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Come possiamo sostenere il benessere emotivo degli insegnati?

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    Come molti insegnanti,
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    ogni anno, il primo giorno di scuola,
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    organizzo un'attività per rompere
    il ghiaccio con i miei studenti.
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    Insegno alla Lincoln High School,
    a Lincoln, in Nebraska,
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    e siamo una delle scuole più antiche
    ed eterogenee del nostro stato.
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    Inoltre, sappiate che
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    siamo la sola scuola superiore
    ad avere gli Anelli come mascotte.
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    Come a dire: una catena.
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    (Risate)
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    Dato che questa è la nostra mascotte,
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    abbiamo una statua di fronte all'edificio
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    con quattro anelli uniti
    come in una catena.
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    Ogni anello ha un significato.
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    I nostri anelli significano tradizione,
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    eccellenza, coesione e diversità.
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    Quindi, il primo giorno di scuola
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    insegno ai miei studenti quattordicenni
    il significato dietro a questi anelli,
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    e consegno a ognuno
    una strisciolina di carta.
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    Su questo foglio, chiedo
    di scrivere qualcosa di personale.
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    Può essere qualcosa che a loro piace,
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    qualcosa in cui sperano,
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    qualsiasi cosa che li possa descrivere.
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    Poi giro per la classe
    con una spillatrice,
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    e attacco tutti questi bigliettini
    tra loro per formare una catena.
  • 1:13 - 1:18
    Appendiamo questa catena
    nella nostra classe come decorazione,
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    ma anche per ricordarci
    che tutti noi siamo connessi.
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    Siamo tutti anelli.
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    E cosa succede quando un anello
    della catena si sente debole?
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    Cosa succede se questa debolezza
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    è nella persona che tiene la spillatrice?
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    La persona che si suppone
    debba aiutare queste connessioni.
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    L'insegnante.
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    Come insegnanti, lavoriamo ogni giorno
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    per sostenere dal punto di vista
    sociale, emotivo e scolastico
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    gli studenti che vengono da noi
    con situazioni diverse e difficili.
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    Come molte insegnati,
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    ho studenti che ogni giorno vanno a casa,
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    e si siedono attorno
    al tavolo della cucina
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    mentre uno o entrambi i genitori
    preparano un bel pasto sano.
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    Trascorrono la cena parlando della storia
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    che quel giorno hanno letto
    durante la lezione di inglese
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    o spiegando come funzionano
    le leggi sul moto di Newton.
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    Ma ho anche studenti
    che tornano al rifugio dei senza tetto
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    o alla casa famiglia.
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    Tornano alla macchina dove
    stanno vivendo con la loro famiglia.
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    Vengono a scuola con dei traumi,
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    e quando alla sera torno a casa,
    li porto con me.
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    Questo è il lato difficile
    dell'insegnamento.
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    Non sono i diplomi, la pianificazione
    delle lezioni, le riunioni,
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    anche se sicuramente queste cose impegnano
    molto tempo ed energie degli insegnanti.
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    La parte difficile dell'insegnamento
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    sono tutte le cose che non si possono
    controllare per il bene dei ragazzi,
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    tutte le cose che non potete cambiare
    per loro quando escono dalla classe.
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    Così, mi domando se è sempre stato così.
  • 3:03 - 3:07
    Ritorno alla mia esperienza da studentessa
    all'Università della Georgia,
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    dove ci è stato insegnato
    nelle lezioni di metodologia
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    che il concetto
    di insegnamento è cambiato.
  • 3:13 - 3:15
    Non stiamo istruendo studenti
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    che si uniranno a una forza lavoro
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    che rimarrà fissa alla catena
    di montaggio di una fabbrica.
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    Piuttosto, li stiamo mandando
    in un mondo del lavoro
  • 3:23 - 3:27
    dove devono essere in grado di comunicare,
    collaborare e risolvere problemi.
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    Questo ha comportato un cambiamento
    nella relazione studente-insegnante,
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    che è diventata più forte
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    rispetto a quella tra chi dispensa
    contenuti e chi riceve conoscenza.
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    Fare lezioni frontali e stare seduti
    in silenzio, non funziona più.
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    Dobbiamo costruire una relazione
    con e tra i nostri studenti
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    per aiutarli a sentirsi interconnessi
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    in un mondo che dipende da questo.
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    Ripenso al mio secondo
    anno di insegnamento,
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    avevo uno studente che chiamerò "David".
  • 4:04 - 4:07
    Mi ricordo che credevo di aver insegnato
    proprio bene quell'anno:
  • 4:07 - 4:10
    "Guarda che non sono
    una novellina del primo anno.
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    So quello che faccio."
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    L'ultimo giorno di scuola,
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    dissi a David di passare
    una bellissima estate.
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    Lo vidi camminare lungo il corridoio,
  • 4:22 - 4:26
    e pensai tra me:
    "Non so nemmeno che voce ha".
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    E lì ho capito che non stavo
    lavorando nel modo giusto.
