 - 1:23
    e a un'enorme crescita del fatturato.
  • 1:23 - 1:25
    Ma per alcuni,
  • 1:25 - 1:29
    ha anche fornito uno strumento
    per manipolare le elezioni democratiche
  • 1:29 - 1:35
    o esercitare sorveglianza
    a scopi di lucro, o politici.
  • 1:35 - 1:37
    Cos'è questa risorsa miracolosa?
  • 1:37 - 1:39
    Avete indovinato: i dati.
  • 1:40 - 1:45
    Sette delle 10 aziende più importanti
    al mondo operano in ambito tecnologico
  • 1:45 - 1:48
    e o generano profitti
    direttamente dai dati,
  • 1:48 - 1:50
    o sono alimentate dai dati stessi.
  • 1:51 - 1:53
    Molti sondaggi dimostrano
  • 1:53 - 1:55
    che la grande maggioranza
    dei decisori aziendali
  • 1:55 - 1:59
    considera i dati una risorsa
    indispensabile per il successo.
  • 1:59 - 2:04
    Abbiamo visto tutti come i dati
    stiano cambiando il paradigma
  • 2:05 - 2:08
    per le nostre vite personali,
    economiche e politiche.
  • 2:09 - 2:11
    Chi possiede i dati, possiede il futuro.
  • 2:12 - 2:13
    Ma chi li produce?
  • 2:14 - 2:17
    Credo che tutti qui dentro
    abbiano uno smartphone,
  • 2:17 - 2:18
    molti account sui social
  • 2:19 - 2:22
    e abbiano fatto qualche ricerca
    su Google nell'ultima settimana.
  • 2:22 - 2:24
    Tutti produciamo dati. Certo.
  • 2:25 - 2:28
    Si stima che entro il 2030, tra 10 anni,
  • 2:28 - 2:33
    saranno connessi, nel mondo,
    125 miliardi di dispositivi.
  • 2:33 - 2:37
    Una media di circa
    15 dispositivi a persona.
  • 2:38 - 2:40
    Produciamo già dati, quotidianamente.
  • 2:40 - 2:43
    E ne produrremo
    esponenzialmente di più.
  • 2:44 - 2:48
    Nel 2018, le entrate di Google, Facebook
    e Tencent messe insieme,
  • 2:48 - 2:51
    sono state di 236 miliardi
    di dollari americani.
  • 2:51 - 2:55
    Ora, quanti di voi sono stati pagati
    per i dati che hanno generato?
  • 2:55 - 2:57
    Nessuno, giusto?
  • 2:57 - 3:01
    I dati hanno un valore immenso,
    ma sono controllati e monopolizzati.
  • 3:01 - 3:05
    Siamo tutti materie prime umane
    per quelle grandi aziende,
  • 3:05 - 3:07
    ma nessuno viene pagato.
  • 3:08 - 3:09
    E non solo,
  • 3:09 - 3:13
    non siamo nemmeno considerati
    parte dell'equazione delle entrate.
  • 3:14 - 3:15
    Quindi, ancora una volta,
  • 3:15 - 3:17
    siamo senza dubbio uguali,
  • 3:17 - 3:19
    e siamo ugualmente poveri.
  • 3:19 - 3:22
    Qualcun altro possiede tutto
    e noi non possediamo nulla.
  • 3:22 - 3:24
    Suona familiare, vero?
  • 3:25 - 3:26
    Quindi cosa dovremmo fare?
  • 3:26 - 3:29
    Potrebbero esserci
    degli indizi nella mia vita,
  • 3:29 - 3:30
    dopo quel difficile inizio.
  • 3:30 - 3:32
    Tutto migliorò negli anni '80
    per la mia famiglia.
  • 3:32 - 3:34
    Il sistema si sviluppava,
  • 3:34 - 3:38
    e le persone potevano avere
    un pezzo di quello che creavamo noi.
  • 3:38 - 3:40
    "Gente che si tuffa nell'oceano",
  • 3:40 - 3:42
    o "xia hai", in cinese,
  • 3:42 - 3:46
    indicava chi lasciava un lavoro
    nelle imprese statali
  • 3:46 - 3:47
    per iniziare una propria attività.
