8 consigli per smascherare una fake news

Nell'ultimo anno abbiamo incontrato giornalisti ed esperti di fact-checking provenienti da ogni parte del Paese e abbiamo parlato con loro di come si contrasta la disinformazione quando diventa virale. Ecco 8 passaggi da seguire sui vostri smartphone e pc per provare a fare ordine tra tutte le informazioni che si trovano online.

I NOSTRI 8 CONSIGLI
1. Distinguere tra disinformazione e cattiva informazione
2. Controllare la propria reazione emotiva
3. Cercare segnali d'allarme nel post
4. Aprire una nuova tab
5. Controllare il sito web
6. Provare alcuni strumenti utili (lista qui sotto)
7. Essere preparati per le notizie dell'ultim'ora
8. Chiedere aiuto

STRUMENTI UTILI
InVid (per verifiche su video): https://www.invid-project.eu/
Google (per ricerca immagini): https://www.google.com/imghp
TinEye: https://tineye.com/
WhoIs (per ricerche sui domini web): https://whois.domaintools.com/

CHIEDI AIUTO A
Angelo Fichera: https://twitter.com/ajfichera
Daniel Funke: https://twitter.com/dpfunke
Laura Garcia: https://twitter.com/lauragrb
Alex Mahadevan: https://twitter.com/AlexMahadevan
Emmanuelle Saliba: https://twitter.com/_esaliba
Sara Spencer: https://twitter.com/byshspencer

Non dimenticarti di mettere like e di iscriverti al link: https://bit.ly/3dziPoH

Take on Fake è una serie che si propone di smascherare le affermazioni false che girano in rete, con lo scopo di dimostrare cos'è una buona informazione. Il presentatore, Hari Sreenivasan, si cala nello strano mondo della disinformazione, andando oltre il titolo per rintracciare fonti credibili e raggiungere la verità.

#TakeOnFake

Ciao, sono Hari Sreenivasan.

Benvenuti a Take on Fake

dove smentiamo notizie che forse
anche voi avete letto o condiviso in rete.

In quest'ultimo anno

abbiamo parlato con giornalisti
ed aperti di fact checking,

per capire come si contrasta
la disinformazione virale.

Ci hanno dato un sacco di consigli
e indicato strumenti

che non servono solo a loro,
ma possono essere utili anche a voi.

Ecco 8 passi che potete seguire,

sui vostri smartphone o sui vostri pc,

per provare a dare un senso
a tutte le notizie nella timeline.

Distinguere tra disinformazione
e cattiva informazione.

È importante prima di tutto capire
la differenza tra queste due parole.

Probabilmente le avrete lette
o sentite molte volte negli ultimi d'anni.

La cattiva informazione è
un'informazione falsa che si diffonde

indipendentemente
da un reale intento di ingannare.

La disinformazione invece
è studiata apposta per ingannare.

Può essere
una narrazione manipolata dei fatti

o qualcosa di totalmente inventato.

La disinformazione
è pura e semplice propaganda.

Ora che sapete quali sono
i tipi di informazione scadente,

cosa potete fare quando li vedete?

Controllate la vostra reazione emotiva.

I social media sono fatti apposta
per suscitare reazioni forti.

Una cosa vi piacerà,
un'altra la adorerete,

un'altra ancora vi farà piangere
o arrabbiare.

Se mentre scorrete i vostri social

vedete qualcosa
che sembra stare lì proprio per voi,

con cui siete proprio d'accordo,

che vi fa pensare:
"Sì, è proprio quello che penso!",

dovrebbe venirvi qualche dubbio.

Vi accorgerete che spesso
è proprio quello che sembra più giusto

ad essere sbagliato.

Cercate i segnali nel post stesso.

Come si fa a capire se qualcosa è falso?

Beh, ci sono molti indizi
che rivelano che un post non è affidabile

e che si possono trovare
senza neppure lasciare la pagina social.

Se ci sono decine e decine di hashtag,

guardate meglio:
a chi si rivolge quel post?

Che tipo di pubblico vuole raggiungere?

Dobbiamo subito insospettirci

quando vediamo troppi hashtag,

è come una prova

che qualcuno cerca di diffondere quel post
molto velocemente.