  • 4:31 - 4:34
    Così, ho cambiato quasi tutto
    del mio modo di insegnare.
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    Ho creato tantissime occasioni
    per far sì che gli studenti mi parlassero
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    e che parlassero tra di loro,
  • 4:41 - 4:44
    per condividere i loro scritti
    e per esprimere quello che imparavano.
  • 4:45 - 4:49
    Attraverso queste conversazioni
    ho imparato a riconoscere la loro voce
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    ma anche il loro dolore.
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    L'anno successivo
    avevo ancora David in classe,
  • 4:56 - 5:00
    e ho scoperto che suo papà
    era un irregolare
  • 5:00 - 5:01
    ed era stato espulso.
  • 5:03 - 5:05
    Aveva cominciato
    a comportarsi male a scuola
  • 5:05 - 5:08
    perché la sola cosa che voleva
    era riavere la famiglia unita.
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    In molti modi, ho sentito il suo dolore.
  • 5:14 - 5:17
    Avevo bisogno che qualcuno
    mi ascoltasse,
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    qualcuno che mi sostenesse,
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    per poterlo aiutare in questa cosa
    che non riuscivo nemmeno a capire.
  • 5:28 - 5:30
    Riconosciamo questa necessità
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    per i poliziotti che hanno assistito
    a scene del crimine raccapriccianti
  • 5:34 - 5:37
    e per gli infermieri
    che hanno perso un paziente.
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    Ma quando si tratta di insegnanti,
  • 5:42 - 5:44
    non se ne vede la necessità.
  • 5:46 - 5:48
    Credo sia estremante importante
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    che studenti e insegnanti,
  • 5:51 - 5:57
    personale amministrativo e ausiliario,
    e tutte le altre figure di supporto
  • 5:57 - 6:02
    abbiano un accesso facile ed economico
    a un sostegno per la loro salute mentale.
  • 6:03 - 6:05
    Quando siamo costantemente
    al servizio del prossimo,
  • 6:05 - 6:10
    spesso con un numero di studenti
    tra i 25 e i 125 ogni giorno,
  • 6:10 - 6:14
    attingiamo costantemente
    alle nostre riserve emozionali.
  • 6:15 - 6:18
    Dopo un po' possiamo essere così esauriti,
  • 6:18 - 6:22
    che semplicemente non ce la facciamo più.
  • 6:23 - 6:27
    Lo chiamano "trauma secondario"
    e "stanchezza da compassione",
  • 6:27 - 6:30
    il fatto che noi assorbiamo giornalmente
  • 6:30 - 6:32
    i traumi che i nostri studenti
    condividono con noi.
  • 6:35 - 6:36
    Dopo un po',
  • 6:36 - 6:41
    la nostra anima viene trascinata giù
    da tutto questo peso.
  • 6:43 - 6:46
    L'istituto Buffett
    nell'Università del Nebraska
  • 6:46 - 6:49
    ha recentemente scoperto
    che molti insegnati,
  • 6:49 - 6:52
    l'86% degli insegnanti
    di scuole della prima infanzia,
  • 6:52 - 6:57
    avevano avuto sintomi di depressione
    durante la settimana precedente.
  • 6:58 - 7:00
    Hanno rilevato che circa uno su dieci
  • 7:00 - 7:04
    ha riferito di sintomi clinicamente
    significativi di depressione.
  • 7:06 - 7:09
    Sia interagendo con i colleghi
    che per mia stessa esperienza,
  • 7:09 - 7:12
    ho capito che è un problema universale
  • 7:12 - 7:15
    trasversale a tutti i livelli
    di istruzione.
  • 7:17 - 7:18
    Quindi, cosa ci manca?
  • 7:19 - 7:23
    A cosa permettiamo di rompere la catena
    e come possiamo ripararla?
  • 7:25 - 7:26
    Durante la mia carriera,
  • 7:26 - 7:29
    ho vissuto il suicidio
    di due miei studenti
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    e di un insegnante incredibile
  • 7:33 - 7:35
    che amava i suoi ragazzi;
  • 7:37 - 7:41
    un numero infinito
    di studenti che non hanno casa:
  • 7:41 - 7:44
    e ragazzi che entrano ed escono
    dai riformatori.
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    Quando succedono queste cose,
    la linea guida è dire:
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    "Se ha bisogno di qualcuno
    con cui parlare..."
  • 7:52 - 7:54
    Io dico che non è abbastanza.
  • 7:56 - 7:57
    Sono così fortunta.
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    Lavoro in una incredibile scuola
    con una grande dirigenza.
  • 8:02 - 8:04
    Lavoro in un distretto molto esteso
  • 8:04 - 8:08
    con tante sane collaborazioni
    con le agenzie del territorio.
  • 8:08 - 8:11
    Hanno fornito un numero sempre più alto
  • 8:11 - 8:14
    di consulenti scolastici e terapisti
  • 8:14 - 8:18
    e personale di supporto
    per aiutare i nostri studenti.