  • 3:48 - 3:50
    Possedere un'azienda privata
  • 3:50 - 3:53
    diventò possedere macchine proprie,
  • 3:53 - 3:56
    immobili, cibo, vestiti e oggetti.
  • 3:56 - 3:59
    L'economia iniziò a girare
  • 3:59 - 4:01
    e la vita delle persone a migliorare.
  • 4:01 - 4:05
    Per la prima volta,
    essere ricchi era glorioso.
  • 4:05 - 4:10
    Così, quando negli anni '90
    studiavo a Chengdu nella Cina occidentale,
  • 4:10 - 4:12
    molti giovani ragazzi come me
  • 4:12 - 4:15
    erano in pole position
    per approfittare del nuovo sistema.
  • 4:15 - 4:18
    Dopo essermi laureata all'università,
  • 4:18 - 4:21
    ho co-fondato la mia prima società
    e mi sono trasferita a Shenzhen,
  • 4:21 - 4:26
    la nuovissima zona economica
    che prima era un paesino di pesca.
  • 4:26 - 4:27
    Vent'anni dopo,
  • 4:27 - 4:31
    Shenzhen è diventata
    una potenza dell'innovazione globale.
  • 4:33 - 4:37
    La proprietà privata era una libertà
    che prima non avevamo.
  • 4:37 - 4:42
    Questo creò opportunità senza precedenti
    per le nostre generazioni,
  • 4:42 - 4:46
    che ci spinsero a studiare
    e lavorare molto duramente.
  • 4:46 - 4:52
    Il risultato fu che più di 850 milioni
    di persone uscirono dalla povertà.
  • 4:52 - 4:54
    Secondo la Banca Mondiale,
  • 4:54 - 5:01
    il tasso di povertà in Cina nel 1981,
    quando io ero piccola, era l'88 per cento.
  • 5:01 - 5:04
    Entro il 2015, lo 0,7 per cento.
  • 5:05 - 5:07
    Sono un prodotto di quel successo,
  • 5:07 - 5:11
    e sono molto felice di poter dire
    che oggi posseggo la mia società di IA,
  • 5:11 - 5:13
    e conduco una vita dinamica e mondana,
  • 5:13 - 5:17
    un cammino inimmaginabile
    per una bambina dell'ovest della Cina.
  • 5:18 - 5:22
    Certo, questa prosperità
    è arrivata con uno compromesso,
  • 5:22 - 5:27
    in termini di uguaglianza,
    ambiente e libertà.
  • 5:27 - 5:30
    E ovviamente non sono qui per sostenere
    che la Cina abbia capito tutto.
  • 5:30 - 5:31
    Non è così.
  • 5:32 - 5:36
    Nemmeno che i dati siano paragonabili
    alle risorse fisiche.
  • 5:36 - 5:37
    Non lo sono.
  • 5:38 - 5:43
    Ma la vita mi ha permesso di vedere
    ciò che si nasconde davanti ai miei occhi.
  • 5:43 - 5:44
    Attualmente, l'opinione pubblica
  • 5:44 - 5:48
    è davvero concentrata sulle regole
    e i problemi della privacy
  • 5:48 - 5:50
    quando si parla di possesso di dati.
  • 5:50 - 5:52
    Ma vorrei fare una domanda:
  • 5:52 - 5:55
    e se guardassimo la proprietà dei dati
    da tutt'altra prospettiva?
  • 5:56 - 5:58
    E se il possesso di dati sia, in realtà,
  • 5:58 - 6:03
    un problema personale,
    individuale ed economico?
  • 6:03 - 6:06
    E se, nella nuova economia digitale,
  • 6:06 - 6:09
    potessimo avere un pezzo
    di quello che creiamo
  • 6:09 - 6:13
    e dare alle persone la libertà
    di possedere i dati privati?
  • 6:14 - 6:18
    Il concetto legale di proprietà
    prevede il possesso,
  • 6:18 - 6:23
    l'uso, il dono,
    il passaggio, la distruzione,
  • 6:23 - 6:27
    lo scambio o la vendita della risorsa
  • 6:27 - 6:29
    a un prezzo accettato dal proprietario.
  • 6:29 - 6:34
    E se dessimo la stessa definizione
    ai dati individuali,
  • 6:34 - 6:37
    in modo che ognuno
    possa usarli, distruggerli,
  • 6:37 - 6:40
    o scambiarli a un prezzo prescelto?