Qui ci sono anche hashtag legati a QAnon,

una teoria cospirazionista estremistica

ma che oggi è diventata più popolare.

Questo deve subito suonarci
come un avvertimento

che qualcosa non va.

È possibile che quei post
siano già stati segnalati.

La maggior parte delle piattaforme social
collaborano con esperti di fact-checking

che segnalano post falsi,
ingannevoli o decontestualizzati.

Create una nuova tab.

Le nuove tab sono le migliori amiche
di ogni vero fact-checker.

Abbiamo parlato con molti giornalisti
e tutti avevano una cosa in comune:

guardate quante tab!

Quando aprite una nuova tab,

la cosa migliore
è iniziare con una ricerca su internet.

La ricerca di una parola chiave

può mostravi
da dove proviene un'informazione,

ma potete anche incrociare
il riferimento con altre fonti

e scoprire se ciò che state leggendo
è già stato chiarito o smentito.

Controllate il sito web.

A volte i post rimandano a un sito.

Se è il vostro caso,

potrete saperne molto di più
sulla credibilità della fonte

con un minimo lavoro d'indagine.

Cercate di scoprire
il più possibile su un sito

prima di condividere qualcosa.

Visitate sempre il sito
e trovate la pagina "Chi siamo".

Se trovate poche informazioni
o molti errori di battitura

o la descrizione vi sembra generica,

questo potrebbe significare
che il sito non è affidabile.

Provare uno di questi strumenti.

I giornalisti usano
alcune eccellenti risorse gratuite

che li aiutano a saperne di più
su una notizia.

Avete visto una foto sospetta?

Iniziate una ricerca all'indietro
delle immagini.

Con una ricerca all'indietro,
è come se chiedeste a internet,

a Google o un altro motore di ricerca:

"E' stato già caricato in rete qualcosa
che abbia un'anteprima come questa?"

"Puoi trovarla in rete?"

Per siti sospetti, usate Whois.

Questo strumento di ricerca sa dirvi
chi ha registrato il dominio

e dove è stato creato il sito.

Se un sito è stato creato
più o meno nello stesso momento

in cui il post è diventato virale,

questo dovrebbe mettervi in allarme.

Siate preparati
alle notizie dell'ultim'ora.

Notizie affidabili richiedono tempo,
ma quando una notizia irrompe,

le informazioni possono viaggiare
più veloci dei fatti.

E allora che fare per essere sicuri
di avere informazioni aggiornate accurate?

È molto utile, credo, per un singolo,

creare una lista di diversi giornalisti

e fare riferimento a loro
per le notizie dell'ultim'ora.

Createvi la vostra piccola cerchia
di esperti affidabili, verificati.

Così potete sapere
se ciò che volete condividere

è già stato indicato
come qualcosa da non diffondere.

Esatto.

Chiedete aiuto.

Se trovate qualcosa
che avrebbe bisogno di fact-checking,

rivolgetevi direttamente
a un esperto fidato

e chiedetegli di indagare al posto vostro.

Anche noi abbiamo
un gran bisogno del pubblico

per far arrivare segnalazioni
a chi si occupa di fact-checking.

Abbiamo un'email, dei profili social.

Se avete domande,
saremo felicissimi di aiutarvi.

Il 2020 è stato... un anno!

Sembrava che ogni giorno
arrivasse una nuova notizia bomba

e insieme a quella,
falsità credibili e palesi invenzioni.

È stata durissima per ognuno di noi.

Ecco perché siamo davvero grati

ai giornalisti con cui abbiamo parlato
per il loro immenso lavoro.

In questi 10 episodi, abbiamo affrontato
solo qualche caso di disinformazione,

ma questi esperti
ne hanno trattati migliaia.

Quindi tanto di cappello a loro,

e a tutti coloro che stanno là fuori
a controllare fonti, verificare fatti,

smontare affermazioni false.

Fino alla prossima,
non diffondete fake news, dite la verità!

Io sono Hari Sreenivasan,
e questo è Take on Fake.

Grazie per aver seguito questa stagione.

Noi ci prendiamo una piccola pausa,

ma speriamo che nel frattempo
voi continuerete a verificare.

Nella didascalia troverete
un elenco di risorse

che possono aiutarvi a scoprire la verità.