  • 8:19 - 8:23
    Danno anche un servizio di consulenza
    gratuita ai membri del personale
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    come parte del nostro
    piano per l'occupazione.
  • 8:27 - 8:30
    Ma molti piccoli comprensori
    e anche alcuni più grandi,
  • 8:30 - 8:33
    non ce la fanno proprio
    a farlo senza aiuto.
  • 8:37 - 8:38
    (Sospiro)
  • 8:41 - 8:47
    Ogni scuola non ha bisogno solo
    di supporto sociale ed emozionale,
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    di professionisti preparati che possono
    orientarsi tra i bisogni della struttura,
  • 8:51 - 8:57
    non solo degli studenti,
    non solo degli insegnanti, ma di entrambi,
  • 8:57 - 9:01
    abbiamo bisogno di questi professionisti
    anche per andare a cercare
  • 9:01 - 9:04
    proprio quelli più vicini al trauma
    e confrontarci con loro.
  • 9:06 - 9:09
    Molte scuole stanno facendo
    quello che possono
  • 9:09 - 9:10
    per colmare le lacune,
  • 9:10 - 9:13
    a cominciare dal riconoscere
    che il nostro lavoro
  • 9:13 - 9:14
    è decisamente difficile.
  • 9:16 - 9:18
    Un'altra scuola a Lincoln,
    la Scuola Media Schoo,
  • 9:18 - 9:20
    ha quello che chiamano
    "Mercoledì del Benessere".
  • 9:21 - 9:24
    Invitano insegnanti di yoga,
  • 9:24 - 9:27
    promuovono passeggiate nei dintorni
    durante la pausa pranzo
  • 9:27 - 9:28
    e organizzano eventi sociali
  • 9:28 - 9:31
    con lo scopo di tenere assieme le persone.
  • 9:32 - 9:35
    La scuola elementare Zachary,
    a Zachary, in Louisiana,
  • 9:35 - 9:38
    a una cosa che chiamano
    "Incontri di metà settimana",
  • 9:38 - 9:40
    dove invitano i professori
    a condividere il pranzo
  • 9:40 - 9:43
    e parlare delle cose
    che stanno andando bene
  • 9:43 - 9:46
    e di quello che pesa sui loro cuori.
  • 9:48 - 9:53
    Queste scuole creano occasioni
    per conversazioni significative.
  • 9:54 - 9:57
    Infine, la mia amica
    e collega Jen Highstreet
  • 9:57 - 9:59
    si prende cinque minuti al giorno
  • 9:59 - 10:01
    per scrivere un messaggio
    di incoraggiamento a un collega,
  • 10:01 - 10:04
    per far sapere che vede
    il loro duro lavoro
  • 10:04 - 10:06
    e la passione
    che condividono con gli altri.
  • 10:07 - 10:09
    Lei sa che questi cinque minuti
  • 10:09 - 10:12
    possono avere un prezioso
    e potente effetto a catena
  • 10:12 - 10:14
    per tutta la nostra scuola.
  • 10:16 - 10:22
    La catena appesa nella mia classe
    è più di una decorazione.
  • 10:24 - 10:26
    Questi anelli pendono
    sopra le nostre teste
  • 10:26 - 10:29
    per tutti e quattro gli anni
    di scuola dei nostri studenti.
  • 10:30 - 10:36
    E ogni anno ho ex studenti che tornano
    nella mia classe, la stanza 340,
  • 10:36 - 10:39
    e possono ancora indicare
    dove sono i loro anelli.
  • 10:40 - 10:42
    Si ricordano di cosa ci avevano scritto.
  • 10:43 - 10:47
    Si sentono connessi e supportati.
  • 10:47 - 10:49
    E hanno speranza.
  • 10:50 - 10:52
    Non è quello che serve a tutti noi?
  • 10:53 - 10:56
    Qualcuno che viene da noi
    e si accerta che stiamo bene,
  • 10:57 - 10:59
    che si metta in contatto con noi
  • 10:59 - 11:03
    e ci ricordi che siamo un anello.
  • 11:05 - 11:08
    Di tanto in tanto, abbiamo tutti
    bisogno di un po' di aiuto
  • 11:08 - 11:10
    per tenere la spillatrice.
  • 11:11 - 11:13
    Grazie.
  • 11:13 - 11:18
    (Applausi)
Title:
Come possiamo sostenere il benessere emotivo degli insegnati?
Speaker:
Sydney Jensen
Description:

Gli insegnanti sostengono i nostri ragazzi a livello emotivo, ma chi aiuta i nostri insegnati? In questo Talk illuminante, l'educatrice Sydney Jensen esamina come gli insegnati siano a rischio di "trauma secondario", l'idea che assorbano il carico emozionale delle esperienze dei loro studenti, e mostra come le scuola possano diventare creative per sostenere la sanità mentale e benessere di tutti.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
11:31

Italian subtitles

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