  • 6:40 - 6:42
    Ma so che alcuni di voi direbbero:
  • 6:42 - 6:45
    "Non scambierei mai e poi mai i miei dati,
    per nessuna somma di denaro".
  • 6:45 - 6:48
    Ma lasciate che vi ricordi
    che è proprio quello che state facendo,
  • 6:48 - 6:51
    solo che quella somma è zero.
  • 6:52 - 6:56
    In più, la privacy è un problema personale
    e dalle tante sfumature.
  • 6:56 - 7:00
    Potreste avere il vantaggio di dare
    più importanza alla privacy che ai soldi,
  • 7:00 - 7:03
    ma per milioni di piccoli proprietari
    di società in Cina,
  • 7:03 - 7:05
    che non ottengono facilmente
    prestiti bancari,
  • 7:05 - 7:10
    usare i propri dati per avere
    rapidi prestiti da prestatori con IA
  • 7:10 - 7:12
    può soddisfare i loro bisogni più urgenti.
  • 7:13 - 7:14
    Quello che è privato per uno,
  • 7:14 - 7:17
    è diverso da quello
    che è privato per gli altri.
  • 7:17 - 7:19
    Quello che è privato per te ora,
  • 7:20 - 7:23
    è diverso da quello che era privato
    quando eri al college.
  • 7:23 - 7:24
    O almeno spero.
  • 7:24 - 7:26
    (Risate)
  • 7:26 - 7:31
    Siamo sempre impegnati,
    a volte inconsciamente,
  • 7:31 - 7:32
    a scendere a compromessi
  • 7:32 - 7:36
    basandoci su convinzioni personali
    e sulle diverse priorità.
  • 7:36 - 7:40
    Ecco perché il possesso di dati
    sarebbe incompleto
  • 7:40 - 7:42
    senza il potere
    di negoziare i prezzi.
  • 7:43 - 7:45
    Permettendo alle persone
    di fissare un prezzo,
  • 7:45 - 7:50
    guadagniamo un mezzo che riflette
    le nostre diverse preferenze personali.
  • 7:50 - 7:53
    Ad esempio, potreste scegliere
    di donare i vostri dati
  • 7:53 - 7:57
    se il contributo
    a una particolare ricerca medica
  • 7:57 - 7:59
    ha un significato per voi.
  • 7:59 - 8:02
    O se avessimo gli strumenti
    per dare ai dati comportamentali
  • 8:02 - 8:05
    un prezzo di, diciamo, 100.000 dollari,
  • 8:05 - 8:07
    dubito che un gruppo politico
  • 8:07 - 8:10
    potrebbe decidere
    o manipolare il vostro voto.
  • 8:10 - 8:12
    Voi avete il controllo. Voi decidete.
  • 8:13 - 8:16
    Ora, capisco che sembri
    abbastanza improbabile,
  • 8:16 - 8:18
    ma le tendenze indicano già
  • 8:18 - 8:22
    un movimento crescente e molto potente
    per il possesso dei dati individuali.
  • 8:22 - 8:25
    Primo, le startup
    stanno già creando strumenti
  • 8:25 - 8:27
    per permetterci di riprendere
    parte del controllo.
  • 8:27 - 8:30
    Un nuovo browser chiamato Brave
  • 8:30 - 8:34
    dà agli utenti "scudi coraggiosi" -
    li chiamano proprio così -
  • 8:34 - 8:39
    per bloccare le raccolte di dati
    e i tracker aggressivi
  • 8:39 - 8:42
    ed evitarne la perdita,
    non come altri browser.
  • 8:42 - 8:46
    In cambio, gli utenti riprendono parte
    della trattativa e del potere di prezzo.
  • 8:46 - 8:49
    Quando gli utenti scelgono
    di accettare le pubblicità,
  • 8:50 - 8:53
    Brave li premia con dei
    "gettoni di attenzione base"
  • 8:53 - 8:57
    che possono riscattare i contenuti
    dietro i paywall degli editori.
  • 8:59 - 9:01
    Io stessa ho provato Brave
    per qualche mese.
  • 9:01 - 9:05
    Ha già bloccato più di
    200mila pubblicità e tracker,
  • 9:05 - 9:07
    e mi ha fatto risparmiare molto tempo.
  • 9:08 - 9:10
    So bene che alcuni interagiscono
    più con il loro browser
  • 9:10 - 9:13
    che con il loro partner, quindi...
  • 9:13 - 9:14
    (Risate)
  • 9:14 - 9:18
    dovreste almeno trovarne uno
    che non perde tempo e non è inquietante.
  • 9:18 - 9:20
    (Risate)
  • 9:22 - 9:25
    Pensate che Google sia indispensabile?
  • 9:25 - 9:27
    Pensateci bene.
  • 9:27 - 9:30
    Un motore di ricerca è indispensabile.
  • 9:30 - 9:33
    Google detiene solo il monopolio, per ora.
  • 9:33 - 9:37
    Un motore di ricerca chiamato DuckDuckGo
    non archivia le informazioni personali,
  • 9:37 - 9:38
    non vi segue con le pubblicità
  • 9:38 - 9:41
    e non traccia la vostra cronologia.
  • 9:41 - 9:44
    Al contrario, mostra a tutti gli utenti
    gli stessi risultati
  • 9:44 - 9:48
    invece di basarsi
    sulle vostre ricerche private.
  • 9:49 - 9:51
    A Londra, una società chiamata digi.me
  • 9:51 - 9:54
    offre un'app scaricabile
    sul proprio smartphone
  • 9:54 - 9:59
    che aiuta a importare
    e raccogliere i dati generati
  • 9:59 - 10:01
    dal proprio Fitbit, Spotify,
  • 10:01 - 10:03
    account sui social media...
  • 10:03 - 10:06
    Si può scegliere dove archiviare i dati,
  • 10:06 - 10:11
    e digi.me aiuterà a far lavorare
    per voi i vostri dati
  • 10:11 - 10:12
    fornendo analisi
  • 10:12 - 10:16
    che prima erano accessibili
    solo alle grandi società di dati.
  • 10:17 - 10:21
    A Washington, una nuova
    iniziativa chiamata UBDI,
  • 10:22 - 10:24
    Reddito di Base Universale dai Dati,
  • 10:24 - 10:26
    aiuta le persone a fare soldi
  • 10:26 - 10:30
    condividendo idee anonime
    attraverso i propri dati
  • 10:30 - 10:33
    per società che li utilizzano
    per ricerche di marketing.
  • 10:34 - 10:36
    Ogni volta che una società
    acquista uno studio,
  • 10:36 - 10:40
    gli utenti sono pagati in contanti
    e punti UBDI per tracciare il contributo,
  • 10:40 - 10:44
    potenzialmente,
    fino a mille dollari all'anno
  • 10:44 - 10:46
    secondo le loro stime.
  • 10:47 - 10:51
    UBDI potrebbe essere un percorso fattibile
    per il Reddito di Base Universale
  • 10:51 - 10:53
    nell'economia dell'IA.
  • 10:54 - 10:59
    Inoltre, la consapevolezza della privacy
    e della proprietà dei dati
  • 10:59 - 11:01
    sta crescendo velocemente
  • 11:01 - 11:06
    dato che siamo tutti consapevoli di avere
    un mostro libero nella nostra tasca.
  • 11:07 - 11:09
    Sono madre di due ragazze preadolescenti,
  • 11:09 - 11:11
    e fidatevi:
  • 11:11 - 11:16
    la singola maggiore fonte
    di stress e ansia di un genitore,
  • 11:16 - 11:20
    almeno per me, è il rapporto
    tra le mie figlie e la tecnologia.
  • 11:21 - 11:25
    Questo è un accordo di tre pagine che io
    e mio marito gli abbiamo fatto firmare
  • 11:25 - 11:27
    prima che ricevano
    il loro primo [cellulare].
  • 11:27 - 11:29
    (Risate)
  • 11:30 - 11:32
    Vogliamo aiutarle a diventare
  • 11:33 - 11:36
    cittadine digitali,
  • 11:36 - 11:41
    ma solo se riusciamo a renderle
    sveglie e responsabili.
  • 11:42 - 11:46
    Le aiuto a capire quali dati
    non dovrebbero mai essere condivisi.
  • 11:47 - 11:49
    Infatti se mi cercaste su Google -
  • 11:49 - 11:52
    no, scusate, se mi cercate
    su DuckDuckGo,
  • 11:52 - 11:55
    probabilmente trovereste molto
    su di me e sul mio lavoro,
  • 11:55 - 11:58
    ma non trovereste informazioni
    sulle mie figlie.
  • 11:59 - 12:00
    Quando cresceranno,
  • 12:00 - 12:03
    se vorranno rendersi pubbliche,
    sarà una loro scelta, non mia,
  • 12:03 - 12:06
    anche se io insisto sul fatto
    che siano le più belle,
  • 12:06 - 12:10
    più sveglie e più straordinarie
    del mondo, ovviamente.
  • 12:11 - 12:14
    E so che molte persone
    stanno facendo discorsi simili
  • 12:14 - 12:16
    e prendendo decisioni di questo tipo,
  • 12:16 - 12:17
    il che mi fa sperare
  • 12:17 - 12:20
    che un futuro davvero brillante
    e ricco di dati arriverà presto.
  • 12:22 - 12:25
    Ma vorrei sottolineare
    la clausola sei di questo accordo.
  • 12:25 - 12:29
    Dice: "Non cercherò mai e poi mai
    informazioni online
  • 12:29 - 12:32
    che siano imbarazzanti
    se viste da nonna Dawnie".
  • 12:32 - 12:33
    (Risate)
  • 12:33 - 12:35
    Provatelo, è davvero efficace.
  • 12:35 - 12:37
    (Risate)
  • 12:38 - 12:40
    Nel corso della storia,
  • 12:40 - 12:46
    c'è sempre stato uno scambio
    tra libertà e uguaglianza
  • 12:46 - 12:48
    nella ricerca della prosperità.
  • 12:49 - 12:53
    Il mondo è sempre rimasto nel circolo:
  • 12:53 - 12:57
    accumulare ricchezza per ridistribuirla.
  • 12:58 - 13:01
    Dato che le tensioni
    tra classi più e meno agiate
  • 13:01 - 13:03
    stanno scoppiando in molti Paesi,
  • 13:03 - 13:05
    è nell'interesse di tutti,
  • 13:05 - 13:08
    comprese le grandi società di dati,
  • 13:08 - 13:11
    prevenire questa nuova forma
    di disuguaglianza.
  • 13:12 - 13:17
    Certo, la proprietà privata di dati
    non è la soluzione perfetta o completa
  • 13:17 - 13:20
    alla profonda e complessa domanda
  • 13:20 - 13:24
    su cos'è che crea
    una buona società digitale.
  • 13:25 - 13:27
    Ma secondo la McKinsey,
  • 13:28 - 13:34
    l'IA porterà 13 trilioni di dollari
    all'economia nei prossimi 10 anni.
  • 13:35 - 13:38
    I dati generati dai singoli
    contribuiranno senza dubbio
  • 13:38 - 13:41
    a questa enorme crescita.
  • 13:42 - 13:45
    Non dovremmo considerare
    almeno un modello economico
  • 13:45 - 13:47
    che dia dei poteri alle persone?
  • 13:47 - 13:52
    E se la proprietà privata ha aiutato
    più di 850 milioni di persone
  • 13:52 - 13:54
    a uscire dalla povertà,
  • 13:54 - 13:56
    è nostro dovere,
  • 13:56 - 13:59
    e lo dobbiamo alle future generazioni,
  • 13:59 - 14:02
    creare un'economia di IA più inclusiva
  • 14:02 - 14:07
    che dia potere alle persone
    oltre che alle società.
  • 14:07 - 14:08
    Grazie.
  • 14:08 - 14:11
    (Applausi)
Title:
Perché dovresti essere pagato per i tuoi dati
Speaker:
Jennifer Zhu Scott
Description:

Le aziende tecnologiche più preziose al mondo traggono profitto dai dati personali che noi generiamo. Quindi, perché non ci pagano? In questo intervento illuminante, l'imprenditrice e tecnologa Jennifer Zhu Scott sostiene la proprietà privata dei dati, che darebbe la possibilità di donarli, distruggerli o venderli a piacimento, e mostra come questa corrente in crescita può far tornare il potere (e il denaro) nelle mani delle persone.

more » « less
Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:27

Italian subtitles

Revisions